Sociale LA MALATTIA DI FABRY



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Sociale MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM di DANIELA CONCOLINO Ricercatore della Cattedra di Pediatria Università Magna Graecia di Catanzaro. Referente del Centro Regionale Malattie Rare Pediatriche Regione Calabria LA MALATTIA DI FABRY Malattia rara con gravi conseguenze sulla qualità di vita che oggi può essere facilmente diagnosticata e curata Malattie rare NOTIZIE UTILI CODICE MALATTIA RARA: RCG080 Fabry@home: la nuova frontiera della terapia enzimatica sostitutiva Numero verde 800 088 210 LA MALATTIA DI FABRY [detta anche di Anderson- Fabry] è un errore congenito del metabolismo, legato al cromosoma X, che fa parte delle cosiddette patologie da accumulo lisosomiale. I lisosomi sono organelli cellulari all interno dei quali sono localizzati enzimi deputati alla degradazione di molecole di scarto cellulare [glicoproteine, glicolipidi, glicosaminoglicani, glicogeno] con formazione di prodotti piccoli e riutilizzabili dalla cellula stessa. Il difetto di un enzima lisosomiale comporta un accumulo all interno del lisosoma di sostanze che di norma sarebbero degradate con un conseguente progressivo danno cellulare. La malattia di Fabry è causata dall assenza dell enzima lisosomiale alfa-galattosidasi A che conduce all accumulo di un substrato chiamato Gb3 [globotriaosilceramide] principalmente nei lisosomi delle cellule endoteliali del sistema vascolare e in molti altri tessuti. Ciò comporta un danno progressivo di diversi apparati con un'ampia gamma di segni e sintomi a carico di numerosi organi fra cui rene, cuore e cervello. Sebbene la malattia venga ancora oggi diagnosticata in età adulta i primi segni sono già presenti in età pediatrica con sintomi spesso generici, sovrapponibili ad altre malattie ed a volte non facili da individuare. Le principali manifestazioni cliniche includono dolore, angiocheratomi [caratteristiche lesioni della cute], cornea verticillata [evidenti opacità della cornea], ipoidrosi [ridotta produzione del sudore] e spesso disturbi gastrointestinali, normalmente osservati nell infanzia e nell adolescenza. Primi segni di malattia possono essere stanchezza, dolori addominali, inappetenza, febbre, mal di testa, ronzii alle orecchie, intolleranza al caldo e al freddo e soprattutto dolori a mani e piedi, riferiti dai bambini come bruciature o spilli. Spesso la stanchezza è confusa con svogliatezza o pigrizia; le febbri ricondotte a normali episodi infettivi; i mal di testa associati alla sinusite; i dolori scambiati per dolori reumatici o dolori di crescita. Il dolore è uno dei sintomi più precoci, mentre generalmente la fre- Sebbene la malattia venga ancora oggi diagnosticata in età adulta i primi segni sono già presenti in età pediatrica con sintomi spesso generici, sovrapponibili ad altre malattie ed a volte non facili da individuare 33

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Sociale Malattie rare Fino a pochi anni fa si potevano solo alleviare i sintomi della malattia, attualmente si dispone della terapia enzimatica sostitutiva [ERT] che permette di ottenere i migliori risultati quanto più precocemente viene iniziata. quenza e la gravità degli altri sintomi aumentano con il progredire dell età. Dai 10 anni in poi, più spesso nei maschi, compaiono le macchie cutanee [angiocheratoma] che, quando sono situate su glutei, cosce e inguine, arti inferiori come fosse una mutandina, rappresentano una chiara e facile indicazione diagnostica. In età adulta si evidenziano i danni più seri, a carico degli organi vitali [cuore, reni, sistema nervoso], con cardiomiopatie ipertrofiche, insufficienza renale, ictus. La malattia di Fabry è una malattia rara, ancora oggi poco conosciuta e quindi sicuramente sottostimata. L incidenza nella sua forma classica risulta essere di 1 su 117.000 [a livello mondiale], i registri europei segnalano 1.400-1.500 casi ed in Italia sono noti circa 300 pazienti. Considerando i pazienti affetti da forme più lievi, con prevalente coinvolgimento di un solo organo [varianti atipiche ], è stato ipotizzato che la reale incidenza sia effettivamente molto più alta rispetto ai valori riportati precedentemente. La malattia di Fabry è causata da mutazioni nel gene, noto come gene GLA, che codifica per l enzima alfa-galattosiadasi A. Il gene è localizzato sul cromosoma X, pertanto, la malattia ha una modalità di trasmissione X- linked. Ciò significa che un maschio affetto trasmetterà quindi il gene responsabile della malattia a tutte le figlie femmine, mentre una femmina affetta potenzialmente lo trasmetterà indipendentemente dal sesso a metà dei suoi figli. La malattia si manifesta in entrambi i sessi sebbene nelle donne la sintomatologia compaia più tardivamente. La diagnosi viene effettuata nei maschi dosando l attività dell enzima sul plasma o sui leucociti [da un prelievo di sangue periferico], mentre nelle femmine tramite la ricerca di mutazioni del gene GLA. Se fino a pochi anni fa si potevano solo alleviare i sintomi della malattia, attualmente si dispone della terapia enzimatica sostitutiva [ERT] che permette di ottenere i migliori risultati quanto più precocemente viene iniziata. Tale terapia è basata sulla somministrazione dell enzima carente che, prodotto con le tecniche di biologia molecolare, è in grado di raggiungere ed entrare nelle cellule dove smaltisce il Gb3, il cui accumulo è responsabile delle manifestazioni cliniche della malattia. La ERT essendo basata sul principio di sostituire la normale attività enzimatica carente, deve essere effettuata in maniera continuativa per tutta la vita In Italia, fino ad oggi, la somministrazione del farmaco - un infusione per via endovenosa della durata di 40 minuti circa, da eseguire ogni 14 giorni sotto stretto e costante controllo di personale infermieristico specializzato - veniva attuata solo ed esclusivamente in ospedale. Da poco è possibile effettuare l infusione a domicilio del paziente con l aiuto di personale infermieristico specializzato mediante il programma chiamato fabry@home, che coniuga la possibilità di una terapia efficace ad una migliore qualità della vita grazie ad un assistenza professionale specializzata e personalizzata Fabry@home «Fabry@home: la nuova frontiera della terapia enzimatica sostitutiva» Da quest anno, per le persone affette dalla Malattia di Fabry, non è più un sogno seguire la terapia a casa propria. È infatti possibile usufruire di un programma di assistenza domiciliare, totalmente gratuito, che prevede la consegna del farmaco e la somministrazione della terapia enzimatica sostitutiva da parte di un infermiere specializzato al domicilio, secondo il piano terapeutico previsto dal Centro Clinico. Il programma, battezzato Fabry@home, è supportato da Shire HGT azienda multinazionale biofarmaceutica produttrice del trattamento enzimatico sostitutivo ed è erogato da Domedica, società specializzata nell assistenza domiciliare a pazienti cronici in terapie complesse. Obiettivo del servizio è migliorare la qualità di vita dei pazienti in quanto consente di seguire la terapia a casa propria, assistiti da infermieri specializzati, concordando i tempi secondo le proprie esigenze familiari, di lavoro o scolastiche. Il paziente che viene inserito nel programma ha a disposizione un servizio personalizzato, composto da un infermiere dedicato e da un centro di assistenza con personale medico, che riduce i disagi legati agli spostamenti presso il Centro Clinico per effettuare le infusioni migliorando l aderenza al calendario infusionale. Il programma Fabry@home è erogato in accordo e secondo le linee guida concordate con il medico specialista del Centro Clinico che ha in cura il paziente. Per saperne di più è possibile contattare il numero verde 800 088 210 34

del DOTT. GIUSEPPE DE MARIA Ingegnere Elettronico International Certification & Patents Manager DLA Datalogic Automation, Bologna Phone: +39 [0] 51 572435 Mobile: +39 339 7135335 E-mail: demariapino@virgilio.it Skype: demariapino Sociale MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM ARCOBALENO PRIMARY SCHOOL: ADOZIONI A DISTANZA IN UGANDA «Muzungu, muzungu!» sono le prime parole che ho sentito gridare da un gruppo di bambini scalzi e sorridenti che rincorrevano il nostro fuoristrada, trascinando le loro taniche di plastica gialla piene d acqua. Novembre 2000, era il mio primo viaggio in Uganda e «Muzungu» significa «uomo bianco». Parola impressa nella mia mente anche nelle successive 5 visite in questa travagliata terra d Africa a noi nota solo per tragici eventi di guerriglia o di malattie endemiche quali Ebola e Aids. Ma l Uganda non è solo questo. W. Churchill la definiva come «La perla dell Africa» per le bellezze incomparabili della natura e per le caratteristiche uniche della sua gente. Oggi altre «perle» si aggiungono grazie alle adozioni a distanza Solidarietà SIAMO A KAMPALA, capitale dell Uganda, Est Africa sull equatore. Il visitatore riconosce subito il contrasto tra una terra rigogliosa di bellezze naturali ancora poco conosciute ed i problemi sociali evidenti, in particolare nel campo della sanità e della educazione. Con una mortalità infantile del 60%, una aspettativa di vita di appena 52 anni ed un reddito medio mensile di 60-100 euro la vita non è certo facile per i giovani ugandesi. Ma si avverte anche un fortissimo desiderio di formazione scolastica, la consapevolezza che la conoscenza è uno strumento indispensabile per l emancipazione economica e sociale. Anche dopo l indipendenza dalla colonizzazione britannica [1962] l Uganda ha mantenuto lo stesso sistema scolastico: 7 anni di Primary School, seguiti da 4 anni di Secondary School e 2 di High School prima di accedere, i pochi eletti, all Università. Lo stato garantisce la formazione per la scuola primaria ma solo per 4 bambini per nucleo familiare; poiché la media è di 8 bambini e le tasse scolastiche sono comunque elevate, è evidente che la formazione non può essere un diritto per tutti i bambini. Oggi solamente il 40% dei bambini prosegue oltre il ciclo della scuola primaria. Numerose strutture private offrono formazione in cambio di spese di iscrizione variabili; la qualità dell insegnamento è proporzionale alla disponibilità economica, senza prendere in considerazione l attitudine o il merito. In un panorama educativo così limitato Arcobaleno Primary School di Kampala si distingue non solo per la bellezza ambientale del giardino in cui è posta, ma principalmente per la gioia di vivere che i bambini trasmettono al visitatore e la loro grande voglia di imparare. Nella scuola Arcobaleno ben 240 bambini ricevono la formazione scolastica a titolo gratuito, grazie ad un programma di Adozioni a distanza. La scuola è una realizzazione del Movimento dei Focolari [www.focolare.org], organizzazione cattolica fondata da Chiara Lubich ed oggi presieduta da Maria Luce, avvocato di origine calabrese. Il Movimento è diffuso in tutto il mondo e trasmette in tutte le sue manifestazioni una profonda spiritualità legata al Vangelo, realizzando anche opere sociali quali le adozioni a distanza e le strutture sanitarie: una di queste Zia Angelina Health Centre proprio alla periferia di Kampala. La formazione scolastica avviene in un ambiente sereno ove il bambino è considerato nella sua umanità; essi provengono da situazioni familiari disastrose, ove uno o entrambi i genitori sono morti per HIV e le cui condizioni economiche sono estremamente precarie. Arrivano al mattino da villaggi distanti parecchi chilometri e durante la giornata ricevono una solida educazione scolastica insieme all alimentazione ed all assistenza sanitaria. Alla sera ritornato nei loro villaggi e trasmettono ai familiari il senso dell amore e della educazione che hanno ricevuto. Per questi bambini vestire una divisa con la scritta Arcobaleno è un segno di distinzione, di appartenenza ad un progetto di emancipazione sociale che passa attraverso la formazione scolastica. Grazie al sostegno economico delle adozioni a distanza si potranno far progredire negli studi altri bambini. Ma anche affrontare un nuovo importante progetto: un asilo e un Centro nutrizionale dove le mamme saranno formate sui principi di una corretta nutrizione equilibrata dei bambini. Il progetto è ambizioso ma avrà sicuramente successo, grazie anche alla disponibilità di quanti di voi vorranno contribuire al miglioramento della scuola Arcobaleno Riferimenti: in Italia: demariapino@virgilio.it in Uganda: Arcobaleno Primary School P.O. Box 1048 Kampala-Uganda 35

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Medicina Non Convenzionale M.N.C./Alimentazione CHE LA CIPOLLA ROSSA DI TROPEA fosse un «amica del cuore» lo si sapeva già da tempo. Insigni studiosi internazionali [e tra questi, il prof. Lino Businco, luminare della scienza e della medicina] diversi lustri addietro esaltarono a più riprese le sue virtù salutari e curative. La proprietà più nota, evidenziata fino ad oggi? È stata quella relativa alla capacità di difendere l organismo dall angina pectoris, malattia che si caratterizza per un dolore avvertito improvvisamente al petto e che si irradia a volte al braccio sinistro. Successivamente, però, la ricerca biochimica, dopo una serie di esami approfonditi sui suoi estratti standardizzati, ha messo in luce anche la capacità di ridurre la quantità di colesterolo e di trigliceridi nel sangue, lasciando invariato il colesterolo «buono». È già tanto e solo per questo, sua maestà la cipolla rossa di Tropea, merita un elogio solenne. Tuttavia, i suoi pregi non si esauriscono qui. Anzi, continuano sempre di più [piacevolmente] a sorprendere. Ultimamente, proprio a causa delle sue molteplici doti, ha fatto il suo ingresso trionfale addirittura nell Università del Texas, finendo al centro di un interessantissimo processo di studio e sperimentazione, volto a ricercare - tra le sostanze contenute nel bulbo di color rossastro - tanti altri principi attivi: quelle molecole, cioè, a cui è possibile attribuire [con certezza] l azione teradel PROF. VINCENZO PITARO Giornalista e Scrittore, autore SIAE per la parte letteraria. www.vincenzopitaro.it La «rossa» di Tropea, Sperimentazioni recenti 36 peutica riscontrata nell intera pianta. «Già di per sé, la cipolla mediterranea», affermano gli studiosi, «contiene un essenza volatile ricca di glucosidi solforati, il più importante dei quali è il disolfuro di allilpropile, a cui si deve la maggior parte delle sue proprietà. Contiene anche enzimi in abbondanza che stimolano la digestione e il metabolismo; oligoelementi [zolfo, potassio, magnesio, fosforo, ferro, fluoro, calcio e manganese, nonché vitamine [A, B, C, E] e flavonoidi dall azione diuretica, oltre alla glucochinina, un ormone vegetale dall azione antidiabetica». I principi attivi della cipolla rossa di Tropea, come se il tutto non bastasse, però andrebbero ben oltre e gioverebbero persino «a chi

Medicina Non Convenzionale MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM amica del cuore [e non solo] hanno evidenziato nuove virtù salutari e curative La cipolla è antibiotica, afrodisiaca, espettorante, diuretica, depurativa, fluidificante del sangue, vermifuga, ipoglicemizzante, tonificante e preverrebbe addirittura il tumore intestinale soffre di ipertensione, di obesità, di reumatismi, di artrosi, di gotta e di malattie renali». Fra l altro, viene consigliata anche in caso di nefrosi, di albuminuria, di ritenzione di liquidi, di renella e di calcoli renali, in quanto «riduce l acidità nell orina, favorendo l eliminazione dell acido urico e di altri residui tossici del metabolismo». Agirebbe, inoltre, come antiaggregante delle piastrine, contrastandone l eccessiva tendenza a raggrupparsi e a dar luogo alla formazione di trombi e di coaguli. Che dire? Davvero straordinarie le azioni farmacologiche di questo bulbo, per giunta usato pure come cosmetico sotto forma di lozioni, cataplasmi e impacchi, per ammorbidire e rendere più bella la pelle o per purificarla da impurità, acne, foruncoli, ecc. Ma c è di più. La cipolla è antibiotica, afrodisiaca, espettorante, diuretica, depurativa, fluidificante del sangue, vermifuga, ipoglicemizzante, tonificante e preverrebbe addirittura il tumore intestinale. Chissà, forse anche per questo motivo costituisce da tempo un elemento fondamentale della «dieta mediterranea», che la impiega sia cruda [in insalata] sia cucinata nella preparazione di vari piatti, con l aggiunta di un buon olio d oliva. La cipolla rossa di Tropea, insomma, è maggiormente ricca di proprietà rispetto a quella comune e fa veramente bene alla salute. E pensare che l espressione popolare «mangiar pane e cipolla», ancora oggi viene usata, specie dagli anziani, in quasi tutta la Calabria per alludere all estrema povertà di questo bulbo commestibile! L ORIGANO DI GAGLIATO, OGGETTO DI STUDIO DA PARTE DI RICERCATORI CANADESI L origano gagliatese? Ha un profumo unico e inconfondibile. Si differenzia di gran lunga da quello che si trova in ogni altra parte della regione, per il suo «intenso profumo di spezie e per le molteplici proprietà e indicazioni». Sono in molti a sostenerlo. Per iniziativa di alcuni studiosi canadesi, peraltro, l origano di Gagliato è stato recentemente al centro di importanti ricerche a causa della sua ricchezza di principi curativi per l apparato respiratorio. I risultati ottenuti sono piuttosto soddisfacenti. Questa pianta perenne, usata sia in cucina come aromatizzante che in erboristeria, d altronde, è conosciuta fin dall antichità. Ora, finanche la fitoterapia l annovera tra i suoi migliori rimedi, soprattutto come espettorante, antitussigeno, antisettico, analgesico, antispasmodico, calmante. L origano indicato anche in caso di inappetenza, aerofagia, pigrizia intestinale, contro cellulite, eczemi, psoriasi, e via dicendo. Viene adoperato sotto forma di olio essenziale, infuso, decotto, sciroppo, tramite inalazioni con le essenze [l aromaterapia], bagni, cataplasmi e fomenti. A Gagliato, in provincia di Catanzaro, questa pianta medicinale cresce spontanea in buona parte del territorio. A farne un aroma esclusivo nel campo gastronomico e ad affidarle tutte queste straordinarie virtù nel settore officinale, sarà forse il clima di questa zona, sarà il suggestivo contrasto mare-monti che avvolge l intero territorio collinare o chissà. A tal proposito, va detto che, fino a poco tempo addietro, in questo centro si è registrata una vera e propria raccolta selvaggia. Ognuno si è sentito autorizzato dall indifferenza ad effettuare il raccolto a modo suo, arrivando quasi sempre a sradicarlo dal terreno, anziché tagliarlo e lasciare una piccola parte dello stelo. Ora, c è già chi pensa di sensibilizzare l amministrazione comunale al fine di adottare un provvedimento che possa impedire questo devastamento ad opera, soprattutto, di persone che verrebbero da tutto il comprensorio per raccoglierlo e venderlo nei mercati. E c è di più: l intenzione di creare un marchio sull origano di Gagliato e di richiedere il riconoscimento della Dop [denominazione d origine protetta]. M.N.C./Alimentazione 37

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Medicina Non Convenzionale M.N.C./Congresso AMNCO [Associazione per Medicine Non Convenzionali in Odontoiatria] Congresso Nazionale 2009 VIº CONGRESSO NAZIONALE AMNCO «Il ruolo dello Stress in Odontoiatria» Psiche, Sistema Nervoso, Ormoni e Citochine CONGRESSO SCIENTIFICO VENERDÌ 27 NOVEMBRE SABATO 28 NOVEMBRE 2009 SAVOIA HOTEL REGENCY- VIA DEL PILASTRO, 2 BOLOGNA RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM EVENTO UTILE PER IL CONSEGUIMENTO DEL MASTER AMNCO COMITATO SCIENTIFICO: PROF. VINCENZO ALOISANTONI UNIVERSITÀ ROMA 3 E GRAF-KLAGENFURT AUSTRIA PROF. SALVATORE BARDARO PRESIDENTE AMNCO, COMM. MC FNOMCEO, UNIVERSITÀ DI SIENA PROF. PAOLO BELLAVITE UNIVERSITÀ DI VERONA PROF. MAURIZIO NORDIO UNIVERSITÀ LA SAPIENZA ROMA DOTT.SSA RITA TRONCONI VICEPRESIDENTE AMNCO www.amnco.it VENERDÌ 27 NOVEMBRE ORE 9,00-19,00 8,30 REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI 9,00 APERTURA DEI LAVORI DA PARTE DEL PRESIDENTE AMNCO 9,15 SALUTO DELLE AUTORITÀ. INTERVENTI DI: Claudio Cortesini, Presidente Comm. Albo Odontoiatri OMCeO Roma, Membro Commissione Nazionale albo Odontoiatri, Membro FNOMCeO Luciano Fonzi, Prorettore Università di Siena, Presidente CoNMI [Consulta Naz. Medicina Integrata] PRIMA SESSIONE PRESIDENTI: S. BERNARDINI, L. FONZI 9,30 V. ALOISANTONI «L'INVECCHIAMENTO, GLI ORMONI E I RADICALI LIBERI IN ODON- TOIATRIA» 10,10 S. BARDARO «LO STRESS E LE PATOLOGIE ODONTOIATRICHE: RUOLO CRUCIALE DELL ASSE PSICONEUROENDOCRINOIMMUNOLOGICO» 10,50 COFFEE BREAK 11,10 P. BELLAVITE, P. MAGNANI, A. CONFORTI «RISULTATI SPERIMENTALI CIRCA L EFFETTO DEI MEDICINALI OMEOPATICI SUI MODELLI ANSIOSO-STRESSOGENI ANIMAL» 11,50 I. BIANCHI «SQUILIBRIO ORMONALE E PROBLEMI ODONTOIATRICI. CORRELAZIONI» 12,30 COMUNICAZIONE PREDEFINITA 12,40 CONFRONTO/DIBATTITO FRA PUBBLICO ED ESPERTI 13,00 LUNCH SECONDA SESSIONE PRESIDENTI: P. BELLAVITE, M. NORDIO 14,30 COMUNICAZIONE PREDEFINITA 14,40 S. COLASANTO «LO STRESS STRUTTURALE DELL APPARATO STOMATOGNATICO: PARTICOLARITÀ RADIOGRAFICHE» 15,20 V. DE CICCO «L EZIOPATOGENESI DEI DISTURBI ATTENTIVI E COGNITIVI INDOTTI DALLE ASIMMETRIE PROPRIOCETTIVE OCCLUSALI: LA DOMINANZA OCCLUSALE» 16,00 COFFEE BREAK 16,20 M. MANDATORI «STRESS E NUTRIZIONE IN ODONTOIATRIA» 17,00 G. PAGLIARO «LE PRATICHE DEL BENESSERE PER L'ODONTOIATRA» 17,40 W. B. ZOLK «PAURA: STRESSORE N 1 NELLO STUDIO ODONTOIATRICO» CONFRONTO/DIBATTITO FRA PUBBLICO ED ESPERTI 18,20 VERIFICA APPRENDIMENTO CON QUESTIONARIO AI FINI ECM 18,50 CHIUSURA LAVORI SABATO 28 NOVEMBRE CORSO POST CONGRESSUALE «FLOWER LIVE» TECNICA DI PRESA E GESTIONE DEGLI ASPETTI CLINICI ODONTOIATRICI TRATTABILI CON LA FLORITERAPIA DI BACH SEMINARIO PRATICO IN DIRETTA A CURA DEL DOTT. FEDERICO AUDISIO DI SOMMA ORE 9,00-13,00 Richiesto accreditamento ECM Evento utile per il conseguimento del Master AMNCO 38

Medicina Non Convenzionale MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM del PROF. VINCENZO ALOISANTONI Dottore in odontoiatria e in biologia molecolare e biochimica, ricercatore e docente universitario DHEA: La Fonte della Giovinezza Nell'uomo è stata dimostrata una sua diretta azione a livello cerebrale nel regolare i recettori gabaergici e quindi aumentare il rilascio di acetilcolina e catecolamine; in tal modo vengono migliorate le capacità cognitiva e mnemonica, il senso del benessere, l'umore e l'autostima, allievando così molti sintomi delle sindromi depressive M.N.C./scoperte DA ALCUNI ANNI I RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO stanno cercando di capire i meccanismi che regolano l invecchiamento umano. Due teorie principali si sono affacciate per spiegare il fenomeno anzianità : la teoria dei Radicali Liberi e quella della Caduta Ormonale. Ambedue sono accomunate dal presupposto che i radicali liberi lesionano le ghiandole a secrezione interna diminuendo la produzione ormonale che, a sua volta, indebolisce le difese organiche che contrastano i radicali liberi. Tra i vari ormoni che mantengono il benessere psicofisico durante la vita risalta il DHEA [deidroepiandrosterone]. Il DHEA è il più abbondante steroide nel nostro sangue. Inizia a comparire nel sangue in quantità significativa prima della pubertà [adrenarca], ha un picco massimo intorno al ventesimo anno di vita per poi declinare in maniera costante con l avanzare dell età fino a raggiungere valori, considerati oggi carenziali, intorno ai cinquanta anni [adrenopausa]. Il DHEA viene prodotto nel surrene, nel cervello, nella pelle e in altri tessuti a partire dal tanto bistrattato colesterolo [che invece è la materia prima per la costruzione di tutti gli ormoni steroidei]. Che cosa fà il DHEA? Sarebbe meglio chiedersi che cosa non faccia, infatti i ricercatori più esperti sull argomento dicono che fa tutto dovunque. Si rivela 39

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Medicina Non Convenzionale M.N.C./scoperte 40 innanzitutto un perfetto ormone antiinvecchiamento allungando la vita degli animali da laboratorio del 50% e conferendo ad essi un aspetto più giovanile. Nell uomo è stata dimostrata una sua diretta azione a livello cerebrale nel regolare i recettori gabaergici e quindi aumentare il rilascio di acetilcolina e catecolamine; in tal modo vengono migliorate le capacità cognitiva e mnemonica, il senso del benessere, l umore e l autostima, allievando così molti sintomi delle sindromi depressive. A livello periferico si converte in progesterone, testosterone ed estrogeno a seconda delle necessità, aumentando in tal modo la sensibilità dei tessuti sia all insulina che all ormone della crescita [GH] e quindi producendo un potente effetto anabolico ed antiinvecchiamento. Le conseguenze immediate nella pratica clinica sono state un conseguente miglioramento del trofismo cutaneo [attenuazione delle rughe del viso], un ridisegnamento del profilo corporeo con riduzione del grasso corporeo, in special modo quello addominale [il più pericoloso], ed un contemporaneo aumento della massa muscolare [anche Si rivela innanzitutto un perfetto ormone antiinvecchiamento allungando la vita degli animali da laboratorio del 50% e conferendo ad essi un aspetto più giovanile. Nell uomo è stata dimostrata una sua diretta azione a livello cerebrale in assenza di esercizio fisico]. La diagnosi di insufficienza di DHEA si può fare con una semplice analisi del sangue [il DHEA deve essere sempre sopra a 100 microgrammi per decilitro]; solo in presenza di una dimostrata deficienza di DHEA nel sangue associata a sintomi chiari di decadimento organico, si può iniziare una terapia con DHEA esogeno, sempre sotto la supervisione di un medico esperto; il DHEA si puo assumere per via orale al mattino [10 mg. per iniziare, aumentando gradualmente, fino a raggiungere la dose necessaria] oppure per via transdermale con crema al 5% [il mio collega a Dallas in USA, dott John Woodward m.d., sostiene che questa via di somministrazione assicura livelli ematici di DHEA più fisiologici, con migliori risultati clinici]. In realtà ogni somministrazione di un singolo ormone non risolve la causa della sua deficienza, ma ne cura solo il sintomo; sarebbe quindi meglio stimolarne la produzione attraverso la corretta alimentazione, il regolare esercizio fisico, e soprattutto attraverso le medicine non convenzionali quali l agopuntura e l omeopatia; queste ultime due infatti da sempre hanno l obiettivo di ripristinare l equilibrio ormonale stimolando la secrezione naturale degli ormoni secondo i ritmi biologici e riequilibrando il terreno citochinico che molto spesso è alla base di tale squilibrio [prof. Salvatore Bardaro]; è quindi a mio parere fondamentale valorizzare gli studi eseguiti dalla medicina antiinvecchiamento sulla deficienza da DHEA, al fine di migliorare la terapia integrando la somministrazione dell ormone con una stimolazione della sua produzione fisiologica così da ottenere un più naturale risultato con sicuramente minori effetti collaterali

Medicina Non Convenzionale MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM di MIRELLA BUFALINI Naturopata Le intolleranze alimentari tra le cause del sovrappeso M.N.C./scoperte Le intolleranze alimentari non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario NELLA MIA ATTIVITÀ DI NATUROPATA spesso suggerisco di fare il test delle intolleranze alimentari e 5-6 persone su 10, risultano intolleranti a qualche sostanza che normalmente consumano nella loro dieta. Ma cosa sono le intolleranze alimentari? Non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario. Le allergie provocano una reazione immediata dell organismo alla sostanza nociva, per esempio un soggetto allergico alle fragole, potrebbe avere, pochi secondi dopo l ingestione delle medesime, un prurito intenso dovuto a orticaria, oppure un soggetto allergico all aglio, potrebbe avere una reazione grave, come uno shock subito dopo l ingestione. L intolleranza invece è subdola e potrebbe insorgere dopo ore o addirittura giorni, quindi è più difficile da smascherare e nel frattempo intossica lentamente l organismo. Ci vengono in aiuto i test non convenzionali per scoprire le intolleranze tra cui: citotest, alcatest, natrix, test dria, test muscolare kinesiologico, test elettrodiagnostici ed energetici. I risultati evidenziano gli alimenti a cui si è intolleranti ed insieme al medico o al terapeuta si deciderà il tempo di astensione e di reinserimento dal piano alimentare suggerito, rispetto anche al livello di positività. Spesso eliminando quel cibo dall alimentazione si verifica la scomparsa dei sintomi o malattie come cefalee, ipertensione, problemi gastrointestinali o disbiosi, come la stipsi o la diarrea, cistiti croniche, artrosi, orticarie, dermatiti, eczemi, psoriasi, nevrosi, difficoltà di concentrazione, astenia, alitosi, aereofagia, meteorismo, edemi e non per ultimo sovrappeso e dismetabolismo. Su queste ultime due manifestazioni è importante sottolineare che una dieta corretta e bilanciata è fondamentale nella perdita di peso ma avolte,nonostante il paziente segua scrupolosamente gli schemi consigliati, non riesce ad eliminare il peso superfluo con facilità, oppure quando vi riesce, magari anche con grossi sacrifici, tende a riprenderlo immediatamente alla fine del periodo di dieta. In questi casi è sempre utile abbinare allo schema dietetico suggerito dall esperto, l individuazione e quindi l eliminazione degli alimenti non tollerati, per riattivare il metabolismo, prima rallentato dal sovraccarico tossinico, ed ottenere una perdita di peso sicuramente maggiore e anche senza restrizioni caloriche particolari. Quindi le intolleranze alimentari non vanno sottovalutate,visto che l alimentazione è la prima cura di noi stessi lo stesso padre della medicina, Ippocrate, fin dai tempi antichi si era reso conto che «alcuni individui non tolleravano determinati alimenti che altri utilizzavano senza subire alcun danno», fu il primo a parlare di reazioni allergico-intolleranti al latte che si manifestavano con disturbi digestivi e orticaria, tanto che affermò «lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo» 41

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Intervista di SERENA FUMARIA Modella e opinionista. Corrispondente da Milano. serenafumar.splinder.com INTERVISTA A MASSIMILIANO ROSOLINO E EMILIANO BREMBILLA I campioni del nuoto Italiano e la Medicina 42 INCONTRO I NOSTRI CAMPIONI DI NUOTO immediatamente dopo le fatiche del meeting di Pescara, durante il post meeting di Gallarate. Oggi hanno nuotato sotto la pioggia e il nostro l appuntamento me li mostra per quello che sono fuori dall acqua: affamati e infreddoliti, ma disponibili a parlare di loro stessi e sorridenti. Massimiliano Rosolino, il biondo napoletano ed Emiliano Brembilla, il moro bergamasco. Entrambi trentenni, entrambi campioni di fama internazionale. Anni di gare, rivalità e infine di amicizia che hanno reso nota l Italia nel panorama sportivo. Decido, vista la loro sinergia, di fare un intervista doppia e noto immediatamente il loro divertimento. Come vi siete conosciuti? M. Fin dall inizio eravamo grandi rivali. Dal primo momento! Il nord contro il sud. Il biondo ed estroso napoletano contro il moro e pacifico bergamasco. E. Ci siamo incontrati nel 92. Ci incontravamo spesso ma non ci conoscevamo. Avendo la stessa età, facevamo lo stesso percorso sportivo. Diciamo che ci parliamo dal 93, da quando siamo entrati in Nazionale. Quindi è una competizione diventata amicizia? M. All inizio c era una lotta agguerritissima. Non ci salutavamo anche se ci incontravamo spesso. Poi grazie all allenatore, siamo entrati entrambi nei Carabinieri, ma la competizione veniva comunque fomentata. Nel 96 ci siamo avvicinati, ma immediatamente dopo si è riaccesa una lotta più forte, perché i nomi dominanti nel panorama italiano erano sempre i nostri. E. La nostra rivalità però è sempre stata leale, mai cattiva. Lo dimostra il fatto che negli ultimi due anni siamo diventati veramente amici, anche al di fuori dell attività sportiva. Siamo due caratteri diversi e limiamo i difetti l uno dell altro. Ci aiutiamo nelle cose di tutti i giorni come due fratelli. Definite l altro con tre pregi e tre difetti. M. I pregi? Emiliano è buono, coerente e faticatore, fuori e dentro l acqua. Difetti: testardo, orgoglioso e a volte troppo buono. E. Max è altruista, professionista e consapevole dei propri mezzi, sempre. Difetti? Permaloso, egocentrico e calcolatore. Siete abituati a periodi di grande stress, emotivo e fisico. Qual è il vostro rapporto con la salute? M. Oramai io sono diventato il medico di me stesso. Mi faccio la diagnosi e mi curo da solo E. Siamo entrambi ipocondriaci! Ci chiamano porcellana e cristallo! Il mio beauty dei medicinali è una farmacia vera e propria. Ho medicinali tradizionali, omeopatici e fitoterapici. Non si sa mai! E che rapporto avete con la medicina? M. Io sinceramente ho un ottimo rapporto. Porto di tutto con me, dalla tradizionale all omeopatica. Insomma, dico solo che faccio la raccolta punti in farmacia! E. Io sarei contrario a quella tradizionale, ma non posso farne a meno. Il corpo sotto pressione, ha bisogno di cure immediate. Non si hanno i tempi per le cure alternative Massimiliano Rosolino è nato a Napoli nel 1978 da padre italiano e madre australiana. Ad oggi vanta l onore di aver in attivo 60 medaglie internazionali. Emiliano Brembilla, bergamasco, è nato il 21 dicembre 1978. È considerato un atleta poliedrico e un campione di fama internazionale. Entrambi si allenano a Verona sotto la guida tecnica di Alberto Castagnetti.

Recensione musicale a cura di Lucio Sessa MAGGIO/SETTEMBRE 2009 MEDICAL TEAM MAGAZINE MTM di LUCIO SESSA PJ HARVEY & JOHN PARISH : A WOMAN A MAN WALK BY [2009] Recensione musicale Va bene, ho un debole dichiarato per Lei, non posso farci nulla, e soprattutto non voglio farci nulla. PJ, qualcuno potrà scambiare questa passione per debolezza, perché chi non rinuncia alla propria passione potrebbe rendersi oggetto di malintesi giudizi, fuorviati dalla distanza mentale ed emozionale che c è tra mondi diversi, ma altro non è che una volontaria, consapevole, dolce condanna. In un passato recente, PJ Harvey ha dato vita a lavori di transizione, ma se il risultato di tale gestazione è questo, ben vengano altri anni anonimi nell espressione esterna. Che disco! La prima traccia, Black Hearted Love, accende il fuoco di una passione mai sopita, magari non sempre rovente nell esplicitarsi, ma profonda e totale. Con Sixteen fifteen fourteen, si decolla: timbrica e ritmica chiaramente celtica, atmosfera elettricamente medievale, intrisa di un pathos e drammaticità che solo lei riesce ancora a trasmettere ai sensi di chi ascolta. La terza traccia, Leaving California, pezzo che si insinua lievemente nel disco, mi fa venire in mente di non trascurare la mano di John Parish, uomo che ha evidentemente rivitalizzato la vena creativa di Polly Jean, corroborandone l animo, conferendole evidentemente sicurezza, fiducia, voglia. Un pezzo apparentemente semplice, il cui incedere lento ma gradevole, è degno della visione di un polistrumentista in grado di trasmettere linfa vitale a tutti: dai nostri VFAVOLOSO. LAVORO DENSO E FAVOLOSO. Afterhours fino ai Giant Sand, in molti si sono avvalsi della sensibilità artistica di cotanto musicista. The Chair, mi porta ad oriente, ma ad un oriente non molto distante dalle città europee che ormai ne contengono evidenti tracce, contaminandone l animo, il quale a propria volta reagisce restituendo quanto il rock occidentale è in grado di trasmettere, anche in termini di un vago senso prog d annata. Una traccia brevissima che introduce april, a prima vista autentico infortunio, tranne per chi ama anche la PJ di dry, meno scintillante ed energica del solito, ma disperatamente viva. The crow ci restituisce la PJ degli esordi, spontanea, che non si preoccupa di piacere a nessuno, forse neanche a se stessa: va avanti, e basta. Non si chiede nulla, si presenta così com è, prendere o lasciare. Controtempi a chiosare un ritorno atteso per troppo tempo. Bislacca ballata, l inizio di The soldier, porta nei vortici di un carillon il cui fascino deriva da un apparente perfetto cattivo funzionamento: c è tutta l essenza di un animo attraversato da venature di appagante, densa malinconia. PJ Harvey, l ultima musa. Che urla, subito dopo, Pig will not, straziante sdegno musicale che, se non altro per il tono scelto, ricorda molto da vicino uno dei miei pazzi preferiti, tale John Lydon [do you remember Sex Pistols?]. Si arriva a Passionless pointless, traccia inesorabilmente poco musicale e molto scarna e ruvida, che si avvia a chiudere una parentesi attesa da tanto, troppo tempo. I 2 minuti di Cracks in the canvas, mi sorprendono a pensare ciò di cui non dovrei essere sorpreso: senza enfasi, lunga vita a te, PJ. C è bisogno di te, nonostante tutto. E c è bisogno di chi sa leggerti ed ascoltarti, anche nel silenzio 43

MTM MEDICAL TEAM MAGAZINE MAGGIO/SETTEMBRE 2009 Appuntamenti Mostre di OLIMPIA DE CARO LE VIE DELL ARTE INIZIATIVE NON-PROFIT MOSTRE DEREDIA. LA GENESI E IL SIMBOLO - LA RUTA DE LA PAZ ROMA DEREDIA. LA GENESI E IL SIMBOLO PRESSO IL FORO ROMANO, LUNGO LA VIA SACRA DAL 23 GIUGNO AL 30 NOVEMBRE 2009 ROMA DEREDIA. LA RUTA DE LA PAZ PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DAL 23 GIUGNO AL 13 SETTEMBRE 2009 LO SCULTORE costaricano Jiménez Deredia espone per la prima volta le sue creazioni a Roma presso il Foro Romano, precisamente lungo la Via Sacra dal 23 giugno al 30 novembre 2009. Con la mostra Deredia. La genesi e il simbolo vengono presentate al pubblico tra l Arco di Tito e la Curia del Senato otto grandi sculture in marmo e contemporaneamente al Palazzo delle Esposizioni si svolgerà dal 23 giugno al 13 settembre 2009 l esposizione Deredia. La Ruta de la Paz un progetto assai ambizioso, che si realizzerà nel Continente americano denominato La Ruta de la Paz, il Cammino della Pace: in nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina, l artista vuole esporre altrettante grandi strutture monumentali, realizzazioni di scultura e architettura ispirate agli elementi circolari che ogni Paese e popolazione del luogo possedevano prima della conquista di Cristoforo Colombo, e che saranno posizionate in coincidenza con le costellazioni di ciascun sito. Le sculture esposte al Foro costituiscono parte del progetto pan-americano che, nei suoi dettagli e nella totalità, si potrà apprezzare nella mostra di Palazzo delle Esposizioni, dove saranno presentati i progetti architettonici, le relative sculture in formato ridotto ed opere monumentali in bronzo. Per questo evento, Deredia, 55 anni, che lavora il marmo e fonde il bronzo, ha scolpito oltre 600 tonnellate di marmo di Carrara. Dal 1976 quando arrivò in Italia con una borsa di studio, Deredia vive vicino a Pietrasanta; ha frequentato l Accademia di Belle Arti a Carrara, e la Facoltà di Architettura a Firenze; sue opere sono esposte in luoghi pubblici di dodici Paesi del mondo e in alcuni musei tra i più importanti; ha realizzato molte mostre, una tra le più recenti a Firenze, nel 2006. L ispirazione di Deredia trae origine da un antica cultura: le sfere precolombiane in pietra, costruite dagli antichi indiani Boruca del Costa Rica circa 2000 anni fa. La simbologia legata alla sfera ripercorre la trasformazione della materia ed il cerchio rappresenta l essere alla ricerca di se stesso. Deredia ha ideato questo progetto e la scelta di Roma come sede non è casuale ma espressamente voluta. Egli stesso ha dichiarato : «Ho scelto Roma perchè la ritengo una città universale e della pace. Cerco attraverso la trasmutazione e la genesi di raccontare la vita che osservo, per questo uno sguardo lo rivolgo alle culture precolombiane: hanno creato dei simboli attraverso i quali ci hanno raccontato l esperienza della vita, e io ho cercato di reinterpretarli secondo il sentimento contemporaneo». «Non sia solo un dato archeologico, ma possano anche vivere nel ventunesimo secolo - continua Dereida - è la lettura di queste culture attraverso un arte contemporanea, è per questo che le sfere precolombiane per me sono state una rivelazione. Tutto ciò - conclude - ho cercato di riproporlo in chiave contemporanea con tutta l umiltà e la semplicità che la vita ci insegna» 44