27 Gennaio 2018 EDIZIONE STRAORDINARIA SHOAH è un termine ebraico che significa annientamento, sterminio. Si riferisce ad una delle più vergognose vicende della storia umana, quando i regimi dittatoriali nazi-fascisti stabilirono, attraverso le leggi razziali di far arrestare tutti gli Ebrei e di rinchiuderli nei campi di concentramento e di sterminio, per eliminare del tutto la loro razza, ritenuta inferiore. La stessa sorte toccò agli zingari, agli slavi, ai disabili, ai neri e a tutti coloro che, secondo i nazisti e i fascisti, non appartenevano alla razza bianca ariana, considerata superiore e pura. IN QUESTO NUMERO: IL GIORNO DELLA MEMORIA UN PO DISTORIA TESTIMONIANZE: INTERVISTA AL SIG. A. MARENZI, SOPRAVVISUTO AD HAGERWELLE PENSIERI E RIFLESSIONI POESIAPER NON DIMENTICARE ANCHE NOI ARTISTI: orrore e indifferenza nell arte (MUNCH) COME ABBIAMO LAVORATO ALL EDIZIONE STRAORDINARIA Dopo esserci documentati, abbiamo pensato di collaborare per realizzare insieme questo giornalino con l intento di ricordare ciò che accadde, di riconoscere l orrore e di far conoscere i nostri pensieri. Cl 4^ A 1
SE COMPRENDERE E IMPOSSIBILE CONOSCERE E NECESSARIO (PRIMO LEVI) Con la legge 20 luglio 2000, n. 211 la Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, GIORNO DELLA MEMORIA per ricordare la Shoah, la persecuzione degli Ebrei, ma anche di coloro che si sono opposti alla persecuzione a rischio della propria vita. Con questa legge lo Stato non può cancellare quello che è successo, ma può aiutarci a conoscere e a farci capire. E importante parlare della Shoah, specialmente con noi bambini. Abbiamo imparato che non bisogna aver paura di ciò che non si conosce e che bisogna riflettere prima di giudicare le persone. E bello essere diversi dagli altri e apprendere cose nuove che non conosciamo. Tutti noi abbiamo abitudini e religioni diverse, ma tutti possiamo imparare gli uni dagli altri e arricchire la nostra cultura e il nostro cuore. Dalla storia noi bambini, e speriamo anche gli adulti, abbiamo capito che dobbiamo aiutarci nei momenti di difficoltà, perché solo così possiamo costruire un mondo migliore senza sofferenze. Gli Ebrei sono stati perseguitati e il giorno della Memoria è il modo migliore per ricordare e riflettere perché tutti ci dobbiamo rispettare e amare, così come siamo. Inoltre, questo giorno fa nascere nei nostri cuori l interesse per lo studio della storia e delle culture diverse dalla nostra. 2
SOLO CON LA CONOSCENZA NASCE IL RISPETTO UN PO DI STORIA Dopo la sconfitta della Prima Guerra Mondiale (1914-1918), la Germania dovette affrontare una grave crisi economica e fu condannata a pagare enormi danni di guerra ai vincitori. Il Partito Nazista era guidato da Adolf Hitler che nel 1923 organizzò un colpo di stato, fu arrestato e rimase in carcere per un anno, lì scrisse il libro Mein Kampf (La mia battaglia) nel quale spiegava il programma del suo partito: 3 l ampliamento dei confini della Germania su tutti i territori in cui si parlava tedesco e la purificazione della razza da raggiungere attraverso lo sterminio degli Ebrei, i comunisti, ma anche i disabili, gli zingari. Con le elezioni del 1932 Hitler fu nominato Primo Ministro. Dopo l'incendio del palazzo del Parlamento tedesco, furono: eliminati gli avversari politici, abolita la libertà di stampa e a Dachau,
vicino Monaco di Baviera, fu costruito il primo LAGER. Per eliminare gli oppositori si servì della Gestapo (la Polizia di Stato) e delle SS (la guardia del corpo personale), poi si nominò Führer e proclamò la nascita del Terzo Reich. Il 7 aprile del 1933 emanò le LEGGI RAZZIALI, l'ingresso nei teatri, nei cinematografi e ai concerti. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale iniziarono le deportazioni nei lager. Le leggi razziali furono adottate in tutti i paesi alleati alla Germania. In Italia entrarono in vigore nel 1938 e portarono alla confisca dei beni, alla perdita del lavoro, della cittadinanza e all allontanamento dei bambini e dei ragazzi ebrei dalla scuola pubblica. con le quali gli ebrei tedeschi furono esclusi da molte professioni e associazioni. Il progetto politico del führer si perfezionò nel 1935 con la promulgazione delle Leggi di Norimberga, con le quali si stabiliva che gli ebrei non erano cittadini di razza tedesca. Fu vietata qualsiasi attività economica e dopo il progressivo sequestro di tutti i beni, fu loro vietato Nel Settembre del 1941, per essere identificati ancora meglio, gli ebrei furono 4
obbligati a portare la stella ebraica a sei punte, fatta di panno giallo con impressa la parola "JUDE". Sembra incredibile che possano essere accaduti quei fatti e che donne, uomini e bambini di un popolo intero siano stati perseguitati e uccisi nei campi di concentramento e nelle camere a gas, ma purtroppo è tutto vero. 5
IN VIAGGIO ATTRAVERSO I RACCONTI: TESTIMONIANZA DI VITA VISSUTA DEL SIGNOR ANTONIO MARENZI Antonio Marenzi, cremonese, fu l unico italiano ad essere tornato dal lager fantasma di Hagerwelle. Aveva sedici anni quando la sua vita cambiò: fu catturato dai tedeschi con gli altri alunni della scuola di marina e dopo cinque giorni di viaggio arrivò in un campo di lavoro nel nord della Germania dove fu destinato al lavoro in uno zuccherificio. Sorpreso a 6 rubare per fame, fu trasferito nel campo di concentramento di Hagerwelle, un campo di lavoro in cui c erano una serie di baracche senza finestre, occupate da 500 uomini e 500 donne. Fu costretto a lavorare duramente in una raffineria, al freddo, nella neve, senza
cibo e senza acqua. Subì maltrattamenti così violenti e crudeli che non ha potuto dimenticare e che gli hanno segnato la vita. Ha ben impresso il gelo della neve che era ovunque, della neve che invadeva il suo corpo durante la ginnastica della sera, della neve in cui affondavano i suoi passi, della neve che immobilizzava ed uccideva i più deboli. uscire dal campo, ricorda di essersi avvicinato ai cancelli e di essere volato nel cielo della libertà, dopo un interminabile ed estenuante viaggio a piedi, giunse finalmente a Cremona. Per molti anni, ci spiega, fu negata l esistenza del campo di Hagerwelle, ma il signor Marenzi non si è mai arreso, era determinato a dimostrare che quell inferno era esistito ed aveva generato grande dolore e morte. Talmente impresso che ci racconta di aver chiesto per anni a sua moglie, durante i periodi in cui nevicava, di chiudere le imposte per non vederla. Quando, finalmente, dopo due lunghi anni riuscì ad 7 Soltanto nel 2006 l Organizzazione Mondiale dei Deportati è riuscita a documentare l esistenza di Hagerwelle.
A NOI LA PAROLA RIFLETTIAMO Chi è il responsabile di tale orrore? Certamente sarebbe molto semplice pensare che il responsabile di questo sterminio sia Hitler. Credete fosse pazzo? Assolutamente no! Era una persona istruita ed intelligente: sapeva perfettamente cosa stava organizzando. Può essere considerato l unico responsabile? No Perché? Perché ciò che stava facendo era a conoscenza di Mussolini, del Re d Italia che firmò le leggi razziali, lo sapevano i capi nazi-fascisti e gli uomini politici. 8
Pensate ci siano altri responsabili? Sì, tutti coloro che obbedirono a quelle leggi ingiuste e crudeli. Cos è una legge? E un principio che regola l agire dell uomo, nel Siamo concordi con Sant Agostino: Una legge ingiusta non è una legge Quando una legge è ingiusta disobbedire è un dovere ( S. Tommaso) Cosa significa secondo voi? Significa che abbiamo il dovere e la responsabilità di obbedire a leggi giuste, ma abbiamo allo stesso modo il dovere, il diritto e la responsabilità di rifiutarci di obbedire a leggi che non rispettano i princìpi di giustizia, equità e libertà di ogni uomo, qualunque siano la razza, la religione e l ideologia politica. rispetto di sé stesso e degli altri uomini. Cos è una legge ingiusta? E una legge che non trova le sue radici né nella legge di Dio né nella legge degli uomini. Ogni legge che degrada l umanità è ingiusta Credete si possa dire che la Shoah sia un ricordo lontano e che l uomo sia riuscito a fare passi avanti verso la giustizia? Siamo entrati nel terzo millennio, ma la strada verso la giustizia e la pace è ancora lunga, basta guardare a quante guerre, conflitti, dittature e discriminazioni sono ancora in atto oggi nel mondo: Siria, Sudan, Messico, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Israele, Palestina, Ucraina, Egitto, Nigeria, Congo, Algeria, Libia, Yemen, Turchia, Russia, Cina, India, Mali, Mozambico, Uganda, Somalia, ecc. 9
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Rievocare e riconoscere, perché? Rievocare è un dovere, perché la memoria di genocidi, delle storie raccontate da chi è sopravvissuto, ci deve aiutare a costruire un mondo e un futuro in cui non si possano mai più ripetere simili atrocità. Riconoscere è un dovere, perché ogni volta che abbassiamo la testa e nel silenzio ci pieghiamo alle ingiustizie diventiamo complici. Per Ricordare Tante, troppe cose l uomo non deve dimenticare per non dimenticare la Shoah Per non dimenticare il fratello negro schiavizzato torturato Per non dimenticare la crudeltà dei cuori Per non dimenticare il pianto innocente di un bimbo Per non dimenticare lo sguardo della sofferenza, per non dimenticare il vuoto dell ignoranza, l arroganza Troppo l uomo ha da ricordare: Per non riviverlo. Per non farlo rivivere. Per non ricreare l Inferno né alimentarne le fiamme! Troppo l uomo ha da disseppellire Da riportare in vita da una morte ingiusta: la dignità, il rispetto, l amore, la fierezza di essere Uomini. 11
Oggi può sembrare incredibile che possano essere successi quei fatti e uomini donne e bambini siano stati perseguitati, torturati e uccisi nei campi di concentramento: è tutto tragicamente vero ed ogni persona appena ragionevole prova vergogna e ribrezzo per quello che successe. 12