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Transcript:

Pisa, 28 agosto 2012 Regolamento interno Premessa Il presente regolamento ha l'obiettivo di dare un'organizzazione interna all'associazione e responsabilizzare ogni singolo socio, dirigente, allenatore, atleta e genitore della Società Sportiva Palalvolo Ospedalieri in merito ai doveri e ai diritti individuali, nell'ottica della piena realizzazione degli scopi, degli obiettivi e dei principi statutari, non che del codice etico della Pallavolo Ospedalieri. Tutti coloro i quali che per qualunque motivo non si riconoscessero o non rispettassero le disposizioni del presente regolamento, a norma e secondo le modalità dello Statuto, potranno essere cancellati dal libro soci. Atleti Gli atleti rappresentano il patrimonio umano della Società Sportiva Pallavolo Ospedalieri e come tale saranno trattati, avranno la massima attenzione e saranno curati durante la loro permanenza nella società. Pertanto è necessario che questi abbiano un comportamento consono agli scopi societari e per questo si impegnano: a vivere la pallavolo come momento ludico, di amicizia, di crescita personale e di confronto positivo con gli altri, senza tralasciare l aspetto competitivo (agonistico) dello sport; a rispettare le regole con lealtà, sia negli allenamenti che nelle competizioni; a seguire le indicazioni fornite dall'allenatore e ad accettare il ruolo attribuito e le consegne affidate; a mettersi al servizio della propria squadra in particolare, della società in generale, e dare continuità al proprio impegno; ad accettare serenamente il responso del campo, anche quando è sfavorevole; a rifiutare quindi la cultura del sospetto e la cultura dell alibi, in base alla quale se si perde è sempre colpa di qualcun altro. Sono inoltre tenuti al rispetto del presente regolamento e la mancata osservanza dello stesso sarà causa di sanzioni disciplinari. Gli atleti devono presentarsi agli allenamenti ed alle gare con la massima puntualità.

L'assenza o il ritardo dagli allenamenti deve essere sempre comunicata in tempo utile al proprio allenatore. L'atleta che non partecipa regolarmente agli allenamenti settimanali non potrà disputare le partite di campionato, amicevoli e tornei. E' affidato alla capacità e professionalità dell'allenatore la decisione di chi entra in campo e per quanto tempo. E' obbligo presentarsi alle convocazioni per le gare con la tuta societaria. L atleta che decidesse di interrompere l attività prima della chiusura della stagione sportiva (30 giugno dell anno corrente), dovrà informare tempestivamente il proprio Dirigente di Squadra e l'allenatore, dovrà restituire il materiale sportivo messo a disposizione dalla società e non avrà diritto ad alcun rimborso. L'atleta che vuole cambiare sodalizio dovrà comunicare per iscritto al Presidente ed al Consiglio Direttivo la sua scelta. L aspetto scolastico ha importanza prioritaria rispetto a quello sportivo, si richiede quindi la quasi totalità delle sufficienze scolastiche alla fine del primo quadrimestre, le eventuali problematiche saranno analizzate insieme con la famiglia al fine di trovare il sistema più utile a motivare l atleta nell impegno delle proprie attività. Qualora non dovesse aver effetto alcuno si provvederà alla sospensione delle gare fino a che i risultati scolatici non raggiungano la sufficienza richiesta. Agli atleti si richiede di partecipare a tutti gli appuntamenti societari previsti, le gite scolastiche non sono proibite in quanto momento di formazione della ragazza/o, ma davanti ad un momento sportivo importante è maturità dell Atleta fare la scelta giusta. Non si nega che per la società è più importante il particolare evento sportivo. Ciascun atleta ha l'obbligo della buona conservazione del materiale sportivo e societario; durante gli allenamenti aiuta il dirigente e allenatore alla preparazione e alla successiva sistemazione delle attrezzature necessarie; al termine della gara è sempre tenuto a salutare arbitro, avversari e pubblico, evitando manifestazioni che possano danneggiare l immagine della Società. La capacità di gestire la propria immagine si manifesta anche nel rapporto con il Direttore di gara. Stabilito che il Direttore di gara è l'unico giudice in campo, ogni protesta ed ogni discussione rischia di ripercuotersi sull'attività del tesserato. Il solo autorizzato a parlare con l'arbitro è il Capitano, che è anche il responsabile della squadra. Ammonizioni ed espulsioni che derivassero da tali atteggiamenti porranno la Società nelle condizioni di assumere provvedimenti disciplinari. E' fatto divieto agli atleti minorenni di fumare. E' fatto divieto agli atleti maggiorenni di fumare, quando indossano la divisa ufficiale della società, o quando rappresentano la stessa a

manifestazioni ufficiali. E fatto assoluto divieto di fumare nei pressi degli impianti sportivi della società o in presenza di un tesserato della società. Le sanzioni disciplinari sono: 1. Rimprovero verbale ed in caso di minore viene coinvolto il genitore. 2. Rimprovero scritto. 3. Sospensione temporanea dalle attivià sportive. 4. Sospensione definitiva (destituzione). La Sospensione temporanea avverrà per le seguenti infrazioni: recidività dopo il rimprovero scritto; simulazione di malattia o altri impedimenti, per evitare la partecipazione agli allenamenti o alle competizioni sportive; diverbio o colluttazione con compagni; divulgazione o rilascio di dichiarazioni scritte o verbali lesive al decoro e serietà della Società Sportiva e dei compagni; ingiurie e/o minacce nei confronti del Consiglio Direttivo, Direttore Sportivo, Direttore Tecnico, Allenatori, Team Manager, Dirigenti e Compagni, oltre che nei confronti di Arbitri o parte avversaria (giocatori, Dirigenti, Pubblico, ecc.). l'inosservanza dei regolamenti e degli obblighi inerenti alle proprie prestazioni che abbiano recato pregiudizio all'attività, traendone vantaggi per sè o per terzi; aver tenuto un contegno privato tale da pregiudicare le proprie forze alle competizioni, portando grave pregiudizio anche alla squadra. L'atleta incorre nella Sospensione Definitiva (destituzione) indipendentemente da altre azioni giuridiche esterne per: aver dolosamente alterato, sottratto o manomesso documenti ufficiali inerenti la propria attività sportiva; illecito sportivo; aver promosso disordini, tumulti durante gare ufficiali e non; per furto di oggetti negli spogliatoi e negli ambienti frequentati in qualità di Atleta della Società Sportiva Pallavolo Ospedalieri.. La competenza a giudicare le infrazioni commesse è del Consiglio Direttivo su proposta del Responsabile dei dirigenti e del Comitato Tecnico che delibererà secondo le modalità stabilite nello Statuto.

Allenatore L allenatore è nominato dal Consiglio Direttivo su suggerimento del Comitato Tecnico e durante lo svolgimento delle mansioni a lui affidate rappresenta la Società ed è pertanto tenuto ad un comportamento corretto verso arbitri, atleti, tecnici, dirigenti, genitori e pubblico locali ed ospiti. E' responsabile nei confronti della società della formazione e della crescita degli atleti, oltre chè della coesione e del buon andamento del gruppo affidatogli, tutto ciò in sintonia con le indicazioni della società, secondo gli scopi e gli obiettivi prefissati e in collaborazione con il comitato tecnico. L'allenatore: è sempre puntuale agli allenamenti e alle convocazioni per le gare, qualora non lo fosse deve avvisare capitano e dirigente; ha l'obbligo della buona conservazione del materiale (palloni e attrezzature varie) messi a sua disposizione dalla Società; mantiene con gli atleti un atteggiamento di massimo rispetto sia nel linguaggio che nei modi; propone, in collaborazione con la società, gli atleti per le sanzioni disciplinari nei casi di infrazione ai regolamenti; tutela e controlla, nei limiti assegnati, la condotta, anche privata degli atleti, segnalando ogni abuso od infrazione nell'interesse degli altri atleti e della Società; ha la piena responsabilità nella formazione della squadra assegnata; partecipa ai momenti formativi della federazione e quelli organizzati dalla Società; segue le linee guida tecniche predisposte dal direttore tecnico e approvate dal consiglio; partecipa attivamente ai momenti di confronto tra i Tecnici della società; si relazione periodicamente con il ComitatoTecnico sugli andamenti degli obiettivi stagionali della squadra e delle singole atlete; durante le gare, siano esse amichevoli o ufficiali, mantiene nei confronti di giocatori, arbitri, dirigenti e pubblico, sia della propria squadra, sia di quella avversaria, un comportamento civile e corretto Eventuali provvedimenti disciplinari ricevuti per causa dell'allenatore saranno prese in esame dalla Società, la quale deciderà se intervenire nei confronti dello stesso con eventuali sanzioni.

Dirigente Responsabile (Settore Giovanile, Serie e Divisioni) Dirigente Responsabile è nominato dal Consiglio Direttivo e non ha obbligo di partecipare all'assemblea Dirigeti; durante lo svolgimento delle mansioni a lui affidate rappresenta la Società ed è pertanto tenuto ad un comportamento corretto verso arbitri, atleti, tecnici, dirigenti, genitori e pubblico locali ed ospiti. Il Dirigente Responsabile: promuove il rispetto del seguente regolamento verso i Dirigenti di Squadra; coordina le attività dei Dirigenti di Squadra cercando di soddisfarne le richieste, i quesiti e le necessità; distribuisce le informazioni cercando di ottimizzare gli impegni; risponde al Consiglio Direttivo. Dirigente di squadra Il Dirigente di squadra è nominato dal Consiglio Direttivo e non ha obbligo di partecipare all'assemblea Dirigeti; durante lo svolgimento delle mansioni a lui affidate rappresenta la Società ed è pertanto tenuto ad un comportamento corretto verso arbitri, atleti, tecnici, genitori e pubblico locali ed ospiti. Il Dirigente di squadra collabora con il Dirigente Responsabile nel far rispettare il seguente regolamento; nella riscossione di quote e contributi associativi degli atleti; nel rinnovo dei tesseramenti; nel rinnovo delle certificazioni mediche per l attività sportiva; nel gestire la pratica infortunio; Il Dirigente di squadra collabora con il Comitato Tecnico per concordare lo spostamento di gare di campionato; per partecipare a tornei provinciali, regionali e nazionali; per convocazione di Ateti nelle selezioni provinciali, regionali e nazionali FIPAV; per problematiche relative al comportamento tenuto dai propri atleti; Il Dirigente di squadra collabora con l Allenatore nella gestione della squadra in termini di: organizzare la trasferta; allestire la palestra per accogliere la squadra ospite e per disputare le gare di campionato o amichevoli; esegue l'eventuale variazione delle gare di calendario dopo aver avuto il consenso del Presidente. gestione del materiale da utilizzare per la squadra e ne risponde al Dirigente Responsabile.

Genitori Il genitore s'impegna: a sostenere e ad accompagnare il proprio figlio/a nella pratica sportiva della pallavolo, considerandola un momento importante della sua formazione; a non assolutizzare tale impegno, riponendo in esso aspettative incongrue, quasi che il figlio/a sia necessariamente destinato a diventare un campione; a rispettare le indicazioni degli allenatori e dei dirigenti, senza sovrapporsi o addirittura sostituirsi impropriamente al loro ruolo; a incoraggiare il proprio figlio/a e la sua squadra, senza per questo screditare e svalutare il gioco degli avversari; a pagare la quota associativa nei tempi e nei modi proposti dalla società sportiva. Il presente regolamento dovrà essere esposto al pubblico e consegnato a tutti i Dirigenti e Collaboratori e Atleti; potrà essere modificato dal Consiglio Direttivo dando nuova informativa a tutti i dirigenti, collaboratori ed atleti. Il Presidente (ing. Cesare Di Cesare)