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Neuroni specchio Sara Merella Alex Moschin Virginia Violi 4^D

Neuroni I neuroni sono le cellule del sistema nervoso, e sono formati da: Corpo cellulare Dendriti (ricevono le informazioni) Assoni (trasmettono le informazioni) I neuroni ricevono, elaborano, integrano e trasmettono impulsi nervosi, elettrici, trasmessi in 2 modi: Elettricamente: lungo il neurone. Chimicamente: da un neuroni all altro, tramite sinapsi.

Tipi di neuroni Sensoriali (stimoli dall ambiente esterno) Associazione (connettono i vari tipi di neuroni) Motori (mandano le informazioni dal cervello ai muscoli o ghiandole). A questi appartengono anche i neuroni specchio. Neuroni specchio: si attivano quando facciamo o osserviamo un azione. Osservare impulsi elettrici Fare impulsi elettrici + Attivano diverse aree corticali in base alla funzione. Movimenti corporei, azioni su oggetti, azioni comunicative, ascolto/lettura di descrizioni linguistiche di azioni.

Neuroni specchio Nell osservare un azione, per fare in modo che io la capisca, nel mio cervello si stanno attivando le stesse aree di quando io in prima persona faccio quell azione. Processo automatico, diretto, non logico, che connette irrimediabilmente risonanza motoria e empatia emotiva. Per empatia, se vedo qualcuno di caro soffrire, nel mio cervello si attivano le stesse aree di quando io sto soffrendo. Provare dolore è la rappresentazione corporea, mentre guardare qualcuno provare dolore è l esperienza emozionale.

Collegamento con l arte Come siamo in grado di decidere se un opera d arte è bella o brutta? Oppure valutare se un quadro o una scultura ci piace o meno? E soprattutto: perché davanti a un opera d arte proviamo una sensazione di trasporto, un emozione profonda? E perché si dice l arte non si spiega, si sente? L arte greca cercava una bellezza ideale, incorruttibile, che avrebbe irrimediabilmente suscitato il bello nelle persone che la guardavano. La bellezza genera altra bellezza. Quando ammiriamo un opera che ha qualità intrinseche di bellezza possiamo esperire gli stati e le espressioni trasmesse dall opera, entrando in quello stato di ammirazione che chiamiamo esperienza estetica.

I bronzi di Riace Il ritrovamento è avvenuto nel 1972, nel Mare Ionico nei pressi di Riace marina. I due bronzi sono tutt ora convenzionalmente chiamati bronzo A e bronzo B. Il bronzo A raffigura un giovane uomo, un guerriero privo di scudo e armi. Spalle larghe, busto eretto, saldamente poggiato a terra, gravitante sulla gamba destra mentre la sinistra è portata in avanti e di lato. La testa è rivolta alla propria destra e tiene un braccio piegato. Il bronzo B è nella medesima posizione, ma la testa è portata meno fermamente alla propria destra e cambia la linea della schiena. Entrambi i bronzi hanno gli occhi di pietra e avorio, braccia e capezzoli sono in rame e i denti del bronzo A sono in argento. È probabile che entrambi in antichità fossero colorati. Ci sono segni di due autori diversi nella realizzazione, tra essi si ipotizzano Mirone, Policleto e Fidia. Per il bronzo A la realizzazione viene suggerita per la metà del V secolo, mentre per il compagno si ipotizza fino alla fine dello stesso secolo.

Fusione a cera persa È una tecnica scultorea introdotta nell età del bronzo, venne spesso usata nell arte greca, romana e nella scultura monumentale. I due modi principali di servirsi di questa tecnica sono: Modo indiretto: dal modello di cera si crea uno stampo in argilla. Praticando due fori, si fa sciogliere ed evaporare le cera per poi colare il bronzo liquido. Il modello è quindi identico a quello in cera. Modo diretto: in questo caso il modello di cera è realizzato su di un altro in creta, in questo modo la statua finale risulta vuota all interno (contiene argilla invece di metallo per ridurne quantità e peso).

Sitografia: m.my-personaltrainer.it www.treccani.it www.giannellachannel.info www.stilearte.it www.bronziriace.it