ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO



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ISTITUTO COMPRENSIVO UMBERTO I PITIGLIANO Anni scolastici 2010/2011-2011/2012 2012/2013 Approvato con delibera n. 17 del Consiglio di Istituto del 23/11/2010 ( Validità triennale ) In considerazione del ruolo che la scuola deve svolgere nella formazione dei futuri cittadini, si è ritenuto opportuno ribadire e precisare le regole di comportamento, procedendo ad una revisione del regolamento già in vigore con lo scopo di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita scolastica. Esso costituisce, pertanto, un riferimento certo per la conoscenza della norma da osservare e da promuovere al fine di garantire una partecipazione nella gestione della scuola attuata nel pieno rispetto dei principi democratici della Costituzione. Riferimento normativo del regolamento è lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 24.06.1998, n. 249). Pagina 1 di 7

REGOLE GENERALI DI DISCIPLINA E SICUREZZA Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 7 Art. 8 Art. 9 Art. 10 Art. 11 La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza e la realizzazione del diritto allo studio (Costituzione, Convenzione Internazionale di New York). La comunità scolastica contribuisce allo sviluppo della personalità degli alunni, anche attraverso l educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dell alunno alla riservatezza. Gli alunni e le loro famiglie hanno diritto di essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. Gli alunni e le loro famiglie hanno diritto alla formazione culturale, alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta rispetto al tempo scuola e al curricolo facoltativo opzionale e alle opportunità di ampliamento dell offerta formativa. Gli alunni stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del D.S., dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell esercizio dei loro diritti e nell adempimento dei loro doveri gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui agli art. 1-4. Pagina 2 di 7

Art. 12 Art. 13 Art. 14 Art. 15 Art. 16 Art. 17 Art. 18 Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dalle Norme Regolamentari dell Istituto. Gli alunni sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli alunni condividono la responsabilità di rendere accogliente l ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Gli alunni devono venire a scuola forniti di tutto l occorrente per le lezioni del giorno. Gli alunni sono tenuti all uso del grembiule bianco per le femmine e nero per i maschi alla Scuola Primaria. Telefonini Divieto di usare il telefonino all interno dell istituto e/o durante visite guidate e uscite brevi. In caso di necessità gli alunni possono usufruire dell apparecchio telefonico della scuola. In caso di ritiro del telefonino, uno dei genitori, dovrà recarsi dal Dirigente Scolastico per la restituzione del telefonino stesso. In caso di reiterata infrazione (3 volte) si riunirà il Consiglio di Interclasse per stabilire la sanzione. Compleanni Fatta eccezione per i nati nei mesi di settembre e di giugno per i quali si può prevedere un eventuale colazione durante la ricreazione (h.10,15), potranno essere festeggiati a fine pasto nei locali della mensa RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA I genitori contribuiscono al rafforzamento dell azione educativa e didattica favorendo l espletamento dei doveri scolastici da parte dei loro figli. Art. 19 Le assemblee di classe e gli incontri tra genitori e docenti avranno luogo secondo il calendario definito dal Collegio dei docenti all inizio di ogni anno scolastico e comunicato ai genitori per iscritto tramite gli alunni. In casi eccezionali e per il tempo strettamente necessario, i genitori degli alunni possono conferire con i docenti delle classi previo appuntamento. Tutti i suddetti incontri sono riservati ai genitori e non prevedono la partecipazione dei bambini. Si ribadisce che, in dette occasioni, non è consentita la permanenza e circolazione incontrollata dei bambini nei corridoi ed altri locali della scuola. Pagina 3 di 7

In caso di assenza degli alunni i genitori, per il ritiro dei compiti per casa, possono telefonare la mattina e passare a ritirarli nella pausa pomeridiana (h.14,15 -h.14,45). VIGILANZA SUGLI ALUNNI Art 20 Art. 21 Art. 22 Art. 23 Art. 24 Art. 25 E affidata ai collaboratori scolastici la vigilanza: di tutti gli alunni all ingresso della scuola; degli alunni che vengono trasportati con lo scuolabus; degli alunni autorizzati dalla Dirigente Scolastico, in base ai criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto, sull entrata anticipata rispetto all orario stabilito (20/09/2006 verb.n.5) In caso di assenza imprevista dell insegnante della classe la vigilanza è affidata ai collaboratori scolastici per il tempo necessario all organizzazione della situazione. Nella Scuola Primaria gli alunni saranno accompagnati dai genitori fino all ingresso principale, evitando di accedere all interno dell edificio, ad eccezione dei genitori degli alunni delle prime classi, per la prima settimana di scuola. Durante l orario scolastico antimeridiano, nella Scuola Primaria, è prevista un interruzione delle lezioni di 15 minuti, dalle 10,15 alle 10,30, per consentire agli alunni un breve riposo, il consumo della colazione e l uso dei servizi igienici. E inoltre prevista una congrua pausa tra l attività didattica antimeridiana e quella pomeridiana così suddivisa: dalle h. 12,30 alle h. 14,15. Il personale docente vigila affinché siano evitati comportamenti degli alunni che possano risultare pericolosi, avendo cura di organizzare anche momenti ricreativi. Per quanto riguarda l uso degli spazi attigui all edificio scolastico, i docenti devono assicurarsi che non vi siano pericoli per l incolumità degli alunni. L utilizzo degli spazi adiacenti l edificio scolastico ( giardino e cortile) è regolamentato secondo un ordine che verrà stabilito ad ogni inizio anno scolastico dai docenti. Per la Scuola Primaria, poiché gli spazi (giardino e cortile) non fanno parte dell edificio scolastico si procederà alla richiesta di autorizzazione annuale ai genitori degli alunni per consentire l uscita. Tale autorizzazione comprenderà anche le uscite a piedi nel territorio. Pagina 4 di 7

Art. 26 Al termine delle lezioni, l uscita degli alunni avverrà con la vigilanza del personale docente e dei collaboratori scolastici. Il dovere di vigilanza comprende anche l obbligo di accompagnare gli alunni fino all uscita della porta dell edificio scolastico. Art. 27 Gli alunni frequentanti la scuola, che non fruiscono dello scuolabus del Comune, devono essere consegnati all uscita ai genitori o a persone maggiorenni autorizzate da questi per iscritto. Per gli alunni che per esigenze di trasporto (scuolabus comunale), escono dalla scuola prima del termine dell orario scolastico, i docenti dovranno chiedere ai genitori un autorizzazione scritta che avrà validità per tutto l anno scolastico. Qualora si verificasse l esigenza temporanea di non usufruire dello scuolabus i genitori provvederanno ad informarne i docenti all entrata a scuola personalmente o con un avviso scritto. Gli alunni saranno accompagnati allo scuolabus da un collaboratore scolastico. REGOLAMENTAZIONE ASSENZE E RITARDI Art. 28 Art. 29 L ingresso a scuola avviene alle h. 8,10. Le attività iniziano alle h. 8,15. L orario di ingresso dovrà essere rigorosamente rispettato da tutti gli alunni frequentanti la Scuola Primaria,in casi eccezionali gli alunni sono ammessi alle lezioni fino alle 8,20. L uscita degli alunni prima del termine delle lezioni è permessa solo su richiesta scritta dei genitori e con la presenza di questi o di altro familiare delegato e per giustificati motivi. Nel caso in cui gli alunni abbiano la necessità di lasciare la scuola in orario di lezione, perché seriamente indisposti, verranno avvertiti i genitori affinché provvedano a prelevare l alunno. Per evitare la non reperibilità dei genitori a domicilio, gli stessi, sono tenuti a lasciare altri recapiti telefonici. E previsto prelevare l alunno durante il servizio di refezione scolastica solo in caso di seri, giustificati motivi da parte della famiglia. In tal caso l alunno esce alle 12,30 e rientra alle 14,10. Allo stesso modo i genitori sono pregati di attenersi per il ritiro dell alunno prima del termine delle lezioni alle seguenti fasce orarie : 12.30-13.00 15.00-15.30 Pagina 5 di 7

Art. 30 Art. 31 In caso di ritardi motivati gli alunni devono essere giustificati per iscritto sul libretto delle comunicazioni e in ogni caso devono rispettare il cambio dell ora. Dopo tre ritardi consecutivi, non motivati, viene avvisato il D.S. o un suo delegato per gli opportuni interventi. In ogni caso non può essere impedita la frequenza scolastica, senza un preciso provvedimento del Capo d Istituto. Le assenze per motivi di salute, superiori a cinque giorni compresi i festivi, dovranno essere giustificate con certificazione medica. Le assenze, per motivi di famiglia, di salute e/o per qualsiasi motivo, anche di un solo giorno, dovranno essere giustificate dalle famiglie, con motivazione scritta, di cui si assumono la piena responsabilità, su apposito libretto. Ripetute assenze vengono segnalate al D.S. o a un suo delegato per gli opportuni interventi educativi SANZIONI DISCIPLINARI Art. 32 Art. 33 Art 34 Art. 35 Art. 36 Art. 37 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dall altrui personalità. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all infrazione disciplinare e ispirate per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dell alunno. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari può essere disposto il temporaneo allontanamento dell alunno dalla comunità scolastica. Il provvedimento è sempre adottato da un Organo Collegiale. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con l alunno e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica, anche attraverso lo svolgimento dei compiti assegnati Pagina 6 di 7

Art. 38 Art. 39 Art. 40 Art. 41 Il personale scolastico che rilevi da parte degli allievi un comportamento scorretto (disturbo durante le lezioni, violenze, vandalismo, turpiloquio, appropriazione indebita di oggetti altrui, inosservanza delle disposizioni organizzative e delle norme di sicurezza ecc..) è tenuto ad annotarlo nel registro di classe e a riferirlo al capo d istituto. Sono previste le seguenti sanzioni disciplinari: Richiamo verbale da parte del docente Ammonizione scritta da parte del docente Richiamo verbale da parte del Dirigente scolastico; Ammonizione scritta da parte del Dirigente scolastico; (Queste ultime due sanzioni saranno seguite da una comunicazione scritta alla famiglia) Dopo tre note sul registro di classe per seri e comprovati motivi viene convocato il Consiglio di Interclasse per decidere la sanzione da applicare all alunno, che verrà poi comunicata alla famiglia. Nel caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari la sanzione disciplinare della sospensione fino a 15 giorni rientra nella competenza del consiglio di Interclasse. Se viene arrecato danno al patrimonio della scuola: a) L alunno responsabile o i suoi genitori dovranno provvedere al risarcimento; b) Nel caso sia accertata l intenzionalità si procederà con le norme di cui all art. 34; c) Nel caso non ci sia un responsabile dichiarato o il colpevole non venga colto in flagrante tutti gli allievi potenzialmente in grado di compiere il danno dovranno fornire in parti uguali il risarcimento. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui all art. 37 è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno. L organo di garanzia interno è composto da un docente, due genitori, dal Dirigente scolastico e dal presidente del Consiglio d Istituto. I membri sono nominati dalla giunta esecutiva del Consiglio di Istituto su proposta del Dirigente scolastico e restano in carica fino al rinnovo del Consiglio di Istituto. Pagina 7 di 7