Sisma: solidarietà per l Abruzzo Sospesi i termini di mutui



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A Tutto 1-5buono 17-04-2009 15:11 Pagina 1 Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a il Salvagente n. 17 del 23 aprile 2009 3 Sisma: solidarietà per l Abruzzo Sospesi i termini di mutui e bollette per i cittadini coinvolti dal sisma in Abruzzo, rinviate le scadenze fiscali e contributive per i lavoratori dipendenti e autonomi residenti nelle zone interessate dal terremoto, destinati 800 euro mensili a commercianti, artigiani e simili. Sono queste alcune delle misure adottate dal governo a favore della popolazione abruzzese colpita dal terribile terremoto che il 6 aprile scorso ha coinvolto L Aquila e le zone limitrofe. Continua intanto la raccolta fondi promossa non solo dalla Protezione civile, ma anche da piccole e grandi associazioni. Cittadinan- AL VIA I PROVVEDIMENTI A- DOTTATI PER SOSTENERE LA POPOLAZIONE. INTANTO SI MOLTIPLICANO LE INIZIA- TIVE DELLE ASSOCIAZIONI. zattiva si è mobilitata a favore della popolazione colpita dal sisma e in occasione della Giornata europea dei diritti del malato, celebrata il 18 aprile, in oltre 50 città italiane, ha organizzato una raccolta fondi finalizzata in particolare alla ricostruzione della Casa dello studente dell Aquila danneggiata irrimedia- bilmente dal terremoto. L associazione ha anche attivato il conto corrente bancario IT 93 M 03127 03200 CC0120005585, intestato a Cittadinanzattiva - Emergenza terremoto e ha avviato una raccolta di vestiario e generi alimentari che farà pervenire alla Protezione civile. Attenzione ai finti benefattori e promotori di iniziative pro-abru z z o è il monito lanciato dal Movimento consumatori di San Severo (Foggia), che ha invitato a sincerarsi con la massima oculatezza, prima di effettuare una donazione, del nome IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.it Presidente del Cncu Ministro dello Sviluppo economico o un suo delegato Componenti: Pietro SPADONI Rappresentante delle Regioni designato dalla Conferenza unificata Clara GONNELLI Acu - Associazione Consumatori Utenti Paolo LANDI Adiconsum Carlo PILERI Adoc Mauro NOVELLI Adusbef Luisa CRISIGIOVANNI Altroconsumo Mario FINZI Assoutenti Walther ANDREAUS Centro Tutela Consumatori Utenti Verbraucherzentral Sudtirol Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (art. 136 del Codice del Consumo) Giustino TRINCIA Cittadinanzattiva Marco Maria DONZELLI Codacons Ivano GIACOMELLI CODICI - Centro Diritti del Cittadino Francesca ARNABOLDI Confconsumatori Rosario TREFILETTI Federconsumatori Alessandro FEDE PELLONE La Casa del Consumatore Pietro PRADERI Lega Consumatori Lorenzo MIOZZI Movimento Consumatori Antonio LONGO Movimento Difesa del Cittadino Massimiliano DONA Unione Nazionale Consumatori La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti delle associazioni che si iscriveranno nell Elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale secondo i requisiti fissati dall articolo 137 del Codice del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20) Segreteria CNCU, Roberto Guidi, tel. 06/47053036, fax 06/47052461. E-mail: cncu@sviluppoeconomico.gov.it preciso dell associazione beneficiaria e delle coordinate del conto corrente sul quale versare la donazione. L Adoc ha chiesto a tal proposito che venga istituita, presso il Cnel, una Commissione di garanzia dei fondi raccolti, con rappresentanti del Cncu, per vigilare sull impiego dei fondi anche raccolti da privati, per evitare speculazioni, usi impropri o inutili delle sottoscrizioni e per favorire la diffusione e una migliore e più sicura gestione della raccolta stessa. Pagina 2 Tia o Tarsu? È l Iva che fa la differenza Pagina 3 Aeeg: meno cari elettricità e gas Pagina 4 Punto di vista sui consumi Pagina 5 Le multe non frenano le pratiche scorrette Pagine 6-7-8 Tutte le iniziative delle associazioni

A Tutto 1-5buono 17-04-2009 15:11 Pagina 2 tuttoconsumatori 2 Dopo la sentenza della Cassazione Tia o Tarsu? È l Iva a fare la differenza SECONDO LA SUPREMA CORTE, LA NUOVA TARIFFA SULLA SPAZZATURA MANTIENE LA NATURA PUBBLICISTICA DELLA VECCHIA TASSA. DUNQUE NON È SOGGETTA A IMPOSTA. LE ASSOCIAZIONI PREPARANO LA MAXI AZIONE RISARCITORIA. Se quella sui rifiuti è una tassa e non una tariffa, l Iva non va applicata o va restituita ai cittadini nel caso in cui finora sia stata erroneamente applicata. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione, non ancora pubblicata, ma che sta già suscitando grande interesse tra le associazioni dei consumatori che si stanno mobilitando a tutela dei cittadini. La Suprema Corte, infatti, in linea con l orientamento comunitario, ha definito che la tariffa di igiene ambientale (Tia) mantiene la natura pubblicistica propria della vecchia Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani (Tarsu). Questo significa che l Iva pagata sulla tassa dei rifiuti non è legittima. Considerando che è pari al 10 per cento della somma totale, corrisponde all incirca a 90 euro l anno. Stante che si può fare richiesta di restituzione dell Iva per un periodo non superiore ai 10 anni, ogni cittadino potrebbe richiedere il rimborso di circa 900 euro. L associazione Codacons ha annunciato di voler avviare una maxi azione risarcitoria per assistere i cittadini e fargli restituire l Iva illegittima. Sul sito dell associazione, www.codacons.it, c è un apposita sezione per raccogliere le adesioni all azione legale. Una volta pa- gata l iscrizione al Codacons per due anni (100 euro) e verificato che nelle fatture dei rifiuti sia richiesto il pagamento dell Iva, gli avvocati dell associazione si preoccuperanno di presentare il ricorso alle Commissioni tributarie, di presenziare alle udienze e di seguire tutto l iter burocratico e giudi- MC: E WIND RISARCISCE IL CANONE ziario per ottenere il rimborso. Secondo Adiconsum, comunque, non sarà semplice ottenere il rimborso, ci vorranno almeno 5-6 anni e l esito non è del tutto certo. Premesso che solo una sentenza della Cassazione a Sezioni unite potrà portare chiarezza sulla controversa questione, Adiconsum ricorda che l iter per ottenere l eventuale riconoscimento del diritto al rimborso dell Iva si snoda attraverso le seguenti fasi: richiesta scritta di rimborso dell Iva pagata all azienda; ricorso presso la Com- missione tributaria provinciale in caso di mancata risposta e-o diniego; ricorso presso la Commissione tributaria regionale in caso di diniego in prima istanza; ricorso in Cassazione in caso di diniego in II istanza. La gestione dei rifiuti solidi urbani è in gestione agli enti locali, ma a più di dieci anni dal Decreto Ronchi (n. 22/1997) solo il 39 per cento dei comuni capoluogo di provincia ha adottato, a fine 2007, la Tariffa d igiene ambientale, mentre il 61 per cento è rimasto fermo alla Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani). La Tia avrebbe dovuto (ha già subito ripetute proroghe) sostituire la Tarsu a partire dal 2006 per i comuni con più di 5mila abitanti e dal 2008 per gli altri comuni e per i comuni in deficit di bilancio. Finalizzata a una gestione e- co-compatibile ed economica dei ri- Per adire una class act i o n sui rimborsi Iva, così come su altre questioni che potrebbero prevedere un azione collettiva risarcitoria, b i s o- gnerà aspettare il 30 giugno pro s s i m o. Il decreto mille-proroghe 2008 (d.l. 207/2008) ha posticipato infatti a questa data l operatività della normativa che prevede la class action. Intanto le associazioni dei consumatori vanno avanti nelle iniziative di tutela dei cittadini attraverso gli strumenti a oggi riconosciuti dalla legge, come la conciliazione. Ne è un esempio il maxi risarcimento ottenuto di recente dal Movimento consumatori: circa 50 milioni di euro per 130mila utenti Wind. Nel 2001 Infostrada, oggi incorporata da Wind, aveva lanciato una campagna pubblicitaria con cui offriva il contratto Solo Infostrada per la telefonia fissa, con la promessa per gli utenti di non pagare più il canone. Nel maggio del 2002, l Antitrust aveva sanzionato Wind per pubblicità ingannevole riconoscendo che, su 138.178 contratti Solo Infostrada conclusi da Wind, i consumatori che non pagavano più il canone alla Telecom erano appena 690. Nell autunno del 2002, quindi, il Movimento consumatori, con un azione collettiva disciplinata dalla legge 281/98 (oggi art. 140 Codice del consumo), ha citato in giudizio la Wind-Infostrada. La vicenda Wind-Infostrada - sottolinea Alessandro Mostaccio, responsabile del settore comunicazioni del Movim e n t o c o n s u m a t o r i - pone fiuti, incentivando, mediante riduzioni ed agevolazioni, la raccolta differenziata, sia da parte delle famiglie che delle aziende, la Tia si calcola diversamente dalla Tarsu e in modo simile al servizio idrico integrato. La Tarsu si configura come un tributo commisurato alla superficie abitativa ed è quindi un imposta di tipo patrimoniale, sostanzialmente svincolata dalla numerosità del nucleo familiare e quindi dall effettiva produzione dei rifiuti, dai costi di smaltimento e dallo standard del servizio reso. L elemento di maggiore novità legato all introduzione della Tia riguarda la necessità di individuare tutti i costi di gestione del servizio e garantire la loro totale copertura attraverso il gettito tariffario. ancora una volta l attenzione sulla necessità di non ostacolare l introduzione in Italia della class action. Con questa legge il Tribunale e la Corte d Appello di Torino avrebbero potuto condannare Wind a risarcire direttamente i consumatori. Tutti i sottoscrittori di Solo Infostrada possono rivolgersi alle sedi del Movimento consumatori per attivare le procedure di conciliazione per ottenere la restituzione dei canoni pagati illegittimamente alla Telecom (il sito dell associazione è www. movimentoconsumatori.it).

A Tutto 1-5buono 17-04-2009 15:11 Pagina 3 il Salvagente/23 aprile 2009 3 Dopo la nuova riduzione stabilita dall Aeeg per luce e gas Bollette più leggere IL SECONDO INTERVENTO DELL AUTORITÀ DALL INIZIO DELL AN- NO ALLEGGERISCE ULTERIORMENTE LA SPESA ANNUA DELLE FAMIGLIE. MA PER ADOC IL RIBASSO È INADEGUATO. E LA UE... In calo le bollette di elettricità e gas. Dopo le riduzioni di inizio anno, dal 1 aprile l Autorità per l energia elettrica e il gas (Aeeg) ha stabilito una nuova diminuzione: -2 per cento per l energia elettrica e -7,5 per cento per il gas, con una riduzione totale media ponderata del 6 per cento circa. La spesa su base annua della famiglia-tipo diminuirà così di circa 9,4 euro per l energia elettrica e di 83 euro per il gas naturale, con un risparmio complessivo di 92 euro su base annua (-6 per cento). Il nuovo sensibile calo delle bollette, che si aggiunge a quello di gennaio (-5,1 per cento per la luce e -1 per cento per il gas), conferma che la diminuzione dei prezzi al consumo, dovuta al calo dei prezzi del petrolio, continua ad alleviare i bilanci delle famiglie, ha commentato il ministro dello Sviluppo economi- co, Claudio Scajola. Per l Adoc si tratta di una buona notizia, ma i ribassi sarebbero ancora troppo contenuti: Ci aspettavamo un calo medio dei costi di luce e gas di almeno il 30 per cento, - ha detto Carlo Pileri, presidente dell Adoc - il calo registrato dalla componente luce, del 2 per cento, ci appare troppo poco. Da ottobre a oggi, la bolletta della luce è scesa del 6,3 per cento, quella del gas solo del 2,7 per cento. Considerando l attuale costo del petrolio, crediamo che ci sia un ampio margine di manovra per un ulteriore ribasso dei prezzi dei prodotti energetici. Se le tariffe fossero calate del 30 per cento si sarebbe prodotto un risparmio a fine anno di circa 450 euro. Attenzione particolare alle tariffe dell energia e gas arriva anche dalla seconda relazione annuale della Ue, pubblicata dalla Commissione europea, nel mese di aprile. Nel rapporto vengono passati in rassegna più di 20 settori di prodotti e servizi alla luce di 5 indicatori di consumo fondamentali su scala Ue (prezzi, cambio del fornitore, soddisfazione, reclami e sicurezza), con l obiettivo di identificare i casi in cui i mercati presentano un rischio elevato di cattivo funzionamento per i consumatori. Dal sondaggio effettuato si evince che i settori più criticati dai consumatori sono banche, energia e trasporti. In particolari meno di due terzi dei consumatori risultano soddisfatti del loro fornitore di energia. Circa il 60 per cento dei consumatori ha segnalato aumenti dei prezzi imposti dal loro fornitore di energia, mentre soltanto 3-4 per cento dei consumatori ha visto calare i prezzi. L energia risulta essere il settore in cui gli utenti hanno minori probabilità di cambiare fornitore: soltanto il 7 per cento ha cambiato quello del gas e l 8 per cento quello dell elettricità. Sono preoccupata per il fatto che questi tre settori di servizi, CORDOGLIO PER UGO MARTINAT IConsiglieri del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu) hanno espresso il più vivo cordoglio per la scomparsa, il 28 marzo scorso, del senatore Ugo Martinat, che hanno apprezzato come presidente del Cncu e come ENERGIA: TROVA OFFERTE CONFRONTA I PREZZI Un motore di ricerca per stimolare la concorrenza e venire incontro alle esigenze dei consumatori. Si tratta della nuova sezione del sito dell Autorità per l energia elettrica e il gas: uno strumento semplice, reso disponibile dall Autorità per mettere a confronto le offerte di numerose società di vendita di servizi. Il Trova offerte consente di individuare e confrontare le proposte di fornitura di energia elettrica relative all area di interesse, valutare le varie condizioni e la relativa spesa, anche rispetto alle condizioni di maggior tutela stabilite dall Autorità con cadenza trimestrale. Il motore di ricerca è facile da utilizzare: basta inserire il codice di avviamento postale del comune di interesse, indicare il tipo di contratto e il consumo annuo, tutti elementi facilmente reperibili sulla bolletta; seguendo le istruzioni presenti nelle varie schermate, si potranno visualizzare le offerte dei venditori che operano nella zona selezionata. È bene tener presente che il motore di ricerca mette a confronto esclusivamente le proposte commerciali delle imprese di vendita che hanno volontariamente aderito al Trova offerte. Sul mercato potrebbero quindi esserci altre proposte di altri venditori non iscritti e quindi non presenti nel motore di ricerca messo a punto dall Autorità. Il nuovo strumento segue alle altre iniziative già assunte dall Autorità per informare i consumatori e aiutarli a orientarsi nel mercato liberalizzato: il numero verde 800.166.654, la guida Energia Semplice, la sezione Finestra del consumatore. - ha detto Meglena Kuneva, commissario Ue responsabile per i consumatori - che rivestono un ruolo centrale nella vita dei cittadini, abbiano una performance scadente alla luce di una serie di indicatori di consumo fondamentali su scala Ue. Per la sua importanza nel bilancio di base delle famiglie, ho deciso di fare del mercato al dettaglio dell elettricità il settore da indagare più a fondo con un analisi di mercato approfondita nel 2009. I consumatori europei si meritano un trattamento migliore. politico attento ai diritti dei cittadini e consumatori. Torinese di origine, Martinat era stato un esponente di Alleanza Nazionale (partito di recente confluito nel Popolo della Libertà), aveva fatto parte del governo Berlusconi, ricoprendo dal 2001 al 2006 l incarico di viceministro alle Infrastrutture e trasport i. Di tale tematica aveva continuato a occuparsi anche nell attuale esecutivo, dopo che nel 2008 era stato eletto in Senato nelle liste del Popolo della Libertà. Poi, il 9 luglio 2008, aveva ricevuto dallo stesso ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la delega alla presidenza del Cncu e con entusiasmo aveva seguito le tematiche dei consumatori. Il senatore, malato ormai da diversi mesi, si è spento, all età di 66 anni, in una clinica romana.

A Tutto 1-5buono 17-04-2009 15:11 Pagina 4 tuttoconsumatori Il sondaggio di Ipsos-Episteme per Consumers Forum Punto di vista sui consumi In aumento l incertezza e la percezione di povertà, in calo la spesa e la fiducia nel futuro. La maggior parte degli italiani avverte in maniera acuta la crisi economica, ma allo stesso tempo quasi il 90 per cento degli intervistati considera se stesso felice. È quanto emerge da un sondaggio Ipsos-Episteme commissionato da Consumers Foru m, l associazione che riunisce le principali aziende italiane e molte associazioni dei consumatori e presentato nell ambito di un convegno organizzato, il 1 aprile a Roma, dal titolo Come cambiano i consumi degli italiani. I edizione dell Osservatorio di Consumers Forum su consumi e consumatore. Appare evidente - ha sottolineato Giampaolo Fabris, ordinario di Sociologia dei consumi all Università San Raffaele di Milano e uno dei maggiori LA CARTA DI IDENTITÀ DI CONSUMERS FORUM C onsumers CALANO GLI ACQUISTI E LA FIDUCIA NEL FUTURO, OLTRE LA ME- TÀ DEGLI INTERVISTATI FATICA AD ARRIVARE ALLA FINE DEL ME- SE. MA MOLTI PENSANO CHE SI DEBBA CONSUMARE MENO E ME- GLIO, SENZA SPRECHI. COSÌ LA RECESSIONE CAMBIA GLI ORIEN- TAMENTI DEI CONSUMATORI ITALIANI. E LI RENDE VIRTUOSI. esperti europei in materia - che segnali della recessione si sentono eccome, basti pensare che la quasi totalità degli intervistati ci chiara di non arrivare alla fine del mese, ha quindi meno soldi da spendere e ridurrà ulteriormente i propri acquisti (70 per cento), comprando solo quanto strettamente necessario (80 per cento). Ciononostante, in questo contesto si manifesta un risvolto positivo: i consumatori hanno modificato certi automatismi negli atteggiamenti di acquisto, contribuendo a diffondere quello che può definirsi un consumo virtuoso. Dunque, se per la maggior parte degli italiani il peggio della crisi deve ancora arrivare (73 per cento), i risultati presentati da Consumers Forum indicano che le difficoltà economiche stanno anche educando i cittadini al consumo responsabile, limitando volta per volta gli acquisti al necessario, esigendo più qualità e chiedendo alle imprese maggior impegno su questo tema e su quello della responsabilità sociale e ambientale. Il paradosso è che la crisi sta innescando un fenomeno virtuoso: in un momento di incertezza per il futuro, gli italiani si scoprono bravi consumatori - ha sottolineato il presidente di Consumers Foru m, Lopensa bene prima di spendere (90 per cento) e ritiene che in futuro si vivrà peggio (73 per cento). Oltre la metà degli italiani di- Forum dal 1999 riunisce imprese e consumatori con l obiettivo di facilitarne il dialogo, promuovere le politiche consumeriste e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Fanno parte di Consumers Forum le più importanti associazioni di consumatori, numerose imprese industriali e di servizi, centri di ricerca. L incontro tra queste diverse realtà è reso possibile dall evoluzione e dalla maturazione di entrambi i mondi. Prova di questa nuova realtà è la collaborazione e l impegno delle aziend e e delle associazioni dei consumatori nella ricerca della qualità dei prodotti e dei servizi e le procedure di conciliazione delle controversie di consumo. Consumers Forum lavora alla creazione di tavoli di confronto, di luoghi di ricerca e formazione per lo sviluppo, la promozione e la diffusione della cultura del consumo responsabile, grazie al fondamentale e originale contributo tecnico-scientifico del mondo universitario e della ricerca. L obiettivo finale è quello di promuovere insieme un evoluzione delle politiche consumeriste per migliorare la qualità di vita dei cittadini (www.consumersforum.it). 4 renzo Miozzi. - Il 75 per cento è infatti convinto che per vivere meglio si dovrebbe consumare meno, l 80 per cento è attento agli sconti e dalle aziende esige comportamenti etici e coerenti, tanto che il 90 per cento degli intervistati sceglie prodotti che rispettano l ambiente. L Osservatorio rileva con chiarezza che i cittadini stanno diventando più selettivi e iniziano a percepire lo spreco come un disvalore. Nel corso dell incontro, Consumers Forum ha presentato l indagine (effettuata con metodo Cati su un campione di mille persone) come il primo risultato dell Osservatorio sui consumi degli italiani, uno strumento di monitoraggio che servirà a monitorare costantemente gli aspetti più significativi relativi al cambiamento degli stili di vita e di acquisto degli italiani. Hanno partecipato al dibattito Paolo Barberini, presidente di Federdistribuzione, Luigi Bord o n i, presidente di Centromarca, Mario Finzi, presidente dell associazione di consumatori Assoutenti; Giuseppe Garibaldi, responsabile di Eni per i Rapporti con le associazioni dei consumatori; P a o l o Landi, segretario generale di Adiconsum; Marina Migliorato, responsabile Csr e Rapporti con le associazioni di Enel; Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori; Francesco Ottanà, responsabile Marketing strategico e servizi innovativi di Poste Italiane; Mauro Ugolini, responsabile Ufficio rapporti con le associazioni dei consumatori di Intesa Sanpaolo.

A Tutto 1-5buono 17-04-2009 15:11 Pagina 5 il Salvagente/23 aprile 2009 5 Le sanzioni dell Antitrust per i gestori telefonici Le multe sono giuste ma non frenano le cattive abitudini I PROVVEDIMENTI A CARICO DELLE SOCIETÀ NON SONO UN DETERRENTE DEI COMPORTA- MENTI COMMERCIALI SCORRET- TI. E PER L AUTHORITY LE ASSO- CIAZIONI CHIEDONO POTERI SANZIONATORI PIÙ FORTI. Ammontano a 900mila euro le ultime sanzioni dell Antitrust nei confronti delle società di telecomunicazioni per pratiche commerciali scorrette. In particolare, Tel e c o m dovrà pagare tre multe per complessivi 735.000 euro mentre a Wi n d è stata comminata una sanzione di 165.000 euro. Per Telecom, la prima multa da 285.000 euro riguarda i servizi Alice 7 Mega, e la società è stata ritenuta colpevole di non aver correttamente informato i clienti finali circa le effettive caratteristiche dei servizi di collegamento internet mediante la rete Adsl, promettendo una velocità di navigazione che non è in grado di garantire neanche come valore apicale. Altri 235.000 euro di multa sono stati poi previsti per la stessa Telecom per la diffusione di un messaggio pubblicitario sulla promozione tariffaria denominata Tim Sogno diretta a sollecitare la portabilità verso Tim di numeri di telefonia mobile attivi presso altri gestori. Invece, la terza sanzione, da 215.000 euro, è relativa alla pubblicità delle tariffa Chiara di Ti m. Quanto a Wind è stata multata per 165.000 euro a causa di segnalazioni circa il mantenimento del canone Telecom nonostante Infostrada nella sua comunicazione commerciale prospettasse la possibilità di sottoscrivere abbonamenti che avrebbero permesso di cessare il rapporto con l operatore ex monopolista. È ormai evidente che le sanzioni dell Antitrust non sono un deterrente per i comportamenti scorretti dei gestori telefonici, sono già calcolate nel conto profitti e perdite: è come multare con 30 euro il proprietario di una Ferrari per eccesso di velocità. È il commento di Rosario Trefiletti ed Elio Lann u t t i, presidenti di Federconsumatori e A- d usbef, secondo i quali i gestori, a pochi anni dall apertura del mercato delle telecomunicazioni, seguitano a sviluppare la concorrenza fra di loro a danno degli utenti, contro ogni esigenza di trasparenza del mercato e di qualità e correttezza dei servizi offerti. A questo punto, secondo le due associazioni dei consumatori sarebbe necessaria un inversione di tendenza da parte dei gestori telefonici, che punti sulla qualità, sulla trasparenza e sulla chiarezza. Invece, in assenza di questa inversione di rotta è indispensabile dotare l Antitrust di poteri sanzionatori più fort i, che arrivino anche a prevedere la sospensione delle licenze per l attività ai gestori telefonici più scorretti. Dello stesso avviso il Co- LA HIT PARADE DELLE PRATICHE SCORRETTE Vodafone-Tele2 si aggiudica il primo posto nella speciale classifica delle pratiche comm e rciali scorrette nelle telecomunicazioni (Tlc), con 6 provvedimenti dell Antitrust a suo carico, tra fisso e mobile, e oltre 1 milione di euro di multe. Segue H3G (Tre) con 5 provvedimenti (per un totale di oltre 560mila euro di multe) e quindi gli altri operatori. Lo rileva l Osservatorio sulle pratiche comm e rciali scorrette dell Unione nazionale consumatori, ricordando che nel settore della telefonia sono frequenti comportamenti gravemente lesivi degli interessi dei consumatori, come testimonia anche la condanna inflitta di recente a Wind-Infostrada dalla Corte di Appello di Torino (si veda box pag 2). Non stupisce quindi - osserva l Unione consumatori - che gli italiani siano in Europa tra i consumatori più insoddisfatti dei servizi di telefonia fissa e mobile, secondo quanto emerso anche da indagini della Commissione europea. d a c o n s, che sottolinea come l atteggiamento recidivo dei gestori telefonici dimostri chiaramente come le sanzioni elevate dall Antitrust facciano loro appena il solletico e invita l Antitrust a comminare multe proporzionate al fatturato degli operatori. Anche Carlo Rienzi, presidente del Codacons, suggerisce multe più salate o la sospensione delle licenze nei confronti dei gestori telefonici. Massimiliano Dona, segretario generale dell Un i o n e n a z i o n a l e c o n- s u m a t o r i ci tiene a ribadire il suo apprezzamento per la decisione dell Antitrust: L ennesima sanzione inflitta dall Authority è prova dell efficace azione di controllo svolta a tutela dei consumatori e di una reale trasparenza del mercato. Tuttavia l Unc, come del resto Codacons, Federconsumatori e Adusbef, sollecita un innalzamento delle multe che non sia irrisorio rispetto agli effettivi guadagni degli operatori delle Tlc. Intanto Telecom Italia ha dichiarato di voler far ricorso al Tar del Lazio contro le sanzioni comminate dall Antitrust.