CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Corsi dei Proff. M. BORDONI, A.

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CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A. - PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL -- Corsi dei Proff. M. BORDONI, A. FOSCHI Esercizio. E data l applicazione lineare L : R 4 R 3 definita dalla matrice A = 3 7 5 (a Calcolare l immagine dl vettore v = e la controimmagine del vettore w =. (b Determinare la dimensione ed una base del nucleo KerL. (c Determinare la dimensione ed una base dell immagine ImL; determinare inoltre equazioni cartesiane e parametriche del suo complemento ortogonale (ImL. (d Determinare la proiezione ortogonale su ImL del vettore u = t (5, 7,. (a Risulta L(v = 3 7 5 = 4 per calcolare la controimmagine di w si deve risolvere il sistema x x x 4 = x + x + x 3 = 3x + x + 7x 3 5x 4 =. Invece Poiché la matrice incompleta A ha rango mentre la matrice completa ha rango 3, il sistema non ammette soluzioni, quindi la controimmagine di w è l insieme vuoto.

(b Il nucleo di L si ottiene risolvendo il sistema lineare omogeneo x x x 4 = x + x + x 3 = 3x + x + 7x 3 5x 4 = che ammette soluzioni, ad esempio ponendo x 3 = t, x 4 = t si ha KerL = t + t. t,t R (c La dimensione dell immagine di L è uguale al rango di A, cioè, ed una sua base è data da due colonne indipendenti, ad esempio le prime due. Equazioni cartesiane di (ImL si hanno imponendo che il generico vettore di R 3 moltiplicato scalarmente per i vettori della base di ImL dia e sono quindi { x x + 3x 3 = x + x + x 3 = mentre equazioni parametriche si hanno ponendo per esempio x 3 = t e sono x = 5t x = 7t x 3 = t. (d Il vettore u appartiene ad (ImL, come subito si verifica, e quindi la sua proiezione ortogonale su ImL è il vettore nullo. Esercizio. Piano euclideo. Riferimento cartesiano RC(O;i, j. Sia data la conica C di equazione x xy + y 6x + y + 7 = (a Determinare se C è generale o degenere, se è un ellisse, iperbole o parabola e calcolare le coordinate del centro o del vertice a seconda del caso. ((b Determinare una base ortonormale di autovettori della matrice A =. (c Dire qual è un riferimento cartesiano RC (O ;i, j in cui C ha equazione canonica e determinare tale equazione (si consiglia di usare il metodo degli inverianti.

(d Dare la definizione di autovettori, autovalori ed autospazi di un operatore T : R n R n. Dimostrare che, se λ è un autovalore di T, il relativo autospazio E(λ è un sottospazio vettoriale di R n. (e Dare la definizione di operatore simmetrico. Dimostrare che se T è simmetrico, due autovettori di T relativi a due autovalori distinti sono perpendicolari. 7 3 6 (a La matrice della conica, A = 3, ha determinante A = 6 3 per cui la conica è generale. Risulta poi A = deta = det = 3 > e quindi C è un ellisse di centro il punto C di coordinate x = A =, y = A = 3 A A λ (b L equazione caratteristica det = λ λ 4λ + 3 = dà gli { } autovalori λ =, λ = 3 con i rispettivi autospazi E( = t, E(3 = { } t R t, quindi una base ortogonale di autovettori è ad esempio ( t R, normalizzando la quale si ottiene la base ortonormale ri- chiesta: i =, j =. (c Un riferimento cartesiano RC (O ;i, j in cui C ha equazione canonica è quello avente come origine O il centro C dell ellisse e come base i vettori i, j. In questo riferimento la conica ha equazione canonica ρ(αx + βx =. Gli invarianti della conica sono A = 3 (invariante cubico, A = 3 (invariante quadratico ed I = 4 (invariante lineare. Da questi si ricava ρ = A A =, mentre α e β sono le radici dell equazione t I t + A = ρ ρ

cioè t 4t + 3 =, che valgono e 3. quindi l equazione canonica di C è x + 3y = ossia x + y =. 3 (d Un autovettore di T è un vettore v tale che esista un numero λ R per cui risulti T (v = λv; λ è l autovalore relativo all autovettore v. Se λ è un autovalore di T, l autospazio E(λ è l insieme di tutti i vettori di R n che sono trasformati da T nel vettore λ v: E(λ = {v R n T (v = λ v} (si noti che il vettore nullo fa parte di questo insieme. Per dimostrare che E(λ è un sottospazio vettoriale di R n occorre verificare che è chiuso rispetto alle operazioni di somma tra vettori e moltiplicazione di un vettore per uno scalare. Risulta infatti v, w E(λ se e solo se T (v = λ v e T (w = λ w e da questo segue che T (av + bw = at (v + bt (w = aλ v + bλ w = λ (av + bw ossia che av + bw E(λ qualunque siano a, b R. Esercizio 3 (. Piano euclideo. Riferimento ( cartesiano RC(O;i, j. Sono dati il punto A ed il vettore v. (a Determinare l equazione della retta r passante per A e parallela a v. (b Detto B il punto intersezione di r con l asse x, determinare il punto C dell asse x con ascissa positiva tale che il triangolo ABC abbia area. (c Calcolare l angolo formato da r orientata secondo le x crescenti e la retta AC orientata nel verso da C ad A. (d Determinare l equazione cartesiana, il centro ed il raggio della circonferenza C passante per A, B, C. (e Determinare le coordinate del punto D tale che ABDC siano, nell ordine indicato, i vertici di un parallelogramma. (f Scrivere e dimostrare la formula che dà il coseno dell angolo fra due rette r, r di equazioni ax + by + c = e a x + b y + c =. (g ( Scrivere e dimostrare la formula che dà la distanza di un punto P x dalla retta r di equazione ax + by + c =. y

(a La retta r ha equazioni parametriche x = + t, y = + t, t R, e cartesiana x y + 5 ( =. 5 x (b B ha coordinate. Posto C, deve essere det 5 x = ( 5 x = 5 da cui si ricava x = 5 e x = 5. Il punto di ascissa positiva è C. (c v è un vettore direttore di r che dà l orientazione voluta, mentre un vettore direttore della retta AC che dia l orientazione richiesta è w = 6 CA, pertanto l angolo α richiesto ha coseno uguale a cos vw = v,w v w = quindi α = 3π. 4 (d Imponendo alla generica circonferenza x +y +ax+by+c = il passaggio per i punti A, B, C si ha + 4 a + b + c =, 5 5a + c =, 5 + 5a + c = da cui si ricava a =, b =, c = 5. ( Quindi C( ha equazione x +y +y a 5 = ; il suo centro ha coordinate b = mentre il raggio vale 5 a + b 4c = 5. x (e Posto D, deve essere BD = AC ossia ( y da cui si ha D. (f Vettori direttori delle due rette sono v l b = a e risulta dunque m ( l m ( x + 5 y cos rr = ± cos vv = ± v,v = ± ll +mm v v aa = ± +bb (a +b (a +b = ( b a (l +m (l +m = ( 6 e v

dove il segno ± dipende dal considerare l angolo acuto oppure l angolo ottuso formato dalle due rette (a meno che esse siano perpendicolari, nel qual caso aa + bb =. (g Per calcolare la distanza di P da r si deve costruire la retta n passante per P e perpendicolare ad r ed intersecarla con r: detto H = r n tale punto d intersezione, la distanza richiesta è uguale alla lunghezza del segmento x P H. Per trovare la formula, si prenda un punto a piacere P appartenente ad r, per cui dunque sia ax + by + c cioè c ax by. Il vettore HP è uguale alla proiezione ortogonale del vettore P P x x a sul vettore n perpendicolare ad r. Si ha quindi y y b d(p, r = HP = HP = P n ( HP = n, = n, P P n = a(x x +b(y y n n P P n n,n = ax +y +c a +b y Esercizio 4. Spazio euclideo. Riferimento cartesiano RC(O;i, j, k. Sono date le rette x = t { x y + z + 4 = r : y = + t, s : x y + z + 5 = z = t (a Verificare che r, s sono perpendicolari ed incidenti, determinando le coordinate del punto P = r s. (b Determinare equazioni parametriche della retta n passante per P e perpendicolare sia a r che ad s. (c Determinare l equazione cartesiana del piano π contenente r, s. (d Determinare l equazione cartesiana della sfera S tangente in P a π, di raggio 66 ed il cui centro abbia ascissa positiva. (a Parametri direttori di r sono l =, m =, n = e di r : ( l = det =, m = det = 3, n = det =

per cui si ha ll + mm + nn = + 3 + ( = e quindi le due rette sono perpendicolari. L eventuale punto comune si ottiene risolvendo il sistema costituito dalle equazioni di r, r. Sostituendo le espressioni di x, y, z date dalle equazioni parametriche di r in entrambe le equazioni di r si trova il valore t = e quindi P ha coordinate 3. (b Un vettore n perpendicolare sia ad r che ad r si trova facendo il prodotto vettoriale dei vettori direttori delle due rette: n = det i j 3 k = 4i + j 7k e quindi la retta n ha n come vettore direttore e sue equazioni parametriche sono x = + 4t, y = 3 + t, z = 7t (c Il piano π ha come parametri di giacitura le coordinate di n e dunque ha equazione 4 7 4(x + + (y 3 7(z = ossia 4x + y 7z + = (d Il centro della sfera deve appartenere alla retta n. Imponendo che il punto mobile di questa abbia distanza uguale al raggio da P si ha, elevando al quadrato: ( + 4t + + (3 + t 3 + ( 7t = 66t = 66 da cui si ricava t = ±. Poiché il centro della sfera deve avere ascissapo- 3 sitiva, esso corrisponde al valore t = ed ha dunque coordinate 4 e 7 l equazione della sfera è (x 3 + (y 4 + (z + 7 = 66 cioè x + y + z 6x 8y + 4z + 8 =