La Nuova Social Card Monitoraggio dell implementazione a cura di Save the Children in collaborazione con Caritas Italiana



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La Nuova Social Card Monitoraggio dell implementazione a cura di Save the Children in collaborazione con Caritas Italiana La Nuova Social Card, varata nel 2012 con uno stanziamento di 50 di Euro 1 per i 12 Comuni più popolosi d Italia (D.L. n 5 del 9 2012), a più di due anni di attesa, stenta ad arrivare alla fase operativa di erogazione alle famiglie in difficoltà, nonostante la sperimentazione sia stata allargata su scala nazionale con il Sostegno all inclusione attiva varato dal Governo nella legge di stabilità 2014 2. La nuova Social Card affianca la Social Card ordinaria 3, senza possibilità di sovrapposizione e l attivazione si inserisce in un ottica di welfare mix implementato dai Comuni che uniscono l accesso alla carta all avvio di percorsi personalizzati di inserimento formativo/lavorativo. La Nuova Social Card (NSC, ndr) è una carta acquisti finanziata dall'inps, con un importo fino a 404 Euro, rivolta a nuclei familiari con minori in situazione di povertà. Tra i criteri, alquanto stringenti, indicatore ISEE sotto i 3000 euro, valore Ici dell'abitazione sotto i 30.000 euro, assenza di rapporti di lavoro e al tempo stesso almeno un componente del nucleo che abbia perso il lavoro nei precedenti 36 mesi o, in alternativa, che abbia un contratto di lavoro con un reddito inferiore a 4.000 euro nei sei mesi precedenti la richiesta. In particolare poi il criterio del possesso del permesso di soggiorno CE di lungo periodo potrebbe comportare dei problemi sulla base di profili discriminatori rispetto al criterio della residenza di un anno stabilito per i cittadini italiani e comunitari. ANALISI GENERALE Problematiche emerse: I criteri adottati sono risultati in generale troppo stringenti. In particolare il criterio della perdita del lavoro negli ultimi 36 mesi, ovvero del lavoro con un salario di 4mila euro totali negli ultimi 6 mesi, potrebbe aver escluso dalla molti nuclei familiari in situazione di povertà assoluta e cronica, ossia laddove nessuno dei due genitori ha un lavoro. Da contro, il criterio del non aver acquistato un autovettura negli ultimi 12 mesi, o 3 anni se di cilindrata elevata, potrebbe aver escluso i cd nuovi poveri. Infine sono esclusi dal beneficio tutti i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, m in possesso del permesso CE di lungo periodo. La conseguenza è che il numero di domande effettivamente ricevute dai Comuni è generalmente inferiore alle domande stimate dagli stessi. Il passaggio dal varo della norma all effettiva implementazione è troppo lungo. Dal Decreto Legge del 2012 sono passati più di due anni ed è in corso la procedura per l effettiva erogazione del contributo. Tale ritardo è dovuto principalmente alle caratteristiche della burocrazia italiana: incompatibilità dei sistemi 1 I 50 verranno così ripartiti: Bari: 3 di Euro; Firenze: 1,5 circa; Genova: 2 e 600.000 Euro; Milano: 5,5 di euro; Torino: 3 e 800mila Euro; Verona 1milione 114mila Euro; Venezia 1,143 di Euro; Roma 11,577 di Euro; Palermo 6,123 di Euro; Catania 2,740 di Euro; Napoli 8,9 di Euro; Bologna 1,604 di Euro; 2 L. 147/2013 articolo 1 comma 216 3 Ex articolo 81, comma 32, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 2008, n. 133.

informatici (INPS- Comuni) e ritardi dell INPS nella definizione delle graduatorie, prima, definitiva poi. Non ci sono indicazioni chiare da parte del Ministero delle Politiche Sociali per l applicazione dei PAI e l individuazione dei gruppi di controllo. 1. GOVERNANCE: ANALISI DELLE RISPOSTE SULLE TRE FASI La maggior parte delle città ha avviato tavoli di confronto con il terzo settore e sindacati. Alcuni nell ambito di tavoli permanenti già attivi sul tema dell inclusione sociale (Catania e Torino), altri ad hoc. In particolare i Comuni di Bologna, Bari, Firenze, Roma e Venezia hanno realizzato incontri per consentire l approfondimento dei contenuti della sperimentazione al quale hanno partecipato le associazioni e soggetti istituzionali coinvolti nell inclusione sociale per le famiglie. Alcuni Comuni hanno avviato percorsi di formazione degli operatori coinvolti nella sperimentazione (Roma e Torino). Alcune città si sono avvalse di criteri di prioritarizzazione nell individuazione di beneficiari. Tra questi il disagio abitativo (Catania e Torino); la presenza di minori presi in carico dai servizi di neuropsichiatria infantile, la presenza di genitori presi in carico da servizi specialistici territoriali (salute mentale e dipendenze), la presenza di familiari in condizione di handicap (Firenze); l essere beneficiario di un contributo economico comunale e avere residenza nel comune di riferimento da almeno due anni (Firenze e Torino); riferimento all ISEE 2012 (Verona); la presenza di nuclei familiari numerosi (Torino). La maggior parte dei comuni ha utilizzato risorse interne per la gestione della NSC(servizi sociali territoriali, sportelli del cittadino, segretariato sociale). Il Comune di Torino ha investito 30.000euro per agevolare la fase di raccolta online delle domande, la formazione degli operatori e dei volontari delle associazioni torinesi, per far capire criteri e applicabilità. Il Comune di Bari ha investito risorse aggiuntive per 17.ooo euro più iva, impegnati per il segretariato sociale e l assistenza tecnica per inserimento dati e sportelli. Sono state attivate varie forme di sinergie tra la NSC e gli altri servizi previsti dall amministrazione comunale, in particolare in raccordo con i servizi di inserimento sociolavorativo (Bologna, Firenze, Torino), socio- educativi (Genova); servizi di mutuo aiuto (Bologna); servizi di sostegno all inclusione sociale (Firenze); edilizia abitativa (Torino) e i CAF (Bari). Il Comune di Napoli ha previsto una presa in carico decentralizzata che coinvolge organizzazioni del terzo settore già impegnate con le amministrazioni locali in altri progetti (tra i quali i CAF, Educativa territoriale e Adozione sociale). 2. INDIVIDUAZIONE BENEFICIARI: La maggior parte delle città ha dato avviso pubblico tramite bando, tranne i Comuni di Milano e Bologna che hanno scelto di avvalersi di canali interni di selezione tramite i servizi sociali. Il Comune di Torino ha inoltre informato i potenziali beneficiari della NSC tramite lettera personale.

Tutti i Comuni hanno attivato campagne pubbliche di comunicazione e strategie di diffusione del servizio della NSC, tranne il Comune di Palermo. Tutte le città garantiscono la tutela della privacy nella e nell elenco dei beneficiari. 3. FASE DI ATTIVAZIONE: Tutte le città avvieranno i Piani di Attuazione Individualizzati solo quando verranno individuati i beneficiari definitivi ed erogati i benefici economici. I Comuni attendono indicazioni più specifiche sulle modalità dal Ministero, pur dichiarandosi pronti ad utilizzare le modalità tipiche previste dalla presa in carico del servizio sociale. Il comune di Bari sta attivando protocolli di intesa con agenzie interinali e centri per l attivazione di corsi formazione; i Comuni di Catania e di Firenze hanno avviato un confronto con il tavolo per il terzo settore; il Comune di Torino sta prevedendo di inserire i piani all'interno di alcuni progetti del terzo settore, che prevedano sostegni aggiuntivi; il Comune di Napoli sta prevedendo dei protocolli di intesa con organizzazioni attive sul territorio tramite cui avvierà i PAI. Tutte le città ritengono che individueranno il gruppo di controllo solo successivamente aver definito la definitiva dei beneficiari NSC e le modalità saranno condivise nella prossima riunione del Tavolo tecnico di valutazione della sperimentazione istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Comune di Bari ritiene che li individuerà in collaborazione con i servizi socio educativi e il segretariato sociale. I comuni di Torino e di Firenze proporranno al Ministero di poterli individuare tra i nuclei familiari già in carico ai servizi sociali fiorentini che hanno presentato la domanda per l assegnazione della nuova Carta acquisti e che, pur non ammessi al suo beneficio, posseggono requisiti analoghi a quelli dei beneficiari. Città Fondi stanziati PALERMO 6,123 Apertura /Chiusura bando 20 giugno /20 luglio stimate ricevute accolte mente Graduatorie 10.000 5020 circa 1286 circa Pubblicata la il 3 TORINO 3milio ni e 800mil a 11 luglio/ 6 settembre 11.000 3300 980 Pubblicata il 24 MILANO 5,5 No bando 2000 circa 2000 n.d. Pubblicata la

BARI 3 8 luglio /7 il 26 1500 1114 321 Graduatori BOLOGNA 1,604 No bando 430 474 n.d. Graduatori CATANIA 2,740 20 giugno/ 20 luglio Diverse migliaia 4600 n.d. Graduatori FIRENZE 1,5 circa. GENOVA 2 e 600.00 0 8 luglio /14 20 giugno/ 31 luglio 800 / 1.000 516 n.d. Graduatori n.d. 989 n.d. Graduatori NAPOLI 8,9 VENEZIA 1,143 di Euro 8 luglio /8 19 giugno /19 luglio 3000 2881 800 Graduatori 700 284 n.d. Graduatori VERONA 1milio ne 114mil a 20 giugno/19 luglio n.d. 358 n.d. Graduatori

ROMA 11,577 20 gennaio /28 2014 30.000 In definizione In definizione Devono inviare gli elenchi all INPS Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Save the Children Italia Tel: 06.48070023-81-71 press@savethechildren.it www.savethechildren.it Ufficio stampa Caritas Italiana: Tel: 06.66177226-502 comunicazione@caritasitaliana.it www.caritas.it