Riflessioni sulla applicazione pratica del DM 11/04/2011 ad un anno dalla sua entrata in vigore

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Riflessioni sulla applicazione pratica del DM 11/04/2011 ad un anno dalla sua entrata in vigore Gli apparecchi in pressione: GVR Annamaria Carriero Bureau Veritas Italia SpA 16/10/2013

Criticità di tipo tecnico rilevate in un anno di applicazione del DM 11/04/2011 Impossibilità ad effettuare la verifica dei dispositivi di sicurezza (CSPRS dispositivi per la limitazione diretta della pressione - e SRMCR dispositivi di limitazione che attivano sistemi di regolazione) durante le verifiche di funzionamento Verifiche possibili SOLO in occasione delle fermate durante le quali si effettuano le verifiche di visite interne e di integrità È il caso delle caldaie di centrali di potenza e forno petrolchimici

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Decreto 11.04.2011 Allegato II 4.2 : la prima delle verifiche periodiche omissis 4.2.3 : i controlli da eseguire in sede di prima delle verifiche periodiche, in aggiunta a quelli del punto 4.3.1, sono i seguenti : Individuazione dell attrezzatura; Verifica di corrispondenza delle matricole rilasciate dall ISPESL o INAIL all atto della dichiarazione di messa in servizio; Controllo dell esistenza e della corretta applicazione delle istruzioni d uso del fabbricante; Constatazione della rispondenza delle condizioni di installazione, di esercizio e di sicurezza con quanto indicato nella dichiarazione di messa in servizio di cui all articolo 6 del D.M. 1.12.2004 n. 329.

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Decreto 1.12.2004 n. 329 Articolo 6 : all atto della messa in servizio l Utilizzatore invia all ISPESL o all ASL /ARPA una dichiarazione di messa in servizio contenente : Elenco delle singole attrezzature con i rispettivi valori di pressione, temperatura, fluidi e capacità; Espressa dichiarazione redatta attestante che l installazione è stata eseguita in conformità a quanto indicato nel manuale d uso; Una Relazione Tecnica con lo schema dell impianto, recante le condizioni di installazione e di esercizio, le misure di sicurezza, protezione e controllo adottate (motivandone la scelta)

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Decreto 11.04.2011 Allegato II 4.3 : le verifiche periodiche successive 4.3.1 : la verifica di funzionamento consiste nei seguenti esami : Esame documentale : i controlli vengono effettuati sulla base della documentazione rilasciata a seguito della prima delle verifiche periodiche; Controllo della funzionalità dei dispositivi di sicurezza; Controllo dei parametri operativi.

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Decreto 21.05.1974 Raccolta E E.1.B.5 - l Utente deve presentare una Relazione Tecnica con uno schema semplificato dell impianto dove deve essere riportato : Descrizione sintetica del processo con particolare riferimento ai dispositivi che direttamente o indirettamente consentono di mantenere le pressioni e/o le temperature entro i valori stabiliti nel progetto dell apparecchio protetto; omissis La Relazione tecnica deve essere ripresentata ogni qualvolta vengano a mutare le condizioni originarie di esercizio.

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Conclusioni : per gli impianti che utilizzavano fluidi «pericolosi» (corrosivi nocivi) quali si riscontrano in impianti farmaceutici, chimici in generale, petrolchimici, surriscaldati, già nel 1974 il legislatore obbliga alla redazione di una Relazione Tecnica. Tale obbligatorietà è stata ribadita ed estesa a TUTTI gli impianti nel 2004 (D.M. 329) e confermata ulteriormente nel D.M. dell 11.04.2011

Obbligatorietà e Contenuti di una Relazione Tecnica Pertanto : La Relazione Tecnica è obbligatoria per tutti gli impianti che utilizzano processi non elementari, complessi, con trasformazioni di fase Dal 2004 la Relazione Tecnica è obbligatoria per tutti i tipi di impianti In fase di prima verifica periodica è obbligatorio per il tecnico la valutazione di tale Relazione Tecnica In fase di verifica periodica successiva il tecnico deve accertarsi che non siano subentrate modifiche dell impianto che comportino variazioni dell analisi del rischio

Criticità del DM 11/04/2011 rapportate alla legislazione pre-vigente in materia di apparecchi in pressione Tubazioni : le tubazioni realizzate agli albori dell entrata in vigore della direttiva 97/23/CE (2000 2002) avrebbero dovuto essere oggetto di : Immatricolazione da parte di INAIL Verifica di funzionamento ed ormai, per quelle antecedenti al 2003, di verifica di integrità

Criticità del DM 11/04/2011 rapportate alla legislazione pre-vigente in materia di apparecchi in pressione Tubazione denunciata ai sensi dell art. 16 del DM 329, non immatricolata dall ISPESL INAIL e non verificata, utilizzata come collegamento ad es. un tubo di sviluppo fra un reattore ed un condensatore, oggetti quest ultimi di verifica di funzionamento.

Criticità del DM 11/04/2011 rapportate alla legislazione pre-vigente in materia di apparecchi in pressione Verifica dell efficienza e dell idoneità dei dispositivi di sicurezza DM 21.05.1974 E.1.D. & E.1.B.6 art. 10 comma 3 Piombatura delle valvole di intercetto DM 21.05.1974 E.1.D.2 comma 12 e DM 11.04.2011 Allegato II, punto 4.3.1.2

Criticità del DM 11/04/2011 rapportate alla legislazione pre-vigente in materia di apparecchi in pressione Caldaie con 45 anni di vita rispetto in termini amministrativi della circolare ISPESL n. 60/97 del 14.07.1997 e delle linee guida applicative. Riparazioni anche di lieve entità come richiamate dal RD 12.05.1927 n. 824 art. 60

Criticità del DM 11/04/2011 rapportate alla legislazione pre-vigente in materia di apparecchi in pressione Definizione di nuova installazione per il DM 11.04.2011 rapportato alla definizione data nel DM 21.05.1974

Criticità di tipo tecnico rilevate durante un anno di applicazione del DM 11/04/2011 Apparecchi itineranti - locomobili o serbatoi adibiti alla miscelazione del cemento validità della nota tecnica ISPESL np. 8151 del 7.06.1999 e np. 36668 del 24.08.1970.