Ministero dello Sviluppo Economico. Ministero dello Sviluppo Economico. Roma, 12 aprile 2017

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Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la Sicurezza dell Approvvigionamento e per le Infrastrutture Energetiche Ministero dello Sviluppo Economico Ing. Gilberto Dialuce Direzione Generale per la Sicurezza dell Approvvigionamento e per le Infrastrutture Energetiche Roma, 12 aprile 2017

NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2

D.Lgs. 169/2016 Decreto Legislativo 4 Agosto 2016, n. 169, con il quale si è provveduto a riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione la disciplina concernente le Autorità portuali Riforma della Portualità e Logistica rappresentano una sfida ed una grande opportunità per il nostro Paese. La logistica petrolifera riveste un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti in Europa e nel nostro Paese. 3

Logistica petrolifera La logistica petrolifera recita un ruolo fondamentale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti ed è considerata un settore strategico per il Paese. La movimentazione dei prodotti petroliferi avviene quindi attraverso impianti regolamentati da complesse procedure volte a garantire la tutela degli aspetti fiscali, ambientali, di sicurezza e demaniali e volte a dimostrare il possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi da parte dei titolari degli impianti e di chi movimenta i prodotti petroliferi. La logistica petrolifera costituisce quel prezioso ed importante anello di congiunzione tra la fase di raffinazione del petrolio e dei semilavorati e quella di distribuzione dei prodotti finiti. Una parte di rilievo della logistica primaria è costituita dai depositi costieri che, grazie alla loro collocazione, garantiscono l accesso dei prodotti energetici nel nostro Paese ed assicurano la continuità degli approvvigionamenti. 4

Depositi costieri I depositi costieri, operano in regime di deposito doganale e fiscale (merce estera e merce comunitaria e nazionale) e offrono, insieme con lo stoccaggio dei prodotti, anche servizi doganali, di fidejussione, di additivazione dei prodotti, ecc. I depositi costieri, in quanto collocati in tutto od in parte sul demanio marittimo, risentono per il loro approvvigionamento dell attuale situazione della portualità del Paese ed in particolare della mancata bonifica dei porti. L accesso ai porti nazionali è consentito solo a navi di piccolo tonnellaggio (10-12 mil. T. di stazza), con l eccezione della boa di Civitavecchia (100 mil. T. stazza). 5

La normativa degli impianti strategici Decreto Legge 9 febbraio 2012 n. 5 convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 4 aprile 2012, n. 35. Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo, al fine di assicurare, nell'attuale eccezionale situazione di crisi internazionale e nel rispetto del principio di equità, una riduzione degli oneri amministrativi per i cittadini e le imprese e la crescita, dando sostegno e impulso al sistema produttivo del Paese 6

La normativa attuale: gli articoli 57 e 57 bis La legge 35/2012, agli articoli 57 e 57 bis, ha individuato una serie di infrastrutture ed insediamenti petroliferi definendoli strategici, ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera i), della legge 23 agosto 2004, n. 239, per i quali, fatte salve le competenze delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano e le normative in materia ambientale, le autorizzazioni sono rilasciate dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per gli impianti definiti costieri, d'intesa con le Regioni interessate, tramite lo svolgimento di un procedimento unico. La norma è intesa a garantire il contenimento dei costi e la sicurezza degli approvvigionamenti petroliferi, nonché a migliorare l efficienza e la competitività nel settore petrolifero. 7

Le opere petrolifere strategiche di competenza dell amministrazione centrale Al fine di garantire il contenimento dei costi e la sicurezza degli approvvigionamenti petroliferi, nel quadro delle misure volte a migliorare l'efficienza e la competitività nel settore petrolifero, sono individuati, quali infrastrutture e insediamenti strategici ai sensi dell'articolo 1, comma 7, lettera i), della legge 23 agosto 2004, n. 239: a) gli stabilimenti di lavorazione e di stoccaggio di oli minerali; b) i depositi costieri di oli minerali come definiti dall'articolo 52 del Codice della navigazione; c) i depositi di carburante per aviazione siti all'interno del sedime aeroportuale; d) i depositi di stoccaggio di prodotti petroliferi, ad esclusione del G.P.L., di capacità autorizzata non inferiore a metri cubi 10.000; e) i depositi di stoccaggio di G.P.L. di capacità autorizzata non inferiore a tonnellate 200; f) gli oleodotti di cui all'articolo 1, comma 8, lettera c), numero 6), della legge 23 agosto 2004, n. 239. g) impianti di lavorazione e stoccaggio di oli vegetali destinati ad uso energetico. 8

Le opere petrolifere strategiche di competenza dell amministrazione centrale Ai fini del rilascio dell autorizzazione il Ministero dello Sviluppo Economico svolge l istruttoria attraverso un procedimento unico. All esito dei lavori della Conferenza, il Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale Sicurezza degli Approvvigionamenti e delle Infrastrutture Energetiche, emana l autorizzazione unica di cui al comma 2 dell articolo 57 della legge 35/2012, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per gli impianti costieri e d intesa con la Regione competente, nel rispetto del termine di centottanta giorni, e nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990 n.241 e s.m. 9

D.Lgs. 257/2016 Titolo II QUADRO STRATEGICO NAZIONALE ART. 3 Quadro Strategico Nazionale (Allegato III), per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e la realizzazione della relativa infrastruttura comprende la sezione c) relativa alla fornitura di gas naturale per il trasporto e per altri usi che si compone di due sottosezioni. La prima riguarda lo sviluppo del GNL per la navigazione marittima e interna, nonché per il trasporto stradale e per altri usi. Il QSN prevede, tra l altro la valutazione della necessità di installare punti di rifornimento per il gas naturale liquefatto-gnl nei porti anche all'esterno della rete centrale della TEN-T 10

D.Lgs. 257/2016 Titolo II QUADRO STRATEGICO NAZIONALE ART. 6 (Disposizioni specifiche per la fornitura di gas naturale per il trasporto. Sezione c) del Quadro Strategico Nazionale ) 1. Entro il 31 dicembre 2025, nei porti marittimi è realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per il GNL per consentire la navigazione di navi adibite alla navigazione interna o navi adibite alla navigazione marittima alimentate a GNL nella rete centrale della TEN-T.... 2. Entro il 31 dicembre 2030, nei porti della navigazione interna è realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per il GNL per consentire la navigazione di navi adibite alla navigazione interna o navi adibite alla navigazione marittima alimentate a GNL nella rete centrale della TEN-T. (Per l'italia, il Regolamento UE 1315/2013 indica 14 porti core: Genova, La Spezia, Livorno, Napoli, Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Palermo, Cagliari, Augusta.)... 5. Al fine di rifornire i punti di rifornimento di cui ai commi 1, 2 e 4 di cui al presente articolo, nell'ambito della sezione c) del Quadro Strategico Nazionale, di cui all'allegato III del presente decreto, e' previsto un sistema di distribuzione adeguato per la fornitura di GNL nel territorio nazionale, comprese le strutture di carico per i veicoli cisterna di GNL, nonché per la dotazione di infrastrutture di rifornimento lungo la rete autostradale e negli interporti.... 11

D.Lgs. 257/2016 Titolo IV MISURE PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE ART. 9 (Disposizioni per le infrastrutture di stoccaggio e trasporto del GNL di interesse nazionale) 1. Al fine di perseguire gli obiettivi del presente decreto, il contenimento dei costi nonché la sicurezza degli approvvigionamenti. le infrastrutture di stoccaggio di GNL, connesse o funzionali all allacciamento e alla realizzazione della rete nazionale di trasporto del gas naturale, o di parti isolate della stessa, sono considerate quali infrastrutture e insediamenti strategici Tali infrastrutture e insediamenti sono di pubblica utilità, nonché indifferibili e urgenti 3. Fatte salve le competenze delle Regioni a statuto speciale. e le normative in materia ambientale, fiscale e di sicurezza, le autorizzazioni per le infrastrutture e gli insediamenti strategici di cui al comma 1, nonché per le opere e le attività necessarie al trasporto, allo stoccaggio, al trasferimento del GNL alla rete nazionale di trasporto, ai terminali e ai depositi costieri e alle infrastrutture portuali strumentali all utilizzo del GNL, nonché per le opere accessorie, sono rilasciate dal Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con le Regioni interessate. 4. Al termine del procedimento unico, svolto entro il termine di centottanta giorni ai sensi degli articoli 14 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241, è rilasciata l autorizzazione alla costruzione e all esercizio 5. Le concessioni demaniali rilasciate nell ambito delle autorizzazioni per gli impianti e le infrastrutture ricadenti in aree costiere.hanno durata almeno decennale. 12

D.Lgs. 257/2016 Titolo IV MISURE PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE ART. 10 (Disposizioni per le infrastrutture di stoccaggio e trasporto del GNL non destinate all alimentazione di reti di trasporto di gas naturale ) 1. Le opere per la realizzazione di infrastrutture di stoccaggio di GNL di capacità uguale o superiore alle 200 tonnellate, nonché le opere connesse sono strategiche e sono soggette ad una autorizzazione unica, rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e d intesa con le Regioni interessate. 2. I titolari delle autorizzazioni relative a terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto... possono chiedere l autorizzazione a realizzare le modifiche impiantistiche finalizzate al carico, allo stoccaggio e al successivo scarico su navi o autobotti di parte di GNL non destinato alla rete nazionale di trasporto di gas naturale, nelle modalità di cui al comma 1. 3. L attività di cui al comma 2 non rientra tra le attività regolate ed è svolta in regime di separazione contabile L Autorità dell energia elettrica del gas e del sistema idrico determina le modalità per lo svolgimento delle attività.. al fine di evitare oneri al sistema regolato da esse derivanti. 4. Le opere per la realizzazione di impianti di stoccaggio di GNL di capacità inferiori alle 200 tonnellate e superiori o uguali a 50 tonnellate, nonché le opere.. cui non si applicano le disposizioni dell articolo 9 del presente decreto, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o dall Ente delegato dalla Regione 6... Fatti salvi i procedimenti di cui alla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, il termine massimo per la conclusione del procedimento unico non può essere superiore a novanta giorni. 13

PROGETTI PRESENTATI AL MISE 14

GNL small scale Progetto HIGAS di Oristano Stoccaggio da 9.000 m 3 di GNL in località Santa Giusta Oristano Capacità di movimentazione massima annua (indice di rotazione) 350.000 m 3-6 serbatoi criogenici GNL da 1.500 m 3 (riempimento 83,3%) e un serbatoio da 900 m 3 per il gas naturale - Tempi di realizzazione 12-18 mesi dall autorizzazione - Autorizzazione MISE rilasciata in data 18 gennaio 2017 15

GNL small scale Progetto Edison nel canale sud del porto di Oristano Stoccaggio da 12.000 m 3 di GNL Capacità di movimentazione massima annua (indice di rotazione) 520.000 m 3-7 serbatoi criogenici GNL da circa 1.700 m 3 - Progetto in corso di autorizzazione - Tempi di realizzazione < 24 mesi dall autorizzazione Approvvigionato mediante gasiere di piccola taglia (capacità da 7.500 e 27.500 m 3 ) Distribuzione mediante autocisterne (terminal to truck 4 baie di carico per 40 camion/giorno) e bettoline (terminal to ship) di capacità minima pari a 1.000 m 3 16

GNL small scale Progetto IVI Petrolifera di Oristano Stoccaggio da 9.000 m 3 di GNL in località Santa Giusta Oristano I volumi massimi annui stoccati saranno pari a 60.000 m 3 di GNL - 9 serbatoi criogenici GNL da 1.000 m 3 - Progetto in corso di autorizzazione - Tempi di realizzazione 18-24 mesi dall autorizzazione Approvvigionato mediante gasiere di piccola taglia (capacità da 4.000 e 5.000 m 3 ) Distribuzione mediante autobotti di capacità di circa 50 m 3 e mediante bettoline di capacità pari a 500 m 3 17

GNL small scale - Progetto PIR S.p.A. nel Canale Candiano del porto di Ravenna Stoccaggio da 10.000 m 3 di GNL (con possibilità di raddoppio) - 1 (2) serbatoi criogenici GNL da circa 5.000 m 3 - Progetto in corso di autorizzazione - Superficie occupata 23.000 m 2 ; banchina 280 metri e pescaggio circa 8 m Approvvigionato mediante gasiere di piccola taglia (capacità da 7.500 e 27.500 m 3 ) Distribuzione mediante autocisterne (terminal to truck 4 (6) baie di carico) e bettoline (terminal to ship) di capacità compresa tra 1.000 m 3 e 4.000 m 3 18

Mini rigassificatore e deposito Progetto ISGAS nel Porto canale di Cagliari Stoccaggio da 22.608 m 3 di GNL - 18 serbatoi criogenici GNL da 1.226 m 3 - Progetto in corso di valutazione preliminare da parte dell Autorità portuale di Cagliari - Norme di riferimento per l autorizzazione MISE : art. 46, commi 1-3 del DL n.159/2007 - convertito con modificazioni dalla legge n.222/2007, e art.9 del D.lgs. n.257/2016) Approvvigionato mediante gasiere di piccola taglia (capacità da 7.500 e 20.000 m 3 ) Impianto di rigassificazione che alimenta attuali reti di distribuzione di Cagliari Distribuzione di GNL mediante autocisterne (una baia di carico) e bunkeraggio (ship to ship, track to ship, via pipeline) 19

Trasporto Progetto SGI SGI ha inserito nel Piano decennale di sviluppo 2016-2025 la realizzazione di metanodotti in Sardegna da sviluppare per fasi. Estensione massima circa 400 km di rete nazionale (DN 400) e 200 km di rete regionale (DN 150-300) 1 fase: 195 Km da realizzare entro 2022 20

Trasporto Progetto SGI (1 a fase) 13 marzo 2017 SGI presenta al MISE istanza di autorizzazione alla costruzione e all esercizio di tratti gasdotto di trasporto di gas naturale nella regione Sardegna relativi alla Sezione Centro Sud del progetto «Sistema trasporto gas naturale Sardegna». Il progetto presentato prevede la realizzazione dei metanodotti nazionali Sarroch-Oristano e Cagliari-Sulcis di 1a specie DN 400 (Ø 16 ) con pressione di progetto (DP) pari a 75 bar. In dettaglio i tronchi di metanodotto inclusi nella Rete Nazionale (165 Km) e Regionale (30 Km)sono: L istanza è stata presentata ai sensi dell articolo 52-quinquies, comma 2, del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (Testo Unico sulle Espropriazioni). 21

GRAZIE PER L ATTENZIONE Ministero dello Sviluppo Economico