Commenti a: Per un atterraggio morbido di Boeri et al. Andrea Brandolini Banca d Italia, Servizio Studi Fondazione Rodolfo DeBenedetti I vantaggi dell Italia Roma, 22 marzo 2007
I fatti (1) Fatto 1 Cambiamento strutturale della specializzazione produttiva che comporta riallocazione settoriale della forza lavoro Fatto 2 Inadeguato sistema assicurativo per sostenere i costi sociali della riallocazione: equità, efficienza e political economy Fatto 3 Mercato del lavoro duale: oneri dell aggiustamento sopportati solo da una parte dei lavoratori, in prevalenza i più giovani entrati negli anni più recenti, ma anche gli immigrati
I fatti (2) D accordo con queste considerazioni, ma l inadeguatezza dello stato sociale italiano pre-esisteva al cambiamento strutturale In particolare, mancanza di strumento nazionale di sostegno al reddito delle persone in condizioni di bisogno
Condizione economica e situazione lavorativa nel 2004 Forme di impiego dei componenti della famiglia Quota di famiglie sul totale % Quota di famiglie a basso reddito % Incidenza di famiglie a basso reddito % Esclusivamente impieghi tradizionali 48,9 36,9 9,0 1 occupato 30,9 33,6 13,1 2 o più occupati 18,1 3,3 2,2 Impieghi tradizionali e impieghi atipici 10,0 4,2 5,1 Meno di 1/3 in impieghi atipici 5,7 1,8 3,9 Oltre 1/3 in impieghi atipici 4,3 2,4 6,7 Esclusivamente impieghi atipici 6,7 16,7 30,0 Esclusivamente a termine 3,0 10,2 40,4 di cui: 1 solo occupato 2,6 8,9 42,0 Altre combinazioni in impieghi atipici 3,7 6,5 21,4 di cui: 1 solo occupato 3,1 6,0 23,6 Nessuna occupazione 34,3 42,2 14,8 Nessun reddito da pensione 1,1 7,0 76,8 Presenza di redditi da pensione 33,2 35,2 12,7 Totale 100,0 100,0 12,0 Impieghi atipici: posizioni lavorative a termine e interinali, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e occupazioni a tempo parziale dipendenti e indipendenti (ore lavorate meno di 18 alla settimana). Impieghi tradizionali: i rimanenti. Varie forme di impiego aggregate, per persone con più occupazioni e per famiglie, sulla base delle ore lavorate.
Finlandia 2000 Lussemburgo 2000 Norvegia 2000 Svezia 2000 Ungheria 1999 Danimarca 2000 Paesi Bassi 1999 Svizzera 2000 Austria 2000 Belgio 2000 Slovenia 1999 Germania 2000 Francia 2000 Polonia 1999 Canada 2000 Regno Unito 1999 5,4 6,0 6,4 6,5 6,7 6,8 7,3 7,7 7,7 8,0 8,2 8,3 8,3 8,6 QUOTA PERCENTUALE DI PERSONE A BASSO REDDITO, 1999-2000 11,4 12,4 Italia 2000 Portogallo 2000 Spagna 2000 Grecia 2000 Irlanda 2000 Stati Uniti 2000 12,7 13,7 14,3 14,4 16,5 17,0 0 5 10 15 Fonte: Luxembourg Income Study, 2006.
Spesa pubblica: esclusione sociale, 2002 (% su PIL) 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 NL DK SK CY SE EL BE CZ DE FR LT LU SI FI AT EE IE PT ES HU MT UK LV IT PL
Povertà in Italia, 1980-2005 (%) 30 25 Sud Italia Centro Nord 20 15 10 5 0 1980 1985 1990 1995 2000 2005
La proposta (1) 1. Ampliamento del grado di copertura e riordino del nostro complesso sistema di sussidi di disoccupazione 2. Ridefinizione dei processi di entrata nel mercato del lavoro per ridurre instabilità dei percorsi di ingresso che riguardano molti giovani: stabilizzazione graduale del rapporto di lavoro salario minimo contributo previdenziale uniforme 3. Istituzione di una rete assistenziale di base, con introduzione in Italia di un Reddito Minimo Garantito (RMG)
La proposta (2) RMG definito come: 1. programma universale basato su regole uguali per tutti 2. integrazione economica volta a completare il reddito famigliare se inferiore al minimo stabilito scala di equivalenza dell OCSE modificata correzione per il costo della vita territoriale 3. erogazione condizionata alla prova dei mezzi 4. programmi di reintegrazione e attivazione lavorativa
Scala di equivalenza 1.800 1.600 1.400 Carbonaro (1985) ISE - RMI OCSE modificata: tutti adulti OCSE modificata: 2 adulti + minori di 14 anni OCSE modificata: 1 adulto + minori di 14 anni Euro mensili 1.200 1.000 800 600 400 1 2 3 4 5 6 7 Numero di componenti
30 20 10 0-10 -20-30 -40 Differenziali territoriali del costo della vita (scostamento percentuale dalla media italiana) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Fino a 2.000 abitanti 2.001-10.000 10.001-50.000 50.001+ Periferia area metrop. Centro area metrop. Spesa per abitazione Tazzina caffè
Costo della vita territoriale Differenze tra aree urbane e rurali, comuni grandi e piccoli forse più rilevanti di quelle Nord-Sud Stime di Cannari per Commisione Povertà 1993 Ampiezza del comune Area territoriale Nord Centro Sud e Isole Fino a 50.000 abitanti 100,0 99,6 95,6 50.000-100.000 103,0 102,5 98,4 100.000-400.000 105,0 104,6 100,4 Oltre 400.000 111,6 111,2 106,7 Come tener conto di elementi che non entrano nel paniere dei beni di consumo? Es.: sanità pubblica?
Filosofia 1. Integrazione con sistema tributario (detrazioni/ deduzioni) e con assegno per il nucleo familiare 2. Workfare vs. reinserimento sociale 3. Means testing vs. basic income 4. Political economy