Gianni Contini. Aurelio Solari. Progetto Esecutivo 1 03/05/2017. Nuovomodo DIREZIONE INGEGNERIA

Documenti analoghi
INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

RELAZIONE TECNICA GENERALE

Comune di Polesine P.se Viale Rimembranze n Polesine P.se (PR) Realizzazione di uno Ostello in Via Roma II Stralcio.

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono:

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

RELAZIONE TECNICA OGGETTO: 1. Norme tecniche e leggi di riferimento

N0RME TECNICHE 23/05/2013 SPSAL AUSL Ferrara TdP Dott. Loreano Veronesi

L impianto di terra. 8.1 Elementi costitutivi l impianto di terra

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

DATI DI PROGETTO. Tensione di esercizio [v] : 380/220. Sistema di distribuzione. Protezione serie o di Backup. Conduttori di Neutro/Protezione

INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO

Relazione tecnica impianto elettrico di pubblica illuminazione

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue

DEPOSITO AUTOBUS IN VIA POLVERIERA A TREVISO NUOVA CABINA ELETTRICA SPOSTAMENTO GRUPPO ELETTROGENO ADEGUAMENTO DELLA RETE ELETTRICA

TIMBRO AZIENDALE TIMBRO AZIENDALE

LISTE DI CONTROLLO IN ATTUAZIONE DEL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

IA Protezione contro i contatti diretti ed indiretti Luglio 2017

RELAZIONE TECNICA. L impianto è stato dimensionato trifase con un quadro di controllo e comando installato in prossimità della stessa Piazza.

COMUNE DI STRA (PROVINCIA DI VENEZIA) PROGETTO ESECUTIVO

R1-E PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA FABRICA. Oggetto: RIQUALIFICAZIONE URBANA DI PIAZZA BRUSACA

COMUNE DI PIETRACAMELA PROVINCIA DI TERAMO. AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PIETRACAMELA Via Roma, Pietracamela (TE)

Dott. Gianmario Bagliani COMUNE DI SANREMO PROVINCIA DI IMPERIA RIQUALIFICAZIONE ESTETICA E FUNZIONALE DI VIA MATTEOTTI

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI

OGGETTO DELL APPALTO...

SCUOLA GUICCIARDINI LAVORI DI COMPLETAMENTO NUOVO AUDITORIUM. Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici e Speciali

L impianto di terra condominiale

Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

Progetto impianto illuminazione a led RELAZIONE TECNICA

eqs IMPIANTO DI TERRA

Terasaki Italia Srl via Campania, Segrate (MI) Tel Fax

1. OGGETTO DELL INTERVENTO RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI MATERIALI E COMPONENTI DATI DI PROGETTO...

LE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. secondo la Norma CEI 64/8 6 parte

Si deve alimentare a 380 V - 50 Hz con sistema del tipo TT, un reparto di macchine utensili per lavorazioni meccaniche.

1.0 OGGETTO DELL INCARICO

IL RISCHIO ELETTRICO IN BASSA TENSIONE

COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI (CON CASTELPLANIO E CASTELBELLINO)

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE

Protezione dai contatti indiretti negli impianti di illuminazione esterna

2- Attestazione di avvenuta spedizione della dichiarazione di conformità alla AUSL ed all'inail; SI NO (art. 2 DPR );

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7

INDICE 1 PREMESSA ED ESIGENZE IMPIANTISTICHE DEL COMMITTENTE 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: MISURE PER VERIFICARE IL COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE SUPPLEMENTARE

Sovracorrenti negli edifici

Impianti di metropolitane

PREMESSA RELAZIONE TECNICA

Codice Descrizione u.m. Prezzo %m.d'o.

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico

Procedure di Verifica

RELAZIONE TECNICA SUGLI IMPIANTI ELETTRICI

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DELLA GALLERIA

1.0 OGGETTO DELL INCARICO

ILLUMINAZIONE PARCO PUBBLICO DI CANNETO

Relazione Specialistica Impianto Illuminazione Esterna

AOS MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI CON ISOLAMENTO IN BASSA TENSIONE SERIE MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI CODROIPO

modulo di IMPIANTI TECNICI

IMPIANTO EOLICO MONTE CARBONE CABINA DI IMPIANTO RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

Impianti Elettrici Definizioni

IMPIANTO POLISPORTIVO C.O.N.I INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA TRIBUNA ALL APERTO

L IMPIANTO DI TERRA INTRODUZIONE

GASD C Foglio 1 di 5

IMPIANTI ELETTRICI RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

RIFERIMENTI NORMATIVI. Legge 46/90 Norme CEI Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI 64-8) Norme UNI (alcuni argomenti specifici)

MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI, IMPIANTO DI MESSA A TERRA. Riferimenti Normativi DPR 462/2001

L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015

PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO

IMPIANTI ELETTRICI - NORME GENERALI. ( SISTEMI IN CORRENTE ALTERNATA ) Prof. Messina

CUP: G34E

INDICE. Generalità... 2 Scelta dei moduli... 3 Configurazione del campo fotovoltaico... 4 Scelta dell'inverter... 5 Cavi... 7 Caduta di tensione...

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

Inseritre prina coeptrina

15 Scuola Elementare Spagnolli

La presente relazione é parte integrante del Progetto da realizzare nel territorio Comunale di

VERIFICHE INIZIALI E VERIFICHE PERIODICHE DI MANUTENZIONE

Impiantistica elettrica di base

Studio BO. A r c h i t e t t u r a OPERE DI URBANIZZAZIONE U1 U2 DELL AMBITO ASP3.1/ASP1 DESTINATO AD ATTIVITA PRODUTTIVE

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti

prescrizioni impiantistiche sottotitolo e contatori Dipartimento di Energia Politecnico di Milano

TECNOLOGIA, DISEGNO E PROGETTAZIONE ESAME A VISTA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2

PROTEZIONE DEI CAVI DALLE SOVRACORRENTI

Numero Verbale: T Data Verbale: 18/04/2019

Angelo Baggini*, Franco Bua** CT CEI 14 e 64 - Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria

SISTEMI TT e TN. Prima lettera = T - neutro collegato direttamente a terra. Seconda lettera = T - masse collegate a terra

Sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali. in Regione Piemonte. Classificazione degli eventi

R S E Z Z R H L F A

RELAZIONE TECNICA. D.P.R 27 Aprile 1955, n 547 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro" e successive integrazioni/modifiche.

IMPIANTI ELETTRICI - NORME GENERALI ( SISTEMI IN CORRENTE ALTERNATA )

Transcript:

3 1 03/05/01 DATA (DATE) Nuovomodo REDATTO (DRWN) FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT) DIREZIONE INGEGNERIA Gianni Contini CONTROL. (CHCK D) Aurelio Solari APPROVATO (APPR D) PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI DENOMINAZIONE IMPIANTO O LAVORO (PLANT OR PROJECT DESCRIPTION) Progetto Esecutivo DESCRIZIONE (DESCRIPTION) IDENTIFICATIVO IMPIANTO (PLANT IDENTIFIER) WBS R.010.14.0018 CODICE DOCUMENTO (CODE) E00RE0 ID DOCUMENTO (DOCUMENT ID) CODICE CUP (CUP CODE) N COMMESSA (JOB N.) 806000190 NOME FILE (FILE NAME) DENOMINAZIONE DOCUMENTO (DOCUMENT DESCRIPTION) RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO DI TERRA SCALA (SCALE) -- N FOGLIO (SHEET N ) 1 DI (LAST)

806000190 INDICE 1 OGGETTO E SCOPO... 3 LUOGO D INSTALLAZIONE E CONDIZIONI AMBIENTALI... 3 3 NORME DI RIFERIMENTO... 3 4 SISTEMA DISPERDENTE... 4 4.1 PREMESSA... 4 4. DIMENSIONAMENTO TERMICO DELL IMPIANTO DI TERRA... 5 4.3 CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI TERRA... 6 5 COLLAUDI E VERIFICHE FINALI...

806000190 3 1 OGGETTO E SCOPO Scopo del presente documento è riportare i criteri di dimensionamento ed i relativi calcoli di verifica dell impianto di terra da installare nell impianto di Depurazione da potenziare in località Sasso Marconi Capoluogo. All interno dell insediamento sono presenti sistemi elettrici con tensioni di esercizio diverse, sia di I che II categoria, pertanto soggetti a normativa differente per quanto riguarda la protezione da contatti indiretti e conseguentemente per i criteri dimensionali del sistema dispersore. La vicinanza degli impianti di diversa categoria impone la realizzazione di un unico impianto di terra atto a soddisfare i diversi requisiti di sicurezza prescritti dalle norme, per cui è necessaria una attenta considerazione delle condizioni di guasto a terra. LUOGO D INSTALLAZIONE E CONDIZIONI AMBIENTALI Località: Luogo d installazione: Temperatura ambiente minima: Temperatura ambiente massima: Altitudine: Sasso Marconi (BO); Impianto Depurazione acque reflue; -5 C; + 40 C; 18 m SLM; Umidità relativa: 0 % invernale 40% estiva. 3 NORME DI RIFERIMENTO Tutti gli impianti elettrici ed ausiliari dovranno essere realizzati a "regola d'arte" in conformità alla legge 186/68 ed al D.M. 3/08; dovranno essere osservate tutte le normative citate nella presente specifica. Il rispetto delle Norme è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell'impianto sarà rispondente alle Norme, ma altresì ogni singolo componente dell'impianto stesso. In caso di emissione di nuove normative l'impresa sarà tenuta a comunicarlo immediatamente alla Committente e sarà tenuta ad adeguarvisi. Dovranno pure essere rispettate le prescrizioni esposte nella presente specifica anche se sono previsti dei dimensionamenti eccedenti i limiti minimi imposti dalle Norme. L'impresa esecutrice dovrà anche prevedere quant'altro non espressamente specificato ma necessario alla buona riuscita dei lavori conformemente alle prescrizioni di legge. I materiali e le apparecchiature dovranno essere corredate del marchio di certificazione europea CE ed essere corrispondenti alle specifiche costruttive delle norme CEI e delle tabelle UNEL; dove possibile, è da prediligersi l impiego di componenti dotati di certificazione di qualità IMQ. Si dovrà tenere conto delle normative e disposizioni di legge vigenti in materia di impiantistica elettrica quali: DM 3/08 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n. 48 del dicembre 005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.

806000190 4 L 168/68 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici. DPR 46/001 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Direttiva 006/95/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione. CEI 11-5 (CEI EN 60909-0) Correnti di cortocircuito nei sistemi trifasi in corrente alternata Parte 0: Calcolo delle correnti. CEI 11-6 (CEI EN 60865-1) Correnti di cortocircuito Calcolo degli effetti Parte 1: Definizioni e metodi di calcolo. CEI 11-8 Guida d'applicazione per il calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti radiali a bassa tensione. CEI 11-3 Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione maggiore di 1 kv. CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. CEI 64-1 Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario CEI 99-1 (CEI EN 61936-1) Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kv in c.a. Parte 1: Prescrizioni comuni. CEI 99-: Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kv in c.a. CEI 99-3 (CEI EN 505 011-03): Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kv in c.a. CEI 99-4 Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale ed altre importanti norme nazionali o internazionali e standard, anche se non espressamente indicate. 4 SISTEMA DISPERDENTE 4.1 PREMESSA Il dimensionamento dell impianto di terra destinato alla protezione di sistemi appartenenti alla I ed alla II categoria compresi nella stessa area deve essere svolto conformante alla norme CEI 99-3 e 11-3. La fornitura di energia in MT avviene da rete di distribuzione pubblica. L ente distributore ha pertanto fornito i seguenti dati di riferimento: Tensione nominale 15 kv Frequenza nominale Corrente di cortocircuito trifase Corrente di doppio guasto a terra Durata del guasto doppio guasto a terra Corrente di guasto monofase a terra Esercizio del neutro Tempo di eliminazione del guasto a terra 50 Hz 1,5 ka 10,8 ka 340 ms 40 A Neutro a terra tramite impedenza >> 10 s Tabella 1: Dati di guasto comunicati dal distributore in data 05/05/016

806000190 5 4. DIMENSIONAMENTO TERMICO DELL IMPIANTO DI TERRA Nell impianto in questione il dispersore è chiamato a condurre a terra esclusivamente la corrente di guasto a terra della rete pubblica di II categoria, il cui valore modesto di 40 A è ampiamente sopportato dal conduttore in rame cordato di dimensioni minime secondo la Norma CEI 99-3 (corrispondente ad una sezione di 5 mm ). Viste le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli isolamenti a causa del primo guasto a terra, in via cautelare non va trascurata l eventualità di un secondo guasto contemporaneo al primo per cui si avrebbe un doppio guasto a terra equiparabile ad un guasto bifase franco. La corrente di guasto franco bifase I KEE risulta: 3 3 I KEE = I k = 1,5 10, 8 ka (4.11) Dalle norme CEI 99-3 appendice B si ricava la sezione minima necessaria per sopportare tale corrente, considerando la temperatura del terreno di 0 C e la temperatura di fine cortocircuito 300 C. dove: I A = K KEE I f Θ f + β ln Θ + β i I f è il tempo di durata del guasto a terra comunicata dall ENEL; (4.1) Θ i è la temperatura di inizio cortocircuito (considerata coincidente con quella del terreno e pari a 0 C); Θ f è la temperatura di fine cortocircuito, assunta pari a 300 C); K è la costante del materiale e per il rame vale 6; β è il reciproco del coefficiente di temperatura del materiale e vale 34,5 per il rame. Si ricava così: A 10800 6 0,340 300 + 34,5 ln 0 + 34,5 = 3,40 mm (4.13) La sezione di 35 mm, utilizzata nell impianto esistente e per l ampliamento dell impianto, appare indicata anche alla luce della verifica appena svolta. Vi sono però delle condizioni in cui si trova la corda di rame nudo in aria, si tratta essenzialmente di tutti i punti in cui sono previsti i collettori di terra equipotenziali: locale consegna ENEL, locale misura, cabina MT/BT, locali trasformatori, locali paratoie, ecc. In queste condizioni la temperatura iniziale del conduttore di rame è considerata di 30 C e la temperatura deve essere limitata a 00 C, per cui si ricava: S 10800 6 0,340 00 + 34,5 ln 30 + 34,5 = (4.14) 39,64 mm

806000190 6 Si assumerà quindi che i conduttori di terra per l interconnessione tra i dispersori e i collettori di terra equipotenziali siano realizzati con corda nuda da 50 mm. I conduttori di terra dell impianto di media tensione dovranno sempre essere dimensionati, in via cautelare, per la corrente di guasto bifase franco. In questo caso si assume che i conduttori di terra siano isolati in PVC ed il dimensionamento termico viene eseguito con la formula: I kee S = t (4.15) K dove K è una costante che tiene conto sia del materiale isolante che della temperatura iniziale e finale di cortocircuito ed in questo caso, per il PVC tra 30 C e 160 C vale 143. Si ricava ancora: S 10800 143 = mm (4.16) 0,340 44,14 I conduttori di terra saranno perciò realizzati con conduttori di sezione minima 50 mm isolati in PVC. 4.3 CRITERI PER LA REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI TERRA L impianto dispone già di un impianto di terra, come indicato nell elaborato grafico Planimetria opere elettriche. Poiché il progetto di potenziamento prevede la realizzazione di nuove vasche e fabbricati, si è deciso di ampliare la rete di terra attuale. Si è pensato di ampliare la maglia di corda di rame esistente, aggiungendo una corda di rame nudo nelle zone in cui verranno realizzate le nuove vasche ed il locale soffianti. Al dispersore orizzontale saranno collegati 10 nuovi picchetti verticali della lunghezza di mt che andranno ad affiancarsi a quelli già presenti. L impianto dovrà essere realizzato in modo da consentirne le verifiche periodiche d efficienza e dovrà comprendere: nuovo dispersore orizzontale, realizzato con sviluppo lineare con treccia di rame nudo di sezione non inferiore a 35 mm² (singolo filo φ min=1,8 mm), posato in intimo contatto con il terreno, con percorso evidenziato graficamente nella planimetria di progetto. dispersori verticali, realizzati in acciaio zincato a caldo tipo a croce delle dimensioni minime di 50x50x5 mm. ed infisso nel terreno vegetale per m.; Il dispersore orizzontale dovrà essere posato ad una profondità non inferiore a 50 cm e ricoperto di terreno vegetale, ed essere ispezionabile, tramite pozzetto distinto, nei punti d infissione dei dispersori verticali; il conduttore di terra è destinato a collegare i dispersori tra loro ed i collettori principali di terra, previsti in cabina MT/bt, nel quadro del depuratore QGD, nel quadro Soffianti QSOF e nel quadro della disidratazione fanghi QDF; I cavi di collegamento tra collettori di terra e il dispersore orizzontale dovranno essere di corda di rame nuda da 50 mm, protetta meccanicamente nel passaggio attraverso le pareti della struttura da foderi di 60 mm di diametro, mentre la connessione ai dispersori orizzontali dovrà essere realizzata tramite morsetti a C in rame a compressione meccanica. in ogni collettore principale di terra saranno connessi i conduttori di terra, i conduttori di protezione, i conduttori equipotenziali e gli SPD.

806000190 il conduttore di protezione dovrà essere collegato a tutte le prese a spina e tutti i punti luce dell impianto, oltre a raggiungere le masse metalliche di tutti gli apparecchi da proteggere, (non saranno ammessi conduttori di protezione con sezione inferiore a 4 mm² non protetti meccanicamente e il conduttore di neutro non potrà essere utilizzato come conduttore di protezione); il conduttore equipotenziale avrà lo scopo di assicurare la connessione fra le masse e/o le masse estranee (parti conduttrici non facenti parte dell'impianto elettrico). Al dispersore orizzontale saranno collegati tutti i ferri di armatura delle strutture in cemento armato che costituiranno il nuovo impianto di depurazione, con treccia di rame nudo di sezione non inferiore a 35 mm² (singolo filo φ min=1,8 mm). Dovranno essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero esserlo. Dovranno pure essere collegati a terra tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili, e le masse metalliche di notevole estensione esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore. Tutte le giunzioni e i collegamenti dell'impianto in oggetto dovranno essere tali da non generare allentamenti e corrosioni. L impianto di terra dovrà essere unico per l intero impianto di depurazione. 5 COLLAUDI E VERIFICHE FINALI Al termine dell'esecuzione dei lavora la Ditta installatrice, dovrà effettuate alla presenza della D.L., una serie di misure ed esami a vista tesi a verificare che l'impianto sia conforme a tale progetto ed alle normative vigenti e che non sussistano dei vizi di forma occultati. In particolare si procederà alla verifica: delle sezioni dei conduttori in genere costituenti l'impianto di terra (dispersori, dorsali, collegamenti equipotenziali); della qualità in generale dei materiali adottati per la realizzazione dell'impianto di terra. Inoltre la Ditta installatrice dovrà eseguire: misura della continuità del conduttore di protezione, con estensione anche alle masse metalliche estranee e non collegate equipotenzialmente a terra; verifica del coordinamento dell'impianto di terra con le protezioni dai contatti indiretti; la misura della resistenza globale di terra con l'impianto in condizioni ordinarie di funzionamento; l eventuale misura della tensione di passo e contatto nel caso vi sia discrepanza con il valore globale di terra e i dati della rete forniti dall'ente erogatore. Al termine delle attività, dopo averne verificato la corretta realizzazione, dovrà essere effettuata l omologazione dell impianto da parte della Ditta installatrice, che dovrà rilasciare al datore di lavoro la dichiarazione di conformità (prevista dal Decreto Ministeriale 3/08), secondo quanto regolamentato dal DPR 46/01. La dichiarazione di conformità dovrà essere corredata di certificato della camera di commercio di attestazione dei requisiti tecnico professionali della Ditta installatrice.