Gesam S.p.A. Via Nottolini, Lucca PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

Documenti analoghi
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI (P.T.T.I.)

PROVINCIA DI SONDRIO

COMUNE DI LIMBADI Provincia di Vibo Valentia PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROCEDURA PER LA DISCIPLINA DELL ISTITUTO DELL ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL ART. 5 DEL D. LGS N. 33/2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ /2016. Documento di consultazione. Marzo 2014

Allegato B. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (anni 2015/2017) Responsabile per la Trasparenza: prof. Bernardo Gabriele.

Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità (p.t.t.i.)

1. LE PRINCIPALI NOVITA

COMUNE DI BEVERINO Provincia della Spezia

Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova

Piano di Prevenzione della Corruzione della Sispi S.p.A. ******** MOG Parte Speciale

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E PER L INTEGRITA (P.T.T.I.) triennio

Art. 1 Premessa. Art. 2 Obiettivi del Programma

Nucleo di Valutazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

INDICE. PREMESSA pag. 3. I CONTENUTI DEL PROGRAMMA pag I SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA pag. 4

BOZZA PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

C.F. e P.I SERVIZI FINANZIARI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DI S.I.S.S.A. MEDIALAB S.R.L.

COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA Provincia di Lecco

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

COMUNE DI TERNATE PROVINCIA DI VARESE

Bozza verbale di verifica del collegio dei revisori del 1 trimestre 2011

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (Documento approvato dal CDA il 4 dicembre 2015 per il periodo )

COMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA'

C.F. e P.I SERVIZI FINANZIARI

C O M U N E DI IGLESIAS

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE.

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;

ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI DI LEGNO (ACCORDO ANCI - RILEGNO)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)

Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo

Piano di formazione per prevenzione della corruzione anno 2015

Chi è soggetto al controllo antimafia Sono sottoposti ai controlli antimafia i soggetti di seguito indicati (articolo 85 del codice antimafia)

Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA

Città di Imola. - Approvato con deliberazione C.C. n. 256 del , controllata dal CO.RE.CO. in data Prot. n.

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' TRIENNIO ******

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

AGGIORNAMENTO PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (ai sensi dell art. 1, comma 5, lett. a) della legge 6 novembre 2012, n.

Riferimenti normativi e circolari in materia di anticorruzione e trasparenza ALL. 2)

IL DIRETTORE. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

COMUNE DI ZAPPONETA C.A.P C.F Tel. (0884) Fax. (0884) ANNI

Indice p. 2 Presentazione del Sindaco p. 3 Descrizione del servizio p. 4 Dove, quando, come p. 5 I servizi offerti p. 6 Informazioni agli utenti p.

Roma 30 Novembre 2011 Organizzazione Sviluppo Risorse Umane e Qualità

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

Città di Cesano Maderno Prov incia di Mo nz a e Bria nz a

Campania. Risorse vincolate Agcom per le attività delegate. -

CITTA DI SAN DANIELE DEL FRIULI

ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE CC. N. 87/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA - Amministrazione Trasparente /2016

OGGETTO: Dal 2015 è l esportatore abituale a inviare le lettere d intento

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

Programma triennale. per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) di ACAM ACQUE S.p.A.

ISTITUZIONE VILLA MONASTERO. Affidamento incarico esterno per l attività di assistenza e consulenza contabile e fiscale fino al

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

TRA il Comune di VIU rappresentato dal Sindaco pro tempore MAJRANO DANIELA, di seguito denominato anche Comune (CF ) E

C O M U N E D I M O N A S T E R O L O D I S A V I G L I A N O

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

INDICE. Capitolo: Introduzione

I. MODULO ORGANIZZATIVO GESTIONE DEL CONTENZIOSO MEDICO LEGALE

Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

MAPPATURA DEI RISCHI CON LE AZIONI CORRETTIVE, TEMPI E RESPONSABILITÀ

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE

COMITATO DI PROGETTO E INFORMAZIONI UPI EMILIA-ROMAGNA

Le società pubbliche tra anticorruzione e D.Lgs. 231/01: coordinamento del Piano Triennale Prevenzione Corruzione e Modello 231

LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:

COMUNE DI GARBAGNATE MONASTERO PROVINCIA DI LECCO

COMUNE DI MELILLI. Provincia di Siracusa DETERMINA DIRIGENZIALE N 823 DEL REGISTRO GENERALE * * * * *

PROTOCOLLO D INTESA. TRA I COMUNI DI Berlingo, Castegnato, Castel Mella, Flero, Lograto, Roncadelle, Torbole Casaglia ( Ente delegato)

Regolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia

INFO DAY. procedimenti innovativi in corso. 27 marzo 2015 Sala Sirica

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

DELIBERAZIONE N. 14/28 DEL

D.M. 18 marzo 2010 (1).

COMUNE DI PIATEDA Prov. di Sondrio

C I T T À D I S U S A

AUTOMOBILE CLUB BRINDISI

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.

Contabilità economico fiscale

POLITECNICO DI TORINO

Direzione Regionale dell Umbria

COMUNE DI VENEZIA DIREZIONE: DIREZIONE PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

REGOLAMENTO ai sensi del PTTI Cap. V.2. ARTICOLO 1 - Definizioni Ai fini del presente Regolamento valgono le seguenti definizioni:

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

La procedura di nomina tratterà esclusivamente le domande convalidate.

Il Direttore del Servizio Territoriale del Sassarese. VISTA la L.R. 8 agosto 2006, n. 13 Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in

COMUNE DI MASERA DI PADOVA. REGOLAMENTO per la disciplina dell utilizzo degli apparecchi cellulari

Transcript:

Via Nottolini, 34 55100 Lucca PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2016-2018

INDICE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA... 3 1. Disposizione di carattere generale... 3 2. Destinatari... 4 3. Organizzazione e funzioni di Gesam S.p.A.... 4 4. Procedimento di elaborazione e adozione del Programma... 4 4.1 Obiettivi strategici in materia di trasparenza... 4 4.2 Indicazione degli uffici e dei dirigenti coinvolti per l individuazione dei contenuti del programma... 5 4.3 Termini e modalità di adozione del programma da parte degli organi di vertice... 5 4.4 Iniziative di comunicazione della trasparenza... 5 5. Processo di attuazione del Programma... 6 5.1 Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi... 6 5.2 Misure di monitoraggio e di vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell attività di controllo dell adempimento da parte del Responsabile della Trasparenza... 6 5.3 Strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della Sezione Amministrazione trasparente... 7 5.4 Misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico... 7 5.5 Dati ulteriori... 7

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 1. Disposizione di carattere generale La trasparenza costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate in generale dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell articolo 117 della Costituzione, che ha trovato la sua ultima definizione nel decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (di seguito, D.lgs. 33/2013 o decreto sulla trasparenza ) che organizza e riordina una serie di principi già codificati in precedenza, introducendone al contempo di nuovi. Il D.lgs. 33/2013 esplicita anche il significato della trasparenza come accessibilità totale delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività delle Pubbliche Amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull utilizzo delle risorse pubbliche, intendendo per trasparenza proprio l accessibilità per via telematica, da parte dell utenza interna ed esterna, ad ogni aspetto rilevante per valutare l operato della società. L art. 11 del D.lgs. n. 33/2013, come modificato dall art. 24-bis del D.L. n. 90 del 2014, ha esteso l intera disciplina del decreto sulla trasparenza agli enti di diritto privato in controllo pubblico e cioè alle «società e gli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile da parte di pubbliche amministrazioni, oppure agli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi, sia pure limitatamente all attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell Unione europea». Le società sono tenute a costituire sul proprio sito web una apposita Sezione, denominata Amministrazione trasparente, in cui pubblicare i dati e le informazioni ai sensi del D.lgs. 33/2013. Qualora le società controllate non abbiano un sito web, sarà cura delle amministrazioni controllanti rendere disponibile una sezione del proprio sito in cui le società controllate possano predisporre la sezione Amministrazione trasparente in cui pubblicare i loro dati. Tale decreto prescrive che gli enti debbano adottare un strumento per attuare (entro il 31 gennaio) la disciplina della trasparenza, così come prescritto dalla normativa vigente, di cui il Programma per la Trasparenza e l Integrità che indica le iniziative previste per garantire: un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida elaborate dall ANAC; la legalità e lo sviluppo della cultura dell integrità. Inoltre, si sottolinea come all interno delle società debba essere nominato un Responsabile per la Trasparenza (di seguito, Responsabile), le cui funzioni sono solitamente svolte dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione ed il cui nominativo dovrà essere indicato nel P.T.T.I.. Le società controllate sono tenute anche ad adottare autonomamente le misure organizzative necessarie al fine di assicurare l accesso civico e a pubblicare, sempre nella Sezione Amministrazione trasparente, le informazioni relative alle modalità di esercizio di tale diritto e gli indirizzi di posta elettronica cui gli interessati possano inoltrare le relative richieste. La pubblicazione dei dati sul sito istituzionale da un lato consente a tutti i cittadini un effettiva conoscenza dell azione posta in essere dai destinatari delle disposizioni sulla trasparenza al fine di sollecitare ed agevolare la modalità di partecipazione e coinvolgimento dell intera collettività, dall altro lato evidenza il raggiungimento degli obiettivi da parte della società stessa.

Il presente programma delinea le azioni che sono svolte dalla Direzione in osservanza della vigente normativa, al fine di garantire la massima trasparenza della società nei confronti della collettività. 2. Destinatari Destinatari di tali disposizioni sono, anche in questo caso, innanzitutto le pubbliche amministrazioni. Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (c.d. riforma Renzi-Madia) ha però esteso la medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni anche alle seguenti tipologie di soggetti: agli enti di diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali, comunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, ovvero i cui amministratori siano da questa nominati; limitatamente all'attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'unione europea, agli enti di diritto privato in controllo pubblico, ossia alle società e agli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'art. 2359 del codice civile da parte di pubbliche amministrazioni, oppure agli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi; alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni, in caso di partecipazione non maggioritaria, si applicano, limitatamente all'attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'unione europea, le disposizioni dell'art. 1, commi da 15 a 33, della legge 6 novembre 2012, n. 190. Successivamente l ANAC con la Determinazione n. 8 del 17 giugno 2015 «Linee guida per l attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici» ha esteso le misure introdotte dalla l. 190/2012 ai fini di prevenzione della corruzione anche alle società controllate, direttamente o indirettamente, dalle pubbliche amministrazioni. Ne consegue che Gesam S.p.A. sia tenuta, in quanto ente di diritto privato in controllo pubblico alla luce dell accezione di cui sopra, al pieno rispetto degli adempimenti previsti dal D.lgs. 33/2013. 3. Organizzazione e funzioni di Gesam S.p.A. Per l analisi e la definizione della struttura organizzativa di Gesam S.p.A., si rimanda a quando rappresentato nel paragrafo 3.2 del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione. 4. Procedimento di elaborazione e adozione del Programma 4.1 Obiettivi strategici in materia di trasparenza Di seguito, si rappresentano gli obiettivi strategici in materia di trasparenza:

garantire la massima trasparenza della propria azione organizzativa e lo sviluppo della cultura della legalità e dell'integrità del proprio personale; accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sul proprio sito istituzionale nella Sezione Amministrazione trasparente, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento dell attività sociale allo scopo di favorirne forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. 4.2 Indicazione degli uffici e dei dirigenti coinvolti per l individuazione dei contenuti del programma Il principale soggetto coinvolto nell attuazione degli adempimenti in materia di pubblicazione delle informazioni sul sito istituzionale, tenuto pertanto ad assicurarne la loro regolarità e tempestività, è il Responsabile della Trasparenza. Di seguito, si rappresentano i compiti del Responsabile della Trasparenza: svolgere stabilmente un attività di controllo sull adempimento, da parte della Società, degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l aggiornamento delle informazioni pubblicate; segnalare all organo di indirizzo politico le situazioni di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione. La segnalazione all ANAC dovrà essere effettuata nel caso in cui il Responsabile della Trasparenza ravvisi particolari situazioni di grave inadempimento da parte della Società; proporre al Responsabile della Prevenzione della Corruzione eventuali modifiche al Piano e provvedere annualmente all aggiornamento del P.T.T.I.; svolgere un attività di raccordo costante con il Responsabile della prevenzione della corruzione; assicurare la regolare attuazione dell accesso civico. 4.3 Termini e modalità di adozione del programma da parte degli organi di vertice Tale programma è adottato entro le medesime tempistiche e con le stesse modalità previste dal Piano di Prevenzione della Corruzione. 4.4 Iniziative di comunicazione della trasparenza Iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubblicati Il presente programma è stato comunicato ai diversi soggetti interessati, mediante pubblicazione sul sito internet della società nell apposita Sezione Amministrazione trasparente. Ulteriore modalità di comunicazione è data dalla trasmissione dei principi e finalità del programma durante le sessioni di formazione programmate per la diffusione dei contenuti del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.

5. Processo di attuazione del Programma La pubblicazione delle informazioni di cui al D.lgs. 33/2013 e l aggiornamento dei dati nella Sezione Amministrazione trasparente avviene ad opera del Responsabile della pubblicazione, appositamente individuato all interno della Società, che dovrà avvalersi, per lo svolgimento di tale compito, anche della collaborazione dei Responsabili/addetti delle funzioni tenute alla trasmissione della documentazione di rispettiva competenza richiesta ai fini della trasparenza. Costoro sono tenuti a trasmettere al Responsabile la documentazione secondo le specifiche modalità indicate da quest ultimo. La documentazione dovrà essere trasmessa entro tempistiche ragionevoli, comunque non oltre 10 gg dalla ricezione della richiesta. La responsabilità ultima della pubblicazione delle informazioni/dati/documenti per finalità di trasparenza rimane in capo al Responsabile della Trasparenza. 5.1 Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi Al fine di dare attuazione alla disciplina della trasparenza, è stata predisposta, nella home page del sito istituzionale di Gesam S.p.A., la Sezione Amministrazione trasparente contenente dati, informazioni e documenti così come previsti dalla normativa vigente. Il Responsabile sulla Trasparenza, nell adempimento di tale prescrizione normativa, ha ritenuto opportuno procedere come di seguito: procedere ad una prima pubblicazione di tutti quei dati e di tutte quelle informazioni relativi a specifici aspetti dell attività sociale o concernenti il vertice aziendale, quali possono essere i dati di cui agli artt. 14 e 15 del decreto sulla trasparenza; successivamente, procedere alla pubblicazione di ulteriori informazioni per le quali è previsto uno specifico obbligo di legge al fine di conformarsi pienamente alle disposizioni di cui alla normativa vigente. I dati e le informazioni sono pubblicati secondo le scadenze previste dalla legge e, laddove non sia presente una scadenza, si è rispettato il principio della tempestività. La pubblicazione dei dati è effettuata di norma entro circa 10 giorni dall adozione del provvedimento relativo all atto oggetto di pubblicazione, mentre l aggiornamento deve essere effettuato con cadenza circa semestrale. 5.2 Misure di monitoraggio e di vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza a supporto dell attività di controllo dell adempimento da parte del Responsabile della Trasparenza Il monitoraggio per la verifica dei dati viene effettuato dal Responsabile della Trasparenza con cadenza semestrale.

5.3 Strumenti e tecniche di rilevazione dell effettivo utilizzo dei dati da parte degli utenti della Sezione Amministrazione trasparente Il Responsabile della Trasparenza mette in atto le misure di controllo, monitoraggio e vigilanza sull attuazione degli obblighi di trasparenza previsti, predisponendo una pianificazione delle verifiche interne. Tali controlli si potranno realizzare attraverso i seguenti strumenti: verifiche periodiche, calendarizzate annualmente in un apposito piano delle verifiche; accertamenti a campione; verifiche puntuali, qualora si riscontrino particolari problemi o esigenze. In particolare, il Responsabile della Trasparenza conduce verifiche interne aventi ad oggetto la valutazione circa il grado di conformità di Gesam S.p.A. alle previsioni di cui al D.lgs. 33/2013. I riscontri delle attività di verifica sono riportati in un apposito verbale di audit che rappresenta le criticità esistenti e le misure correttive affinché la Società sia messa nelle condizioni di rendere pubblici quei documenti che la normativa richiede siano resi conoscibili per le società controllate, direttamente o indirettamente, da pubbliche amministrazioni. 5.4 Misure per assicurare l efficacia dell istituto dell accesso civico Una delle principali novità introdotte dal decreto sulla trasparenza riguarda l istituto dell accesso civico, disciplinato dall art. 5 dello stesso decreto sulla trasparenza. La richiesta di accesso civico, dal punto di vista della legittimazione soggettiva, non è sottoposta ad alcuna limitazione, non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della Trasparenza della società. Il Responsabile sulla Trasparenza ha il compito di pronunciarsi in ordine alla richiesta di accesso civico ed è tenuto a controllare ed assicurare la sua regolare attuazione secondo le tempistiche previste a tal fine dalle vigenti disposizioni legislative. Ne consegue che, al fine di permettere ai cittadini l effettiva esercizio di tale istituto, Gesam S.p.A. si è dotata di un apposito Regolamento che disciplina tale istituto ed ha pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente Altri contenuti - Corruzione non solo tale documento ma anche l indirizzo di posta elettronica cui inoltrare le richieste di accesso civico. Poiché in caso di ritardo o di mancata risposta, il richiedente può ricorrere al titolare del potere sostitutivo che, verificata l effettiva sussistenza dell'obbligo di pubblicazione, provvede alla pubblicazione nel sito del documento, dell'informazione o del dato richiesto, Gesam S.p.A. ha reso pubblici i nominativi del Responsabile della Trasparenza e del Titolare del potere sostitutivo. 5.5 Dati ulteriori Il principio generale della trasparenza inteso come accessibilità totale implica che i destinatari di tali disposizioni pubblichino e rendano disponibili informazioni aggiuntive oltre a quelle obbligatorie nel pieno rispetto dei termini prescritti per legge. Nell arco dei tre anni, Gesam S.p.A. si riserva la facoltà di valutare la necessità di procedere alla pubblicazione dei c.d. dati ulteriori ai fini della trasparenza.