Progetto ambientale - 21 2.1.2 INDIRIZZI PER UN PROGETTO DELLE ACQUE Il progetto delle acque è volto a dare un insieme d indirizzi per alcuni interventi sui canali consortili della parte orientale del territorio comunale veneziano. Si ritiene infatti importante poter incrociare una mappa di possibili interventi per il risanamento e il riequilibrio del sistema idrico che tenga conto del particolare tipo di ambiente - paesaggio che il corso d acqua considerato incontra. Si è così proceduto selezionando una particolare rete, significativa perché costituita da aste di particolare pregio paesistico, di rilevante capacità strutturante o relazionante, oppure di particolare funzionamento (ricettori terminali). Per comprendere poi l effettiva efficacia delle soluzioni prospettate si è condotta sia un analisi per far emergere il tipo di relazione instaurata tra l elemento considerato e la porzione di territorio su di esso scolante, attraverso un attenta mappatura dei sottobacini e dell individuazione degli andamenti delle scoline, delle pendenze e della tipologia di apporto laterale, che un indagine sulle caratteristiche morfologiche del profilo: presenza di arginature, di eventuali sponde cementificate, presenza di vegetazione ripariale, etc. Ne è emerso un quadro sintetico di seguito riportato attraverso una breve descrizione sulle condizioni del canale o del corso d acqua considerato e sulle diverse possibilità d intervento che comunque si relazionano strettamente ai caratteri di apertura o di maggiore chiusura del paesaggio attraversato. Il canale scolmatore Bazzera ha un tracciato canalizzato, con sponde cementificate, arginate in tutto il tratto terminale. Si ritengono possibili soprattutto interventi per diminuire il grado di artificialità delle sponde e in generale, interventi di ridisegno della sezione anche con l introduzione di ambiti golenali. Nel tratto di attraversamento del territorio agricolo aperto si dovrebbe comunque mantenere tale carattere contenendo le dimensioni del piano vegetale verticale delle eventuali formazioni di nuova introduzione. La fossa Pagana ha un tracciato interessato dalla prevalenza di apporto laterale diffuso, a carattere misto presenta infatti tratti cementificati e tratti con sponde più prossime al naturale. Per questo tipo di conformazione e data la sua stretta relazione con aree interessate dal costituendo bosco di Mestre vengono previsti soprattutto interventi per diminuire il grado di artificialità dei tratti interessati dalla cementificazione, e quindi interventi di modificazione del profilo e di ripristino delle bande di vegetazione laterale efficaci per la fito-biodepurazione (buffer strip).
Progetto ambientale - 22 Anche la fossa Storta ha un tracciato interessato dalla prevalenza di apporto laterale diffuso, per la contiguità con il caposaldo ambientale costituito dalle cave di Marcon, poste oltre il confine comunale, è possibile prevedere interventi anche consistenti di ripristino delle bande di vegetazione laterale efficaci per la fito-biodepurazione. Il collettore acque Alte ha un tracciato interessato nella prima parte dalla prevalenza di apporto laterale diffuso mentre nella seconda dalla prevalenza di apporto puntuale, presenta inoltre tratti cementificati e tratti di sponde prossime al naturale. Per queste caratteristiche e per i diversi paesaggi che attraversa vengono suggeriti due differenti tipi d intervento: nel primo tratto di attraversamento del costituendo bosco di Mestre si prevede la possibile modificazione del profilo con l introduzione di tratti golenali e di consistente ripristino delle bande di vegetazione laterale efficaci per la fito-biodepurazione, mentre nel tratto di attraversamento dello spazio aperto della bonifica si prevedono soprattutto interventi di modificazione del profilo con l eventuale introduzione di formazioni vegetali puntuali priva del piano vegetale verticale altofusto (monoplana bassa). Per il collettore di Levante sono previsti esclusivamente interventi di modificazione del profilo anche con l introduzione di ambiti golenali e formazioni per la fitobiodepurazione con contenute dimensioni del piano vegetale verticale (escludendo perciò specie di prima e seconda grandezza), affinché possa essere mantenuto il carattere di apertura dell ambito agricolo attraversato. Il collettore acque Medie costituisce il proseguimento del collettore acque Alte costruendo il naturale limite tra gli ambiti della bonifica e una fascia agricola maggiormente urbanizzata a ridosso del tracciato viario, per questo suo particolare carattere viene previsto un intervento di ripristino delle formazioni vegetali laterali a consistente densità, spessore e sviluppo del piano vegetale verticale (bande boscate multiplane). Per quanto riguarda il tratto collettore Fornasotti, collettore acque Basse e collettore Pagliaga, costituiscono una sorta di unica asta che immette nel fiume Dese. Hanno un tracciato interessato da prevalenti apporti laterali puntuali, per il quale si prevede un possibile ripristino della vegetazione a macchie boscate localizzate nei punti di immissione delle aste laterali. L orizzonte del paesaggio della bonifica risulterà così modificato mediante l introduzione di formazioni boschive puntuali che costituiranno una quinta trasparente sullo sfondo della quale resterà comunque percepibile l argine del fiume Dese. Il rio Pianton è caratterizzato da acque estremamente inquinate a causa degli scarichi civili e/o zootecnici dei suoi affluenti, soprattutto nel territorio del Comune di Mogliano Veneto. Il Consorzio di Bonifica Dese-Sile prevede, con interventi di priorità due, la sistemazione del rio stesso. L interesse
Progetto ambientale - 23 di un intervento sul collettore è legato alla possibilità di abbattere parte degli inquinanti prima che le acque si immettano nel Dese poiché, da quel punto in poi, è assai difficile e costoso intervenire. La realizzazione di un sistema di vasche di fito-biodepurazione all interno dello svincolo stradale (le aree ricadono in parte nel Comune di Venezia e in parte in quello di Mogliano Veneto) permetterebbe di fruire dei terrapieni esistenti (previo un eventuale intervento di consolidamento) per l arginatura delle acque, di utilizzare funzionalmente le aree interne allo svincolo e parallelamente della possibilità di ridisegnarle con elementi naturali. L intervento deve comunque garantire ogni operazione legata alla manutenzione dell infrastruttura stradale, e il progetto deve essere supportato da adeguate analisi tecniche ed essere approvato dagli enti competenti. Il tracciato del tratto finale del fiume Dese è interessato da un argine di forte rilevanza dimensionale che può essere oggetto di interventi di valorizzazione. Per ogni altro intervento sia riguardante canali consortili non specificamente interessati dal progetto, così come fossi e scoline di pertinenza non consortile, si rimanda alle indicazioni ed alle disposizioni contenute in ogni ambito in cui questi ricadono, cap. 2 - Guida agli interventi del progetto ambientale.