Alessandro Scopetti COMITATO TECNICO INTERNAZIONALIZZAZIONE Linee di indirizzo 11 dicembre 2012
Scenario: contesto internazionale 1. Il commercio mondiale è in ulteriore rallentamento nel 2012 ma è indicata una robusta ripresa nel 2013 e nel 2014; nel periodo complessivo 2012-2014 le esportazioni mondiali cresceranno del 6,2%*; 2. nel 2011 i BRIC hanno assorbito il 14% delle importazioni mondiali, gli USA il 13% 3. la Cina è da un biennio il primo esportatore mondiale 4. si evidenzia un sistematico spostamento del baricentro della domanda mondiale verso i paesi emergenti 5. l Italia è ancora il 6 esportatore mondiale, con oltre 206 mila operatori sui mercati esteri 6. crescono le opportunità collegate alla specializzazione merceologica italiana * Fonte: decimo rapporto ICE Prometeia 2
Scenario: performance del Lazio Dopo l impatto della crisi economica internazionale la capacità di esportazione del Lazio italiana ha ritrovato nel 2010 un buon ritmo di crescita, proseguito anche nel 2011 (+13,8%), ma la spinta propulsiva si sta attenuando in base ai risultati della prima parte del 2012 (+3,8% nei primi nove mesi) La quota delle esportazioni del Lazio su quelle italiane negli ultimi 5 anni evidenzia un trend crescente che passa dal 3,8% del 2007 al 4,6% del 2011, ma resta su valori molto contenuti. Anche in quota del Pil regionale la dimensione delle esportazioni è aumentata dall 8,3% all 11,1% ma resta distante dal valore nazionale (25,6%): l evoluzione indica una tendenza virtuosa ma fornisce un contributo limitato alla crescita del Pil regionale L apertura al commercio internazionale, in una fase di perdurante stagnazione della domanda interna, è per la regione un essenziale motore di crescita e conferma la centralità delle politiche di internazionalizzazione nella promozione dello sviluppo del territorio 3
Scenario: le multinazionali Le multinazionali estere nel territorio economico di Roma e del Lazio Roma, come centro politico-istituzionale a livello nazionale, è la localizzazione privilegiata per le sedi legali/amministrative delle maggiori imprese multinazionali, sia quelle a controllo estero sia a controllo nazionale Nelle altre province sono ubicati i siti produttivi di molte delle più note aziende presenti nel mondo, in particolare dei settori chimico-farmaceutico, telecomunicazioni, beni di consumo Risulta imprescindibile un azione mirante a favorire il dialogo tra multinazionali e Istituzioni locali per individuare problemi e difficoltà (certezza del diritto, rigidità del mercato del lavoro, carenza di infrastrutture materiali e immateriali, ecc.) e proporre soluzioni condivise al fine di incrementare la presenza e gli investimenti di soggetti imprenditoriali esteri nel territorio economico locale 4
Scenario: macro obiettivi Nel contesto attuale, di generalizzata crisi economica e conseguente contrazione dei consumi e di rallentamento del mercato europeo, principale sbocco del Lazio, diviene fondamentale avviare un percorso di crescita fuori dell UE Per questo le imprese del Lazio devono: sfruttare le opportunità offerte dai «nuovi ricchi» nei paesi emergenti e dai loro diversi modelli di crescita e consumo aumentare la competitività delle filiere (soprattutto quella dei beni intermedi, ora bassa) e puntare ancora di più sulla qualità replicare e ampliare i casi di successo ad altri prodotti (dai grandi marchi ad un internazionalizzazione diffusa) ad altri paesi (dai mercati tradizionali ai nuovi emergenti) o ad altre piazze commerciali (dalle grandi città sature alle regioni secondarie di nuova industrializzazione) agganciare i segmenti a maggior valore aggiunto delle catene globali del valore 5
Mission Il Comitato svilupperà le proprie attività nell ambito della delega Internazionalizzazione, confermando il ruolo imprescindibile di Unindustria e delle sue imprese nei processi decisionali dei soggetti istituzionali e non che attuano strategie e politiche di internazionalizzazione per il territorio. In tale contesto è fondamentale il collegamento strategico-operativo con l Agenzia per l Internazionalizzazione di Roma e del Lazio Scpa, promossa da Unindustria ed intesa come una cabina di regia che eviti la frammentazione di attività e risorse Metodo di lavoro Il Comitato, tramite riunioni prestabilite, metterà a sistema le esigenze e gli interessi delle imprese associate e di eventuali rappresentanti esterni che partecipano agli incontri per la realizzazione dei progetti collegati alla delega 6
Obiettivi 1. Ribadire il ruolo fondamentale di Unindustria quale interlocutore dei soggetti - istituzionali e non - che attuano strategie e politiche di internazionalizzazione attiva e passiva (i.e. attrazione investimenti) per il territorio 2. Attivare iniziative che aumentino il numero delle PMI che si affacciano sui mercati esteri; 3. Incrementare le occasioni di aggregazione tra imprese orientate all esportazione di beni e servizi (consorzi, reti d impresa, ecc.) 4. Orientare le aziende associate, soprattutto PMI, verso i BRIC e i c.d. mercati-ponte che offrono, soprattutto in prospettiva, le più interessanti opportunità di trading e di investimento 5. Costruire una banca-dati a disposizione delle associate con i riferimenti di tutti gli organismi/specialisti che operano nei principali paesi, per supportarle nelle loro strategie di internazionalizzazione 6. Rafforzare e ampliare il network dell Associazione imprenditoriale delle capitali europee (OPCE), in quanto strumento operativo per favorire il business nelle principali città del nostro continente 7
Aree target di Unindustria Mediterraneo e Caucaso: aree target di Unindustria I paesi della sponda sud-est del Mediterraneo ed il Caucaso rappresentano una macro area di grande potenziale per l economia laziale Unindustria accompagna le aziende associate in missioni imprenditoriali e ospita delegazioni di quei paesi Iniziative formative (workshop, seminari) dedicate a paesi dell area (Turchia, Tunisia, Georgia, Azerbaijan) PRO prossimità geografica diversificazione della domanda locale minori costi di manodopera vicinanza culturale esistenza programmi UE di partenariato CONTRO volatilità dei prezzi delle risorse oil&gas forte concorrenza di soggetti terzi relativa instabilità politica 8
Linee di intervento Gli strumenti individuati dal Comitato per raggiungere gli obiettivi sono: FORMAZIONE: sviluppare iniziative che aiutino le aziende a dotarsi di manager esperti nelle problematiche collegate all export; creare sinergie con le strutture locali e nazionali dedicate (SACE, SIMEST, Sviluppo Lazio, ecc.) INFORMAZIONE: organizzare momenti informativi sui mercati più interessanti per le imprese del Lazio AGGREGAZIONE: favorire la creazione di reti d impresa per l internazionalizzazione, avviare progetti per mettere stabilmente in contatto le imprese del Lazio con soggetti istituzionali (Ambasciate, Camere di Commercio) e privati (altre associazioni di imprese) in modo da ricercare e sviluppare le opportunità di business 9