Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Linee guida per l assegnazione e la compilazione delle Tesi di laurea.

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Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Diritto Penale Prof. Nicola Selvaggi Linee guida per l assegnazione e la compilazione delle Tesi di laurea Assegnazione L assegnazione della tesi può essere chiesta soltanto da chi abbia già superato l esame di Diritto penale. La richiesta di assegnazione della tesi di laurea dovrà essere presentata via e-mail all indirizzo richiestatesipenale@unirc.it. Tale richiesta dovrà essere corredata dalla presentazione di tre brevi elaborati (abstract), ciascuno di mezza pagina, contenenti tre differenti proposte di argomenti che lo studente intende affrontare nel corso della stesura della propria tesi, con particolare attenzione al programma della ricerca e al possibile sviluppo dell elaborato. In caso di valutazione positiva verrà fissato un incontro per la discussione del titolo e l assegnazione. Gli studenti assegnatari della tesi di laurea in diritto penale dovranno inviare in primo luogo l indice provvisorio e una premessa; a seguire, un capitolo alla volta, attendendone l approvazione con eventuali modifiche e richieste di integrazioni. L elaborato completato dovrà essere consegnato entro 30 giorni dall esame di laurea. La cattedra provvederà, in occasione delle sessioni di laurea, a pubblicare un avviso contenente i giorni nei quali gli studenti potranno presentare la tesi oppure inviarla all indirizzo e-mail anzidetto. 1

Tecniche redazionali Al fine di predisporre un ragionato e metodico lavoro, è opportuno che lo studente, prima di iniziare a scrivere la tesi, provveda a redigere un dettagliato indice dei singoli capitoli che suddivideranno la tesi, corredati dai rispettivi paragrafi e sotto-paragrafi, suscettibile di modifiche in itinere, e sottoporlo al docente. È, inoltre, utile predisporre una bibliografia iniziale, per approfondire il tema. Si raccomanda di utilizzare la seguente formattazione: - Formato: 29x21 cm (A4) - Margini: superiore 2,5; inferiore, 2; sinistro, 2; destro, 2 - Carattere: Times New Roman - Dimensione: 12 - Interlinea: 1,5 - Spaziatura paragrafo: nessuna spaziatura, tab a inizio paragrafo Latino e Parole straniere Il latino e le parole straniere vanno riportate in lingua originale, nonché in corsivo: (es.: obiter dictum; faute, Schuld; Manslaughter). Citazioni bibliografiche e Note a piè pagina La tesi di laurea origina dalla lettura ed elaborazione critica degli scritti altrui. Si raccomanda agli studenti che, in specifiche parti della tesi, ritengano opportuno non rielaborare il pensiero dell autore ma riportarlo fedelmente, di inserire la frase di riferimento in corsivo e tra virgolette, in un apposita nota a piè di pagina, recante la precisa indicazione dell autore, della fonte (il libro), del luogo (la pagina) da cui si cita. Peraltro, anche ove lo studente abbia ricostruito a parole proprie il convincimento di un qualsiasi autore è fondamentale riportare, questa volta senza caratteri corsivi né virgolette, nelle note a piè di pagina sia il nome dell autore che quello della sua opera. Regole per la citazione bibliografica Monografie 1. Nome puntato e cognome dell autore (o degli autori o del curatore) in maiuscoletto. Se diversi autori scrivere AA.VV. (autori vari); 2

2. Titolo e sottotitolo in corsivo; 3. Numero edizione (eventuale); 4. Casa editrice; ovvero 5. Luogo di edizione; 6. Data di edizione (se non presente, scrivere n.d.); 7. Numero della/e pagina/e di riferimento. Esempio1: F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, 9ª edizione, Cedam, (oppure Padova), 2015, p. 283. Esempio2: A. FIORELLA (a cura di), Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale, 2ª edizione, Giappichelli (oppure Torino), 2016, pp. 217-227. Atti di congressi, seminari, saggi di opere collettive 1. Nome puntato e cognome dell autore in maiuscoletto; 2. Titolo del capitolo o del saggio tra virgolette e in corsivo; 3. in; 4. Eventuale nome del curatore l opera collettiva (a cura di, diretto da, AA.VV.); 5. Titolo dell opera collettiva in corsivo; 6. Eventuale numero del volume dell opera in cui si trova il contributo; 7. Casa editrice; oppure 8. Luogo di edizione; 9. Anno; 10. Numero della/e pagina/e di riferimento. Esempio1: G. FIANDACA, Le misure patrimoniali nelle fonti internazionali ed europee e il sistema penale italiano, in AA.VV., Misure patrimoniali nel sistema penale: effettività e garanzia, Atti del Convegno svoltosi a Milano, 27 novembre 2015, Giuffré, Milano, 1998, pp. 11-24. Esempio2: A. FIORELLA, Reato (dir. pen.), in Enciclopedia del Diritto (oppure Enc. Dir.), vol. XXXVIII, Giuffré, Milano, 1987, pp. 770 ss. Articoli di riviste 1. Nome puntato e cognome dell autore in maiuscoletto; 2. Titolo dell articolo o capitolo in corsivo; 3. in; 4. Titolo della rivista in corsivo; 3

5. Numero e anno; 6. Pagine in cui appare l articolo. Bianco, in Diritto Penale e Processo (oppure Dir. Pen. e Proc.), n. 5/2017; pp. 571-578. Articoli di riviste telematiche 1. Nome puntato e cognome dell autore in maiuscoletto; 2. Titolo tra virgolette e in corsivo; 3. in; 4. Fonte in corsivo; 5. Data di pubblicazione (gg/mm/aaaa); 6. disponibile su; 7. URL Esempio: F. D ALESSANDRO, La responsabilità penale del sanitario alla luce della riforma Gelli- Esempio: F. VIGANÒ, Strasburgo ha deciso, la causa è finita: la Cassazione chiude il caso Contrada, in Diritto Penale Contemporaneo, 26 settembre 2017, disponibile su https://www.penalecontemporaneo.it/d/5616-strasburgo-ha-deciso-la-causa-e-finita-la-cassazionechiude-il-caso-contrada Giurisprudenza 1. Autorità giudiziaria; 2. gg/mm/aaaa pronuncia; 3. Numero pronuncia; 4. in; 5. Eventuale rivista/raccolta in cui è stata pubblicata in corsivo; 6. Numero e anno; 7. Pagina/e di riferimento. Esempio1: Corte Cost., 3 ottobre 1975, n. 236 Esempio2: Cass. Pen., sez. III, 19 luglio 2011, n. 28731. Esempio3: Cass. Pen., sez. III, 26 febbraio 1988, n. 681, in Riv. It. Dir. proc. pen., 2000, pp. 364 ss. 4

Regole generali Quando un testo e già stato citato in precedenza, si ripetono il nome dell'autore e il titolo abbreviato + op. cit. + indicazione della/e pagina/e citata Esempio: F. MANTOVANI, op. cit., p. 283. Se tuttavia di un autore vengono citate più opere, occorrerà allora indicare, anche in forma abbreviata, il titolo Esempio: F. Mantovani, Diritto penale, cit., p. 283. Si usera ivi + l'indicazione della/e pagina/e da cui si cita, nel caso in cui un testo sia stato gia citato nella nota immediatamente precedente. Esempio: Ivi, p. 283. Si fara uso di ibidem quando si cita la stessa pagina dell opera. Esempio: F. MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, ibidem. Regole per le note a piè pagina Le note danno informazioni che, per loro natura accessoria ovvero per considerazioni di chiarezza o di spazio, non e conveniente presentare nell'area del testo: dunque verranno numerate progressivamente e raccolte tutte a pie di pagina oppure alla fine di ogni capitolo. Esse sono redatte in forma breve e chiara, e si suddividono in: 1. Note di riferimento bibliografico, contengono informazioni bibliografiche: servono dunque ad indicare la fonte della citazione. 2. Note di rimando (o di rinvio), servono ad aggiungere su un argomento discusso nel testo ulteriori indicazioni bibliografiche di rinforzo mediante rinvii esterni, ad altri testi, oppure interni ad un 5

capitolo, o paragrafo, della tesi stessa. Tali rinvii sono introdotti generalmente da: Cfr; Si veda; Contra; In senso conforme; In senso difforme. 3. Note di contenuto (o di discussione), servono ad ampliare e specificare le affermazioni fatte nel corso della trattazione, evitando cosı di appesantire il testo con affermazioni che, seppure importanti, rischiano di far perdere fluidità al discorso. Possono, inoltre, essere oggetto di note di contenuto la traduzione italiana di una citazione che (nel testo) era essenziale dare in lingua straniera o, viceversa, la versione originale che, nel testo, si e preferito fornire in italiano. E bene infine ricordare che: nelle note e preferibile non inserire capoversi (gli a capo ) anche nelle note, le citazioni dovranno essere tra virgolette doppie (in tal caso, al riconoscimento dell'autore e della fonte da cui si cita, si procedera indicando i riferimenti bibliografici tra parentesi tonda immediatamente dopo la citazione). Abbreviazioni Le abbreviazioni possono essere utilizzate sia nel testo che nelle note a piè di pagina e nella bibliografia. Possono essere redazionali (es.: Articoli = artt.; Capitoli = capp.; Codice = cod.; Ibidem = Ibid.; Idem = Id; Numero = n.; Seguente = sg.; Tabella = tab ) oppure relative alle pubblicazioni citate (es. Journal = J.; Rivista = Riv ). In caso di utilizzo regolare delle abbreviazioni, è opportuno inserire nell elaborato una tabella riepilogativa di tutte le abbreviazioni impiegate. Figure e tabelle L inserimento di grafici, immagini, figure e tabelle richiede sempre l indicazione della fonte e della data di aggiornamento dei dati presentati. Elaborato finale Si noti come la tesi debba constare, al termine, di indice, introduzione, capitoli adeguatamente muniti di note, conclusione, bibliografia e sitografia. In genere, il capitolo conclusivo non contiene alcun aspetto nuovo (cioe non trattato in precedenza), tuttavia puo indicare i limiti della ricerca e puo fornire, nel contempo, spunti per ulteriori approfondimenti. La tesi si chiude con una bibliografia finale che contiene l'elenco delle pubblicazioni in ordine alfabetico per autori (e per anno quando ci siano piu opere dello stesso autore), consultate per la 6

stesura della tesi stessa e con una sitografia che può contenere riviste giuridiche online ovvero ulteriori siti giuridici citati. Non è necessario indicare le pagine consultate, che dovranno invece essere specificamente indicate nelle singole note a piè di pagina. Si consigliano i seguenti testi, utili per l individuazione dei migliori criteri di redazione della tesi: - U. ECO, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, 2001; - G. NAPOLITANO (a cura di), Le avventure del giovane giurista. Guida alla ricerca nel diritto, Editoriale Scientifica, 2014. 7