IVANO BOSI Marazzato Soluzioni Ambientatali srl Responsabile sistemi di gestione. Prevenire il rischio inquinamento: il profilo tecnico

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IVANO BOSI Marazzato Soluzioni Ambientatali srl Responsabile sistemi di gestione Prevenire il rischio inquinamento: il profilo tecnico

Percorso della presentazione - Concetto di LiDA e di PIA Intervenire = P.I.A. Pronto Intervento Ambientale Primo Intervento Ambientale PURTROPPO Intervento Ambientale Prevenire = Li.D.A. Limitazione del Danno Ambientale Ma di cosa parliamo? Poniamo dei riferimenti 2

Il focus sui liquidi La statistica Secondo il UK Public Fire Services, i principali incidenti chimici sono dovuti a spillamenti e perdite, spesso legati a errori umani o a reazioni indesiderate. Tutto questo comporta un rischio di danno ambientale Acque di spegnimento 78 % Eventi che comportano l intervento su liquidi 59 % Eventi potenzialmente in siti industriali Analisi su 968 incidenti nell ultimo decennio 3 3

Casi di specie: Rottura circuito di raffreddamento Caso 1 Rottura tubazione circuito di raffreddamento presse con afflusso di olio nel circuito acqua (fuga di circa 1500 litri) Intervento squadra emergenza interna Voce Valore Intervento mezzi di scavo 8.000 Inquinamento laghetto e canali di esterni Smaltimento terreni di fondo canali 25.000 Analisi e rapporti con enti 7.000 40.000 4

Casi di specie: Danno in centrale termica Caso 2 Collisione con muletto Rottura tubazione alimentazione gasolio; perdita di circa 1000 litri Voce Valore Intervento mezzi 1.900 Smaltimenti 900 Analisi e rapporti con enti 400 Materiali di consumo 500 3.700 5

Casi di specie: Rottura in centrale termica Caso 3 Dismissione parziale di centrale termica perdita da circuito acqua Voce Intervento bonifica cavedi e tubazioni Valore 131.000 Smaltimento liquidi 134.000 Smaltimento solidi 15.000 Materiali di consumo 8.000 288.000 6

Analisi del contesto, con definizione delle vie di fuga dei bersagli ambientali sensibili Contesto, rimando a norme UNI 14001 UNI 9001 in rev 2015 Concetto di vie di fuga e di bersagli ambientali sensibili Norma DIN V 19250 7

Contesto, rimando a norme UNI 14001 UNI 9001 rev 2015 8

Concetto di vie di fuga e di bersagli ambientali sensibili Conosco la mia rete fognaria? Dove può andare il prodotto Conosco le pendenze? Sono certo della tenuta della rete fognaria? Farsi domande Ho usato in passato pozzi perdenti? Cosa ho intorno Ho usato in passato serbatoi interrati? Che terreni ho intorno? La falda superficiale a che quota è? 9

Definizione delle priorità: Norma DIN V 19250 Probabilita Conseguenze Insignificante Bassa Moderata Alta Catastrofica Certa Bassa Media Alta Alta Estrema Altamente probabile Bassa Bassa Media Alta Estrema Probabile Bassa Bassa Media Alta Estrema Scarsamente probabile Bassa Bassa Media Alta Alta Rara Bassa Bassa Media Alta Alta 10

Norma DIN V 19250 adattata 11

Norma DIN V 19250 a Probabilità di danno Probabilità danno massimo Rara Modesta Frequente o certa Prevedibilità evento Prevedibilità evento Possibile Quantità coinvolta <1 mc >1 mc Quantità sostanza coinvolta Sistema ambiente coinvolto Confinato NON confinato Confinato Gravità ambientale sostanza Non normato Ambiente di possibile destino Caratteristiche di pericolo delle sostanze 12

Norma DIN V 19250 esempio Zona dove movimento Si svuota parzialmente Può rimanere su asfalto Può andare sul terreno Si svuota completamente Si potrebbe rompere cisternetta Movimentazione soda 28% - H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari 13

Le disposizioni di lavoro Gestione delle modifiche collegamento tra norme UNI 10617-2012 Tipi di modifiche e ricadute 14

Gestione delle modifiche Collegamento tra norme UNI 10617-2012 UNI 10617:2012 Impianti a rischio di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Requisiti essenziali. La MODIFICA come fonte di rischio GESTIRE le modifiche organizzative, procedurali, impiantistiche ed il relativo aggiornamento modifica qualsiasi variazione permanente o temporanea che possa avere qualunque influenza sulle condizioni di sicurezza. modifica temporanea modifica di impianto, organizza modifica temporanea o sistema con validità temporale definita di 6 mesi. modifica permanente modifica di impianto, organizza modifica permanente o sistema non soggetta a restrizioni di validità temporale. 15

Tipi di modifiche e ricadute DETTAGLIO MODIFICA Le modifiche sono correlate con aspetti TECNICI Le modifiche sono correlate con aspetti ORGANIZZATIVI Le modifiche sono correlate con aspetti GESTIONALI 16

Le modalità di comprensione comunicazione dell evento incidentale Elemento sostanziale è la analisi corografica del sito per la definizione delle modalità di intervento / segnalazione delle zone interessate; Azioni sul sistema di raccolta delle acque / intercettare / segregare Definizione delle modalità di composizione delle squadre di intervento Definizione delle comportamento delle squadre di intervento 17

Corografica del sito Cosa c è intorno? Cosa c è sotto? I liquidi dove vanno? 18

Azioni : intercettare / segregare Dotarsi di presidi 19

Composizione della squadra di emergenza Gruppo di gestione dell emergenza Gruppo di intervento in emergenza Coordinatore generale Direzione emergenza Direzione «incidente» Gestione personale Resp. di Area RSPP Resp. Logistica Coord. Sicurezza Capo operazioni Resp. Ambiente HSM Medico Coord. relazioni Resp. Manutenzioni Team intervento tecnico Sq. antincendio 20

Comportamento delle squadre di intervento Fase 1 Ricognizione emergenza Relazione con situazione simulate Fase 2 Valutazione del rischio Relazione con situazione simulate Fase 3 Decisone e attuazione Report informativo Accertamento dei fatti Valutazione espansione Intervento: Risorse / azioni Controllo operazioni 21

Formazione e informazione del personale di sito Definizione degli aspetti operativi per la formazione e informazione del personale di sito 22

La simulazione Pianificazione Analisi e miglioramento Piano prove Sviluppo Esercitazione 23

La valutazione della efficacia Differenziare le prove per: scenari dotazioni concordate e a sorpresa in date definite Individuare indicatori di efficacia significativi, come tempo di intervento completezza dotazioni conoscenza dei compiti 24

La segnaletica a supporto Identificare i tombini Indicare il deflusso Segnalare zone particolari 25

Coordinamento delle attività interne / esterne Definizione delle modalità di intervento; con coordinamento delle attività interne, esterne a supporto e degli Enti Pubblici 26

Certezza di ruoli e responsabilità Responsabilità: rispondere dei propri atti e delle proprie scelte Autorità: Potere legittimo di emanare disposizioni vincolanti per i destinatari Coordinatore generale Direzione emergenza Direzione «incidente» 27

Gestione della comunicazione e relazione con gli Enti di controllo Prepararsi a gestire la comunicazione Comunicare le esercitazioni A fronte di evento in formare i responsabili; fornire informazioni essenziali e certe A fronte i responsabili informano i dipendenti ; fornire informazioni essenziali; comunicare che solo personale incaricato dalla Direzione è autorizzato a relazionarsi con l esterno dell azienda. 28

Proposta di criteri per attivazione Individuazione dei limiti di intervento interno al fine di attivazione efficace dell intervento a supporto esterno. 29

consigli principali Limitazione dispersione esterna sito Sensibilità area coinvolta potenzialmente Chi interviene - Individuazione dei limiti di intervento interno Area impermeabilizzata ALTA MEDIA BASSA Sì No E' potenzialmente coinvolta la fogna Sì No N Scheda 01 Postazione n Cap. Centrale Termica Descrizione postazione Estratto planimetria Tipo di reazione Categoria evento Reazione interna Reazione esterna a contratto PRIMA Confinare Assorbire Coprire tombini Reazione esterna VVF SECONDA TERZA Confinare Assorbire Coprire tombini Confinare Assorbire Coprire tombini Attivare Attivare Etichettatura DPI Sostanza coinvolta OLIO DIATERMICO KIT ORGANICI + COPRITOMBINO Categoria evento PRIMA SECONDA TERZA Volume versato (litri) pericoli principali consigli principali Sensibilità area coinvolta potenzialmente <50 50-200 >200 Ambientali. Per l olio diatermico rischio sicurezza infiammabilità ed alta temperatura Limitazione dispersione esterna sito ALTA MEDIA BASSA La scheda di area sensibile Area impermeabilizzata E' potenzialmente coinvolta la fogna Sì Sì No No Tipo di reazione Categoria evento Reazione interna Reazione esterna a contratto PRIMA Confinare Assorbire Coprire tombini Reazione esterna VVF 30

Grazie dell attenzione 31