U F F I C I O S TA M PA Via Pio VII, 97 10135 TORINO tel. 011-6177282 cell. 335-7662297 E-M A I L: u f f i c i o s t a m p a. t o @ c o l d i r e t t i. i t S I T O: w w w. t o r i n o. c o l d i r e t t i. i t coldiretti indice NEWS COLDIRETTI: Salute, nocciole turche a rischio in dolci e cioccolata NEWS COLDIRETTI: Vino novello al via con 17 milioni di bottiglie latte CORRIERE DELLA SERA: Quote latte, multe miliardarie CORRIERE DELLA SERA: Un mutuo per mettermi in regola, ora voglio vedere chi mi premierà CORRIERE DELLA SERA: Sanzioni per settecentomila euro, non le pago e non mi pento agricoltura ARENA: Coldiretti, Speculazioni in corso sui terreni agricoli LA REPUBBLICA: Ma per mais e soia segnali di ripresa, in India i primi rialzi di prezzo economia LA REPUBBLICA: Crisi, la Ue è pessimista Crescita zero e recessione LA REPUBBLICA. Il pericolo adesso si chiama oil crunch rassegna stampa OK_COVER_RASTA2008.qxd 3 novembre 2008
Filippo Tesio Oggetto: SALUTE: COLDIRETTI, NOCCIOLE TURCHE "A RISCHIO" IN DOLCI E CIOCCOLATA Data: Lunedì, 3 novembre 2008 10:53 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: SALUTE: COLDIRETTI, NOCCIOLE TURCHE "A RISCHIO" IN DOLCI E CIOCCOLATA N. 809 3 novembre 2008 SALUTE: COLDIRETTI, NOCCIOLE TURCHE "A RISCHIO" IN DOLCI E CIOCCOLATA Nel 2008 ogni settimana sono state scoperte spedizioni con livelli di aflatossine pericolosi Il fatto che ogni settimana nel 2008 vi è stata la segnalazione all interno dell Unione Europea di carichi di nocciole provenienti dalla Turchia con la presenza di aflatossine superiore ai limiti di legge è particolarmente allarmante per l Italia dove si importano oltre 25 milioni di chilogrammi di nocciole sgusciate all'anno ed in sostanza è turca una nocciola su tre in creme, cioccolatini, gelati e dolci vari prodotti in Italia. E quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati raccolti dal sistema di allarme rapido comunitario (RASFF), nel sottolineare che il dato è preoccupante se si considera che solo il 5 per cento delle nocciole importate dalla Turchia è sottoposto per legge a controllo. Le aflatossine sono prodotte da funghi che possono contaminare prodotti alimentari con effetti particolarmente gravi fino allo sviluppo di forme tumorali molto gravi e di altre patologie. L Italia - continua la Coldiretti - è il principale importatore europeo di nocciole turche dopo la Germania. Le nocciole - spiega la Coldiretti - vengono utilizzate sopratutto come ingredienti degli alimenti (creme, cioccolata, gelati e dolci vari) e per questo al consumatore europeo resta sconosciuta la provenienza dei prodotti che acquista. Di fronte all aumento dei rischi sanitari è immediatamente necessario - sostiene la Coldiretti - rendere obbligatoria l origine dei prodotti agricoli impiegati in tutti gli alimenti per consentire scelte di acquisto consapevoli ma anche interventi rapidi in caso i problemi per la salute per il ritiro dei prodotti contaminati dal mercato. L Italia, peraltro - continua la Coldiretti - con oltre 67.000 ettari coltivati, è il primo produttore di nocciole europeo e secondo mondiale, proprio dopo la Turchia, con oltre il 98 per cento della produzione che si sviluppa tra Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia, in zone difficili, collinari, a rischio erosione ed abbandono. Ma la pregiata nocciola Made in Italy rischia di scomparire schiacciata dalla sleale concorrenza dei Paesi terzi, agevolati non solo da minori costi di produzione, ma da vincoli e controlli inadeguati, specialmente in campo sanitario. Nell'immediato - conclude la Coldiretti - occorre quindi attivare un osservatorio permanente sulle nocciole, per monitorare la situazione di mercato e il meccanismo di formazione dei prezzi, per evitare un cartello tra operatori commerciali a danno dei produttori, ma anche rafforzare i controlli qualitativi e sanitari alle frontiere, affinché le nocciole importate rispettino le stesse norme imposte dall'unione Europea. Pagina 1 di 2
Filippo Tesio Oggetto: MADE IN ITALY: COLDIRETTI, VINO NOVELLO AL VIA CON 17 MLN DI BOTTIGLIE Data: Lunedì, 3 novembre 2008 11:20 Da: Coldiretti - Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it> Conversazione: MADE IN ITALY: COLDIRETTI, VINO NOVELLO AL VIA CON 17 MLN DI BOTTIGLIE N. 812-3 Novembre 2008 MADE IN ITALY: COLDIRETTI, VINO NOVELLO AL VIA CON 17 MLN DI BOTTIGLIE Dalla mezzanotte e un minuto di mercoledì 5 novembre sarà possibile stappare la produzione di circa 17 milioni di bottiglie di novello realizzata in Italia nel 2008 e in vendita in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie per essere consumate entro i prossimi sei mesi, termine ultimo consigliato affinché il primo vino dell'annata ad essere imbottigliato mantenga inalterate le proprie caratteristiche. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si prevede una leggera ripresa rispetto alla produzione dello scorso anno anche per effetto di una vendemmia buona per qualità e quantità con una produzione in aumento del 5 per cento per 45 milioni di ettolitri. Le bottiglie di novello Made in Italy - rileva la Coldiretti - arrivano quest anno sul mercato, secondo quanto previsto da un decreto ministeriale, con ben due settimane di anticipo rispetto al concorrente beaujolais nouveau francese, che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (il 20), quando è previsto per legge il déblocage. I prezzi delle bottiglie di novello Made in Italy in vendita variano - sottolinea la Coldiretti - su valori compresi tra i tre e gli otto euro a bottiglia, con una media di 5-6 euro. Il "vino da bere giovane" è nato negli anni ' 50 in Francia nella regione Beaujolais e le sue caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy. Ormai da molti anni il novello è divenuto anche in Italia un fenomeno di mercato e di costume che esercita una forte attrattiva soprattutto sul pubblico dei più giovani e meno esperti per la sua leggerezza, la bassa gradazione (11 gradi), il bouquet aromatico, la trasparenza del colore rosso rubino, l'abbinamento con i prodotti autunnali, dalle caldarroste ai prodotti tipici del territorio come salumi, verdure in pinzimonio e formaggi piccanti a pasta molle consumati in casa o fuori casa in pizzerie, enoteche, winebar, ristoranti e nelle piazze dove si moltiplicano le Sagre e le Feste paesane in suo onore. Il fatturato del vino novello - stima la Coldiretti - supera gli 80 milioni di euro ed è realizzato da quasi quattrocento aziende con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme alla Toscana copre quasi la metà della produzione nazionale, mentre a seguire si posizionano il Trentino, l'emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, il Lazio, l' Umbria, il Piemonte e le Marche. La produzione italiana - conclude la Coldiretti - è caratterizzata sopratutto da novelli monovitigno con l'utilizzazione di un'ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d'avola, ecc.) anche se quelli più utilizzati sono nell'ordine Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera. Pagina 1 di 2