Gestione delle emergenze, Il piano d emergenza della città G. Messina

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Torino 10 febbraio 2017 Gestione delle emergenze, Il piano d emergenza della città G. Messina

01/02/2017 2 1.0 / La gestione dell emergenza 1.1 / il Servizio nazionale della protezione civile 1.2 / la pianificazione dell emergenza 1.3 / alcuni spunti alla luce dei cambiamenti climatici

01/02/2017 3 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Immagine dal sito: http://www.repubblica.it

01/02/2017 4 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Cos è la protezione civile http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp?contentid=leg1602 Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile. (Testo aggiornato con il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, coordinato con la legge di conversione 15 ottobre 2013, n. 119) - Art. 1- bis. Servizio nazionale della protezione civile 1. È istituito il Servizio nazionale della protezione civile al fine di tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

01/02/2017 5 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Le attività della protezione civile http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischi.wp L Italia è un Paese ad alto rischio. Terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, incendi. Rischi naturali cui si sommano a quelli legati alle attività dell uomo, che contribuiscono a rendere fragile il nostro territorio. Previsione e prevenzione dei rischi, soccorso delle popolazioni colpite, contrasto e superamento dell'emergenza e mitigazione del rischio sono le attività di protezione civile individuate dalla legge n. 225/92, istitutiva del Servizio Nazionale. Obiettivi principali di queste attività sono la tutela delle persone e la salvaguardia del territorio.

01/02/2017 6 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Le attività della protezione civile http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischi.wp L attività di previsione svolta con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti mira a valutare gli scenari di rischio e, quando possibile, a preannunciare, monitorare, sorvegliare e vigilare gli eventi e i livelli di rischio attesi. Allertamento, pianificazione, formazione, diffusione della conoscenza della protezione civile, informazione alla popolazione, esercitazioni e applicazione della normativa tecnica sono i principali strumenti di protezione civile per la prevenzione dei rischi sul territorio e hanno l obiettivo di evitare o limitare i danni in caso di emergenza.

01/02/2017 7 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Le attività della protezione civile http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischi.wp L attività di soccorso consiste, invece, nell insieme degli interventi di prima assistenza alle popolazioni colpite. Il superamento dell'emergenza, infine, consiste nell insieme delle iniziative necessarie per rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita nei territori colpiti.

01/02/2017 8 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Le attività della protezione civile http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischi.wp - Art. 3. Attività e compiti di protezione civile. [...] 6. I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento a quelli previsti all'articolo 15, comma 3-bis, e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di protezione civile.

01/02/2017 9 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Tipologie eventi e risposta di protezione civile - Art. 2. Tipologia degli eventi ed ambiti di competenze. 1. Ai fini dell'attività di protezione civile gli eventi si distinguono in: a) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; b) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria; c) calamità naturali o connesse con l'attività dell'uomo che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.

01/02/2017 10 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Gli eventi FENOMENI PREVEDIBILI La rottura dell argine del Torrente Chisola (Moncalieri, novembre 2016) FENOMENI NON PREVEDIBILI (Viareggio, luglio 2009) Immagine tratta dal sito: http://www.dirittodicritica.com

01/02/2017 11 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Componenti del Servizio nazionale della protezione civile - Art. 6. Componenti del Servizio nazionale della protezione civile. 1. All'attuazione delle attività di protezione civile provvedono, secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive competenze, le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, i comuni e le comunità montane, e vi concorrono gli enti pubblici, gli istituti ed i gruppi di ricerca scientifica con finalità di protezione civile, nonché ogni altra istituzione ed organizzazione anche privata. [ ] 2. Concorrono, altresì, all'attività di protezione civile i cittadini ed i gruppi associati di volontariato civile, nonché gli ordini ed i collegi professionali. [ ]

01/02/2017 12 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile L'autorità comunale di protezione civile - Art. 15. Competenze del comune ed attribuzioni del sindaco. [...] 3. Il sindaco è autorità comunale di protezione civile. Al verificarsi dell'emergenza nell'ambito del territorio comunale, il sindaco assume la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune, nonché il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al prefetto e al presidente della giunta regionale.

01/02/2017 13 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile L'autorità comunale di protezione civile 3-bis. Il comune approva con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali. 3-ter. Il comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti.

01/02/2017 14 1.1 / Il Servizio nazionale della protezione civile Riassumendo il Servizio nazionale della protezione civile istituito al fine di tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi; Attività di Protezione Civile: Previsione; Prevenzione; Protezione/Soccorso; Superamento dell'emergenza; Tipologia degli eventi: a), b), c); Componenti: amministrazioni dello Stato; regioni; province; comuni; comunità montane; istituti e gruppi di ricerca scientifica;.; Il sindaco: autorità comunale di protezione civile.

01/02/2017 15 1.2 / La pianificazione dell emergenza Il piano di emergenza comunale Piano d'emergenza - è il documento che, a partire dall analisi delle problematiche esistenti sul territorio, prevede l organizzazione di procedure, di attività di monitoraggio e di assistenza alla popolazione che devono essere portate avanti da una struttura organizzata per operare in situazioni di emergenza.

01/02/2017 16 1.2 / La pianificazione dell emergenza

01/02/2017 17 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le risorse Per la protezione civile la parola risorsa indica qualunque bene che possa essere messo a disposizione di chi opera nelle attività di previsione e prevenzione e di chi, durante una calamità, deve poter immediatamente organizzare efficaci soccorsi. Si distinguono in: risorse umane; risorse strumentali; risorse finanziarie. La protezione civile deve cercare di utilizzare al meglio le risorse esistenti ed operanti nel territorio, evitando di crearne delle nuove se non necessarie.

01/02/2017 18 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le risorse umane risorse umane (persone, gruppi o associazioni di persone che possono fornire un contributo concreto alle attività espletate dalla protezione civile, quali enti, organismi pubblici o privati, professionisti, tecnici, volontari, ecc.); http://www.comune.collegno.gov.it/norme.aspx Piano Interno di Attivazione della Città di Collegno Sala Operativa Comunale di Vercelli

01/02/2017 19 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le risorse strumentali materiali e mezzi pubblici e privati messi a disposizione, che consentono di realizzare interventi necessari per tutte le attività di protezione civile. Esempio di risorse strumentali: Le aree di emergenza sono luoghi individuati sul territorio destinati, in caso di emergenza, ad uso di protezione civile.

01/02/2017 20 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le risorse strumentali Vengono distinte in: Aree di ammassamento - spazi di raccolta e concentrazione di mezzi, materiali e personale necessari alle attività di soccorso; Aree di attesa - punti di raduno della popolazione al verificarsi di un evento calamitoso: sono luoghi sicuri dove recarsi con urgenza al momento della ricezione dell allertamento o nel momento in cui l evento calamitoso si fosse già manifestato; Aree di accoglienza - luoghi predisposti per il ricovero della popolazione evacuata o idonei all installazione di insediamenti abitativi. Le chiavi

01/02/2017 21 1.2 / La pianificazione dell emergenza Gli scenari di rischio Lo scenario è una valutazione preventiva (una descrizione sintetica accompagnata da una cartografia esplicativa), dei possibili effetti determinati da un evento, naturale o antropico, sull uomo e sulle infrastrutture presenti nel territorio. Da tale previsione consegue l analisi dei probabili sviluppi progressivi e finali prodotti sul sistema antropico. Scenario sul rischio idrogeologico del Comune di Riva presso Chieri Pubblicazione dei messaggi di allerta alla popolazione

01/02/2017 22 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le procedure operative Le procedure sono l insieme organizzato delle azioni da condurre in sequenza logica e temporale per affrontare un emergenza con il minor grado di improvvisazione e il maggior automatismo possibile. La realizzazione di tale obiettivo richiede da parte dei soggetti coinvolti la conoscenza preventiva di ruoli e compiti al manifestarsi di una situazione di emergenza.

01/02/2017 23 1.2 / La pianificazione dell emergenza Le procedure operative Per i rischi caratterizzati da fenomeni prevedibili, ossia che si manifestino a seguito di situazioni riconoscibili e possono svilupparsi attraverso fasi di intensità crescente (criticità ordinaria/allerta gialla, moderata/allerta arancione, elevata/allerta rossa), deve prevedersi un livello via, via crescente di attivazione della struttura di protezione civile (fasi operative: vigilanza, preallarme, allarme). Per i fenomeni non prevedibili, che tendenzialmente si manifestano senza preavviso, è opportuno che le procedure si riferiscano al massimo livello di attivazione (soccorso alla popolazione). Procedure operative del Comune di Riva presso Chieri

01/02/2017 24 1.3 / possibili spunti alla luce dei cambiamenti climatici Eventuali integrazioni/modifiche Alluvione di Atrani (2010) 1 piani d emergenza più pragmatici (e non come adempimenti burocratici); 2 fermare il consumo di suolo ; 3 collegare organicamente la pianificazione d emergenza con quella territoriale; 4 migliorare gli studi di previsione sugli eventi intensi e localizzati; 5 accentrare le responsabilità di protezione civile in meno enti competenti;

01/02/2017 25 1.3 / possibili spunti alla luce dei cambiamenti climatici Eventuali integrazioni/modifiche 6 rendere più flessibile il rapporto di lavoro all interno degli enti competenti (es. reperibilità, orari di lavoro, ); 7 accorpare i comuni di piccole dimensioni; 8 introdurre progetti didattici di protezione civile nelle scuole dell obbligo; 9 definire modalità istituzionali di comunicazione di protezione civile alla cittadinanza (allerta alla popolazione); 10 effettuare annualmente esercitazioni di protezione civile con le scuole e la cittadinanza; 11

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