Gestione del soccorso tecnico nelle prime fasi del terremoto dell Aquila
alle 3:32:39 del 6 aprile 2009 un fortissimo terremoto, di magnitudo 5.8, ha colpito il territorio della provincia de L Aquila, in Abruzzo. PROVINCIA de L Aquila DATI TECNICI EVENTO magnitudo 5,8 data/ora 06/09/2009 03:32:39 ora italiana coordinate 42.334 N, 13.334 E profondità 8,8 km distretto sismico Aquilano comuni 108 popolazione residente 297.424 maschi 144.255 femmine 153.169 COMUNE de L Aquila popolazione residente 68.503 maschi 33.113 femmine 35.390 densità per km 2 146,7
uno spaccato dell Aquila il giorno dopo alcuni degli effetti devastanti via XX settembre
alcuni degli effetti devastanti Chiesa di Santa Maria Paganica
Onna il giorno dopo
San Gregorio il giorno dopo
Attivazione immediata del Centro Operativo Nazionale: gestione e attivazione delle risorse Il Centro Operativo Nazionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è una struttura del Ministero dell Interno che opera h 24, 365gg/anno. Vi lavorano 60 persone suddivise in 4 turni, le cui attività si possono così riassumere: acquisizione delle informazioni sugli interventi rilevanti di soccorso condotti dal CNVVF. movimentazione delle risorse del CNVVF al fine di potenziare il dispositivo di soccorso in una o più regioni italiane colpite da un emergenza.
unità impiegate nelle prime 48 ore dell evento sismico
Per rendere più efficiente il sistema di telecomunicazione sono stati immediatamente attivati sul posto il centro TLC Nazionale ed i centri TLC Regionali. Sono stati installati 5 nuovi canali ponti radio trasportabili (PRT) carrellati. È stato garantito un contatto continuo in videoconferenza con il Centro Operativo Nazionale tramite trasmissione satellitare (CRT) e trasmissioni radio basate su WIMAX e ponti radio. telecomunicazioni
Monitoraggio del territorio: il gruppo T.A.S. Il gruppo T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso) dall'inizio del sisma ha monitorato il movimento degli automezzi VV.F. sul territorio georeferenziando tutte le informazioni, ha mappato la viabilità del centro dell'aquila e di tutto il cratere, si è occupato del censimento degli edifici sottoposti a verifica di stabilità, inclusi quelli vincolati dal Ministero dei Beni Culturali e quelli posti sotto sequestro. Inoltre ha realizzato la cartografia di tutte le zone rosse dei paesi colpiti dal terremoto riportando tutte le opere di primo intervento distinte per tipologia e tecnica d esecuzione.
i soccorsi da parte delle prime squadre giunte sul posto nelle ore successive all evento sismico
alle luci dell alba
La prima fase dell emergenza: 6-11 aprile operazioni di soccorso e recupero vittime ATTIVITA SQUADRE U.S.A.R. 103 superstiti estratti 200 salme recuperate
unità U.S.A.R. Le squadre U.S.A.R. (Urban Search & Rescue) hanno l obiettivo di individuare e recuperare in tempi ristretti i superstiti intrappolati negli strati profondi delle macerie. La loro azione consiste nel localizzare con precisione, attraverso dispositivi di ricerca come rilevatori acustici e telecamere le persone intrappolate negli spazi di sopravvivenza e successivamente con tecniche d intrusione quali puntellamenti, azioni di taglio e frantumazione dei materiali edilizi creare varchi tra le macerie sufficientemente ampi per consentire l estrazione in sicurezza dei soggetti imprigionati.
le unità cinofile I Nuclei Cinofili dei Vigili del Fuoco sin dalle prime ore hanno lavorato ininterrottamente effettuando oltre 250 interventi per localizzare i superstiti sotto le macerie.
Alcune fasi di ricerca e soccorso a persona
le unità G.O.S. I Gruppi Operativi Speciali di Movimento Terra hanno lavorato con le squadre dei soccorritori nella rimozione di carichi pesanti e per garantire l accesso e la viabilità alle arterie principali della città.
Gestione logistica: 7 campi base il campo base di Coppito a 48 ore dall evento
Gestione logistica: 7 campi base il campo base di Pizzoli a 48 ore dall evento
La seconda fase dell emergenza: assistenza alla popolazione Recupero dei beni personali Recupero dei di interesse storico e artistico Recupero documentazione funzioni amministrative Verifiche di agibilità edifici Messa in sicurezza di edifici e infrastrutture Verifiche e messa in sicurezza di beni immobili vincolati Ripristino viabilità
UCL di Via XX Settembre UCL di Piazza Fontana Luminosa UCL presso la Villa Comunale UCL di Via Moscardelli UCL di Via Amiternum UCL di Coppito Maracana unità U.C.L. Il dislocamento delle Unità di Comando Locale dei Vigili del Fuoco sul territorio ha costituito il riferimento diretto per la popolazione Aquilana consentendo un efficace gestione degli interventi di soccorso tecnico urgente nella prima fase dell emergenza e degli interventi per il recupero dei beni dalle abitazioni e della messa in sicurezza della città successivamente. UCL di Via Strinella
insieme ai cittadini per recuperare i beni primari
il recupero del patrimonio artistico
e religioso
la messa in sicurezza della città: a salvaguardia dell incolumità pubblica e privata
verifiche di agibilità
Tipologia (report globale) Totale Verifiche GG.TT.S. (Gruppo Tecnici di Sostegno) Verifiche (Verifiche di 1 livello + Verifiche ordinarie) 4.698 24.710 Verifiche Beni Culturali 1.500
La terza fase dell emergenza: assistenza alla popolazione e messa in sicurezza degli edifici Recupero dei beni personali Attività di supporto ai media Attività di accompagnamento delegazioni Operazioni di puntellamento Operazioni di demolizione Ripristino viabilità Verifiche di agibilità edifici
Il Papa esorta a ricostruire in nome delle vittime, che attendono da voi una testimonianza di coraggio e di speranza. Attendono di veder rinascere questa loro terra. E proprio in nome di questi fratelli e sorelle che ci si deve impegnare nuovamente a vivere facendo ricorso a ciò che non muore e che il terremoto non ha distrutto: l amore.
Operazioni di messa in sicurezza e puntellamento Il nucleo N.C.P. Il nucleo per il coordinamento delle opere provvisionali (N.C.P.) ha avuto il compito di garantire l uniformità nella realizzazione delle opere provvisionali e monitorarne lo stato di avanzamento. Il Nucleo è stato impegnato nella gestione di aree di lavoro di particolare complessità, nella partecipazione ai gruppi di tecnici di sostegno (GTS) presso i COM e nella valutazione della fattibilità di opere provvisionali.
Operazioni di messa in sicurezza e puntellamento Il nucleo S.A.F. I vigili del fuoco SAF (speleoalpino-fluviali) del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è costituito da personale operativo che utilizza, nell ambito delle attività di soccorso tecnico urgente, attrezzature e procedure di soccorso derivate dagli ambiti della speleologia, dell alpinismo e del fluviale. Tali tecniche sono state opportunamente adattate e sviluppate per essere efficaci in zone impervie.
Salvaguardia del patrimonio architettonico: 520 interventi su edifici di pregio SAF: negli edifici come nelle grotte In caso di terremoto, i SAF collaborano con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza degli edifici e delle opere architettoniche d importanza storica.
la cupola della Chiesa delle Anime Sante
160.000 interventi di soccorso tecnico urgente effettuati
Risorse impiegate (valori medi) risorse aprile maggio giugno luglio agosto uomini 2.000 1.300 1.100 1.078 950 mezzi 1.050 600 600 615 540
Risorse impiegate al 31 agosto 2009 PERSONALE E MEZZI IMPIEGATI PERSONALE MEZZI 2500 2256 2000 1500 1000 500 900 1026 420 1255 704 1045 553 862 517 0 AL 06 APRILE AL 1 MAGGIO AL 1 GIUGNO AL 1 LUGLIO AL 31 AGOSTO
Verifiche effettuate al 31 agosto 2009 VERIFICHE VERIFICHE 4500 4000 4199 4242 3500 3000 2500 2000 1500 1803 1000 1156 500 0 APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AL 31 AGOSTO 110
COSA E CAMBIATO NELL ORGANIZZAZIONE DEL SOCCORSO DEI VIGILI DEL FUOCO NELLE GRANDI CALAMITA?
COLONNE MOBILI REGIONALI E DISPOSITIVO DI MOBILITAZIONE PER GRANDE CALAMITA Circolare EM 01-2011 RIORGANIZZAZIONE DELLE COLONNE MOBILI REGIONALI E DEL DISPOSITIVO DI MOBILITAZIONE PER GRANDE CALAMITA
COLONNE MOBILI REGIONALI del CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VENETO E TRENTINO A.A. FRIULI PIEMONTE LIGURIA LOMBARDIA EMILIA R. TOSCANA 12 UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE SARDEGNA CAMPANIA BASILICATA PUGLIA CALABRIA SICILIA
Dispositivo di Mobilitazione Il contingente di Vigili utilizzabile attualmente per le Colonne Mobili Regionali raggiunge, al massimo, le 3000 unità circa. SEZIONI OPERATIVE ( VERSIONE SISMA E ALLUVIONE ) NUCLEI OPERATIVI
Catena di comando Comando di Cratere Il Direttore Regionale territorialmente competente assume il comando di tutte le forze VV.F. mobilitate. Comandi Operativi Avanzati
CATENA DI COMANDO Reparto volo Unità Cinofila COMANDO DI CRATERE Unità T.A.S. N.C.P. Nucleo TLC Campo Base (C.O.A.) C.O.M. C.O.M. C.O.M. Presidi VVF Presidi VVF Presidio VVF
Struttura del Comando Operativo Avanzato Comandante del C.O.A. - Staff del Com.te - Ufficio C.O.A. Sezione Pianificazione Sezione Logistica Sezione Operazioni Sezione amministrativocontabile
Modulo di supporto logistico
Grazie per l attenzione