IMPORTANTE Si ricorda ai lettori che, nonostante ci si rivolga a persone adulte e responsabili, l utilizzo di qualunque tipo d attrezzatura sia manuale che elettromeccanica è sempre fonte di rischio. Per questo si consiglia caldamente di avere un approccio verso tutti gli utensili responsabile e di cautela adeguandosi di opportuni sistemi di protezione per se e per gli altri, quali, ad esempio, guanti, occhiali, indumenti senza parti pendenti e utilizzando, soprattutto, ogni strumento con attenzione e responsabilità. Benché le attrezzature siano a scopo e carattere modellistico non si sottovalutino i rischi e le conseguenze che possono derivare dall errato o, peggio, irresponsabile utilizzo di esse. L Associazione Modellisti Navali Magellano, come staff direttivo e come soci, respingono qualunque tipo di responsabilità diretta od indiretta derivante dall errato o maldestro utilizzo d attrezzi e/o degli strumenti utilizzati per la costruzione o l uso d apparecchiature qui illustrate, descritte e/o presentate. Precisato quanto sopra AMN Magellano saluta calorosamente tutti i soci ed i gentilissimi ospiti che navigano nel nostro portale. Buona navigazione e buon lavoro a tutti. A.M.N.Magellano AMN Magellano Via Paravisi, 1 20092 Cinisello Balsamo (Milano) email: amn@magellano.org Per la corretta lettura dei files di tipo.pdf,si consiglia l utilizzo di Acrobat Readers scaricabile qui : http://www.adobe.com/products/acrobat/readstep2_allversions.html Pag. 1-8
Materiali utilizzati Pialla elettrica La pialla utilizzata non ha richiesto particolari ricerche di mercato. Sono andato in un grosso magazzino del Fai da Te e fra le macchine in offerta ho scelto quella che mi sembrava più idonea. Ho solo prestato particolare attenzione al fissaggio della pialla al supporto. Infatti nell apparecchio ci sono 2 fori filettati da M6 nella parte anteriore e 2 nicchie per due bulloni da M8 nella parte posteriore. La macchina che ho trovato ha una potenza di ben 800W e anche la costruzione mi sembra robusta. La pialla assemblata Supporto fisso e Piano mobile Per la realizzazione del supporto e del piano mobile, ho utilizzato delle lastre in PVC da 15 mm che avevo recuperato da tempo. E un materiale che non avevo mai lavorato, ma devo dire che la scelta si è rivelata azzeccata. Si lavora tranquillamente come il legno, ma in più le forature per l assemblaggio dei vari particolari si possono anche filettare. Specialmente nelle unioni di testa non ho mai avuto rotture o problemi vari. Se non avevo a disposizione queste lastre, avevo già preventivato di utilizzare del medium density. Per l unione dei particolari, avrei utilizzato ugualmente le viti da M5 e M6, e avrei solamente inserito nel medium density delle apposite bussole metalliche filettate internamente e provviste all esterno di un elica che si avvita nel legno. Pag. 2-8
foto particolari del piano mobile e del supporto separati. Guide scorrevoli Le guide che avevo già a disposizione, erano delle normali guide da cassetti del tipo leggero da 400 mm di lunghezza. Le ho estratte per 100 mm e le ho accorciate agli estremi in modo da avere una nuova guida da 300 mm. Non dimentichiamoci di ricreare i nuovi. ne corsa, pena la perdita delle sferette nel caso di una estrazione totale. La guida, come ho gia detto, è del tipo leggero. Avrei preferito utilizzarne una più robusta, ma quella avevo e quella ho utilizzato. Comunque al momento non ho constatato alcun problema e nemmeno cedimenti nell unione tra piano mobile e supporto. Particolare piano mobile e in evidenza le guide scorrevoli e i tiranti Pag. 3-8
Tirante di regolazione Come si intuisce meglio dal disegno, il tirante è composto da una normalissima barra filettata da M10 che si avvita in un tubo da 20 mm con agli estremi 2 bussole filettate con i vari accessori di fissaggio. Supporto piano mobile capovolto per evidenziare vari particolari. Ferramenta varia La maggior parte delle viti che ho utilizzato sono a brugola, ma si possono utilizzare dei normali bulloni a testa esagonale o a taglio. Le viti a brugola hanno il pregio di non essere sporgenti, ma questo comporta di eseguire delle svasature con l apposito utensile. Sconsiglio vivamente di utilizzare, nel caso di una realizzazione in legno, delle viti da legno perché tutti i vari componenti andranno assemblati e smontati più volte nella costruzione. Attrezzatura utilizzata Oltre alla normale attrezzatura che ognuno dovrebbe avere a disposizione ritengo necessario almeno il trapano a colonna. Io ho utilizzato un normale trapano a colonna del tipo di quelli che si trovano normalmente in offerta nei centri commerciali. Altra macchina necessaria alla costruzione dei particolari della pialla è la sega circolare da falegname, non quelle mini da modellista. Ma in questo caso, data la semplicità dei vari componenti ci si potrebbe far tagliare i pezzi dal falegname. Io ho utilizzato anche un tornietto, (Unimat3 della Emko) ma ritengo che i particolari del tirante di regolazione si possono realizzare con altri sistemi. Devo però riconoscere che mi è stato utile nella messa a punto della pialla perché durante le prime prove di funzionamento il volantino che tramite la barra.filettata aziona il piano mobile tendeva in qualche punto a impuntarsi se lo azionavo solamente con una mano, che la cosa più comoda. Ebbene, inserendo bussola e controbussola in ottone tra barra filettata e il particolare E- del piano mobile, il funzionamento è migliorato in maniera considerevole. Pag. 4-8
Costruzione dei particolari Il questo paragrafo non credo di aver molto da dire, i disegni credo che siano abbastanza chiari ed esplicativi. Consiglio però di avere la massima precisione nelle forature, specialmente nei particolari simmetrici. Anzi in questi casi consiglio di tracciare le forature sulla parte interna e poi serrare i due pezzi e ricopiare i fori entrando con la punta dalla parte opposta, in modo che se durante la foratura del primo pezzo la punta è uscita storta non compromette la posizione del foro nell altro pezzo. (Vedi disegno) Per il taglio dei pezzi e relative forature non ho impiegato che tre pomeriggi. Assemblaggio della macchina Ora viene la parte più difficile della realizzazione. Pag. 5-8
Foto A Foto B La difficoltà maggiore è quella del montaggio delle guide all interno della pialla, ma seguendo il seguente procedimento non ci dovrebbero essere difficoltà. Dopo aver preparato i vari particolari opportunamente forati e filettati, si procede all assemblaggio del piano mobile senza il particolare (A) e del supporto. Controllare in questa fase la perpendicolarità dei pezzi tra loro, specialmente del supporto. Montare le 2 guide sul piano mobile fissandole prima da un lato e poi facendole scorrere sul lato opposto, dall altro lato. Fissare la pialla sul supporto, questa fase serve solamente a mantenere, assieme ai 2 tiranti superiori trasversali, l allineamento dei due fianchi del supporto durante le fasi successive. Capovolgere il tutto e smontare il fondo del supporto. Inserire il piano mobile e anche in questo caso fissare l altra parte delle guide prima da un lato e poi, estraendole come nel caso precedente anche dall altro lato. Capirete ora perché si è dovuto smontare il fondo del supporto. Alla fine si può montare il particolare (A) del piano mobile e rimontare il fondo del supporto. A questo punto possiamo capovolgere la macchina. Credo che ora possiamo già chiamarla macchina. Controlliamo se il piano mobile scorre liberamente da un estremo all altro senza forzature o tentennamenti vari, come se fosse su un piano inclinato. Pag. 6-8
Se non lo abbiamo ancora fatto, possiamo montare tutti i particolari della vite di regolazione smontando prima il particolare del piano mobile in modo da facilitare le regolazioni dei dadi di serraggio. Poi rimontando il tutto si rende solidale il piano mobile al supporto. A questo punto, finalmente, possiamo cominciare a far girare il volantino e vedere come il piano mobile, scorrendo nell ipotetico piano inclinato, varia lo spessore di piallatura. Messa a punto della pialla Per un corretto funzionamento della macchina è necessario un perfetto allineamento della pialla elettrica sulla macchina da noi realizzata. Allentiamo oppure smontiamo la pialla e portiamo il piano mobile a livello di lavorazione 0. Appoggiamo la pialla, anch essa impostata con asportazione di materiale a 0, sul piano e la fissiamo con le apposite viti. In questo modo abbiamo allineato la pialla al nostro supporto. E ovvio che trasversalmente la lama deve risultare parallela al particolare A del piano mobile. Se visivamente, guardando la macchina di fronte come da foto A, non ci fosse l allineamento si potrebbe ovviare inserendo degli opportuni spessori tra il particolare A e i particolari del piano mobile. Nel mio caso comunque non è stato necessario. L allineamento nel senso longitudinale è invece meno problematico, però nel caso che la pialla fosse leggermente inclinata verso la parte posteriore, il pezzo in lavorazione tenderebbe a forzare durante lo scorrimento. Ho quindi preferito fissare la macchina leggermente inclinata in avanti (qualche decimo di millimetro) in modo da facilitare l uscita del pezzo lavorato. Ho notato che conviene anche controllare e registrare le lame della pialla in modo che sporgano di qualche decimo (anche 0,5 mm) rispetto al piano fisso (quello posteriore) della pialla. In quanto, nell uso normale a mano non si riscontrano problemi, ma nel caso del funzionamento della macchina a spessore, l eventuale arretramento rispetto al suddetto piano può causare lo sfregamento del pezzo lavorato sul piano fisso, causando l indurimento se non addirittura il blocco del pezzo lavorato. Come metodo di lavorazione, per il momento, ho scelto di impostare sulla pialla elettrica la profondità di piallatura a 0.5 mm e poi muovermi con il piano mobile fino a quando il pezzo da piallare arriva a sfiorare la parte mobile (anteriore) della pialla elettrica. Ho proceduto quindi ad eseguire un primo passaggio. Lavorando con il volantino ho portato con varie passate il pezzo alla misura desiderata. Non ho ancora testato i limiti della macchina. Ho comunque già provato a utilizzare legni duri e ottenere spessori di poco più di un millimetro. Forse si possono ottenere anche spessori inferiori. Pag. 7-8
La macchina ottenuta non è sicuramente paragonabile ad alcune macchine professionali o hobbystiche, ma considerato il costo e la soddisfazione nella realizzazione è sicuramente valida. Per chi si cimentasse nella realizzazione, ogni problema o eventuali migliorie sono gradite. Altre foto nella sezione Photogallrey di Magellano. http://www.magellano.org/it/magellano/modellisti/default.asp?idphotogallery=696 &l1=635&l2=696&l3=0 Buon divertimento. ( Pier ) Pag. 8-8