PROGETTO FILOSOFIA A BASSANO EDIZIONE 2011 LE PAROLE E I SILENZI DELLA SCIENZA E DELL ETICA
Punto di contatto Gli innumerevoli progressi in campo medico e scientifico susseguitisi dal XX secolo ad oggi, hanno aperto all uomo nuove opportunità e possibilità, ponendolo innanzi l esigenza di ridefinire i rapporti tra la scienza e l etica. L uomo moderno deve ora interrogarsi e circoscrivere i nuovi limiti entro i quali potersi muovere.
Staminali? Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate dotate delle capacità di : Autorinnovamento: compiere un numero illimitato di cicli replicativi mantenendo il medesimo stadio differenziativo Potenza: originare a una o più specie cellulari In base alle potenzialità si distinguono in : Unipotenti possono generare solamente un tipo di cellula specializzata. Multipotenti sono in grado di specializzarsi unicamente in alcuni tipi di cellule. Pluripotenti possono specializzarsi in tutti i tipi di cellule che troviamo in un individuo adulto ma non in cellule che compongono i tessuti extra-embrionali. Totipotenti possono svilupparsi in un intero organismo e persino in tessuti extraembrionali.
Le cellule staminali sono anche classificate secondo la sorgente di derivazione: Adulte: sono cellule non specializzate che si riproducono giornalmente per fornire alcune specifiche cellule negli ultimi anni si sono avute prove che le cellule staminali possono acquisire molte forme differenti. Queste sono tuttora già utilizzate in cure per oltre cento malattie e patologie. è noto che cellule staminali nello stroma del midollo osseo possono trasformarsi in cellule epatiche,neurali,muscolari, renali e follicolari. Caratteristiche molto simili si ritrovano anche nelle cellule staminali del tessuto adiposo, presenti in abbondanza e facilmente prelevabili. In Italia, attraverso il Registro Nazionale dei donatori di Midollo Osseo, "IBMDR", è possibile rintracciare un donatore volontario di cellule staminali adulte, per la cura varie malattie, tra cui la leucemia. Cellule staminali ottenute da sangue del cordone ombelicale: sono impiegate per curare il morbo di Gunther, la sindrome di Hurler, la leucemia linfocitica acuta e molte altre patologie che interessano in particolare i bambini. In Italia la conservazione per uso "personale", o più precisamente per uso intrafamiliare, è consentita solo nel caso in cui, al momento del parto, siano presenti nel neonato, nella fratria o nei genitori del neonato stesso, delle patologie che abbiano l'indicazione al trapianto con cellule staminali da sangue placentare. In questo caso si parla di conservazione dedicata (o più propriamente, di uso autologo e uso allogenico correlato) ed è sufficiente presentare un certificato medico degli specialisti che seguono la persona malata. In caso diverso è comunque consentito, previa autorizzazione delle autorità competenti (vedi Decreto ministeriale del 18 novembre 2009 pubblicato sulla G.U del 31 dicembre 2009), raccogliere il sangue placentare e spedirlo.
Amniotiche si trovano nel liquido amniotico che circonda il feto durante la gestazione. possono essere ottenute dal campione residuo prelevato per l'effettuazione dell'esame di diagnosi prenatale facoltativa denominato amniocentesi". Dal residuo del liquido non utilizzato per l'esame diagnostico si ricavano cellule staminali multipotenti e di grande vitalità, in grado di moltiplicarsi centinaia di volte e capaci di differenziarsi in vari tessuti adulti.hanno quindi caratteristiche biologiche molto simili alle staminali embrionali, ma non le controindicazioni di tipo etico legate alla distruzione dell'embrione. La ricerca su queste cellule è molto recente, ma molte sono le patologie per le quali è prevista l'applicazione sull'uomo: dalle malattie della retina, al diabete, alle malattie neurodegenerative, alla chirurgia ricostruttiva, alle malattie rare. Esistono, sia in Italia che all'estero, centri pubblici e banche private che conservano le cellule staminali amniotiche in vista di un utilizzo autologo cioè direttamente sull individuo stesso. Questo fatto permette una assoluta compatibilità con il proprietario, senza alvcun problema di rigetto. Il rigetto si può evitare anche con le cellule staminali adulte, ma queste ultime sono più anziane, con minori capacità differenziative e meno dinamiche rispetto a quelle embrionali, fetali o amniotiche. Riguardo al dibattito etico, l uso delle cellule amniotiche non presenta controindicazioni e i principali quotidiani cattolici, da l Avvenire all autorevole Osservatore Romano, quotidiano ufficiale della chiesa cattolica, si sono espressi favorevolmente. Fetali con caratteristiche multipotenti, sono presenti nell'utero, nel corso dello sviluppo fetale, e vengono ottenute da feti abortiti spontaneamente o da interruzioni di gravidanza. Embrionali sono cellule primitive, dotate quindi della straordinaria capacità di trasformarsi in altre cellule. le uniche totipotenti, cioè in grado di assumere le forme di qualsiasi cellula presente nel corpo umano.vengono ottenute a mezzo di coltura, ricavate dalle cellule interne di una blastocisti stadio raggiunto dopo 4/5 giorni dalla inseminazione, quando l embrione consiste di 50-150 cellule. per poter ottenere una linea cellulare di queste cellule è necessaria la distruzione di un embrione ritenuto da alcuni un potenziale essere umano, la cui distruzione equivarrebbe all'uccisione di un essere umano già concepito. Il dibattito vede dunque contrapposti coloro che preferiscono adottare una posizione contraria all'utilizzo degli embrioni umani per fini di ricerca, e coloro che condividono e sostengono la necessità di ricerca sulle cellule embrionali umane pur essa implicando la distruzione dell'embrione fermo restando che sarebbero utilizzati solo embrioni congelati che sarebbero poi distrutti per la perdita della loro efficacia, rimanenze di inseminazioni artificiali. Nel futuro si propongono come possibili soluzioni per la cura di moltissime patologie, che richiedano la rigenerazione di organi e tessuti. Tra le quali malattie del sangue e del sistema immunitario, nonché parecchie forme tumorali e anche malattie neurodegenerative come il Parkinson.
IVG Interruzione Volontaria della Gravidanza L'Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto provocato consiste nell'interruzione dello sviluppo dell embrione o del feto e nella sua rimozione dall utero della gestante. La pratica dell'aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, su scelta della donna, durante i primi mesi di gestazione. Motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto dello violenza subita dalla madre o per altri motivi come la condizione economica, familiare o sociale. In alcuni paesi, come la Cina, viene praticato l "aborto selettivo" riguardante gli embrioni e feti di sesso femminile. Nella legislazione, la legittimità dell'interruzione di gravidanza viene contemplata solo sotto una serie di condizioni ben precise, che includono la presenza di ben definite motivazioni, la libera ed esplicita autodeterminazione delle donne, e il fatto che il concepimento sia relativamente recente (prime settimane), ovvero, nel caso di aborto terapeutico, che l'età gestazionale non sia ancora avanzata oltre determinati limiti.
Il dibattito contrappone due posizioni principali: PRO LIFE: chi vorrebbe rendere (o mantenere) illegale la IVG, o sottoporre la sua applicabilità a casi circoscritti. A questo fronte appartengono la maggior parte delle confessioni religiose e in generale tutti coloro che ritengono, l'embrione umano,sia, fin dal concepimento, una persona che deve godere del diritto alla vita riconosciuto ad ogni essere umano dopo la nascita. Questo poiché «una volta che il processo è cominciato, non c è una particolare fase del suo sviluppo che sia più importante di un altra: tutte sono parte di un processo continuo. : il diritto alla vita si acquisterebbe al momento del concepimento La conseguenza di questa tutela giuridica è quindi il divieto assoluto, secondo i "pro life", di praticare l'aborto, considerato alla stessa stregua dell'omicidio.», PRO CHOICE: chi sostiene che la IVG dovrebbe diventare (o restare) lecita, come scelta soggettiva della donna. Aderiscono a questo fronte, tutti coloro che non ritengono che un embrione sia già un essere umano compiuto, e ritengono l IVG sia un modo efficace di ridurre gli aborti clandestini.
Metodologie dell'aborto provocato Aborto provocato A livello mondiale, sono stati stimati 46 milioni di casi di IVG nel1995, con leggera diminuzione nella decade successiva, fino ad arrivare a 42 milioni di episodi (nel 2003). L'incidenza nei vari paesi varia, per questioni religiose, morali e legali Metodologie dell'aborto provocato Svuotamento strumentale metodologia maggiormente diffusa. Avviene in anestesia parziale, dura (circa 5 minuti). Consiste nello svuotamento dell'utero attraverso l'aspirazione strumentale dell'embrione o feto. A seconda del periodo di gestazione viene effettuato con metodologie diverse: Isterosuzione Utilizzata solo entro le prime otto settimane di gestazione. Consiste nell'aspirazione dell'embrione attraverso una canula introdotta nell'utero senza la necessità di dilatazioni della cervice. Dilatazione e revisione della cavità uterina Dall'ottava alla dodicesima settimana di gestazione. In anestesia parziale o generale, la cervice viene dilatata per permettere il passaggio delle canule da suzione di diametro maggiore necessarie ad evacuare la maggiore quantità di prodotto del concepimento. Dilatazione e svuotamento Utilizzata solo per gravidanze che superino le dodici settimane (dopo i termini della legge italiana per l'interruzione volontaria); questa procedura consiste nella dilatazione del canale cervicale attraverso l'uso di dilatatori osmotici o meccanici. Il feto viene quindi rimosso. Vengono poi aspirati il liquido amniotico, la placenta e i residui fetali. Induzione farmacologica (RU 486) Con questo metodo il distacco del feto dall'utero è chimico, e non è necessario nessun intervento di natura chirurgica sul corpo della donna. Una prima pillola induce l'aborto fisiologico, mentre la seconda, induce l'espulsione del feto e la pulizia dell'utero.la pillola RU 486 è legale negli USA ed in tutti i paesi dell'ue, tranne Portogallo eirlanda.nel Dal 10 dicembre 2009, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'autorizzazione all'immissione in commercio, la RU-486 è utilizzabile in Italia, con l'obbligo di ricovero in ospedale per la durata di assunzione del farmaco. La pillola del giorno dopo, che è invece un metodo di contraccezione post-coitale che non ha nulla a che fare con l'aborto farmacologico Altri metodi Induzione del travaglio e parto prematuro per salvaguardare la salute della donna in casi di grave pericolo nelle gravidanze dopo la dodicesima settimana, è un partoa tutti gli effetti, provocato farmacologicamente al fine di provocare l'espulsione del feto.. Isterotomia Raramente utilizzato a causa dei gravi rischi per la fertilità e la salute della donna. È la tecnica che consiste nell'asportazione del feto tramite taglio cesareo. Nascita parziale consiste nell'estrazione parziale del feto dall'utero attraverso l'uso di una pinza, che permette l'avvicinamento del cranio alla cervice e lo svuotamento del medesimo attraverso l'introduzione in esso di una canula aspiratrice. vietato dalla legge italiana
L interruzione di gravidanza L'aborto è una piaga sociale fin dalla notte dei tempi; anche nell'antichità le maternità indesiderate erano spesso oggetto di decisioni "estreme", mai semplici da prendere. Tuttavia, solo in questo secolo si è affacciata, e poi diffusa, la tesi che lo Stato debba garantire alla donne che si ritrovano in questa situazione di poter decidere (da sole) se interrompere la propria gravidanza. Molti sono i motivi che giustificano la legalizzazione dell'aborto, tra questi: il vietarlo non ne impedisce la pratica, la rende invece clandestina, costosa e pericolosa; la vita di una madre ha più valore di quella di un feto; la maternità deve essere una scelta responsabile e consapevole, e non il frutto, ad esempio, del malfunzionamento di un contraccettivo; la vita per un bambino non desiderato, o gravemente malato, potrebbe non essere la soluzione migliore. il numero degli aborti notevolmente calato negli ultimi 20 anni
La tesi della chiesa cattolica Nei primi secoli della sua storia non vi fu una posizione unanime della Chiesa sul tema dell'aborto (ancora al tempo di Agostino molti vescovi lo consideravano lecito fino al terzo mese). In seguito, con la presa del potere e la normalizzazione conseguente, anche l'aborto finì per essere considerato un peccato mortale, l'embrione un uomo ed il feto una persona da battezzare anche a costo della vita della madre (che tanto era già battezzata, e quindi salva). Quindici secoli dopo la posizione cattolica non è cambiata: ancora nel 1995 Giovanni Paolo II, nella sua enciclica "Evangelium Vitae", ha ribadito che "...nessuno può autorizzare l'uccisione di un essere umano innocente, feto o embrione che sia...", arrivando a definire le leggi che autorizzano l'interruzione di gravidanza "del tutto prive di autentica validità giuridica". Una rigida posizione di chiusura, dimentica della piaga degli aborti clandestini, e ovviamente refrattaria anche ad una politica di prevenzione di tipo contraccettivo: il cardinale Meisner è arrivato a definire l'interruzione volontaria di gravidanza "un genocidio".
In Italia Fino al 1975 l'aborto era in Italia ancora una pratica illegale: uno degli ultimi paesi europei a considerarlo un reato. Ciò non significava, ovviamente, che di aborti non ne avvenissero: anzi, le donne italiane, già svantaggiate da una legislazione punitiva nei confronti della contraccezione, quando incappavano in una gravidanza non voluta si dovevano rivolgere clandestinamente alle famigerate "mammane", praticone senza scrupoli che, con mezzi assolutamente non idonei ed in cambio di un lauto compenso, "risolvevano il problema", talvolta al prezzo della vita della donna stessa. Nel 1975 una sentenza della Corte Costituzionale, stabiliva finalmente la "differenza" tra un embrione ed un essere umano e sanciva la prevalenza della salute della madre rispetto alla vita del nascituro. Il 22 maggio 1978 veniva approvata la "storica" legge 194, con la quale si riconosceva il diritto della donna ad interrompere, gratuitamente e nelle strutture pubbliche, In essa venivano stabilite politiche di prevenzione da attuarsi presso i consultori familiari: era anche ammessa la possibilità di non operare per il medico che avesse sollevato obiezione di coscienza. Contro questa legge vennero avviate tre raccolte di firme per indire altrettanti referendum: una da parte dei Radicali (che ne chiedevano una modifica in senso ancor più ampio), e due da parte del cattolico Movimento per la Vita (una per un'abrogazione "minimale", una per l'abrogazione totale). Quest'ultimo verrà poi dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale. Il 17/18 maggio 1981 si votò, in un clima reso incandescente dal recente attentato a Giovanni Paolo II: la proposta cattolica venne bocciata a schiacciante maggioranza (68 per cento), quella radicale anche (88 per cento).
Nel mondo Stati Uniti Aborto legalizzato per: preservare la vita della madre, per la salute fisica e mentale, per questioni di stupro, anomalie del feto, fattori socio economici, e su richiesta, ma varia da regione a regione. Unione Europea Aborto legalizzato per: soprattutto per preservare la vita della madre, varia per gli altri fattori e nei singoli Stati. Oriente Aborto legalizzato ma molto variabile a seconda delle zone. Permesso soprattutto per: preservare la salute fisica e mentale della madre. Per altre motivazioni non è concesso. Fanno eccezione Cina e India nelle quali è praticato l aborto selettivo.
Dati statistici IN TUTTO IL MONDO Numero di aborti ogni anno: circa 42 milioni Numero di aborti al giorno: circa 115.000 Dove aborti si verificano:83% di tutti gli aborti sono ottenuti nei paesi in via di sviluppo e il 17% si verificano nei paesi sviluppati. EUROPA Il numero di aborti in un anno: - più di 1,2 milioni - equivale al deficit di natalità dell'unione europea. L'allarme dell'ipf si amplifica in Spagna, dove la nuova legge sull'aborto comporta un grave passo indietro nel quadro europeo, oltre a contraddire le tendenze della maggior parte dei Paesi dell'unione. Lo studio cita il Regno Unito, la Francia, la Romania, l'italia e la Spagna come i Paesi dell'ue dove si registra il maggior numero di aborti (nell'insieme 775.000 all'anno). STATI UNITI Numero di aborti ogni anno: 1,37 milioni (1996) Numero di aborti al giorno: circa 3.700 Chi sta avendo aborti (età)? 52% delle donne di ottenere aborti negli Stati Uniti sono meno di 25 anni: donne in età 20-24 anni di ottenere il 32% di tutti gli aborti; adolescenti ottenere il 20% e le ragazze sotto i 15 anni rappresentano il 1,2%.
ufficialmente, 128 di questi paesi hanno permesso l'aborto per preservare la salute fisica della madre, 123 a preservare la sua salute mentale, 93 in caso di stupro o incesto, e 88 in caso di compromissione della salute del feto. Questi includono i 66 paesi che consentono l'aborto nel più ampio contesto, in modo tale che 68 paesi identificati come ammette l'aborto solo per alcuni o tutti i casi difficili. Dodici paesi consentono l'aborto per motivi economici o sociali (oltre a quelli che consente l'aborto a richiesta): la Repubblica di Cina (Taiwan), Barbados, Belize, Isole Figi, Finlandia, Islanda, India, Giappone, Lussemburgo, Saint Vincent e Grenadine, Stati Uniti Unito, e Zambia. L'aborto su richiesta è permesso in 57 paesi. nell'europa occidentale e del sud Europa: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Svezia e Svizzera; in Europa orientale: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovacchia e Slovenia; in tutta la ex Unione Sovietica: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Estonia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan; stati comunisti in Asia: Cambogia, Cina, Mongolia, Corea del Nord e il Vietnam;
Fecondazione assistita La fecondazione assistita o artificiale è il processo col quale si attua l'unione dei gameti artificialmente, come sotto la guida del microscopio. Erroneamente si considera sinonimo di procreazione assistita, che ha un significato molto più ampio. Possiamo distinguere due tipi di fecondazione assistita: Fecondazione omologa Fecondazione eterologa patrimonio genetico ereditato da coloro che intendono allevarlo. il seme oppure l'ovulo provengono da un soggetto esterno alla coppia. Problemi relativi alla fecondazione assistita: Problematiche psicologiche. Rischio eugenetico. Gravidanze multiple.
Normativa italiana Vennero fatti numerosi e articolati dibattiti in merito a questa tecnica, come: la fecondazione eterologa, la clonazione, la commercializzazione di embrioni, la maternità surrogata, la produzione di embrioni a fini di ricerca o di sperimentazione ecc. Di conseguenza: Venne varata la legge 19 febbraio 2004 n. 40 che vietò tali pratiche. In Italia, in seguito a questo dibattito, si è tenuta nel 2005 una consultazione referendaria articolata in quattro referendum per abrogare alcuni punti dell'attuale legge sulla fecondazione. L'affluenza alle urne del 25,9% non ha però permesso il raggiungimento del quorum. Numerose coppie italiane si sono recate all'estero dopo l'approvazione della legge 40 nel 2004. La Spagna è una delle destinazioni privilegiate del cosiddetto turismo riproduttivo, poiché adotta una legge che consente la fecondazione assistita per le donne single, l'ovodonazione, l'embrio-donazione nonché l'anonimato dei donatori.
Procreazione assistita (ordinamento civile italiano) La procreazione assistita nell'ordinamento civile italiano è disciplinata dalla legge n. 40 del 19 febbraio 2004 recante "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita". Tale legge è sin dalla sua nascita al centro di articolati dibattiti poiché pone una serie di limiti alla procreazione assistita e alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni. La legge definisce la procreazione assistita come l'insieme degli artifici medico-chirurgici finalizzati al «favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dall'infertilità umana [ ]» Tale concetto rimane volutamente ambiguo, per la finalità di comprendere metodiche innovative di là dal venire, ma proprio questa ambiguità comporta conseguenze socioeconomiche importanti, come per esempio il permettere di usufruire della copertura relativa da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Articolo 2 Articolo 14 Lo Stato promuove «ricerche sulle cause patologiche, psicologiche, ambientali e sociali dei fenomeni della sterilità e dell'infertilità e favorire gli interventi necessari per rimuoverle nonché per ridurne l'incidenza», ma nel rispetto di «tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito». vieta la crioconservazione degli embrioni, per ridurre il soprannumero di embrioni creato in corso di procreazione assistita. La crioconservazione è però consentita per temporanea e documentata causa di forza maggiore, non prevedibile al momento della fecondazione.
N.B. I bambini nati in tutto il mondo con tecniche di fecondazione assistita sono oltre 300.000 e gli studi sin'ora compiuti sull'incidenza di malformazioni congenite, la crescita e lo sviluppo neurologico di questi bambini non differisce da quelli concepiti spontaneamente.
Surrogazione di maternità La surrogazione di maternità, nella fecondazione assistita, è il ruolo della donna (madre portante) che assuma l'obbligo di provvedere alla gestazione ed al parto per conto di una coppia sterile, alla quale si impegna a consegnare il nascituro. In Italia Attualmente nel nostro paese è una pratica medica illegale, ma per i cittadini italiani è legale ricondurre in Italia i figli e le figlie avuti attraverso questa pratica all'estero. Quindi si registra un crescente interesse da parte di single e coppie, eterosessuali ed omosessuali, riguardo alla possibilità di recarsi all'estero per diventare genitori
SITOGRAFIA: Wikipedia: legislazione sull aborto, dati statistici aborto in Europa e nel mondo, fecondazione artificiale, cellule staminali. UAAR: aborto, cellule staminali. Classe 5 DSO Bozzetto Diletta, Caregnato Valentina, Zilio Giorgia.