SENATO DELLA REPUBBLICA D ITALIA Commissione Permanente Igiene e Sanità

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1 SENATO DELLA REPUBBLICA D ITALIA Commissione Permanente Igiene e Sanità Indagine conoscitiva sul percorso nascita e sulla situazione dei punti nascita, con riguardo all individuazione di criticità specifiche circa la tutela della salute della donna e del feto e sulle modalità di esercizio dell autodeterminazione della donna nella scelta tra parto cesareo o naturale. Audizione del 12 gennaio 2012, ore Nell ottica della Medicina Legale Generale, di primario massimo interesse è certamente il tema delle modalità di esercizio dell auto-determinazione della donna nella scelta tra parto cesareo o naturale; anche se sarebbe meglio parlare più genericamente delle modalità di esercizio dell auto-determinazione della donna nella scelta (concertata) della tipologia del parto e dell assistenza al parto. Tema decisamente assai diversificato, a seconda che si tratti di: - donne sempre seguite durante la gravidanza dagli specialisti del Punto Nascita: 1

2 in questi casi solitamente si pongono soltanto problemi di natura organizzativa sanitaria e assistenziale per la concertazione delle scelte assistenziali in generale e in punto di qualificazione dei percorsi di informazione per l acquisizione del consenso - donne sempre seguite dagli specialisti del Punto Nascita, ma dopo il 1 trimestre di gravidanza: in questi casi essendo tuttavia più impegnativo il problema della corretta informazione della donna sulla necessità di accertamenti per la diagnosi di malattie/malformazioni fetali e sugli effettivi diritti della donna in punto di interruzione volontaria di gravidanza - donne mai seguite durante la gravidanza da alcun specialista in questi casi riproponendosi gli stessi problemi ma spesso resi particolarmente importanti dall epoca avanzata di gravidanza o dal riconoscimento di un urgenza clinica - donne che non riescono a produrre certificazioni sanitarie attendibili relative all andamento della gravidanza al momento del parto 2

3 in questi casi si presentano nella pratica clinica problemi particolarmente importanti, non solo clinici, condizionati anche dall epoca di gravidanza, che talora impongono necessariamente limitazioni del diritto della donna all autodeterminazione - donne seguite durante la gravidanza da specialisti diversi da quelli del Punto Nascita in questi casi, deontologicamente e giuridicamente si impone il coinvolgimento diretto dei medici che hanno in precedenza seguito la donna e l approntamento di un adeguata documentazione comprovante l avvenuta consultazione e i motivi che giustificano scelte operative diverse da quelle già prospettate alla donna - donne libere di stato per le quali l informazione tempestiva sui loro diritti all assistenza e ai sussidi da parte delle istituzioni nel dopo parto è deontologicamente ed eticamente di massima rilevanza; informazione che il personale sanitario non è quasi mai in grado di dare in modo competente ed efficace - donne che hanno concepito secondo pratiche di fecondazione medicalmente assistita 3

4 che necessitano di un assistenza personale specialistica e psicologica diversificata e personalizzata e di un informazione qualificata da parte di psicologi e assistenti sociali esperti in materia - donne che non intendono essere nominate negli atti amministrativi e nelle certificazioni di legge per le quali si rendono necessari un attenta valutazione dei motivi della decisione, una documentazione del loro stato di salute mentale e delle loro condizioni economico-sociali, una loro segnalazione ai servizi sociali e all autorità giudiziaria nel sospetto di reato, ed altri accorgimenti specifici mirati al riconoscimento di casi sospetti di affittanza d utero - donne che si presentano al Punto Nascita versando in stato di emergenza ostetrica qualsiasi richiesta delle quali non può che essere subordinata agli interventi assistenziali a salvaguardia della loro salute e di quella del feto, anche se l emergenza e l urgenza clinica ostetrica non comportano necessariamente l omissione dell informazione e l acquisizione del consenso 4

5 - donne che non si esprimono nella lingua italiana alle quali deve essere assicurata la presenza di un traduttore/mediatore di fiducia dell Ente - donne che appartengono a etnie e a società e comunità religiose che impongono loro e alla loro famiglia regole comportamentali particolari in occasione del parto le richieste delle quali, una volta compresa la loro legittimità, devono essere rispettate sino a quando queste non comportano un aumento qualsiasi del rischio per la salute della donna e del feto. Resta qui da ricordare che altri temi sull argomento dovrebbero rappresentarsi come degni di massima attenzione; in particolare quelli del parto senza dolore, del parto domiciliare, del parto in acqua e del parto secondo tradizioni o rituale vero e proprio, per una più accessibile e dovuta sua umanizzazione. Prof. Mario Tavani Mario Tavani 5

6 P.S.: con riserva di relazione completa in base allo schema Sopra delineato. 6

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