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ORIGINALE Consorzio Vigilanza Boschiva tra i Comuni di Arco - Dro - Drena - Riva del Garda - Nago Torbole - Tenno - ASUC Ville del Monte con sede ad Arco VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 7 OGGETTO: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE INTEGRATO CON IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ (2014-2016). APPROVAZIONE. L'anno duemilaquattordici il giorno sei del mese di marzo ore 17.30 nella sala delle riunioni, a seguito di regolari avvisi, recapiti a termini di legge, si è riunita l Assemblea consorziale costituita dai signori: 1. Ricci Tomaso Presidente P 2. Cassol Primo rappr. Comune di Arco A 3. Chiarani Giuliano rappr. Comune di Drena P 4. Zanolli Alberto rappr. Asuc di Ville del Monte P 5. Mazzoldi Orlando rappr. Comune di Nago-Torbole P 6. Benuzzi Graziano rappr. Comune di Dro P 7. Stoppini Giorgio rappr. Comune di Tenno P 8. Zanoni Alessio rappr. Comune di Riva d/garda AG Assiste il Segretario del consorzio dott. Rolando Mora Il Presidente dell Assemblea Ricci Tomaso, constatata la regolarità dell adunanza, dichiara aperta la discussione sull argomento in oggetto. OGGETTO: PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE INTEGRATO CON IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ (2014-2016). APPROVAZIONE.

Relazione. Sulla gazzetta ufficiale 13 novembre 2012 n. 265 è stata pubblicata la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione emanata in attuazione dell articolo 6 della convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003 (ratificata con legge 3 agosto 2009 n. 116) ed in attuazione degli articoli 20 e 21 della convenzione penale sulla corruzione adottata a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della Legge 28 giugno 2012, n. 110. Con il suddetto intervento normativo sono stati introdotti numerosi strumenti per la prevenzione e repressione del fenomeno corruttivo e sono stati individuati i soggetti preposti ad adottare iniziative in materia. La legge 190/2012 prevede in particolare: - l individuazione della commissione per la valutazione, la trasparenza e l integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT), di cui all articolo 13 del D.Lgs. 150/2009, quale autorità nazionale anticorruzione; - la presenza di un soggetto responsabile della prevenzione della corruzione per ogni amministrazione pubblica, sia centrale che territoriale; - l'approvazione da parte della autorità nazionale anticorruzione di un piano nazionale anticorruzione predisposto dal dipartimento della funzione pubblica; - l'approvazione da parte dell organo di indirizzo politico di ciascuna amministrazione di un piano triennale di prevenzione della corruzione su proposta del responsabile della prevenzione della corruzione. L articolo 1, commi 7 e 8 della legge 190/2012 testualmente recita 7. A tal fine, l organo di indirizzo politico individua, di norma tra i dirigenti amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio, il responsabile della prevenzione della corruzione. Negli enti locali, il responsabile della prevenzione della corruzione e individuato, di norma, nel segretario, salva diversa e motivata determinazione. 8. L organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione, curandone la trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica. L attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti estranei all amministrazione omissis. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge 190/2012, dovevano essere definite, attraverso delle intese in sede di conferenza unificata, gli adempimenti volti a garantire piena e sollecita attuazione delle disposizioni della legge 190/2012 con particolare riguardo anche alla definizione del piano triennale di prevenzione della corruzione; Il Presidente del Consorzio con il decreto n. 1 di data 30.1.2014, ha nominato il segretario consorziale, dott. Rolando Mora, quale responsabile della prevenzione della corruzione del Consorzio di vigilanza boschiva. La legge prevede in capo allo stesso la predisposizione della proposta del piano comunale triennale di prevenzione della corruzione e delle procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. La nomina è stata fatta solo in data 30.1.2014 perchè si riteneva che negli enti locali fosse il segretario comunale in forza di legge il responsabile anticorruzione stante l inciso del comma 7 dell art. 1 della L. 190/2012 sopra evidenziato omissis.,di norma nel segretario comunale, salva diversa motivata determinazione ; così almeno era stata l interpretazione all interno del con consorzio dei comuni trentini cui il segretario generale si è rivolto già con nota prot. N. 4598 dd. 19.2.2013 per un supporto formativo sull argomento; Infatti a partire dal mese di maggio 2013 il Consorzio dei comuni trentini, su sollecitazione dei segretari comunali, ha organizzato una serie di interventi formativi, il primo dei quali ha avuto ad oggetto L'attuazione delle norme anticorruzione - l'approccio organizzativo all'anticorruzione

fornendo un percorso di accompagnamento alla costruzione del piano triennale di prevenzione della corruzione, al quale ha partecipato il segretario generale; in novembre e dicembre la formazione è stata estesa a tutti i dipendenti in modalità formazione a distanza con la partecipazione al corso Formazione al personale in merito al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione dei Comuni (applicazione della L. 190/2012). Nel corso del 2013 il Governo ha emanato: i decreti attuativi della Legge 190: il n.33 riguardante l'inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni; il 39 riguardante il riordino della disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; il D.P.R. n 62 recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici; il D.P.C.M. 18.04.2013 attinente le modalità per l'istituzione e l'aggiornamento degli elenchi dei fornitori e dei prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa; Sempre nel corso del 2013 vi è stata l'intesa, nella conferenza dd 24 luglio 2013 fra Governo, Regioni ed Enti locali, per il differimento al 31 gennaio 2014 del termine entro il quale le amministrazioni debbono approvare il Piano Triennale, unitamente al programma per la trasparenza, il quale costituisce una parte del piano stesso, da pubblicarsi sul sito istituzionale; la Commissione indipendente per la valutazione dell'integrità e della trasparenza nella pubblica amministrazione( CIVIT ) con delibera n.72 dd 11.09.2013 ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica; la L. 125/2013 con l art 5 ha conferito alla CIVIT la superiore dignità di AUTHORITY., la quale assume pertanto la nuova denominazione di Autorità Nazionale Anticorruzione A.N.AC. Le novità legislative sopra enunciate sono tutti passi sulla strada del rinnovamento delle pubbliche amministrazioni tesa a perseguire modelli organizzativi che sappiano coniugare l efficacia, l economicità e l efficienza della propria azione con il presupposto fondante della sua legittimità e legalità; Il presente Piano triennale di prevenzione della corruzione pertanto, in relazione alle prescrizioni impartite ed alla luce delle linee guida dettate dal Piano Nazionale e delle intese sottoscritte in Conferenza Unificata Stato-Regioni, contiene: 1. l'analisi del livello di rischio delle attività svolte, 2. un sistema di misure, procedure e controlli tesi a prevenire situazioni lesive per la trasparenza e l' integrità delle azioni e dei comportamenti del personale tenendo in considerazione la particolare struttura organizzativa del consorzio il cui servizio è coordinato tecnicamente dall autorità forestale cui spetta il compito di assicurarne la funzionalità sul territorio; La sezione riservata al Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, è coordinata ed armonizzata in un equilibrio dinamico attraverso successivi interventi di monitoraggio e aggiornamento, sia tenuto conto delle disposizioni del decreto 33 che della circolare n.5/el della Regione T:A.A. del 15 ottobre 2013 la quale specifica che gli enti strutturino le informazioni sul proprio sito istituzionale in sezioni e sottosezioni, seguendo, almeno orientativamente, lo schema allegato al D.Lgs. n. 33/2013 e pubblichino ivi i dati, le informazioni e i documenti compatibilmente con il vigente quadro normativo regionale (e provinciale) in materia di pubblicità e trasparenza. Ciò in attesa che il Legislatore regionale intervenga nella materia. La circolare mette in evidenza una criticità del sistema a livello locale dove non sono ancora stati recepiti in toto gli obblighi di trasparenza, pubblicità e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni individuati principalmente dalla L. n. 190/2012 e dal decreto legislativo attuativo n. 33/2013 anzidetti, come analiticamente riportato nell art. 3 della L.R. n.3/2013; Pertanto, nell elaborare lo schema di piano (analisi e valutazione, proposta e definizione delle misure e del monitoraggio), si è tenuto conto, per l operatività di alcuni istituti, della necessità di intervento sulla materia del legislatore regionale, nonché della limitata e particolare struttura

organizzativa del Consorzio analiticamente delineata nel punto 2) dell allegato B) alla presente delibera; premesso quanto sopra, LA ASSEMBLEA CONSORZIALE vista la legge 6 novembre 2012, n. 190 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione; visto lo schema di piano triennale anticorruzione integrato con il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016 predisposto dal responsabile per la prevenzione della corruzione, che viene allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, visto lo statuto consorziale ; visto il Testo unico delle Leggi regionali sull ordinamento dei Comuni della Regione Trentino Alto Adige approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; visto il Testo unico delle Leggi regionali sull ordinamento del personale dei Comuni della Regione Trentino Alto Adige approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 2/L; visto il decreto del Presidente del Consorzio n. 1 del 30.01.2014 di nomina del segretario consorziale dr. Rolando Mora a responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e l'integrità del Consorzio di Vigilanza boschiva; visti l allegato parere di regolarità tecnico-amministrativa espresso dal segretario del consorzio sulla proposta della presente deliberazione, ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC. approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale ed identificato con la lettera A); dato atto che la presente deliberazione non presenta profili di rilevanza contabile e non necessita pertanto l espressione del parere di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, ai sensi dell articolo 81 del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano, DELIBERA 1. di approvare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione integrato con il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016 predisposto dal Segretario Consorziale quale responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e l'integrità, allegato B) alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale; 2. di trasmettere il piano in parola al Dipartimento della Funzione pubblica, in osservanza del disposto di cui all articolo 1, comma 8, della legge 190/2012, all'anac, al Commissariato del Governo per la provincia di Trento, alla Regione Trentino Alto Adige;

3. di pubblicare il piano in oggetto permanentemente sul sito web istituzionale del Comune di Arco, quale ente capoconsorzio, nella Sezione Amministrazione Trasparente in apposita sottosezione predisposta per gli adempimenti anticorruzione e trasparenza; 4. di portare il Piano in oggetto a conoscenza di ciascun custode forestale, dell autorità forestale e di ciascun ente aderente al Consorzio; 5. di precisare che avverso il presente provvedimento, e ciò ai sensi dell articolo 4 della legge provinciale 30 novembre 1992 n. 23 e s.m., sono ammessi: a. ricorso in opposizione alla Giunta comunale da parte di ogni cittadino, durante il periodo di pubblicazione, ai sensi dell articolo 79, comma 5 del D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L; b. ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, ai sensi dell articolo 8 del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199; c. ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro 60 giorni, ai sensi dell articolo 29 del D.Lgs. 2 luglio 2010 n. 104. 6. di dare atto che la presente deliberazione diventa esecutiva a pubblicazione avvenuta ai sensi dell articolo 79, comma 3 del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L.