PERIZIA TECNICO-ESTIMATIVA

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P.zza Giuseppe Verdi, 5/A 01100 VITERBO Tel/Fax 0761344486 Cell. 3803162940 PERIZIA TECNICO-ESTIMATIVA Il sottoscritto Dott. Agr. Francesco Ciccarella, domiciliato in Viterbo, Piazza Giuseppe Verdi 5/A, iscritto all'albo dei Dottori Agronomi e Forestali di... al n..., in qualità di cultore delle materie estimative presso l Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, a seguito dell'incarico ricevuto dal Sig. XXXXXXXXX, quale attuale proprietario del complesso immobiliare sito in comune di... (...), Via... n..., avente per quesito di stima la valutazione del danno su piante ornamentali, PREMESSO! che il Sig. XXXXXXXXX è proprietario del complesso immobiliare sito in comune di... (...), Via... n...., allibrato al nuovo catasto terreni al Foglio..., particella...;! che su detto complesso immobiliare insistono diverse piante ornamentali, tra le quali una pianta di Quercus cerris ubicata nella proprietà a confine con una strada vicinale;! che durante il periodo estivo (mese di agosto) del corrente anno l ENEL provvedeva al taglio di alcune branche, portanti e non, del Quercus cerris in prossimità dell elettrodotto adiacente la pianta;

! in data 10.12.2005 il sottoscritto procedeva al rilievo tecnico e fotografico dello stato dei luoghi; ACCERTATO! che le piante danneggiate dal taglio di alcune branche, trattasi nello specifico di una pianta appartenente alla famiglia delle Fagaceae, genere Quercus, specie cerris, volgarmente conosciuta come Cerro; la pianta si costituisce di n. 3 polloni ampiamente sviluppati e ben affrancati, tali da considerarli come tre distinte piante (foto n. 1) aventi un età approssimativa di circa 35 anni, in quanto ciascuna di essa presenta un altezza di circa 20 metri ed un diametro del tronco di circa 45 cm ad 1,30 mt di altezza;! che l intervento di taglio effettuato dall ENEL è consistito nell eliminazione di alcune branche laterali, poste nella parte mediana della chioma (foto n. 2), su due piante, e nell eliminazione della parte apicale (chioma) per quanto riguarda la terza pianta (foto n. 3);! che le piante nella loro complessità si configurano come piante da ornamento aventi, in particolare, funzione di schermatura con l ambiente esterno e circostante la proprietà del Sig. XXXXXXXXX;! che a seguito dell intervento di taglio viene meno sia la funzione di schermatura, sia quella di ornamento, in quanto le piante nella loro complessità presentano dopo l evento dannoso una forma/aspetto morfologico del tutto irregolare e, di conseguenza, antiestetico sotto il profilo architettonico (foto n. 4); 2

! che il taglio è stato eseguito nel periodo in cui le piante si trovavano in piena attività vegetativa e, di conseguenza, è stata favorita la crescita della parte apicale adiacente la zona tagliata contribuendo pertanto ad incrementare l irregolarità della morfologia della chioma;! che a seguito del taglio, in quanto avvenuto durante la piena attività vegetativa, le piante possono aver subito stress tali da renderle fortemente suscettibili ad attacchi parassitari che potrebbero manifestare il loro effetto distruttivo nel medio periodo; ciò risulta ancor più evidente, dal fatto, che a seguito del taglio non si è proceduto alla copertura delle ferite con opportuni mastici di protezione. In considerazione di quanto citato nelle premesse e di quanto accertato a seguito di sopralluogo tecnico e fotografico dello stato dei luoghi, di seguito si procede alla stima del danno arrecato. Al fine di una corretta valutazione del danno, occorre innanzitutto distinguere le unità di verde in piante facilmente riproducibili (o sostituibili) e piante difficilmente riproducibili intendendo per le prime quei soggetti biologici capaci di una riproduzione e di un accrescimento temporalmente rapidi (di norma inferiore a 8 anni) e per le seconde quei soggetti che raggiungono la maturità biologica e ornamentale in un periodo relativamente lungo (oltre gli 8 anni). In particolare, nella prima categoria possono rientrare gli arbusti, le siepi, le aiuole fiorite e i 3

prati, mentre alla seconda appartengono tutti gli alberi ornamentali ad alto fusto, come quello oggetto di stima. E fuori discussione che il valore degli alberi ornamentali non dipende tanto dalla spesa iniziale di acquisizione, quanto invece da talune variabili che meglio esprimono i motivi del loro apprezzamento. Esse possono riassumersi nella dimensione, nell età, nello stato di conservazione, nella posizione territoriale nella quale sono collocati e nell aspetto estetico nel suo complesso. Proprio per superare le difficoltà di valutazione di variabili così spesso differenziate, sono stati messi a punto dei particolari metodi parametrici, che formulano il giudizio di stima dopo aver esaminato gli aspetti (biologico, sanitario, estetico, di posizione) influenzanti il valore dell albero ornamentale. Così, mediante l utilizzo di appropriati indicatori, indipendenti tra loro, opportunamente rapportati ad un prezzo di riferimento di base, è possibile addivenire con sufficiente approssimazione al valore della pianta danneggiata. Tra i metodi parametrici meritano di essere citate due versioni, una prima messa a punto in Svizzera ed ampiamente adottata anche in Francia e una seconda studiata e applicata in Germania. Il metodo svizzero, in particolare, rappresenta un buon compromesso tra le esigenze di semplicità e la necessità di cogliere quanto meglio sia possibile, tutti gli aspetti che influiscono sulla determinazione del valore di una pianta arborea ornamentale. 4

Tradizionalmente il metodo svizzero si basa sui seguenti indici: 1) Prezzo di base (P b ): equivale a un decimo del prezzo di acquisto di un albero che ha raggiunto determinate condizioni di sviluppo. In particolare, per le latifoglie si fa riferimento ad una pianta avente un tronco di cm 10-12 di circonferenza ad un metro da terra, mentre per le conifere ci si riferisce ad un esemplare avente un altezza variabile tra cm 150 e 175. 2) Indice estetico e dello stato sanitario (I es ): il coefficiente ha un intervallo variabile da 1 a 10 in relazione all aspetto estetico, all inserimento o meno in un complesso di piante (alberi in gruppo, in filari, isolati) e alle condizioni fito-sanitarie e vegetative; 3) Indice di posizione (I p ): il coefficiente può oscillare da un minimo di 6 a un massimo di 10 in funzione dell area nella quale è ubicata la pianta, considerando che vi sia una correlazione stretta tra il valore delle piante e il valore delle aree su cui esse insistono; 4) Indice di dimensioni (I d ): rispecchia la circonferenza del tronco ad un metro di altezza dal suolo. L indicatore esprime l aumento di valore in funzione dell età dell albero e, nel contempo, la diminuzione di valore in rapporto alle possibilità di sopravvivenza per gli alberi più vecchi. 5

Il valore della pianta ornamentale (V po ), pertanto, sarà uguale al prodotto degli indici suddetti moltiplicato a sua volta per il prezzo di base, come meglio di seguito formulato: V po = P b I es I p I d Nel caso di sinistro che provochi solamente un danno parziale all albero e che comunque non comporti un suo abbattimento, il metodo svizzero propone i seguenti criteri di valutazione: a) ferite al tronco e scortecciamento: l indennizzo è direttamente proporzionale al danno subito. L entità fisica del danno è espressa in termini percentuali sulla base della lesione inferta al tronco, comparata con la circonferenza dello stesso; nella valutazione del danno il metodo svizzero tiene conto anche di eventuali menomazioni fisiologiche che la pianta può subire per effetto di attacchi fungini, certamente favoriti dalle lesioni riportate; b) danni della chioma: la valutazione del danno è commisurata all entità di chioma soppressa o comunque fortemente compromessa, tenendo presente che, se oltre la metà dei rami risulta distrutta, si dovrà risarcire l intero valore dell albero. Seguendo tale metodologia per la determinazione del valore della pianta ornamentale, la stima del danno sarà effettuata sulla base dell entità della chioma sopressa. 6

In primo luogo si è proceduto alla rilevazione del prezzo in vivaio, per la quantificazione del prezzo base da utilizzare nel modello moltiplicativo per la determinazione del valore delle piante. Tipologia Circonferenza Prezzo Valore Vivaio Coefficiente base cm ( ) ( ) Latifoglie 10-12 105,00 1/10 10,50 Tipologia indice Tipologia Valore Posizione periferia 8 Dimensione circonferenza 140 cm 14 Estetico e sanitario pianta sana vigorosa in gruppi da 2 a 5 esemplari 9 Valore pianta ornamentale = 10,50 x 8 x 14 x 9 = 10.584,00 (euro diecimilacinquecentottantaquattro) CONCLUDE in accordo alla metodologia di stima delle piante ornamentali, a seguito dell analisi di mercato effettuata per la determinazione del prezzo di vendita in vivaio di piante aventi una circonferenza del tronco di 10-12 cm ed a seguito della valutazione dei diversi indici di posizione, estitico-sanitario e di dimensione, si è giunti alla quantificazione del più probabile valore di mercato di ogni singola pianta di Quercus cerris che è risultato pari ad 10.584,00. A seguito della suddetta valutazione si procede alla determinazione del danno esprimendo lo stesso in termini % in relazione alla superficie della chioma 7

danneggiata/eliminata. In particolare, il danno arrecato su n. 2 piante può essere quantificato nell asportazione di circa il 25% della chioma, mentre per quanto concerne la terza pianta il danno viene considerato totale in quanto è stato effettuato un taglio a capitozzo. Tipologia % danno Valore pianta Danno 1 pianta 25% 10.584,00 2.646,00 2 pianta 25% 10.584,00 2.646,00 3 pianta 100% 10.584,00 10.584,00 TOTALE 15.876,00 Il sottoscritto a seguito dell incarico ricevuto, del quesito di stima posto, dell oggettività del procedimento di stima impiegato, è in grado di esprimere il proprio giudizio di stima del danno arrecato alle alberature ornamentali nel più probabile valore di mercato di 15.876,00. Tanto dovevo a disimpegno dell incarico ricevuto. Viterbo,20.12.2005 Dott. Agr. Francesco Ciccarella 8

Foto n. 1 9

Foto n. 2 10

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