BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2013

Documenti analoghi
BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2014

Interoperabilità nelle Regioni italiane: esperienze e prospettive dal rapporto RIIR Lucia Pasetti, Vicepresidente CISIS

Rapporto Innovazione nell Italia delle Regioni Antonio Lentini- Milano, 21 gennaio 2013

I DM 10 novembre 2011 : le regole per l informazione geografica. Strumenti e attività per la concreta attuazione

ANCI Friuli Venezia Giulia. Bozza di proposta Progetto di riorganizzazione ANCI FVG Legge Regionale 15/2005

I N F O D A Y E U R O P E A N H E A L T H P R O G R A M M E C A L L R O M A 1 6 M A R Z O

L'innovazione nelle Regioni per l'attuazione dell'agenda Digitale del Sistema Paese

BILANCIO PREVENTIVO 2012

Il progetto ICAR: un esempio riuscito di cooperazione complessa coordinata e cooperativa

Supportare il federalismo: catasto e fiscalità

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA L UNIONCAMERE

PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI INTERGEO E SIGMATER

PROTOCOLLO D INTESA. tra

L e politiche nazionale per lo sviluppo dei servizi socio educativi per la prima infanzia

Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte. Davide Donati Segretariato Generale Struttura temporanea Piano di rafforzamento Amministrativo

Valutazione e sostenibilità del sistema di sorveglianza PASSI d Argento

Il Sistema Informativo: primi passi

LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI NEI COMUNI LIGURI

SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA PER LA CONDIVISIONE, L INTEGRAZIONE E LA PRODUZIONE DI DATI GEOTOPOCARTOGRAFICI TRA

VISTE le intese sancite in Conferenza Unificata il 20 settembre 2007, in materia di interventi, iniziative ed azioni finalizzati alla realizzazione de

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA

Resoconto sommario del Comitato Permanente dei Sistemi Informatici Ordinario del 7 giugno 2016

Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

Il sistema di rilevazione delle attività dei Servizi di Prevenzione

Attività trasversali / unitarie Il Dato Digitale, di Qualità e Georeferito Una sfida per il CISIS

Ministero della Salute

Le attività delle Regioni nel CISIS per i servizi di GEO-LOCALIZZAZIONE. Domenico Longhi

Autonomia del regime giuridico dell informazione territoriale rispetto all informazione ambientale: legge 241/1990 v.s. d. lgs.

PROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTUAZIONE DI INIZIATIVE DI INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DEI COMUNI LOMBARDI TRA REGIONE LOMBARDIA

CONFERENZA UNIFICATA SEDUTA DEL 19 GIUGNO 2003 LA CONFERENZA UNIFICATA

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE

Il nomenclatore e la statistica ufficiale

Club Alpino Italiano Abruzzo

L Accordo Quadro per la crescita e la cittadinanza digitale verso gli obiettivi EU2020 e gli Accordi territoriali. Daniela Pascale

Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Associazione Nazionale dei Comuni Italiani

PA Open Community 2020 La cooperazione per l ammodernamento della Pubblica Amministrazione e del mercato

il ruolo dei circoli di qualità nel processo di sviluppo del Sistan

Digitale di Roma Capitale

CIRCOLARE 30 settembre 1998, n. 114/98.

Il riuso dei progetti di e-government

Comune di Prato - Avvio del procedimento di revisione del Piano Strutturale: relazione del Garante della comunicazione INTRODUZIONE

COMITATO DI PILOTAGGIO OT11-OT2

Decreto Legislativo 2 gennaio 2018 n 1. recante Codice della Protezione Civile

VISTA CONSIDERATI la Delibera n. 65/2015 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica che individua l ammontare di risorse complessi

IL DIRETTORE GENERALE

LA SEMPLIFICAZIONE NELLA PROGRAMMAZIONE

LA CONFERENZA UNIFICATA

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Torino, 23 Novembre Il riordino dello Sportello Unico Attività Produttive (DPR 160/2010)

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI TORINO

Anagrafica del progetto

31 luglio 2018 ISPRA Roma

Finanziamenti del Sistema Trasfusionale:

STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE QUADRO 328/2000. Adozione del Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali. (Art.

SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DUALE NELLA IEFP. Lo stato di avanzamento delle programmazioni regionali

dall articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di

si conviene e si stipula quanto segue:

GIUNTA REGIONALE DETERMINAZIONE N. DPA/94 DEL SERVIZIO AUTORITA DI GESTIONE UNICA FESR-FSE, PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO UNITARIO

Governance delle politiche giovanili per il territorio provinciale di Bologna

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE, ANCI PIEMONTE E CITTA DI TORINO

Interoperabilità e cooperazione applicativa (ICAR)

BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2016

Dal censimento degli archivi all osservatorio dell attività amministrativa delle Province

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Il Fascicolo Sanitario Elettronico

APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9

Analisi debiti commerciali della Pubblica Amministrazione. 25 ottobre 2017

Domenico Longhi. Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura di Dati Geografici nelle Regioni italiane

DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE

L agricoltura biologica in Italia: numeri, politiche di sviluppo e prospettive. Francesco Giardina

AOG2 UFFICI DIRIGENZIALI GENERALI UFFICI DIRIGENZIALI

Protocollo. tra. Ufficio Scolastico Regionale per. l Emilia-Romagna. Giunta e Assemblea legislativa della. Regione Emilia-Romagna

Le lezioni apprese e la metodologia ex-ante per la programmazione

Finanziamenti del Sistema Trasfusionale e stato dell arte dei progetti nazionali

Workshop 2 IL SISTEMA PRODUCE DATI E CONOSCENZA. Il Sistema Informativo Nazionale Ambientale SINA

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se

TIC NOME ATTIVITA' OBIETTIVI COORDINAMENTO VICE COORDINAMENTO

ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 1/6

LA SPERIMENTAZIONE DEL SISTEMA DUALE NELLA IeFP STATO DI AVANZAMENTO DELLE PROGRAMMAZIONI REGIONALI AL EXECUTIVE SUMMARY

INSPIRE and Italian Regions: check point and trends

Il ruolo dell Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativamente al rischio clinico e alla responsabilità professionale

I DATI ED I SERVIZI TERRITORIALI NEI SIT, IL RUOLO DI AgID A SUPPORTO DELLA PA

Atteso il riconoscimento dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità di cui alla legge 328/2000 artt.

ACCORDO MULTIREGIONALE (A.M.) tra

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

Linee Guida in materia di inclusione sociale a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell Autorità Giudiziaria

COORDINAMENTO ATTIVITA DI RICERCA SETTORE V Convenzioni, Contratti e Fondazioni

Centri Servizio Territoriali Lo sviluppo dei CST in Italia un quadro di sintesi. CNIPA Innovazione Italia

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE IL SINDACO DEL COMUNE DI ROMA PER

GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del 05/10/2007

ALLEGATOA alla Dgr n del 31 luglio 2012 pag. 1/8

Passo dopo passo: la via italiana al sistema duale

Transcript:

Centro Interregionale per i Sistemi Informativi, geografici e statistici Via Piemonte, 39 00187 Roma Cod. Fisc. 96184870580 BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2013 Novembre 2012 1

C I S I S - Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici Via Piemonte, 39 00187 Roma B I L A N C I O P R E V E N T I V O 2 0 13 C o n t o E c o n o m i c o (euro) P R O V E N T I PREVENTIVO 2012 PREVENTIVO 2013 Proventi istituzionali Quote associative correnti 547.161 547.161 Altri proventi diversi Contributo Assinter 25.000 16.000 Proventi da progetti 0 30.370 Sigmater 0 15.510 ICAR 2012 0 3.150 ICAR 2013 0 3.150 RIIR 0 650 CPSG 2012/2014 0 5.000 Nomenclatore 0 360 Sperimentazione Regione Sardegna 0 2.550 Proventi finanziari 39 619 Totale proventi istituzionali 572.200 594.150 Proventi da convenzioni Centro interregionale attuaz. P.O. CPSG 19.784 25.291 Proventi per progetto Sperimentazione Sardegna 0 62.910 Proventi Tecnostruttura Q3I 139.017 110.567 Proventi Azione ICAR 2012 234.990 59.500 Proventi Azione ICAR 2013 0 59.500 Proventi progetto PRODE 78.695 0 Proventi progetto PSN Migrazioni 18.010 9.158 Proventi progetto IDT 42.000 42.990 Proventi progetto NSPR 2011 98.000 166.004 Proventi progetto PA CPSG 2012/2014 0 170.000 Proventi progetto RIIR 0 12.350 Proventi progetto Nomenclatore 0 7.546 Totale proventi da progetti 630.496 725.816 TOTALE PROVENTI 1.202.696 1.319.966 2

C I S I S - Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici Via Piemonte, 39 00187 Roma B I L A N C I O P R E V E N T I V O 2 0 13 C o n t o E c o n o m i c o ( E u r o ) S P E S E PREVENTIVO 2012 PREVENTIVO 2013 Spese generali 550.200 540.150 Segreteria e personale 345.000 355.000 Sede 110.000 99.000 Utenze 17.000 17.000 Cancelleria e materiali di consumo 3.200 3.000 Spese amministrative e gestionali 35.000 38.000 Ammortamenti e oneri finanziari 20.000 16.000 Contributi associativi esterni 0 2.150 Imposte e tasse diverse 20.000 10.000 Spese attività istituzionali 22.000 54.000 Conferenza Nazionale, Convegni 0 25.000 Pubblicazioni 0 4.000 Comunicazione integrata 5.000 5.000 Formazione 2.000 5.000 Attività di supporto ai comitati 15.000 15.000 Totale spese istituzionali 572.200 594.150 Spese per convenzioni Centro interregionale attuaz. P.O. CPSG 19.784 25.291 Per sperimentazione Regione Sardegna 0 62.910 Spese per Tecnostruttura Q3I 139.017 110.567 Spese ICAR Azione 2011 0 0 Spese ICAR Azione 2012 234.990 59.500 Spese ICAR Azione 2013 59.500 Spese PRODE 78.695 0 Spese PSN Migrazioni 18.010 9.158 Spese progetto gestione BD Topografici 0 0 Spese progetto IDT 2011 42.000 42.990 Spese progetto NSPR 2011 98.000 166.004 Spese progetto PA CPSG 2012/2014 0 170.000 Spese progetto RIIR 0 12.350 Spese Progetto Nomenclatore 0 7.546 Totale spese per progetti 630.496 725.816 TOTALE SPESE 1.202.696 1.319.966 3

CISIS Centro Interregionale per i Sistemi informatici, geografici e statistici Via Piemonte, 39 00187 Roma QUOTE ASSOCIATIVE ESERCIZI 2011-2013 SOCI ANNI 2011 2012 2013 REGIONE ABRUZZO 20.943,34 20.943,34 20.943,34 PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO 17.514,97 17.514,97 17.514,97 PROVINCIA AUTONOMA TRENTO 17.018,18 17.018,18 17.018,18 REGIONE BASILICATA 18.932,63 18.932,63 18.932,63 REGIONE CALABRIA 24.495,57 24.495,57 24.495,57 REGIONE CAMPANIA 32.591,52 32.591,52 32.591,52 REGIONE EMILIA ROMAGNA 32.837,55 32.837,55 32.837,55 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA 19.400,09 19.400,09 19.400,09 REGIONE LAZIO 33.559,70 33.559,70 33.559,70 REGIONE LIGURIA 19.208,30 19.208,30 19.208,30 REGIONE LOMBARDIA 45.941,86 45.941,86 45.941,86 REGIONE MARCHE 20.981,74 20.981,74 20.981,74 REGIONE MOLISE 15.782,56 15.782,56 15.782,56 REGIONE PIEMONTE 34.628,54 34.628,54 34.628,54 REGIONE PUGLIA 31.230,00 31.230,00 31.230,00 REGIONE SARDEGNA 27.802,01 27.802,01 27.802,01 REGIONE SICILIA 36.304,91 36.304,91 36.304,91 REGIONE TOSCANA 31.881,86 31.881,86 31.881,86 REGIONE UMBRIA 18.885,70 18.885,70 18.885,70 REGIONE VALLE D'AOSTA 14.797,72 14.797,72 14.797,72 REGIONE VENETO 32.422,56 32.422,56 32.422,56 Totale 547.161,31 547.161,31 547.161,31 4

5

6

PROGRAMMA DELLE ATTIVITA ANNO 2013 7

NOVEMBRE 2012 INDICE 1. PREMESSA.9 2. ATTIVITÀ PROGRAMMATE DALLE AREE 2.1 AREA INFORMATICA 2.1.1 PREMESSA..11 2.1.2 OBIETTIVI E ATTIVITÀ DI SETTORE..13 2.1.3 AZIONI E PROGETTI..15 2.2 AREA GEOGRAFICA 2.2.1 PREMESSA.17 2.2.2 OBIETTIVI ED ATTIVITÀ DI SETTORE 18 2.2.3 AZIONI E PROGETTI.. 20 2.3 AREA STATISTICA 2.3.1 PREMESSA..24 2.3.2 OBIETTIVI ED ATTIVITÀ DI SETTORE 25 2.3.3 AZIONI E PROGETTI...28 APPENDICE: RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ PROGRAMMATE PER AREA, CON L INDICAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI RIFERIMENTO DEL GRADO DI COINVOLGIMENTO DEI COMITATI PERMANENTI. PROSPETTO 1: AREA INFORMATICA PROSPETTO 2: AREA GEOGRAFICA PROSPETTO 3: AREA STATISTICA 8

1. PREMESSA Come è stato più volte segnalato nelle relazioni di accompagnamento al bilancio del Centro, il CISIS, oltre alla tradizionale attività istituzionale caratterizzata dal supporto tecnico alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ed in particolare alla 2^ Commissione Affari Finanziari che ha specifica competenza sulle materie che afferiscono al Centro, ha investito nel corso del tempo sempre maggiori risorse nello sviluppo di una sistematica azione di cooperazione interregionale per la realizzazione di progetti e azioni finalizzate alla crescita della società dell informazione definendo con sempre maggiore evidenza il ruolo della componente regionale sui vari tavoli istituzionali. In particolare nel corso del 2012 tale ruolo è stato particolarmente incisivo con contributo fornito dalle Regioni e Province autonome nella definizione delle linee guida dell Agenda Digitale Italiana (ADI). Da tale punto di vista, nella consapevolezza che la rivoluzione digitale sia una sfida fondamentale per la modernizzazione del Paese, le Regioni e le Province autonome in totale accordo hanno individuato e sviluppato in un documento ad hoc apposite schede-azione relative a: interoperabilità e cooperazione applicativa, Carta Nazionale Servizi, Circolarità anagrafica, Amministrazione digitale senza carta, Georeferenziazione (Infrastruttura dati territoriali o Catasto territorio). Tuttavia, nonostante l impegno profuso per il raggiungimento degli obiettivi fissati, l attuale crisi ha coinvolto il sistema pubblico nazionale, ha coinvolto in qualche misura anche l attività del Centro rendendo sempre più complessa la gestione operativa a motivo soprattutto della scarsa disponibilità di cassa. Tale situazione, particolarmente, accentuata nel corso del 2011, si è parzialmente risolta nel corso del 2012 grazie anche ai positivi risultati conseguiti dall incisiva azione di sollecito alle Regioni inadempienti. Tale situazione, combinata con il rilascio a fine 2011 delle risorse di personale e della sede dedicata alla realizzazione dei progetti ICAR 2010/2011, ha consentito di disporre della liquidità necessaria all ordinaria amministrazione del Centro. Ciononostante al momento resta ancora un credito verso i Soci di due quote associative relative all anno 2010 ( 64.790), una del 2011 ( 33.563) ed un residuo del 2012 di 90.366. Per la pregressa attività di progetto il credito è di 35.320 per il progetto ICAR 2010/2011 e di 65.212 per il Progetto ProDe. In ogni caso resta ancora prioritario lo sforzo di acquisire, nel più breve tempo possibile, i crediti verso i Soci assicurando in tal modo la completa funzionalità del Centro. Dal punto di vista generale è opportuno evidenziare che, così come per lo scorso anno, nonostante gli ambiziosi obiettivi definiti dal piano operativo annuale, per il quinto anno consecutivo le quote associative annuali restano invariate. 9

Tale migliorata situazione, come già accennato, ha portato a definire un bilancio di previsione del 2013 che prevede il ripristino di alcune spese per le attività istituzionali, completamente azzerate lo scorso anno, ipotizzando, tra l altro, la possibilità di realizzare la VII Conferenza nazionale del CISIS l ultima delle quali è stata effettuata nell ormai lontano 2006. Nello specifico, oltre all attività normalmente prevista per le tre componenti del centro, per l anno 2013 proseguiranno alcuni specifici progetti ed altri ne saranno avviati. In particolare per la componente informatica del Centro nel 2013 proseguirà l azione permanente ICAR che entro l anno prevede la fine di tutte le azioni in essere ed alcune azioni di comunicazione finalizzate all attivazione di nuove iniziative progettuali. Sono previste, inoltre, specifiche azioni orientate alla Sanità elettronica e al riuso. Infine, in accordo con la componente geografica del centro, verrà assicurato il necessario supporto al piano attuativo triennale del progetto Sigma Ter. L attività progettuale prevista per la componente geografica sarà operante nell ambito di un Piano triennale di attività interregionale, e prevede lo sviluppo di progetti che riguardano il progetto Data base Topografico, il progetto Derivazione/Generalizzazione dei DB Topografici ed il progetto Network di Stazioni Permanenti per le Regioni (NSPR). Infine per la componente statistica è prevista, oltre alla normale attività, la realizzazione di alcuni progetti relativi al Pendolarismo, Statistiche Territoriali, Stime per le piccole aree, Nomenclatore dei servizi sociali e Migrazioni interregionali. Il documento termina con un prospetto di riepilogo che, per ciascuna delle attività dei tre settori, indica gli obiettivi di riferimento e il raccordo previsto con le altre componenti del Centro: grado di coinvolgimento alto (A), medio (B) e basso (B). In armonia con le linee strategiche definite negli anni precedenti si ritengono ancora prioritari i seguenti obiettivi: OG 1. Promuovere momenti di confronto e collaborazione tra le Regioni finalizzati a favorire il raggiungimento in tutto il Paese di livelli adeguati di produzione e utilizzo di informazioni a supporto delle istituzioni ed a favore delle comunità locali; OG 2. Giungere a una più puntuale definizione della funzione del CISIS come organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; OG 3. Rafforzare la collaborazione tra le tre componenti interne al fine di consolidare le sinergie insite nella fusione con il Centro di Coordinamento e Documentazione delle Informazioni Territoriali; OG 4. Valorizzare le attività realizzate dal Centro garantendo una più significativa visibilità esterna. 10

2. ATTIVITA PROGRAMMATE DALLE AREE 2.1 AREA INFORMATICA 2.1.1. Premessa Il Comitato Permanente dei Sistemi Informativi all interno del Cisis, ha lavorato ad una visione sistemica interregionale dello sviluppo della società dell informazione, coerente con i documenti strategici approvati nella Conferenza delle Regioni, agendo secondo due direttrici fondamentali: una direttrice istituzionale, caratterizzata dal supporto alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ed in particolare alla II Commissione affari finanziari che comprende la materia informatica, ed una direttrice di cooperazione interregionale per la realizzazione di progetti e azioni. L attività progettuale si è mossa all interno dell accordo quadro di cooperazione interregionale approvato e sottoscritto dalla totalità delle Regioni e Province Autonome. Le Regioni hanno acquisito di conseguenza un ruolo più incisivo nei tavoli istituzionali con le pubbliche amministrazioni centrali, in quanto al già consolidato coordinamento hanno associato un ruolo attuativo che ha garantito piena coerenza fra quanto concordato nei documenti strategici e quanto attuato nelle azioni progettuali, creando de facto un circolo virtuoso che ha accresciuto il peso della componente regionale, nel contempo la condivisione di una strategia interregionale ha rinforzato il confronto e la concertazione con le rappresentanze di Comuni, Province e Comunità Montane, sia a livello nazionale (tavoli istituzionali con Anci, Upi e Uncem), sia a livello regionale. In questo contesto si è realizzato PRODE, che ha definito il modello dei processi di dematerializzazione in ambito tecnologico e organizzativo nelle singole amministrazioni sui propri territori coinvolgendo la P.A. locale. I progetti hanno anche permesso di verificare le alte potenzialità di collaborazione delle società in house in qualità di strumenti operativi delle rispettive Regioni ed a tal fine è stata costituita l associazione delle società in house, Assinter, necessariamente connessa al Cisis e con questi assolutamente sinergica, che permette anche una più stretta azione nell attuazione dei progetti condivisi tra le Regioni e una crescita qualitativa dell operato delle stesse società. 2.1.1.1 Agenda Digitale Il Governo nel corso del 2012 ha avviato le attività dell Agenda Digitale Italiana che intende raggiungere gli obiettivi definiti dall Agenda Digitale Europea (2020). E stata istituita la cabina di regia per l Agenda Digitale Italiana, di cui le Regioni e Province Autonome fanno parte con un rappresentante, e sono stati attivati 6 gruppi di lavoro, coordinati da rappresentanti dei ministeri 11

coinvolti (Istruzione, Università e Ricerca, Sviluppo Economico, Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Coesione Territoriale ed Economia e Finanze), cui hanno partecipato rappresentanti regionali, che hanno elaborato prima la strategia e successivamente il decreto Digitalia. Per dare piena attuazione all Agenda Digitale Italiana il governo ha anche ri-organizzato alcune strutture dedicate all innovazione (Sipartimento Innovazione Tecnologica, DigitPA e Agenzia per l innovazione) accorpandole nella nuova Agenzia per l Italia Digitale cui spetterà in collaborazione con Consip e Sogei il coordinamento delle attività. Le Regioni e Province Autonome hanno proposto al Governo un documento sull Agenda Digitale denominato: Agenda Digitale Italiana (ADI): contributo delle Regioni, approvato nella seduta del 6 Giugno 2012 della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, nel quale hanno avanzato delle proposte strategiche e soprattutto individuato poche e chiare azioni prioritarie fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 2.1.1.2 L Accordo quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo di iniziative volte al rafforzamento della società dell informazione e dell e Government L Accordo quadro di cooperazione interregionale permanente per lo sviluppo di iniziative volte al rafforzamento della società dell informazione e dell e Government è stato definito in sede di Comitato Permanente Sistemi Informativi e quindi, previo parere favorevole del Comitato Permanente Sistemi Statistici e del Comitato Permanente Sistemi Geografici, approvato dal Direttivo CISIS. Tale Accordo ha reso strutturale e valorizzato la cooperazione interregionale avviata soprattutto nell ambito dei primi progetti e si propone di favorire lo sviluppo di tutte le nuove azioni interregionali. L Accordo è stato sottoscritto dalla quasi totalità delle Regioni e Province Autonome e consente di disporre di uno strumento amministrativo idoneo ad attivare e coordinare le iniziative - in merito a progetti di interesse informatico, statistico o geografico - di collaborazione tra Regioni e Province Autonome nell utilizzo delle tecnologie dell informazione e delle comunicazioni al fine di consentire una tempestiva attuazione delle iniziative ed una riduzione dei costi; ciò anche in relazione alla necessaria collaborazione con gli enti locali e il livello governativo in iniziative di respiro nazionale. L attuazione delle singole azioni cooperative avviene tramite la sottoscrizione di specifici Piani attuativi che contengono tutti gli elementi tecnici ed amministrativi per l attuazione dei progetti e delle azioni e che sono specificamente approvati dalle singole Amministrazioni aderenti. 2.1.1.3 L organizzazione a supporto del Cpsi I risultati raggiunti negli ultimi anni e la ferma volontà di consolidarli ed avviare nuove attività progettuali con nuovi obiettivi, hanno imposto l adozione di un modello organizzativo per il supporto del coordinamento interregionale che si articola nei seguenti livelli funzionali: 12

1. livello politico/strategico, composto da Presidenti e Assessori regionali, (Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Commissione II della Conferenza e Commissione permanente della Conferenza Unificata) con il compito di definire le linee strategiche comuni, oggetto di confronti unitari con il governo, le sue articolazioni e le PAL (ANCI, UPI, UNCEM); 2. livello tecnico/strategico, composto dai Direttori e dirigenti dei Sistemi Informativi, ossia il Comitato Permanente per i Sistemi Informativi (CPSI), con il compito di raffrontarsi con il livello politico, contribuire alla definizione delle strategie, ma soprattutto tradurle in azioni concrete e coerenti, confrontandosi con le strutture nazionali preposte (DigitPA, Dipartimento Digitalizzazione Innovazione Tecnologica, ecc.) e con le rappresentanze delle PAL (ANCI, UPI, UNCEM); 3. livello di supporto tecnico/operativo, composto dalla segreteria tecnica, con il compito di raccordare le azioni del CPSI attraverso l attuazione tecnica, amministrativa e organizzativa dei progetti, sviluppando strumenti e modelli di: gestione, monitoraggio, condivisione della conoscenza, comunità di sviluppo ed eventuale consolidamento nel tempo delle soluzioni prodotte, oltre al supporto del CPSI ai tavoli tecnici/istituzionali e alla strutturazione di attività di monitoraggio e disseminazione; 4. livello attuativo, composto dagli staff dedicati di progetto, ha il compito di coordinare la componente interregionale dell attuazione tecnica dei progetti nelle loro diverse articolazioni. In questo modo il Comitato ha il supporto più idoneo per tutte le proprie attività. 2.1.2 Obiettivi e attività di settore. Le attività del Comitato Permanente dei Sistemi Informativi del 2013, alla luce della crisi economica in corso e alle conseguenti limitazioni delle risorse disponibili per investimenti nella società dell informazione, saranno orientate al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - valorizzazione del ruolo delle Regioni e Province Autonome nella realizzazione dell Agenda Digitale Italiana e intensificazione dei rapporti di collaborazione con le PAC e le PAL; - mantenimento di quanto realizzato nei progetti interregionali, attraverso il consolidamento di azioni permanenti. Per il raggiungimento degli obiettivi indicati saranno svolte le seguenti attività: 2.1.2.1 Presidio dei tavoli tecnici previsti dalle azioni contenute nell Agenda Digitale e supporto al rappresentante delle Regioni nel comitato di indirizzo dell Agenzia per l Italia Digitale; 13

2.1.2.2 Presidio dello sviluppo del sistema della programmazione interregionale nel nuovo quadro di programmazione nazionale e comunitaria (quali ad esempio i fondi 2014-2020) relativo ai temi della modernizzazione e innovazione della pubblica amministrazioni; 2.1.2.3 Cura della funzione relativa ai pareri sulle proposte di accordo e di intesa che i diversi Organismi nazionali propongono alla Conferenza Unificata che la Commissione deve dare con il supporto del Gruppo Tecnico; 2.1.2.4 Analoghe funzioni di qualificata rappresentanza del sistema delle Regioni e Province autonome dovranno essere rese nei diversi tavoli o gruppi tecnici di coordinamento e concertazione ad oggi operativi, o che saranno resi operativi in corso d anno, tra cui primariamente la Commissione di Coordinamento del Sistema Pubblico di Connettività e i relativi gruppi tecnici, il gruppo tecnico per il portale Impresainungiorno (SUAP nazionale), Comitato di coordinamento interregionale sulla circolarità anagrafica, i gruppi tecnici per le regole tecniche del CAD, ecc. 2.1.2.5 Attività strategiche istituzionali saranno anche quelle da svolgersi nei diversi tavoli e sedi per favorire il consolidamento dei CST - Centri di Servizi Territoriali / ALI Alleanze Locali per l Innovazione e il rafforzamento nel tempo dei processi di riuso delle soluzioni informatiche e l adozione del nuovo Codice della P.A. Digitale (CAD), assicurando l adeguato livello di coinvolgimento ed indirizzo delle Regioni e Province autonome. 2.1.2.6 Attività di coordinamento tecnico nella materia informatica tra Regioni e Province autonome, attraverso l attuazione di progetti e azioni secondo le modalità concordate nell Accordo quadro per lo sviluppo dei progetti interregionali e la segreteria tecnica; 2.1.2.7 Attività di supporto per gli aspetti informatici del Censimento Continuo della Popolazione e relative elaborazioni; 2.1.2.8 Le attività di carattere istituzionale comprenderanno anche i rapporti continuativi con le associazioni degli enti locali ANCI, UNCEM ed UPI per la materia informatica per le necessarie azioni di concertazione; 2.1.2.9 Attività di analisi e confronto sugli aspetti legati al trattamento dei dati personali e al rispetto della privacy nelle norme e nelle applicazioni informatiche; 2.1.2.10 Attività di osservatorio e monitoraggio sull evoluzione dello sviluppo della Società dell Informazione a livello locale, coordinando e razionalizzando le molteplici rilevazioni in materia ICT a livello regionale, consolidando e sviluppando il Rapporto sull Innovazione nell Italia delle Regioni (RIIR), con lo scopo finale di offrire una visione unitaria e di costituire, nel tempo, una banca dati completa e pubblica sull ICT regionale. 14

2.1.3 Azioni e progetti. Azione Interoperabilità e Cooperazione Applicativa Interregionale : attività 2013 ICAR, avviato come progetto nel maggio 2006 e concluso nel giugno 2009, con il raggiungimento di tutti gli obiettivi pianificati, è divenuto azione permanente avviando nel luglio 2009 le attività di assistenza e manutenzione di quanto realizzato e coordinando l ideazione e sviluppo di nuove azioni progettuali capaci di valorizzare e utilizzare al meglio l infrastruttura realizzata e il know how acquisito in materia di cooperazione applicativa. Il progetto ICAR Plus, avviato nel luglio 2008, si è concluso il 31 dicembre 2010, producendo la prima e seconda rilevazione sullo stato di attuazione della cooperazione applicativa a livello locale, contenuta nei rapporti su l interoperabilità e la cooperazione applicativa nelle regioni e Province Autonome, costantemente aggiornati sul sito www.progettoicar.it. Tali azioni di osservatorio sono state accompagnate da azioni di comunicazione a livello locale volte a condividere i risultati raggiunti e lo stato di avanzamento ICA nei sistemi regionali. I due progetti già nel 2011 e nel 2012 si sono consolidati nelle azioni permanenti ICAR 2011 e ICAR 2012 che hanno permesso il mantenimento e l aggiornamento di quanto sviluppato e realizzato. Nel corso del 2013 l azione permanente ICAR, proseguirà le attività del 2012 e in particolare si svolgeranno le seguenti attività: - l assistenza e la manutenzione correttiva dell infrastruttura di cooperazione applicativa, progettata e implementata dal progetto ICAR; - il consolidamento dell azione applicativa sperimentata nel progetto sulla circolarità anagrafica; - eventuali attività di manutenzione evolutiva che si dovessero manifestare a seguito di necessità di aggiornamento delle soluzioni tecnologiche adottate. 2.1.3.1 PROgetto DEmaterializzazione Il progetto avviato ad inizio del mese di maggio del 2010 con l adesione di 10 Regioni, si sta concludendo alla fine del 2012. Nel 2013 si concluderanno eventualmente alcune azioni rimaste in sospeso del task Ce1 e si svolgeranno alcune azioni di comunicazione finalizzate ad avviare nuove iniziative progettuali che possano supportare le Regioni nell implementazione e nel dispiegamento del modello definito dal progetto. 15

2.1.3.2 SigmaTer Nel corso del 2013 in accordo con il CPSG verrà dato il supporto necessario all attuazione del piano attuativo definito all interno del nuovo partenariato triennale per lo sviluppo del progetto SigmaTer. 2.1.3.3 Sanità elettronica Nel corso del 2013 verrà data maggiore attenzione ed operatività alla cooperazione tra il CPSI e il Tavolo Permanente per la Sanità Elettronica delle Regioni e delle Province Autonome (TSE) con l obiettivo di integrare maggiormente le azioni regionali nello specifico settore, in coerenza con quanto contenuto nell Agenda Digitale Italiana. 2.1.3.4 Riuso Nel corso del 2013 verrà avviata un azione interregionale finalizzata a supportare il riuso nelle Regioni e Province Autonome delle migliori soluzioni disponibili negli ambiti ritenuti prioritari. Il Cisis svolgerà il coordinamento delle attività che dovranno garantire complete ed approfondite analisi delle soluzioni e dei vincoli tecnologici ed organizzativi che le caratterizzano al fine di facilitarne il riuso. Il coordinamento dovrà inoltre favorire la creazione di community per la manutenzione ed evoluzione nel tempo delle soluzioni riusate e la possibilità di accedere al riuso in forma di servizio. 16

2.2 AREA GEOGRAFICA 2.2.1 Premessa Il Programma di attività del Comitato permanente per i sistemi geografici (CPSG) si sviluppa rafforzando le direttrici operative già avviate nel corso degli anni precedenti, in particolare le singole azioni sono definite nell ambito di una programmazione su base triennale. Il Programma è attuato attraverso la definizione di un Piano di Attuazione Triennale, del quale il 2013 costituisce la seconda annualità, che possa definire sia un omogeneo quadro programmatico e sia un piano finanziario poliennale: consolidamento del ruolo delle Regioni e del CISIS, attraverso il CPSG, all interno dei tavoli istituzionali a cominciare dal Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle P.A. (OSG1), del Comitato MUDE (Modello Unico Digitale per l Edilizia) e degli organismi previsti nel Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 32 Attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (INSPIRE) e dal Codice dell Amministrazione Digitale D.Lgs, 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.; promuovere Accordi di collaborazione con Organismi ed Istituzioni con competenza nel settore geografico allo scopo di attivare sinergie nello sviluppo delle attività (OSG2); promuovere Accordi collaborazione con Enti di ricerca istituzionali per approfondire tematiche di tipo scientifico a supporto delle attività delle Regioni e quale contributo di tipo scientifico alle componenti tecniche collegate ai tavoli istituzionali (OSG3); rafforzare la collaborazione con gli altri comitati (CPSI e CPSS) attraverso la individuazione di obiettivi e la costituzione di tavoli, comuni; la promozione di accordi e lo sviluppo di progetti che coinvolgano i diversi settori tematici qualificando maggiormente l attività ed il ruolo del CISIS in particolare si segnala la speranza di poter concretamente giungere all avvio dei progetti strategici in collaborazione con il CPSI (Azione ICAR, Progetto Sigmater) e con ANCI per quanto attiene al progetto Territorio, Catasto e Fiscalità (OSG4); promuovere un programma di ricerca e sviluppo basato sulle attività previste nel presente programma da articolare su una base triennale di sviluppo; assicurare, anche attraverso l attività dei gruppi di lavoro, l approfondimento di tematiche di tipo tecnico-scientifico ed il coordinamento delle regioni nel definire obiettivi e azioni nei confronti degli interlocutori istituzionali a livello statale, nonché prosecuzione delle attività informative e seminariali rivolte al mondo dell Università, degli operatori di mercato e più in generale agli stakeholder in ambito geomatico; (OSG5). 17

assicurare la diffusione delle informazioni in ambito regionale e nei confronti degli enti territoriali, in genere, e promuovere manifestazioni quali spazi di confronto su tematiche scientifiche, raccordo istituzionale e per la diffusione stessa delle informazioni (OSG6). promuovere la realizzazione di aggiornamenti di database geografici su scala nazionale (OSG7). 2.2.2 Obiettivi ed attività di settore. 2.2.2.1 Accordi quadro di collaborazione. 1. Attività di collaborazione con l Istituto Geografico Militare (IGM) In Attuazione dell Accordo Quadro di Collaborazione nel settore Geotopocartografico stipulato con l Istituto Geografico Militare (IGM) nel corso del 2008. Nel corso del 2012 è stato attivato un nuovo accordo triennale volto al riavvio della cooperazione finalizzata al mantenimento della Rete Dinamica Nazionale ed alla messa a disposizione di sw per la conversione dei dati cartografici di grandi dimensioni in modalità open source(osg2); 2. Attività di Collaborazione con AGEA Nel corso del 2009 è stato stipulato l Accordo quadro di collaborazione tra il CISIS e l AGEA. Saranno proseguite le attività di supporto alle Regioni nella definizione di programmi di realizzazione congiunta di ortoimmagini digitali e più in generale di programmi di indagine territoriale e di verifica dell uso reale del suolo(osg2). 3. Attività di collaborazione nell ambito dell attività geodetica (OSG3); nel corso del 2012 sono stati attivati accordi triennali di collaborazione con: Università di Bologna, Centro di Ricerca CIRI Università di Padova, Dipartimento di Geoscienze Politecnico di Milano, Polo di Como. 4. Attività di collaborazione nell ambito dell attività relativa ai database geotopografici (OSG3). Nel corso del 2012 è stato rinnovato l Accordo di collaborazione con Il dipartimento DEI del Politecnico di Milano. 2.2.2.2 Attività dei gruppi di lavoro da attivare tra la fine del 2012 e l inizio del 2013 (OSG5). 1. Gruppo di Lavoro sul tema: La derivazione e la Generalizzazione dei Data Base GeoTopografico in accordo e collaborazione con l IGM che avrà anche il compito di definire le specifiche tecniche per i Database geotopografici 1/25-50.000. 2. Gruppo di Lavoro sul tema: Open Data in ambito Geografico. 3. Gruppo di Lavoro sul tema: L Uso del Suolo ed il Data Base GeoTopografico. 18

2.2.2.3 Attivazione di Progetti interregionali 1. Di interesse della componente geografica (OSG1). Nel corso del 2012 è stato attivato un Piano di Attuazione Triennale operativo definito: Piano Triennale 2012-2014 Sistemi Geografici Il piano sarà attuato attraverso il coordinamento di un apposito Gruppo Guida ed il supporto di un apposito Gruppo Tecnico, di cui faranno parte i rappresentanti delle Regioni e Province Autonome aderenti. Le attività proseguiranno nel corso del 2013. In collaborazione col CPSI saranno proseguite le attività per la definizione di alcuni progetti strategici: a) Progetto interregionale Catasto Fiscalità - Territorio. (OSG4); b) Progetto interregionale Sigmater. (OSG4); c) Progetto interregionale ICAR GEO. (OSG4). 2.2.2.4 Accordo Quadro di Cooperazione Interregionale Permanente per lo sviluppo di iniziative volte al potenziamento della società dell informazione e dell e-government Sarà prevista la partecipazione del CPSG, in stretta collaborazione con il CPSI, per la definizione delle iniziative volte al potenziamento delle attività già in corso sul tema dell Infrastruttura Geografica Interregionale ed il suo interfacciamento con quella nazionale e con quella comunitaria prevista nella Direttiva CE INSPIRE (OG3) 2.2.2.5 Attività di raccordo tematismi Nel corso del 2013 si prevede di realizzare alcune attività finalizzate a creare tematismi unici a livello nazionale a partire da quelli realizzati dalle singole Regioni e Province autonome. Inizialmente si individuerà la metodologia per il raccordo dei temi cartografici (idrografia, limiti amministrativi, ecc.) e si proseguirà, coinvolgendo le realtà competenti, interne delle singole Amministrazioni con l'ausilio della struttura di Supporto del CISIS-CPSG (OSG7) 2.2.2.6 Organizzazione e partecipazione a convegni e seminari Nel corso del 2013 si prevede di realizzare alcuni seminari sui temi del presente programma di attività con particolare attenzione a quelli relativi ai programmi di ricerca sui Data Base Topografici, sul Network di Stazioni Permanenti per le regioni e sulle IDT (infrastrutture di dati territoriali) (OSG6). Sempre in tale ambito non sarà trascurata la partecipazione alla Conferenza Nazionale della Federazione ASITA(OSG4). 19

2.2.3 Azioni e progetti. Il Programma articolato sulla base di un sistema coordinato di attività di settore da attuare all interno di un Piano Triennale di Attività Interregionale. 2.2.3.1 Attività dei programmi di ricerca. E attualmente in fase di avvio l attività prevista per il 2012 : Progetto Data Base Topografico. Il progetto completato nel corso del 2011 ha prodotto lo sviluppo delle applicazioni software, GeoUML Catalogue e GeoUML Validator a supporto dei DB Topografici e attività di contorno. I software sono oggi accessibili a tutta la pubblica amministrazione, ma necessitano di una stabilizzazione in base agli input che proverranno dagli utilizzatori (OSG7) Le attività del Piano saranno finalizzate al consolidamento dei risultati conseguiti nei primi 4 anni al fine di garantire: la manutenzione e l assistenza sugli strumenti prodotti (pura correzione di errori, esclude modifiche delle funzionalità), nonché gli interventi definibili delle indicazioni recepite delle sperimentazioni svolte nel corso dell anno 2011. i piccoli aggiornamenti ai modelli implementativi in caso di nuove release di ambienti di sviluppo e/o software; integrazione procedure per la formazione del DBT interregionale; Il supporto agli utenti abilitati a segnalare errori: personale degli enti che utilizzano ufficialmente il Catalogue Editor e il Validator. Definizione di procedure e regole tecniche di riferimento per le Regioni per l aggiornamento dei DBT locali, regionali e nazionale Gruppo di Supporto CPSG. Si ritiene indispensabile proseguire l esperienza della disponibilità di un gruppo di supporto alle attività del CPSG finalizzato a garantire il: supporto operativo ed il raccordo tra il Gruppo di Ricerca sui Data Base Topografici e gli operatori regionali impegnati nello sviluppo dei programmi sui Data Base Topografici, promuovere e supportare le Regioni per l adeguamento delle specifiche tecniche dei DBT alla nuova specifica emanata dal Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali della P.A. nel 2010, supportare le Regioni nell adeguamento degli standard dei propri DBT al fine dell utilizzo degli strumenti GeoUML. 20

avviare le sperimentazioni sulla formazione della Data Base Topografico Interregionale, preparazione di un corso standard di formazione sul Database topografico rivolto ai tecnici comunali finalizzato al suo utilizzo nell ambito delle attività amministrative e gestionali a livello locale, costituito da dispense, slide e corredato da esempi applicativi ( non si prevede l erogazione di momenti formativi che verranno erogati dalle varie Regioni ) la predisposizione del quadro sullo stato dell'arte in base alla direttiva INSPIRE e la ricognizione sull'avvio del processo di flusso dei dati al repertorio ed i programmi di sviluppo dei servizi geografici delle Regioni e Province Autonome; supportare le attività dei rappresentanti regionali nel Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali della pubblica amministrazione e nei vari gruppi di lavoro interregionali; supportare le attività dei rappresentanti del Comitato Permanenti Sistemi Geografici nello sviluppo delle attività relative ai Gruppi di Lavoro attivi presso il Comitato che il CISIS. (OSG5); Nel corso del 2013 verrà riconfermata l attività del Progetto Data Base Topografico per quanto riguarda gli strumenti GeoUML: la manutenzione e l assistenza sugli strumenti prodotti (pura correzione di errori, esclude modifiche delle funzionalità); predisposizione di uno studio di fattibilità tecnico-economica circa l introduzione della terza dimensione nei Data Base Topografici. Nel corso del 2013 verrà riconfermata l attività del Gruppo di Supporto CPSG Progetto Derivazione/Generalizzazione dei Data Base Topografici. Nell ambito delle attività da sviluppare congiuntamente con l IGM un programma che possa permettere la realizzazione di un progetto per la realizzazione di procedure per la derivazione/generalizzazione dei Data Base Topografici regionali alle scale 1:5.000 1:10.000 in una Data Base Topografico alla scala 1:25.000. In particolare il progetto avrà l obiettivo di predisporre un nuovo strumento GeoUML per la generalizzazione automatizzata dei Data Base Topografici di interesse regionale, cosa che permetterà di ridurre drasticamente i costi di realizzazione/aggiornamento dei Data Base multiscala, nonché la tempestività di realizzazione degli stessi. Il progetto potrà sfruttare e rendere disponibili le esperienze operative delle Regioni Abruzzo e Veneto, ma anche di quelle attualmente in fase di programmazione presso altre Regioni, nonché 21

tenere conto anche degli altri accordi già sottoscritti dalle Regioni e Province Autonome con L IGM. Nel corso del 2012 si stanno attivando due fasi operative: predisposizione di uno studio di fattibilità che esplori sia le tematiche tecnico-scientifiche che quelle relative all analisi costi-benefici relativamente alla realizzazione del progetto, tenendo conto anche dei riflessi che si determineranno in ambito regionale sulle strutture logiche e fisiche dei Data Base Geo-Topografici regionali; avvio delle attività di un gruppo di lavoro IGM / CISIS per la definizione della struttura logica del Data Base Topografico 1:25.000, si spera di poter inserire il gruppo all interno del nuovo Comitato per le regole tecniche dei dati topografici delle pubbliche amministrazioni in fase di nomina. Nel corso del 2013 le attività, oltre che nel proseguimento dei lavori del gruppo di lavoro di cui sopra, saranno finalizzate alla predisposizione delle Specifiche Tecniche per la realizzazione di progetto operativo ed all avvio della fase realizzativa dello stesso. Progetto NSPR (startup Network di Stazioni Permanenti per le Regioni). Obiettivo del progetto, promosso nel corso del 2011 e attivato nel corso del 2012 è quello di organizzare, nell ambito delle azioni per l adozione della direttiva INSPIRE, a livello interregionale, le attività strategiche per gli enti gestori di dati topografici e catastali che intendono utilizzare in modo integrato le nuove tecnologie satellitari per abbattere i costi gestionali di inserimento dei dati di aggiornamento geometrico nei propri DB specialistici geografici. Ciò consentirà di aggregare le dodici infrastrutture GPS/GNSS (dieci regionali e due provinciali), già esistenti o in corso di realizzazione da parte delle Regioni e Provincie Autonome. (OSG1) Le attività saranno finalizzate alla prosecuzione delle attività di calcolo e validazione della posizione delle stazioni permanenti sia delle stazioni già facenti parte del network RDN, come definito in collaborazione dell IGM, e sia delle stazioni permanenti delle reti locali delle Regioni e Province Autonome l attività. L attività, che garantirà la prosecuzione del programma avviato nell anno 2008, è finalizzata a garantire la certificazione del network tramite centri di calcolo indipendenti in conformità alle specifiche tecniche EUREF. Si confida che l attività sia possibile riattivando la collaborazione con IGM. 22

Saranno proseguite le attività per la costruzione del repository dei dati delle stazioni permanenti regionali e di quelle afferenti alla RDN campionati a 30 secondi. Si tratta di continuare ad assistere tecnicamente i tecnici già operanti presso il CISIS alla realizzare in FTP di un backup omogeneo, certificabile ed interoperabile sia dei dati delle stazioni permanenti regionali in previsione di quanto richiesto all art. 6 della proposta di DPCM sulla RDN, sia della copia di sicurezza dei dati delle stazioni permanenti in RDN. Si prevede di sviluppare due ulteriori filoni di attività: realizzazione di un progetto di cooperazione per l istituzione di un Datum d altezza nazionale e di un sistema di coordinate verticali coerente con le raccomandazioni degli enti europei preposti; sperimentazione e definizione di una procedura per l aggiornamento di carte tecniche e catastali realizzati con procedure NRTK che li mantenga nell inquadramento originario in RDN definito dal rilevatore. Il tema è analogo quello del multiscala nel DB Topografico: si tratta di far convivere i contenuti delle precedenti carte tecniche e catastali senza far perdere qualità alle informazioni geometriche di aggiornamento. 23

2.3 AREA STATISTICA 2.3.1 Premessa Nel corso degli ultimi anni, anche a seguito delle competenze attribuite dalla riforma costituzionale del 2001, le Regioni hanno rafforzato il proprio ruolo nella produzione dell informazione statistica ufficiale, partecipando attivamente a un numero sempre più ampio di indagini in molti dei settori in cui si articola la programmazione statistica nazionale (agricoltura, ambiente, cultura, economia della conoscenza, sociale, sanità, turismo). Il contributo delle Regioni, sebbene abbia offerto un ritorno significativo al sistema della statistica pubblica in termini di razionalizzazione dei flussi informativi e di aumento di qualità dell informazione statistica, non è, allo stato attuale, adeguatamente riconosciuto e valorizzato. In primo luogo, infatti, agli uffici di statistica delle Regioni non è riconosciuta la co-titolarità dei risultati delle rilevazioni alle quali partecipano in qualità organo intermedio di rilevazione. In secondo luogo, in alcuni settori la collaborazione delle Regioni non è ancora oggetto accordi formali che, oltre che a sancire a livello istituzionale il contributo offerto dal livello regionale, fissino le responsabilità reciproche dei soggetti coinvolti nella progettazione e conduzione delle rilevazioni. In terzo luogo, anche laddove riconosciuta, alla partecipazione attiva delle Regioni non sempre corrisponde un pieno coinvolgimento delle stesse nella fase di progettazione delle indagini e nella fruizione dei relativi risultati. Tra gli impegni prioritari per il 2013, pertanto, il CPSS si propone, da un lato, di estendere il modello di rilevazione regionalizzata e, dall altro, di garantirne un adeguata valorizzazione. A queste considerazioni si aggiunge la consapevolezza che un rafforzamento del ruolo degli uffici di statistica delle Regioni passa per un maggiore riconoscimento degli stessi non soltanto all interno, ma anche all esterno del Sistema statistico nazionale. Nonostante il forte impegno previsto per le attività istituzionali, il CPSS intende pertanto proseguire il proprio lavoro anche sul fronte progettuale, promuovendo iniziative innovative che restituiscano alle strutture incaricate della funzione statistica centralità nei processi di cambiamento, all interno delle rispettive amministrazioni e nell ambito del sistema istituzionale nel suo complesso. Nel perseguire questo obiettivo è tuttavia necessario tenere conto dello scenario attuale, caratterizzato da una contrazione delle risorse disponibili a tutti i livelli di governo. Per sostenere le nuove progettualità il CPSS si impegnerà quindi, da un lato, alla ricerca e attivazione di nuove fonti di finanziamento e, dall altro, a puntare il più possibile su iniziative in grado di razionalizzare quelle già esistenti, favorendo lo scambio di esperienze, il riuso delle soluzioni tra diverse amministrazioni e l uso efficiente delle risorse informative già presenti a livello territoriale. Un ultimo, non certo per importanza, fronte di attività per il 2013 è rappresentato dalla riforma del Sistema statistico nazionale (Sistan). Nonostante la battuta d arresto registrata nel corso del 2011, è 24

infatti imminente la revisione del d.lgs. 322/89, che il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 ( Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese ), affida a un regolamento delegificante emanato dal Governo sentita la Conferenza unificata Stato Regioni e autonomie locali e sentito il Garante per la protezione dei dati personali. Tempi e modalità della revisione del 322 indicati dal decreto legge non appaiono coerenti con l attuale assetto policentrico del sistema istituzionale, che richiederebbe una concertazione preventiva delle linee di riforma con i diversi livelli di governo interessati. Per tale ragione, in vista dell emanazione del regolamento, e nonostante la ristrettezza dei tempi a disposizione, il CPSS si impegnerà, sia attraverso contatti diretti con Istat, sia coinvolgendo il livello politico, ad alimentare un dibattito che consenta alle Regioni di mettere a disposizione la propria esperienza sul territorio e di contribuire alla formulazione della riforma. Alla luce di tali riflessioni, per il 2013 il CPSS ha individuato i seguenti obiettivi prioritari: 1. Promuovere una riforma del Sistan in senso regionalista (OS1); 2. Estendere e formalizzare la partecipazione regionale alla produzione statistica nazionale (OS2); 3. Promuovere la definizione e la diffusione di progetti innovativi (OS3). 2.3.2 Obiettivi ed attività di settore Di seguito si illustrano le attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi fissati. 2.3.2.1 Partecipazione al dibattito sulla revisione della normativa sul Sistan Da tempo l Istat ha annunciato la volontà di procedere a una radicale riforma del Sistema statistico nazionale. A partire dal Seminario Cisis di Genova del 17 e 18 novembre 2009, il CPSS ha condotto approfondimenti e, su questa base, realizzato un confronto interno al fine di giungere alla definizione di una proposta condivisa e giuridicamente fondata sulla riforma. Tali attività hanno portato alla stesura, nell ottobre 2010, di un documento sulla posizione delle Regioni sul d.lgs. 322/89, trasmesso all Istat e presentato pubblicamente nel corso della X Conferenza nazionale di statistica. In vista dell emanazione del regolamento delegificante di riforma del 322 previsto dal decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, il CPSS prevede di avviare formalmente l interlocuzione con gli organi responsabili delle funzioni di indirizzo e coordinamento della produzione statistica nazionale, valutando, eventualmente, l opportunità di spostare il dibattito al livello della rappresentanza politica. 25

2.3.2.2 Definizione di un accordo-tipo per la collaborazione regionale alle indagini Nel corso del 2013, il CPSS avvierà un attività istruttoria diretta alla definizione di un prototipo di accordo per la collaborazione regionale alle indagini in ambito Sistan. Il prototipo dovrà rappresentare un riferimento per la formalizzazione della partecipazione delle Regioni alla produzione statistica ufficiale nei diversi ambiti tematici, indicando alcuni contenuti minimi in ordine alle forme di coordinamento, alle modalità operative, alle attività e agli impegni specifici dei contraenti (con particolare riferimento ad aspetti quali la disponibilità e l utilizzo dei dati). A tal fine, nel corso dell anno si procederà innanzitutto a una ricognizione dell esistente, al fine di procedere all individuazione degli elementi comuni ai vigenti protocolli e degli aspetti meritevoli di specifica attenzione. 2.3.2.3 Realizzazione di un prototipo di programma statistico regionale Una riforma del Sistan in senso regionalista presuppone una maggiore partecipazione del sistema delle Regioni alla programmazione statistica nazionale. A tal fine è necessario lavorare, in prospettiva, a una nuova architettura, di carattere integrato e multilivello, del sistema di pianificazione della produzione statistica. Nel corso del 2013 sarà pertanto avviato uno studio progettuale per la stesura di un documento di linee guida che consenta alle amministrazioni regionali di definire il proprio programma statistico in modo coordinato e in raccordo con quello nazionale. In una prima fase, in particolare, sarà realizzata una ricognizione dei PSR ad oggi prodotti e realizzato un confronto in ordine alla struttura e ai contenuti degli stessi. 2.3.2.4 Codice della statistica ufficiale Il CPSS partecipa, con un proprio rappresentante, alla task force incaricata di diffondere i principi contenuti nel Codice italiano delle statistiche ufficiali, emanato dal Comstat con la direttiva n.10 del 17 marzo 2010. Nel corso del 2012 la task force, sulla base delle peer review sperimentali avviate nel corso del 2011 presso un campione di amministrazioni (Regioni, Province, Comuni, Camere di commercio, Ministeri, ecc.), ha realizzato una prima analisi dello stato di applicazione del Codice. Nel corso del 2013 le attività della task force proseguiranno nella direzione di un ampliamento e di una messa a regime delle azioni di monitoraggio. 2.3.2.5 Predisposizione del PSN 2014-2016 Il CPSS ha nominato 25 componenti (di cui 15 effettivi e 10 supplenti) presso i Circoli di qualità incaricati di predisporre il Programma statistico nazionale (PSN) per il triennio 2014-2016. La nuova 26

composizione dei Circoli, considerata la rilevanza delle attività svolte, favorisce un assunzione diretta di responsabilità da parte dei componenti del CPSS e dei coordinatori dei relativi GdL. Nel corso dell anno, inoltre, come di consueto, il CPSS provvederà a realizzare, per la parte regionale, l istruttoria ai fini della formulazione del parere della Conferenza unificata sul nuovo documento di programmazione. 2.3.2.6 Protocollo sulle statistiche sociali Nel corso del 2013, oltre all attività ordinaria, il GdL Politiche sociali lavorerà al consolidamento della collaborazione interistituzionale a progetti di rilievo nazionale. A tal fine, il GdL intende valutare la redazione di un protocollo di collaborazione con l Istat articolato in una parte generale, finalizzata a formalizzare la collaborazione delle Regioni alle indagini a titolarità dell Istat, e in una serie di allegati tecnici diretti a ridefinire (per la rilevazione sugli interventi e servizi sociali dei Comuni singoli e associati) o a definire (per le altre rilevazioni) le relative modalità di partecipazione. 2.3.2.7 Protocollo su economia della conoscenza Il GdL Economia della conoscenza coordina la partecipazione delle Regioni e Province autonome alle rilevazioni sulla ricerca e lo sviluppo sperimentale (R&S), sull innovazione nelle imprese (CIS - Community Innovation Survey) e sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni. In merito, sono già operativi accordi bilaterali di collaborazione tra l Istat e gli uffici di statistica delle Regioni interessate a collaborare in qualità di organo intermedio. Il GdL ha intenzione di lavorare alla formalizzazione e messa a regime della partecipazione regionale, mediante la stipula di un Protocollo d intesa tra l Istat e il sistema interregionale nel suo complesso. 2.3.2.8 Pubblicazione sui risultati del Censimento agricolo Il Censimento dell Agricoltura 2011 è stato caratterizzato da una partecipazione del sistema interregionale senza precedenti. Quindici Regioni e le due Province autonome hanno infatti aderito al modello c.d. ad Alta partecipazione, assumendo la responsabilità diretta della rete di rilevazione e sovrintendendo a tutte le fasi di esecuzione del censimento. Al fine di valorizzare e rendere visibile all esterno il contributo regionale, il CPSS intende lavorare alla redazione di un volume CISIS sui risultati del Censimento. Il volume sarà organizzato per temi, anche al fine di differenziarne l approccio rispetto ad analoghe iniziative di altri enti, e conterrà schede regionali basate su un set indicatori funzionali alla programmazione di settore. 27