DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE

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Insegnamento: GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA APPLICATA Corso di laurea dell insegnamento: CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/04 Docente Responsabile: FABIO IETTO Eventuali altri docenti coinvolti: Orario di ricevimento: lunedì al venerdì: 11.30-12-30 Crediti Formativi (CFU): 10 Ore di lezione: 76 Ore di laboratorio: 24 Ore riservate allo studio individuale: Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un attività di base o caratterizzante: Facoltà (Dipartimento) competente: Lingua d insegnamento: Italiano Anno di corso: 2014/2015 Propedeuticità: nessuna Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni, esercitazioni in aula e sul campo Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): prova orale Risultati di apprendimento attesi: L insegnamento è espressamente finalizzato a fornire una conoscenza generale di nozioni geologico-applicative, indispensabili per un approccio nel campo della progettazione di opere civili. La finalità del corso è indirizzata soprattutto alla preparazione di un geologo professionista capace di affrontare e relazionare sulle principali modalità di investigazione geognostica nel campo della Geologia Applicata. Programma/Contenuti: Programma di massima: 1. PROPRIETÀ FISICHE E MECCANICHE DEI TERRENI Caratterizzazione fisica di terre e rocce: terreni coerenti, pseudocoerenti, semicoerenti, incoerenti e coesivi; Meccanica delle Terre e Meccanica delle Rocce; Proprietà Fisico Volumetriche dei terreni: peso di volume, contenuto d acqua, indice dei vuoti, porosità, grado di saturazione; Angolo di Attrito interno dei terreni (di picco e residuale); Definizione di densità relativa dei terreni; Limiti di Atterberg: limite liquido, plastico, ritiro e relativi indici di consistenza; Definizione delle tensioni Totali ed Efficaci nei terreni; Terreni Normalconsolidati, Sovraconsolidati e definizione del parametro OCR; 2. GEOMORFOLOGIA APPLICATA: Concetto di Rischio; Definizione di Frana; Distinzione tra Meccanica delle Terre e Meccanica delle Rocce nello studio di fenomeni franosi; Parametri che condizionano la Stabilità dei Versanti; Definizione delle forze che regolano la stabilità di un versante e definizione della resistenza al taglio dei materiali rocciosi; Influenza delle oscillazioni

piezometriche nella stabilità dei versanti; Cause predisponenti i fenomeni franosi; Classifica delle frane (Varnes e Hutchinson); Caratteristiche geometriche di una frana; Accenni sulle verifiche di stabilità di pendii definiti e indefiniti (applicazione metodo Fellenius e descrizione metodo: Janbu semplificato, Bishop, Spencer); Ammassi rocciosi: Effetti delle discontinuità e scale di osservazione; Caratterizzazione discontinuità: tipologie su base geologica, definizione e metodi di determinazione di: giacitura, spaziatura, frequenza, persistenza, scabrezza, apertura, riempimento, permeabilità, resistenza delle pareti; Metodi per il riconoscimento delle famiglie di discontinuità in ammassi rocciosi (Diagrammi stellari e polari); Determinazione angolo di attrito di un giunto scabro; metodi stereografici per la determinazione dei possibili cinematismi di frana in pendii rocciosi (crollo, ribaltamento, cuneo di roccia, colata); Criteri di Monitoraggio e investigativi (inclinometri, estensimetri, sismica) dei versanti; Accenni su possibili tipologie di intervento per il consolidamento di versanti; Normativa sismica 2008; 3. IDROGEOLOGIA: - Ciclo dell acqua; Precipitazioni meteoriche e Bilancio idrologico; Differenza tra bacino idrografico e idrogeologico; Spartiacque superficiali e sotterranei; Ripartizione acqua nel sottosuolo; Porosità dei terreni: totale ed efficace; Infiltrazione efficace; Tipi di permeabilità; Coefficiente di permeabilità e metodi di misura; Concetto di falda libera e confinata; Gradiente idraulico; Metodi investigativi di falda (Piezometri e geoelettrica); Deflusso della falda; Regime naturale e regime turbolento, numero di Reynolds; Uso dei traccianti nelle acque e loro utilizzo; Concetto di acquifero e tipi; Concetto di bacino idrogeologico e riconoscimento dei relativi limiti; Trasmissività di un acquifero; Risorsa acqua in Calabria; Interfaccia acqua dolce/mare; Calcolo della portata di Falda: Metodo delle Maglie, Metodo dei Settori; Classifica sorgenti (Civita); Classificazione di Meinzer; Variabilità e regime idrologico di una sorgente; Curve di esaurimento; Riserve e risorse idriche; Acquiferi usati come serbatoi di compenso; Metodi di captazione di sorgenti (esempio Abatemarco e relativi ritardi); Pozzi e prove di emungimento in regime di equilibrio e non; Raggio d azione dei pozzi; Caratteristiche chimico fisiche delle acque; Vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento; Normativa sulla tutela delle acque; 4. METODI D INDAGINE PER LA CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICO-TECNICA DEL SOTTOSUOLO modalità delle indagini e parametri desumibili - Indagini dirette: sondaggi a percussione, a rotopercussione (a circolazione diretta e inversa), a rotazione con prelievo di campioni indisturbati per indagini di laboratorio; lettura dei sondaggi e stratigrafie; determinazione del parametro RQD (Rock Quality Designation); Prove Penetrometriche Statiche e Dinamiche; prove scissometriche (Vane Test); prove dilatometriche (Pressiometro di Menard); martello di Schmidt; prove di carico su piastra; prove di taglio in situ; Prove di laboratorio su terre: prova di taglio diretto, prova edometrica, prova triassiale; Prove di laboratorio su rocce: prova a compressione monoassiale e triassiale, prova di trazione diretta e indiretta; Tipologie di piezometri; prove di permeabilità in foro: a carico variabile, a carico costante, prove Leugeon; Indagini indirette: cenni e finalità della sismica a riflessione, sismica a rifrazione, sismica in foro (cross-hole, up-hole, down-hole); geoelettrica. 5. ESERCITAZIONI SUL CAMPO: uso del martello di Schmidt; uso di profilografo (pettine di Barton); uso di scissometro (Vane test manuale); uso di carotiere manuale; uso di sonda piezometrica; laboratorio di geotecnica: descrizione dei principali macchinari e relative finalità; 6. CLASSIFICA DEGLI AMMASSI ROCCIOSI: utilizzo e finalità delle classifiche: Bieniawsky (1976, 1979, 1989). Wickham et alii (1972); Barton et alii (1974); IAEG, 1981 (classificazione grado di alterazione delle rocce cristalline) e Dearman et alii, 1978;

7. Il corso sarà integrato con presentazione di casi di studio specifici sulle seguenti tematiche: Dissesti Idrogeologici e rispettive cause: Cavallerizzo, Vajont, Belvedere Spinello; Tropea; Alluvioni: Vibo e Soverato; Gallerie: galleria Grimaldi autostrada A3, galleria SP23 Coccorino-Joppolo; Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari): Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche: 24 febbraio- 30 maggio Il calendario delle prove d esame: Bibliografia: Prospezioni Idrogeologiche Vol. I e II Edit.: Liguori; Civita M. Idrogeologia Applicata e Ambientale Edit.: Ambrosiana; Luis I., Gonzalez De Vallejo Geoingegneria - Ed. Pearson M. Tanzini Fenomeni Franosi Ed. Dario Flaccovio

Insegnamento: GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA APPLICATA Corso di laurea dell insegnamento: CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE GEOLOGICHE Codifica: SSD (Settore scientifico disciplinare): GEO/04 Docente Responsabile: FABIO IETTO Eventuali altri docenti coinvolti: Orario di ricevimento: lunedì al venerdì: 11.30-12-30 Crediti Formativi (CFU): 10 Ore di lezione: 76 Ore di laboratorio: 24 Ore riservate allo studio individuale: Il corso di studio, per i quali lo stesso costituisce un attività di base o caratterizzante: Facoltà (Dipartimento) competente: Lingua d insegnamento: Italiano Anno di corso: 2014/2015 Propedeuticità: nessuna Organizzazione della didattica (lezioni, esercitazioni, laboratorio, ecc.): lezioni, esercitazioni in aula e sul campo Modalità di frequenza (obbligatoria, facoltativa): Obbligatoria Modalità di erogazione (tradizionale, a distanza, mista): tradizionale Metodi di valutazione (Prova scritta, orale, ecc): prova orale Risultati di apprendimento attesi: L insegnamento è espressamente finalizzato a fornire una conoscenza generale di nozioni geologico-applicative, indispensabili per un approccio nel campo della progettazione di opere civili. La finalità del corso è indirizzata soprattutto alla preparazione di un geologo professionista capace di affrontare e relazionare sulle principali modalità di investigazione geognostica nel campo della Geologia Applicata. Programma/Contenuti: Programma di massima: Principles of applied hydrogeology: Sources, aquifer, aquiclude, water table, Artesian groundwater in soil and rock, springs, hydraulic conductivity and its measurement, Darcy s law, well hydraulics, well yield, water capacity of rock, lowering of water table. Description and classification of soils: properties and characteristics of the single grains and aggregates, grain sizes; Engineering geology in construction:

Geological risk; Geologic investigations for site selection of dams, reservoirs, tunnels, bridges and highways; Natural and artificial slope stability: basic concepts, analysis of stability in soil and rock, notes on the mitigation techniques and intervention; Description and classification of rock masses: the concepts of continuous medium and discontinuous equivalent, failure mechanisms, resistance criteria, shear strength on joints, geomechanical surveys. Classification of rock masses: Bieniawsky (1976, 1979, 1989). Wickham et alii (1972); Barton et alii (1974); IAEG, 1981 ; Dearman et alii, 1978 ; Le eventuali attività di supporto alla didattica (tipi e orari): Date inizio e termine e il calendario delle attività didattiche: 24 febbraio- 30 maggio Il calendario delle prove d esame: Bibliografia: Prospezioni Idrogeologiche Vol. I e II Edit.: Liguori; Civita M. Idrogeologia Applicata e Ambientale Edit.: Ambrosiana; Luis I., Gonzalez De Vallejo Geoingegneria - Ed. Pearson M. Tanzini Fenomeni Franosi Ed. Dario Flaccovio