Settore Ricerca, Certificazione e Verifica CONVEGNO NAZIONALE Arch. Davide Geoffrey Svampa 18 Ottobre 2013 LAVORI SU COPERTURE: PROBLEMATICHE, APPROFONDIMENTI, SOLUZIONI ED INDIRIZZI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA (DPC) NEI LAVORI IN COPERTURA Quartiere Fieristico Bolognafiere, Sala Bolero- Centro Servizi
Introduzione I lavori in copertura comportano una notevole esposizione dei lavoratori al rischio di caduta dall alto. Il D.lgs 81/08 e smi, sin dalle misure generali di tutela (art.15) da priorità alle misure di protezione collettiva (DPC) rispetto a quelle individuali (DPI) Articolo 75 - Obbligo di uso 1. I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Articolo 111 - Obblighi del datore di lavoro nell'uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuali, ( )
Eliminare il rischio Cosa fare prima di eseguire lavori in copertura Analisi e valutazione dei rischi Riduzione del rischio a livelli accettabili mediante: DPC Se i livelli di rischio non risultano ancora accettabili DPI Inizio di lavori INAIL - Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
DPC I principali dispositivi di protezione collettiva (DPC) da utilizzare nei lavori in copertura sono:
Cosa sono dispositivi di protezione collettiva (DPC) destinati alla protezione di persone e/o cose contro le cadute dall alto, costituiti da reti e da intelaiature di sostegno A cosa servono possono essere impiegate nelle lavorazioni in cui esiste il rischio di caduta dall alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore ai 2 m rispetto ad un piano stabile). Inquadramento legislativo D.Lgs 81/08 e smi- Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Circ. MLPS 20 gennaio 1982 N 13: Sicurezza nell'edilizia: sistemi e mezzi anticaduta, produzione e montaggio di elementi prefabbricati in c.a. e c.a.p. manutenzione delle gru a torre automontati UNI EN 1263-1:2003: Reti di sicurezza Requisiti di sicurezza, metodi di prova UNI EN 1263-2:2003: Reti di sicurezza Requisiti di sicurezza per i limiti di posizionamento
Reti di sicurezza Classificazione secondo la UNI EN 1263-1:2003 Calsse Classe A1 : l M = 60 mm E = 2,3 kj Classe A2 : l M = 100 mm E = 2,3 kj Sistema Sistema S Sistema T Classe B1 : I M = 60 mm E = 4,4 kj Classe B2 : l M = 100 mm E = 4,4 kj Sistema U Sistema V Impiego Verticale INAIL - Dipartimento Tecnologie di Sicurezza
Scelta Con riferimento alle figure che seguono, per la scelta del sistema e per il suo posizionamento è necessario valutare: l altezza di caduta (He, Hi, Hr), l inclinazione del piano di lavoro (maggiore o minore di 20 ), la profondità di raccolta (b), la presenza di ostacoli che intralcino la trattenuta della rete.
Parapetti Provvisori Libertà di movimento dei lavoratori che operano in copertura Facilità di controllo Sistema a bassa tecnologia Disponibilità di spazio libero sotto la rete Rischio di deposito di materiale pericoloso caduto durante i lavori Verifica del Materiale Base
Parapetti Provvisori Cosa sono I parapetti provvisori sono dispositivi di protezione collettiva (DPC) destinati alla protezione di persone e/o cose contro le cadute dall alto. Sono costituiti da un montante sul quale vengono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede realizzabili con diversi materiali (ad es. legno, acciaio, ecc). 1 2 3 4 A cosa servono Possono essere utilizzate nelle lavorazioni in cui esiste il rischio di caduta dall alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore ai 2 m rispetto ad un piano stabile). Inquadramento legislativo D. Lgs 81/08 e smi- Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. UNI EN 13374:2013 Temporary edge protection systems Products specification, test methods
Parapetti Provvisori Classificazione secondo la UNI EN 13374:2013 Norma Revisionata UNI EN 13374:2013, in vigore da luglio 2013 Introduce In base a
Parapetti Provvisori Classificazione secondo la UNI EN 13374:2013 10 30 45-60 Resistere a carichi statici orizzontali e verticali Resistere a carichi statici orizzontali e verticali e azioni dinamiche orizzontali resistere ad azioni dinamiche orizzontali 250 mm 100 mm 470 mm
Parapetti Provvisori Scelta secondo la UNI EN 13374:2013 La UNI EN 13374:2013 suggerisce la classe di parapetto da utilizzare per diversi angoli di inclinazione della superficie di lavoro e per diverse altezze di caduta H f. Essa è definita come la distanza verticale fra il punto in cui una persona sta in piedi e il punto più basso del parapetto. La classe A può essere utilizzata fino ad inclinazioni di 10 ; La classe B può essere utilizzata: fino ad inclinazioni di 30 ; fino ad inclinazioni di 60 se l altezza di caduta non supera i due metri; La classe C può essere utilizzata: fino ad inclinazioni di 45 ; fino ad inclinazioni di 60 se l altezza di caduta non supera i cinque metri. classi minime di utilizzo per inclinazioni e altezze di caduta diverse
Parapetti Provvisori Libertà di movimento dei lavoratori che operano in copertura DPC a bassa tecnologia Ampia tipologia di ancoraggi / ammorsamenti Possibili difficoltà nella scelta Verifica del materiale base INAIL - Department of Safety Technologies
Cosa sono Sono specifici schemi di ponteggi che consentono ai lavoratori che svolgono la loro attività sulle coperture e quindi anche in posizione diversa dall ultimo impalcato del ponteggio. A cosa servono Servono ed eliminare il rischio di caduta dall altro per i lavoratori che svolgono la loro attività su coperture piane o inclinate prive di protezioni e poste ad una altezza superiore ai due metri rispetto ad un piano stabile. Inquadramento legislativo D. Lgs 81/08 e smi- Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Circolare MLPS n 29 del 2010 Quesiti concernenti le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota INAIL - Department of Safety Technologies
Circolare n 29/2010 (MLPS) INAIL - Department of Safety Technologies
Parapetti Provvisori - Diffusione del prodotto - Libertà di movimento dei lavoratori che operano in copertura - Riduzione delle interferenze/manomissioni - DPC a bassa tecnologia - Risponde ad una esigenza di mercato - Attenta valutazione del rischio e possibili sistemi combinati per forti pendenze - Redigere sempre un progetto per l intero ponteggio - Non esiste una norma tecnica di riferimento - Verifica del materiale base INAIL - Department of Safety Technologies
SETTORE RICERCA, CERTIFICAZIONE E VERIFICA GRAZIE PER L ATTENZIONE Arch. Davide Geoffrey Svampa mail: d.svampa@inail.it