IL DOMINIO PONTIFICIO

Documenti analoghi
ALLEGATO 3. Elemento architettonico: la prospettiva dal Battistero alla Cattedrale nel suo intrecciarsi di linee e percorsi.

Grand Tour del Lazio. Non solo Roma bellezze naturali ed artistiche della campagna romana

Tre casi per l elaborazione di una metodologia: strategie progettuali

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Viterbo. A Viterbo un viaggio nell 800 a 150 anni dall unità d Italia

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15)

Cinque occasioni da non perdere. Nazionale.

Cinque occasioni da non perdere. Villa dei Misteri a. dagli scavi dell antica Pompei. Era sede dei giochi circensi e gladiatorii.


SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Descrizione dettagliata del Programma delle Visite Guidate. Maggio-Giugno 2013

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

PIACENZA: CASTELLO IN VENDITA DA RESTAURARE

55820/

PDF created with pdffactory Pro trial version

ISERNIA. Il ponte ferroviario

Dall area del Grande Palazzo proviene una colonna romana del II secolo d.c.

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate

NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA

C. Via Panisperna il principale collegamento con il centro antico A-B Via Felice collegamento tra la chiesa di S. Croce in Gerusalemme e p.

Prof. Bianca Petrella Lab. Tecnica e Pianificazione Urbanistica

UN ALFABETO MISTERIOSO

ASSOCIAZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA Onlus.

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

Umbria Domus. Il Castello sul Lago. Agenzia Immobiliare. - info@umbriadomus.it. 430 mq 8 8. Castello di origine medievale.

BASILICA DI SANTA SOFIA LA NECROPOLI

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

I MUSEI DELL ALTO ADIGE

La via degli Etruschi tra Lazio e Umbria

Le frasi sono state mescolate

Varsavia. Varsavia (in polacco Warszawa) è la capitale della Polonia. Realizzato da Gabriel Gaio

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009)

Iniziativa di SVILUPPO IMMOBILIARE S.p.A. e BENI REALI S.p.A.

LA FORTEZZA DI CONFINE ALTFINSTERMÜNZ di Hans Thöni

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Archeologia a scuola

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Sistema idraulico di Bologna

CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI

Animatore degli itinerari culturali europei

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO

Curricolo di Religione Cattolica

La lettera a Leone X di Raffaello e Baldassarre Castiglione Un artista e un letterato difensori del patrimonio storico-artistico del papa

UNITA 1 COSA CONOSCO DEL PASSATO DELLA MIA CITTA? ATTIVITA TEMPI OBIETTIVI DIDATTICI E MODALITA DI SOMMINISTRAZIONE Presentazione e patto formativo

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Piazza Sant Antonino Piacenza. Scavo in prossimità di Porta del Paradiso a nord dell ingresso della chiesa di Sant Antonino

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dalla Val d Elsa alla Maremma

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

DALLO ZAMBIA RITI E TRADIZIONI LA NASCITA

LA FORNACE DI SANT'ARPINO*

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Percorso della guerra

PREMESSA. È sembrato opportuno partire, in questo elaborato, da. un analisi del mezzo usato per l emissione del messaggio e la

VOLUME 2 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE. Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove:

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

GIORGIO LA PIRA E IL PIGNONE

Isola di Ortigia. Storia dell Isola di Ortigia

Le fonti della storia

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello.

La congiuntura. internazionale

Igiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno a cura di Mirko Dancelli

LA VEGLIA. Milano, sabato 24 ottobre 2009

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

La nascita della democrazia ad Atene

FERRARA. Città d arte e della bicicletta. Hotel da Pippi

Struttura del castello I fossati

La vita quotidiana durante la guerra

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma ottobre 2008

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

1.6 Che cosa vede l astronomo

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

IL PELLEGRINAGGIO NEL MEDIOEVO GLI ABITI E I SIMBOLI DEL PELLEGRINO

Un Gioco di Bruno Faidutti & Bruno Cathala Da 3 a 5 giocatori.

Pio Lando Di Stefano, un arzillo nonnino di novanta anni, ha vissuto gli orrori della seconda guerra Mondiale ed ha

M AMA O NON M AMA? Campione rappresentativo di 2000 elettori romani per sesso, età, scolarità, professione, area residenza, dimensione

Urbino. Dalla città risorgimentale alla città contemporanea

Per info e iscrizioni : Mario Prelli Telaro Annamaria Barbara Bianucci novadea@deagostini.it

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

Vi aspettiamo CONTATTI. Cantina.

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA

Il casale LA CASETTA UMBRA DI CAMPAGNA: ARMONIA DEI SENSI RUSTICA NEL VERDE. 84 Il mio casale

Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre

Prevenzione Formazione ed Informazione

Qualche nuova notizia sul soggiorno tiburtino di Ettore Roesler Franz

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

I punti cardinali EST ORIENTE LEVANTE OVEST OCCIDENTE PONENTE SUD MEZZOGIORNO MERIDIONE NORD MEZZANOTTE SETTENTRIONE

il Senato presenta viaggiatori del tempo alla scoperta del Senato buon compleanno Italia numero sei

L idea di Medioevo. Lezioni d'autore

Uso dei modelli/template

IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI

Transcript:

IL DOMINIO PONTIFICIO Le esigue tracce sulle origini di Montefiascone si infittiscono notevolmente nel corso del Medioevo quando si costituì un borgo lungo le pendici del colle che aveva il suo fulcro nella chiesa di Santa Maria. Nonostante il territorio fosse entrato a far parte dei domini della Chiesa fin dall VIII sec., la prima menzione di un toponimo Resti del castello papale e della rocca di Montefiascone riferibile a Montefiascone risale al pontificato di Leone IV tra l 847 e l 853 quando in una bolla papale è citato montem Flasconis. Le notizie successive rivelano come la città sia stata fortemente coinvolta negli scontri tra papa ed imperatore che hanno attraversato tutto il Medioevo:entrambi avevano compreso l importanza strategica di Montefiascone per il controllo dei possedimenti e per le operazioni militari e se ne contesero a lungo l autorità. Nel 1185 Federico I Barbarossa occupò l antica rocca che già aveva iniziato ad ospitare papi, come Gregorio VII che vi soggiornò con la contessa Matilde di Canossa nel 1084 durante il viaggio per recuperare le spoglie di Santa Cristina di Bolsena; l occupazione fu accompagnata dall emissione di un diploma a favore della città così trascinata dalla parte dell impero. Appena due anni dopo Clemente VII, schierate le sue truppe viterbesi, si mosse alla volta di Montefiascone per cacciarne l imperatore: lo scontro ebbe l esito sperato dal papa; Federico lasciò la rocca in cambio della sua salvezza, ma il borgo pagò le conseguenze della guerra con una pesante distruzione; la popolazione lasciò quindi le pendici del colle spostandosi verso l alto, dando vita ad un insediamento più consistente, fin da subito cinto da nuove mura nell eventualità di altri scontri. Una svolta alla lunga disputa tra papato ed impero, che spesso ebbe come teatro Montefiascone, si ebbe all inizio del XIII secolo con papa Innocenzo III che ordinò nuove fortificazioni intorno all abitato e che scelse la rocca come sede dei rettori del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, ponendo le basi del profondo legame medievale tra la città e la Chiesa. Durante la parentesi della cattività avignonese, dal 1309 al 1377, periodo in cui la curia papale fu forzatamente trasferita nella cittadina francese, i rettori rappresentanti del papa assente avevano ancora qui la loro sede; alla fine dell esilio il papa riuscì a ripristinare la sua antica autorità e con l intervento del cardinale Egidio Albornoz, incaricato del riordinamento dello Stato Pontificio, anche Montefiascone recuperò il suo autorevole ruolo. Da allora la città ha gravitato per secoli intorno ai papi, molti dei quali scelsero di soggiornare nella rocca durante le calde estati romane, fin quando ebbe fine il Patrimonio di San Pietro e i suoi possedimenti confluirono nel Regno d Italia. 8 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 9

LA LEGGENDA DI DEFUK Pietra tombale del misterioso personaggio sepolto in San Flaviano noto come Giovanni Defuk Tra le tante cose che fanno grande il nome di Montefiascone, la sua illustre storia, i tanti monumenti, lo splendido paesaggio, non si può tralasciare il buon vino, intorno al quale ruota una pittoresca leggenda medievale, così suggestiva da far accantonare i leciti dubbi sulla sua completa veridicità storica. Nel lontano 1111 un tale Johannes Fugger, forse prelato o barone di origine tedesca, il cui nome la tradizione ha mutato in Giovanni Defuk, si trovò a passare a Montefiascone al seguito dell imperatore Enrico V in viaggio verso Roma per essere incoronato come tradizione dal papa: qui passava la via Francigena e il transito nella Tuscia era obbligato per tutti quei pellegrini che da nord si dirigevano alla volta di Roma. A quanto pare il cammino di Defuk era animato oltre che dalla fede anche dalla passione per il buon vino. La leggenda narra infatti che durante il suo viaggio si facesse precedere da un fedele servitore, tale Martino, che doveva scovare nelle locande e cantine dei paesi il vino migliore lasciando un segno riconoscibile per il padrone: laddove il servo trovava vino di buona qualità scriveva a grandi lettere sulla porta del locale EST, che poteva diventare EST!EST! nel caso la bontà aumentasse; il vino di Montefiascone piacque così tanto a Martino che lo bollò con un triplo EST!EST!EST! con il quale è ancora oggi conosciuto e apprezzato. 10 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 11

Giunto nella città, Defuk non poté che confermare il giudizio e fu conquistato a tal punto dal vino locale da abbandonare l imperatore e vivere il resto della sua vita a Montefiascone. Tuttavia la passione del vino non accompagnò Defuk per molto, poiché sembra che per il troppo bere sia morto pochi anni dopo. Grato dell ospitalità ricevuta aveva stabilito che alla sua morte tutti i suoi averi fossero donati alla città, a patto che ogni anno in suo ricordo venisse versato sulla sua tomba un barile dell amato vino. La cosiddetta tomba di Defuk è ospita nella terza cappella della basilica inferiore di San Flaviano; sulla lapide fu apposta una piccola lastra in peperino ormai quasi illeggibile che recita in latino: EST EST EST a causa del troppo EST qui è morto il mio signore Johannes Fugger. Molto ci si è interrogati sull attendibilità della vicenda, soprattutto sulla conclusione alquanto singolare, e sulla vera identità di Defuk; in questa come in tutte le altre leggende a nulla giova il porsi troppe domande, si rischierebbe di perdere il fascino e la suggestione di una storia il cui ricordo resterà sempre vivo nella cultura locale. Urna con i resti di Defuk Panorama di Montefiascone nel 1670 (disegno dell architetto Carlo Fontana) 12 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 13

LA ROCCA DEI PAPI Fabiana Battistin Cortile e rocca papale 14 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 15

Guardando alla parte più alta del pianoro sul quale sorge l abitato di Montefiascone, lo sguardo è subito rapito dai muri e dalle alte torri della possente rocca medievale. Su questa parte dell altura, la presenza dell uomo è attestata fin dall epoca neolitica e ancora per l età del Bronzo e del Ferro i reperti testimoniano una continuità abitativa del sito. In epoca etrusca non vi fu un centro urbano importante, sebbene le ricerche archeologiche abbiano confermato la presenza di un insediamento, che nel VI sec. a.c. doveva essere fortificato con un poderoso muro in blocchi di tufo giallo, alcuni tratti del quale sono venuti alla luce sotto le strutture medievali. La fine di questa lunga occupazione del colle combacia con la distruzione, come testimoniato dallo storico romano Tito Livio, degli insediamenti fortificati etruschi nella zona di competenza della città di Velzna/Volsinii, ad opera dell esercito romano, fra il 308 e il 264 a.c. Ruderi del castello 16 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 17

Da questo momento e per tutta l epoca romana non è attestato un insediamento sulla rocca, ma piuttosto nelle fertili vallate sottostanti il pianoro, le quali, circa un secolo dopo la conquista, furono solcate dalla via Cassia, che da Roma conduceva a Firenze sfruttando spesso dei tracciati preesistenti. I lunghi secoli di pace di cui godè l Italia favorirono un occupazione capillare delle campagne: accanto alle piccole proprietà, proliferarono le cosiddette villae rusticae, ovvero delle grandi residenze signorili, provviste di strutture produttive di vario genere, utili allo sfruttamento agrario dei grandi latifondi senatori romani.con il crollo dell impero romano d occidente, nel 476, il potere politico e territoriale passò gradualmente nelle mani della Chiesa. Attraverso donazioni, promosse già dall imperatore Costantino, progressivamente la Chiesa costituì un vasto insieme di possedimenti territoriali, che nell VIII secolo furono organizzati in latifondi più o meno vasti, detti anche Patrimonia. Il territorio di Montefiascone rientrò nel Patrimonium Tusciae, probabilmente sotto il diretto controllo del vescovo di Roma, che occupava la parte settentrionale dell agro romano inclusa fra la via Aurelia e la via Flaminia. La costante minaccia di incursioni da parte delle popolazioni barbariche, provocò intorno all anno mille una sorta di fenomeno migratorio, che riportò la popolazione a occupare i siti d altura, spesso gli stessi frequentati già in età protostorica. Inizialmente questi villaggi assolsero all esigenza difensiva con recinti e torri d avvistamento in legno, ma ben presto a questo si sostituì la pietra. È in questo momento che sull altura viene costruita una possente torre d avvistamento, il cui basamento è ancora ben visibile all interno del cortile della rocca. La fortezza dal versante nord-ovest 18 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 19

Lo spessore della muratura la fa associare ad altre dello stesso periodo e meglio conservate costituite da una poderosa base che andava restringendosi verso l alto; l accesso era consentito generalmente da una sola porta, posta ad una certa altezza, alla quale si accedeva tramite delle passerelle in legno rimovibili. Le finestre, poche, dovevano essere di piccole dimensioni, funzionali quasi esclusivamente alla presa d aria. Il sistema difensivo era poi completato da una palizzata lignea che cingeva l altura e all interno di tale recinto dovevano collocarsi le abitazioni, costruite con materiale deperibile quale legno e paglia. Il primo momento veramente significativo per le strutture della rocca si ha con il papato di Innocenzo III (1198-1216). Nell ottica di consolidare il potere della Chiesa in maniera capillare, l opera di tale pontefice volse all organizzazione territoriale dei possedimenti ecclesiastici, attraverso la creazione di province controllate da uomini di fiducia residenti in castra specialia, ovvero in speciali fortezze. Montefiascone fu scelto come sede della provincia del Patrimonium Tusciae, in posizione dominante per il presidio della regione: sulla rocca si costruì un quadrilatero di spesse mura provvisto di quattro alte torri angolari; all interno del recinto un edificio residenziale per il rettore della provincia. Il successivo intervento edilizio importante si ha per volontà di papa Urbano IV (1261-1264). Eletto in conclave a Viterbo, il pontefice decise di trascorrere l estate nella vicina Montefiascone, ma reputando la zona residenziale insufficiente alle sue esigenze ordinò che fosse ampliata, così il prospetto ovest fu avanzato verso il lago, rendendo le sale più spaziose. In tal modo però si ridusse la visuale possibile dalla torre sud-ovest e allora si provvide a costruirne un altra in posizione più avanzata rispetto alla precedente. Ricostruzione di alcune fasi edilizie della rocca realizzate da Marco Ciarmatori Torre angolare a sud-est 20 Francigena opera omnia MONTEFIASCONE 21