Il contesto istituzionale: il DISTRETTO DELLA BIOMEDICINA

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Il contesto istituzionale: il DISTRETTO DELLA BIOMEDICINA Contesto Istituzionale Il distretto della biomedicina e delle tecnologie per la salute, localizzato sull asse territoriale Cagliari- Pula, nasce su proposta della Regione Sarda nell ambito dell iniziativa Distretti Tecnologici promossa dal Ministero della Ricerca (APQ Ricerca ). L area distrettuale è riconosciuta Polo di Eccellenza delle tecnologie bioinformatiche applicate alla medicina personalizzata dal Ministero dell Innovazione Tecnologica nell ambito del programma ICT e territori di eccellenza (APQ Società dell Informazione ). Obiettivi Obiettivo esplicito del Distretto è quello di promuovere ed organizzare nel territorio le condizioni che facilitino - nell incontro tra ricerca, impresa e sistema sanitario - la ideazione, sperimentazione, validazione, sviluppo ed implementazione di nuove procedure diagnostiche e terapeutiche nell ambito di sanità avanzata basata sui principi della medicina personalizzata. Obiettivo implicito è quello di attrarre attenzione e finanziamenti esterni alla Regione.

Il DISTRETTO, lo stato dell arte Laboratori tecnologici avviata la realizzazione di cinque laboratori tecnologici pubblico-privati Spin off realizzato un bioincubatore con laboratori, infrastrutture, attrezzature scientifiche e supporto localizzate 12 nuove imprese biotech, anche internazionali (Svezia, USA, GB e Svizzera) Alta formazione e risorse umane in avvio tre nuovi Master (Bioinformatica 2, Medicina personalizzata, Nanobiotecnologie) programma rientro di competenze e risorse umane Piattaforme tecnologiche in fase di realizzazione le piattaforme tecnologiche di Nanobiotecnologie e Medical Devices avviato il Centro di Bioinformatica (su piattaforma tecnologica e competenze ICT del Crs4) Ricadute produttive avviate le prime tre imprese di sviluppo e produzione di farmaci (proteine terapeutiche, anticorpi monoclonali e sistemi di delivery) con previsione di stabilimenti produttivi portati in farmacia i prime tre prodotti nutraceutici portati in Fase 1 di sviluppo clinico i primi due potenziali farmaci (antitumorale, antidolorifico).

Fase Uno Srl Il nostro Paese presenta una notevole carenza nelle capacità di realizzare attività di ricerca applicata finalizzata alla produzione di farmaci: Fase Uno è un iniziativa per favorire ed accrescere le possibilità di trasferimento tecnologico dalla attività di ricerca alle sperimentazioni cliniche. Suo scopo sociale è: la selezione pre e post brevettuale e la valorizzazione di nuovi agenti diagnostici e terapeutici lo sviluppo di farmaci e di nuove formulazioni e applicazioni terapeutiche lo sviluppo di procedure e servizi di supporto diagnostico, prognostico e terapeutico l assistenza per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione ai settori biotecnologico, farmaceutico e veterinario. Prevede la partecipazione alle attività di Regione Sardegna, MUR, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, AIFA, Aziende Sanitarie Locali, IRCCS. Permetterà di portare nuovi potenziali agenti diagnostici e terapeutici ad una fase più avanzata di sviluppo, ma anche di attrarre sperimentazioni di fasi cliniche I e II su scala internazionale e di organizzare e porre il sistema sanitario regionale in una posizione fortemente innovativa.

Fase Uno, la strategia scientifica In raccordo con le strategie e le priorità del Distretto Tecnologico della Biomedicina, Fase Uno rivolgerà prioritariamente le sue attività, i suoi servizi ed il suo supporto tecnico e finanziario verso le iniziative in grado di rafforzare l identità scientifica del distretto, in particolare: patologie complesse, con riferimento particolare a quelle ad alta incidenza ed impatto sanitario regionale, in cui siano evidenti sia determinanti genetici che ambientali, come ad esempio: Patologie autoimmuni (es. Diabete, Sclerosi Multipla etc.) Malattie psichiatriche (es. Schizofrenia, Disturbi Bipolari etc.) Malattie metaboliche (es. Obesità). in una seconda fase, allo scopo di aumentare la competitivita internazionale di Fase Uno, si svilupperanno competenze specifiche per aree terapeutiche di rilevante impatto sociale come: Patologie del Dolore, Analgesia Tossicodipendenze.

Fase Uno, le azioni Identificazione e valorizzazione di agenti diagnostici e terapeutici in stadio pre-brevettuale avanzato, con priorita accordata a progetti originati da compagnie e strutture afferenti al Distretto della Biomedicina Completamento dello sviluppo pre-clinico (solo in presenza di brevetto internazionale) e clinico di fase I e II (anche in collaborazione con industria), con premium price accordato a progetti interni al Distretto della Biomedicina Eventuali Fasi IIb e III, esclusivamente in collaborazione con industria in ragione degli alti costi operativi

Il Comitato Tecnico-scientifico Funzioni Il Comitato definisce l indirizzo tecnico scientifico della società. In particolare valuta e seleziona i progetti tenendo conto del loro valore scientifico e del potenziale industriale ed effettua la valutazione in itinere e post-hoc. Composizione Giovanni Biggio, Professore Ordinario di Farmacologia presso l Università di Cagliari Antonio Cao, Direttore dell Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia del CNR, CA Enrico Garaci, Presidente dell ISS (Istituto Superiore di Sanità) Gianfranco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Firenze Nello Martini, Direttore Generale dell AIFA (Agenzia Italiana del farmaco) Luca Pani, Dirigente di Ricerca del CNR ITB (Istituto Tecnologie Biomediche, MI) Guido Rasi, Dirigente di Ricerca del CNR, consigliere di amministrazione dell AIFA

Fase Uno, le risorse finanziarie Fase 1 può disporre delle seguenti risorse finanziarie: - Euro 120.000 capitale sociale - Euro 5.000.000(*) APQ Ricerca (Delib. Cipe 20/04) - Euro 2.500.000(*) APQ Ricerca (Fondi RAS) (*) previsione APQ in corso di rimodulazione