il business al tempo della grande rete Speciale E-BUSINESS Intervista esclusiva a ERNESTO HOFMANN Senior Consultant, IBM sommario www.zdnet.



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Speciale E-BUSINESS www.zdnet.it Intervista esclusiva a ERNESTO HOFMANN Senior Consultant, IBM sommario 2 E-business on demand è il collante, ma le applicazioni sono il fulcro Ernesto Hofmann racconta la sua visione del futuro dell informatica quale supporto per le imprese. I nuovi paradigmi e il perseguimento dell efficienza 4 L e-business è servito L E-Business oggi è interessante per le aziende di qualsiasi dimensione. Ma non è sempre chiaro come e in cosa può rendersi utile. La E sta per Elettronico, ma anche per Efficienza 8 Dall outsourcing all e-business on demand Da un modello pensato per contenere i costi a un paradigma che prende in esame i processi aziendali per fornire maggiore efficienza 13 Le tecnologie per il nuovo e-business Web Service, Autonomic Computing, Grid Computing. Tre tecnologie che promettono di rivoluzionare il concetto di rete e integrazione di sistemi e applicazioni. Per tutte sono fondamentali gli standard aperti e la diffusione della larga banda 18 Non c è e-business senza Banda larga Le connessioni permanenti e a banda larga sono il sistema nervoso dell e- business. Ecco la situazione in Italia 22 Glossario. Le applicazioni Districarsi tra i tantissimi termini, sigle, acronimi che popolano il mondo dell e-business non è operazione semplicissima. Ecco quindi un glossario dei termini che non si limita a fornire la semplice versione estesa della sigla, ma integra informazioni aggiuntive molte voci. Si parla di applicazioni, di standard tecnologici, di componenti che concorrono a creare la piattaforma di e-business all interno dell azienda il business al tempo della grande rete Pianeta e-business. Un mondo per molti versi ancora inesplorato ma che ha già saputo trasformarsi in vantaggi e soddisfazioni per le imprese che hanno deciso di conoscerlo vestendo i panni dei pionieri. E-business è Internet con gli abiti da lavoro, è la possibilità di portare i concetti di collaborazione, interazione, integrazione, estensione dei processi verso partner, clienti e fornitori a nuovi livelli di efficienza e flessibilità. Così come tutto ciò che ruota attorno a Internet anche l e-business ha vissuto un evoluzione rapidissima che col tempo ha assunto nuove declinazioni e nuove aree di applicabilità. Evoluzione partita con le grandi multinazionali capaci di ingenti investimenti che hanno adottato progressivamente il nuovo paradigma e che oggi vede anche le medie e le piccole imprese avvicinarsi a questo mondo grazie a nuove tecnologie e nuovi modelli di erogazione di tutti gli elementi che concorrono a dare forma all e-business.

di emil abirascid alberto d ottavi Ernesto Hofmann racconta la sua visione del futuro dell informatica quale supporto per le imprese. E-business on demand è il collante, ma le applicazioni sono il fulcro I nuovi paradigmi e il perseguimento dell efficienza L e-business on demand è la sintesi di un innovazione concettuale che abbraccia il modello di business, il modello infrastrutturale e il modello di fruizione. Esordisce così Ernesto Hofmann, ufficialmente senior consultand di IBM, ma nella realtà mente vulcanica e testimone della storia dell informatica del nostro Paese. Mi spiego - prosegue -. Il nuovo modello di business trova ragione nel concetto di end-to-end, ovvero nella gestione dell insieme organico dei processi aziendali, sia all interno dell impresa stessa sia verso l esterno nell ambito delle relazioni con clienti, fornitori e partner. Questa è la prima tappa della rivoluzione e-business on demand. La seconda è la infrastruttura che diventa integrata, aperta, dinamica e resiliente. L infrastruttura è quindi orizzontale e deputata ad assicurare il dialogo tra tutti i sistemi con il supporto del middleware. Non si tratta più di una infrastruttura centralizzata o basata sul concetti di client/server rigido, ma di un sistema capace di gestire ogni tipo di processo, di integrarsi con ogni tipo di sistema, di adattarsi al mutare delle esigenze operative e di funzionare in ogni circostanza. L affidabilità è fondamentale, per questo in IBM abbiamo sviluppato il concetto e la tecnologia dell autonomic computing che consente alle componenti dei sistemi di intervenire in modo autonomo in caso di guasti o inefficienze al fine di ripristinare le ottimali condizioni. Il paradigma dell e-business on demand è nuovo anche dal punto di vista della fruizione, 2

ovvero nella modalità con la quale è erogato. Tutto si basa sul concetto di consumo - afferma Hofmann -, diciamo che il modello è quello del telefono che si paga in base alla chiamate. Qui è lo stesso, certo il modello di billing è più complesso ma permette alle imprese non solo di sollevarsi dall affrontare consistenti investimenti iniziali e di dedicare risorse alla gestione dei sistemi informativi, ma anche di poter prevedere con una certa precisione i costi sapendo di poter contare su un servizio capace di rispondere prontamente ai cambiamenti e ai picchi di lavoro. Certo il concetto di e-business on demand è rivoluzionario ma secondo la visione di Hofmann è solo un passo avanti verso un sistema il cui cuore pulsante sono le applicazioni. Il software applicativo è la chiave di volta, è sul software applicativo che bisogna concentrare le risorse intellettuali. Certo le infrastrutture, le modalità di erogazione, la colla rappresentata dal middleware o dal griddleware e dai Web Service, le connessioni a larga banda, sono i mattoni costitutivi, ma le applicazioni rappresentano la vera sfida. I programmi software devono essere scritti da chi conosce le materie e i contesti operativi nei quali esse devono svolgere il loro compito. Società come IBM lavorano per creare le basi di un ambiente distribuito sul quale le applicazioni si appoggiano ma il vero valore aggiunto intellettuale sta nei programmi che gestiscono i processi. Si tratta di una sfida chiave perché oggi non ci sono sufficienti risorse per rispondere al crescente bisogno di applicazioni che devono essere sempre più specifiche e personalizzate. In un futuro ideale ognuno di noi, ogni utente di strumenti informativi dovrà essere in grado di progettare e realizzare la sua applicazione, tutti diventeremo programmatori, certo ci sarà bisogno di strumenti e di linguaggi semplici, rapidi e flessibili, ma questa è l unica strada possibile per dare vita a una nuova generazione si applicazioni e a un modo nuovo e personalizzato, quindi più efficace, di impiegare gli strumenti informativi. 3

di emil abirascid L e-business è servito L E-Business oggi è interessante per le aziende di qualsiasi dimensione. Ma non è sempre chiaro come e in cosa può rendersi utile. La E sta per Elettronico, ma anche per Efficienza Il concetto di e-business è ampio e articolato. E-business significa ottimizzazione, gestione, distribuzione delle applicazioni all interno e all esterno dell azienda. Significa la possibilità di gestire in modo sempre migliore, efficiente, economico tutte le componenti del business: dalla supply chain, alla forza vendita, dagli acquisti alle risorse umane, dai rapporti con i clienti a quelli con i dipendenti, i fornitori, i business partner. E-business significa stabilire relazioni elettroniche con tutti i soggetti che partecipano alla quotidiana realizzazione degli obiettivi che un azienda si pone. Significa poter vendere e acquistare tramite Internet, poter distribuire informazioni, documenti, dati in formato elettronico in modo istantaneo e preciso ai dipendenti che lavorano in sede, a quelli che operano fuori dagli uffici, alla rete di vendita, a quella che si occupa della distribuzione, ai clienti che siano altre aziende o utenti finali. Inizialmente l approccio alle soluzioni di e-business fu piuttosto timido. Questo perché le tecnologie erano ancora immature; perché le reti e le dorsali erano poco affidabili, poco veloci, e molto costose; perché ancora mancavano importanti standard capaci di rendere il concetto di azienda estesa una realtà; perché gli investimenti necessari a progettare, definire, realizzare, utilizzare e gestire una piattaforma di e-business erano alla portata solamente di imprese di grandi dimensioni; perché alla voce sicurezza molti amministratori delegati, responsabili dei sistemi informativi, saltavano sulle sedie. Ma il business dell e-business era ed è troppo goloso, troppo importante, troppo ricco di potenziali e promesse per essere trascurato. E infatti non lo è. Si iniziò a parlare non solo di Internet ma anche di Intranet, reti 4

Fantasia. Ogilvy&Mather LA LAMPADA DI ALADINO. Esaudisce tre desideri. Al tuo comando. Funziona a olio: basta strofinarla e avere fede. Si basa su tecnologia di chip in ottone. Ha poteri misteriosi. E una storia incredibile completamente inventata, al 100%. Contiene un genio. La Lampada di Aladino non è reperibile sul mercato, né ora né mai. Realtà. L ULTIMA GENERAZIONE DI IBM server iseries. Ti fornisce la possibilità di attivare e disattivare capacità aggiuntiva. (1) On demand. Funziona con Windows, Linux e OS/400. Si basa su tecnologia di chip in rame. E semplice e potente. Facile da usare con funzionalità di autoriparazione e autogestione. Per avere informazioni dettagliate sull ultima generazione degli iseries nell era on demand visita ibm.com/eserver/it/iseries/ondemand BENVENUTO NELL ERA ON DEMAND. (1) Disponibile solo su determinati modelli. IBM, il logo IBM,,, ^,iseries e OS/400 sono marchi registrati di IBM Corp. negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. Windows è un marchio registrato di Microsoft Corp. negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. LINUX è un marchio registrato di Linus Torvalds. Altre denominazioni ivi citate, prodotti e nomi di servizi possono essere marchi registrati dei rispettivi titolari. 2003 IBM Corp. Tutti i diritti riservati.

L azienda di fronte alla dinamica del mercato C è poi il Supply Chain Statico On demand Management (SCM), la gestione Decisioni determinate da processi di business Strutture decisionali collaborative dinamica, duttile, con capacità di apprendimento di tutta la catena produttiva: dall acquisto delle materie prime, Business Struttura organizzativa rigida crescita economica lenta e stabile Prodotti a lungo ciclo di vita Risk management passivo Fluttuazioni imprevedibili Prodotti a limitato ciclo di vita Risk management proattivo; elevata attenzione a privacy e security alla consegna del prodotto finito al cliente che lo ha acquistato; la Sales Force Automation (SFA), Costi fissi Costi variabili l automazione della forza vendita Tecnologia Sistemi proprietari Elevata potenza elaborativa L utente si adegua alla tecnologia Sistemi aperti e integrati Sistemi che si gestiscono e si riparano autonomamente La tecnologia si adegua all utente che consente di cogliere tutte le possibili opportunità; l E-procurement, l acquisto di beni Fonte: IBM e servizi in modo automatizzato, interne all azienda basate sui medesimi paradigmi tecnologici della rete globale, e di Extranet, reti pensate per collegare più aziende tra loro. Poi sono arrivate le reti virtuali private, ovvero reti che sfruttando le infrastrutture pubbliche di Internet per comunicare in modo sicuro e riservato. La sicurezza, fatta anche di firewall, di software specifici, di politiche aziendali alle quali ogni dipendente deve adeguarsi, è diventata parte integrante delle soluzioni. Nel frattempo sono nate intere famiglie di applicazioni che oggi hanno per nome sigle spesso oscure e bizzarre: CRM per Customer Relationship Management, ovvero gestione delle relazioni con i clienti tramite l ottimizzazione dei servizi a loro destinati. Applicazione trasversale che coinvolge tutte le divisioni di un impresa la cui adozione è accelerata dalla sempre maggiore consapevolezza e maturità dei clienti le cui aspettative sono cresciute nel tempo e questo è diventato un forte elemento concorrenziale. spesso fa capo a e-marketplace, luoghi virtuali nei quali si incontrano fornitori e acquirenti che conducono trattative fino a perfezionare l acquisto. Declinazione dell e-business è l e-commerce, il commercio elettronico che può essere di tipo B2B, business to business, quando sono due aziende: una che vende e una che acquista, oppure di tipo B2C, business to consumer, quando chi acquista tramite il Web è l utente finale, il consumatore. Anche applicazioni nate prima dell era dell e-business come gli 6

Architettura per business on demand Applicazioni Funzionalità Autonomiche Database System mgmt Soluzioni ISV Open Grid Service architecture Web Services Middleware di sitema Application server OGSA Enabled OGSA Enabled OGSA Enabled Server Storage network Fonte: IBM ERP, Enterprise Resource Planning, o i software gestionali, si sono evoluti, trasformati fino a diventare vere e proprie componenti di sistemi informativi basati sul concetto di e-business. Per mettere insieme il tutto e per renderlo facilmente fruibile da tutti coloro che partecipano al business dell azienda sono nati gli Enterprise portal, i portali aziendali tramite i quali dipendenti, manager, partner possono accedere a tutte le funzioni, con le dovute restrizioni, a tutte le applicazioni e quindi condurre il loro business, o meglio e-business, in modo efficiente, flessibile, rapido. L evoluzione dell e-business non si è fermata, sono in atto nuovi cambiamenti, nuove modalità di offerta, nuovi paradigmi figli del concetto di outsourcing come l ASP e l E-business on demand e sono in arrivo nuove tecnologie come, per esempio, i Web Service, che promettono di portare sistemi, applicazioni, ma soprattutto processi a livelli di affidabilità, efficienza e produttività ancora maggiori. 7

di emil abirascid Da un modello pensato per contenere i costi a un paradigma Dall outsourcing all e-business on demand che prende in esame i processi aziendali per fornire maggiore efficienza L e-business non ha sconvolto solo i paradigmi tecnologici, ma anche quelli legati ai modelli di erogazione di servizi IT, di acquisto di componenti tecnologiche, hardware, software e infrastrutture. Una volta c era l outsourcing, il cui obiettivo principale era mettere le imprese, di solito di grandi dimensioni, nella condizione di risparmiare sui costi di gestione del sistema informativo. Con l evoluzione delle tecnologie e delle esigenze operative delle aziende, anche l outsourcing si è evoluto assumendo nuove forme che si propongono non solo la riduzione dei costi, ma anche il miglioramento delle efficienze e l esplorazione di nuove aree applicative. I nuovi paradigmi di outsourcing sono stati pensati per adattarsi anche alle limitate, rispetto a quelle delle grandi aziende, risorse delle piccole e medie imprese offrendo quindi loro la possibilità di accedere a tecnologie, sistemi, risorse che permettono anche a queste realtà professionali di partecipare al concetto di azienda estesa e di mantenere elevata la loro competitività. Tale risultato si è ottenuto sia mettendo a punto soluzioni modulari e flessibili, sia definendo modelli di prezzo chiari e definiti. Le innovative offerte di outsourcing sono inoltre in grado di adattarsi ai processi aziendali, quindi di essere altamente personalizzate e di offrire un concreto valore aggiunto. Spesso nell erogazione di questi servizi entrano in gioco anche terze parti che fanno da collegamento tra il fornitore delle soluzioni e il cliente, e che si assumono la responsabilità della gestione dei sistemi e dei processi 8

garantendo agli utenti i livelli di servizi definiti nel contratto. Si parla infatti di Service Level Agreement (SLA). Tali partner possono essere le società che offrono servizi di Application Service Provisioning (ASP), oppure le società di consulenza. asp L ASPè un modello nato basandosi sul principio del one to many e pensato principalmente per le piccole e medie imprese che non dispongono delle risorse sufficienti per realizzare e gestire una propria infrastruttura informativa. Questi principi si sono però rapidamente rivelati non esclusivi. Si è scoperto che anche in modalità ASP le applicazioni possono essere personalizzate e il mercato si è accorto che tra i primi utenti che hanno scelto questa modalità non ci sono solo le piccole e medie imprese ma anche le grandi organizzazioni; in prima fila quelle Outsourcing tradizionale Dedicato Ambiente singolo per ogni cliente Simultaneamente Personalizzato Il cliente determina piattaforme e applicazioni Costruito su misura Infrastruttura pianificata secondo le necessità Fonte: IBM che operano nell ambito della finanza come banche e assicurazioni, ma anche catene per la vendita al dettaglio e intere categorie di professionisti. Gli analisti prevedevano per l ASP un successo fulmineo, cosa che non si è avverata, ma il modello si sta conquistando una reputazione crescente dimostrando di essere valido per ogni tipo di applicazione, tattica e strategica,e per ogni tipo di business indipendentemente dalle dimensioni o dal settore industriale. Sono proprio le applicazioni e-business quelle che per prime vengono proposte in modalità ASP perché rappresentano il naturale E-business on demand Condiviso serve più clienti Standardizzato Il fornitore Sviluppa piattaforme e seleziona le applicazioni Minima personalizzazione e integrazione erogazione e gestione in remoto Scalabile capacità on demand modello pay-as-you-go passaggio evolutivo dei sistemi informativi delle imprese piccole e medie, che desiderano estendere le funzionalità dei loro sistemi informativi spesso ancora limitati al solo software gestionale. Nonostante quindi l ASP non sia esploso come prevedeva più di una ricerca di mercato tra la fine del 2001 e l inizio del 2002, le aspettative sono comunque alte. Già nel corso del 2003 è previsto un consolidamento di questo modello, tanto che sono sempre più numerose le società, sia software house, sia specializzate esclusivamente nell ASP, che stanno investendo nella realizzazione di data center 9

la possibilità di disporre delle più recenti tecnologie a costi altamente competitivi perché non sono costrette ad affrontare complessi investimenti e possono concentrarsi sul loro business principale senza dover destinare risorse alla gestione del sistema informativo. IBM parla di infrastruttura on demand e di processi di business on demand. Nel Fonte: IBM completi e sofisticati proprio per essere pronte a fornire servizi di alta qualità. e-business on demand IBM lo ha definito the next utility. L idea è di rendere disponibili risorse in modo flessibile e capace di rispondere alle esigenze di ogni singola impresa utente a seconda del momento e delle necessità. In altre parole significa poter accedere ai servizi, alle applicazioni e alle infrastrutture per l e-business con la medesima semplicità con la quale si dispone di acqua corrente o energia elettrica. E-business on demand prevede l erogazione di tutte le componenti che consentono a un impresa di mettere a punto la sua strategia che fa leva sull Information Technology: hosting Web, gestione dello storage, applicazioni, servizi di supporto e consulenza, gestione dei processi di business. Con questa formula le imprese, secondo la visione di IBM, pioniera in questo senso, hanno primo insieme ricadono servizi come la distribuzione dei contenuti che consente di ottimizzare la distribuzione di informazioni tramite il Web; l hosting gestito per il bilanciamento delle risorse hardware necessarie in considerazione anche della crescita dell azienda utente; lo storage gestito che si occupa di tutti gli aspetti legati alla memorizzazione e conservazione dei dati; la gestione delle reti che ha il compito si assicurare sempre il massimo dell efficienza delle 10

infrastrutture di rete, comprese quelle interne all azienda; e la gestione delle prestazioni, un insieme di servizi volti a verificare costantemente il livello di prestazione di tutte le componenti IT. Nella famiglia dei processi e-business on demand figurano applicazioni che consentono di integrare il sistema informativo con, per esempio, e-marketplace o con sistemi per lo scambio di documenti in formato elettronico; che permettono di procedere all integrazione della rete aziendale con quella dei partner commerciali; le soluzioni di business intelligence per la gestione dei dati, la loro analisi e lettura al fine di trasformarli in informazioni ad alto valore aggiunto per essere impiegate quale supporto per le decisioni. Vi sono poi applicazioni come il CRM, il commercio elettronico, l e-procurement e la gestione di applicazioni di terze parti. condiviso, standardizzato, scalabile L e-business on demand, proprio perché si occupa sia delle infrastrutture, sia dei processi, si basa su tecnologie standard e aperte. Si tratta di un elemento indispensabile per garantire la condivisione dei sistemi, e quindi dei dati, tra più aziende e per permettere l elevato grado di flessibilità proprio dell e-business on demand. Alcuni di questi standard tecnologici sono ampiamente collaudati e diffusi, per esempio i protocolli alla base di Internet, altri si sono affacciati al mercato più recentemente come i Web Service, l insieme dei parametri che consentono alle applicazioni di comunicare tra loro in modo autonomo, frutto di una collaborazione industriale di grande portata e che vede, forse per la prima volta, in accordo tutti i giganti del settore. Ci sono poi soluzioni innovative come quelle messe a punto dalla stessa IBM che hanno preso il nome di Autonomic Computing e Grid Computing, tecnologie innovative che consentono di rendere disponibili sistemi, anche complessi, capaci di ottimizzarsi e gestirsi senza l intervento umano e reti intelligenti che mettono in condizione tutti i sistemi a esse collegati di condividere risorse come la capacità di elaborazione o quella di storage. Ci sono poi le grandi scelte: quella del sistema operativo e quella del middleware. Una scelta che vede contrapporsi la proposta di Microsoft, con Windows e.net, a quella di IBM con Linux e J2EE. Scelta che comunque non limita, proprio grazie agli standard e, soprattutto, ai Web Service, l interoperabilità tra le due filosofie. 11

Fantasia. Ogilvy&Mather LA CHIAVE MAGICA PER L E-BUSINESS. E il momento di aprire le porte della tua azienda a nuove opportunità. Come? Con la nuova Chiave Magica per l e-business. Inventata da geniali ricercatori con misteriosi procedimenti è letteralmente la chiave del successo nell era on demand. Basta un giro della Chiave per liberare il valore nascosto dei tuoi dati. Con un doppio giro puoi organizzare tutti i tuoi contenuti in un sistema digitale. E con tre giri puoi prenderti un caffè. A causa di insormontabili problemi di realizzazione, purtroppo, il progetto è stato sospeso. Realtà. IL SOFTWARE DB2 PER IL DATA MANAGEMENT. L era on demand proporrà alle aziende di ogni settore nuove sfide in termini di efficienza, intuizione e tempestività per rispondere alle esigenze del mercato. Questo significa che dovrai saper sfruttare il tuo patrimonio di dati. Il software IBM DB2 è la chiave del successo in questo campo. Perché ha capacità di autogestione e autoriparazione. Funziona anche su piattaforme Windows NT, UNIX e Linux. Ti consente di gestire centralmente il patrimonio dei dati che sono distribuiti sul network aziendale. Sia che le informazioni in tuo possesso siano strutturate o no, DB2 ti aiuterà ad avere una visione più precisa sull evoluzione delle necessità dei tuoi clienti. Per saperne di più visita ibm.com/e-business/it/db2 oppure chiama il Numero Verde 800 46 31 54 o il tuo Business Partner IBM di fiducia. BENVENUTO NELL ERA ON DEMAND. IBM, il logo IBM, il logo e-business, e-business on demand e DB2 sono marchi registrati di IBM Corp. negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. UNIX è un marchio registrato di The Open Group negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. Linux è un marchio registrato di Linux Torvalds negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. Windows è un marchio registrato di Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri Paesi. Altre denominazioni ivi citate possono essere marchi registrati dei rispettivi titolari. 2003 IBM Corp.Tutti i diritti riservati.

di emil abirascid Web Service, Autonomic Computing, Grid Computing. Le tecnologie per il nuovo e-business Tre tecnologie che promettono di rivoluzionare il concetto di rete e integrazione di sistemi e applicazioni. Per tutte sono fondamentali gli standard aperti e la diffusione della larga banda La tecnologia evolve rapidamente, si sa. Questo vale, naturalmente, anche per le componenti infrastrutturali che mirano a rendere più efficiente l e-business. Le novità più recenti sono tutte proprio a livello della piattaforma e si identificano nei Web Service, nell Autonomic computing e nel Grid Computing. Web Service I Web Service sono particolarmente significativi sia per il ruolo che promettono di avere nello sviluppo delle nuove strategie di e-business, sia perché rappresentano un cambiamento nell approccio con il quale vengono definiti nuovi standard. Se infatti in passato aziende tra loro concorrenti miravano a sviluppare una tecnologia sperando, con l aiuto di campagne a sostegno di essa, che diventasse lo standard di riferimento, con i Web Service si è invece verificato un ritorno alla collaborazione tra le società IT ad altissimo livello. La definizione delle specifiche dei Web Service ha infatti visto, tra gli altri, giganti come IBM e Microsoft sedersi al medesimo tavolo e, per una volta, mettere da parte l animo concorrenziale con l obiettivo di condividere risorse al fine di mettere a punto una nuova tecnologia capace di portare a tutti nuovi benefici. I Web Service sono quindi considerati strategici quale componente fondamentale per la nuova generazione di sistemi e di applicazioni per l e-business. L idea alla base dei Web Service nasce qualche anno fa, quando la bolla Internet era in piena espansione. Inizialmente infatti si pensava a questa tecnologia come a uno strumento capace di dare maggiore spinta alla diffusione di strumenti come il commercio elettronico garantendo la portabilità delle informazioni tra diversi sistemi 13

e la sicurezza dei dati. La bolla, come si sa, è esplosa e i Web Service invece di diventare l elemento costitutivo dei nuovi servizi di commercio elettronico basato sull Internet pubblica, sono entrati nelle aziende. Dapprima in punta di piedi, poi con sempre maggiore trasporto. Le imprese hanno iniziato a utilizzare i Web Service proprio per far dialogare meglio le applicazioni e i sistemi, limitatamente però alle infrastrutture informative interne. Ovvero la fiducia verso questa tecnologia non era ancora tale da impiegarla quale collante per rendere più efficienti anche le comunicazioni e i processi di condivisione con i sistemi di partner, clienti o fornitori. Nel frattempo i Web Service si sono evoluti, evoluzione che continua oggi, hanno assunto nuove specifiche per la gestione di procedure sempre più numerose, non semplicemente lo scambio di dati, ma anche l integrazione tra applicazioni e perfino la condivisione di funzionalità. Oggi i Web Service iniziano a essere utilizzati anche quale elemento costitutivo di soluzioni che integrano sistemi informativi di più aziende. A fare da apripista sono principalmente imprese utenti che operano nel settore finanziario. I Web Service sono in grado di operare in modo indipendente dalla piattaforma, sistema informativo e middleware, e si basano su standard tecnologici come il linguaggio XML (Extensible Markup Language), il Web Service Description Language (WSDL) e il Simple Object Access Protocol (SOAP). Il successo dei Web Service in ambito professionale è dovuto anche all esigenza da parte degli utenti di integrare le componenti tecnologiche che hanno acquistato negli anni scorsi al fine di ottimizzane l utilizzo e ammortizzare gli investimenti. Autonomic e Grid Computing Il concetto di Autonomic Computing è stato messo a punto da IBM, ma ha una valenza tale da essere adottato anche da altri fornitori di tecnologie. Autonomic Computing significa 14

infrastrutture capaci di procedere in modo autonomo alla gestione di processi quali l ottimizzazione delle risorse e perfino la diagnosi e la riparazione di eventuali guasti, limitando al massimo i casi che richiedono intervento umano. Autonomic Computing nasce per portare l affidabilità di sistemi e infrastrutture a nuovi livelli e per mettere in condizione le imprese utenti di risparmiare tempo e denaro in relazione alle operazioni di gestione, ovvero quelli legati al TCO (Total Cost of Ownership). Inoltre è elemento fondamentale per dare concretezza al concetto di utilità, quindi e-business on demand, dei sistemi che devono essere sempre disponibili e sempre online per essere proposti sottoforma di servizio. IBM ha creato un gruppo di lavoro battezzato Autonomic Computing Group che lavora alla realizzazione di soluzioni autonomiche a tutti i livelli: server, personal computer, software applicativo, sistemi operativi, middleware. L idea alla base dell Autonomic Computing risale a circa un anno fa e già oggi IBM rende disponibili i primi prodotti, hardware e software, capaci di mettere in pratica i principi autonomici. L obiettivo è però molto più ambizioso, prevede infatti la creazione di standard aperti al fine di mettere in condizione altri fornitori di tecnologie, tra i primi figurano Sun Microsystems e Hewlett-Packard, di sfruttare tutti i vantaggi di questa tecnologia, cosa che per gli utenti si traduce nella possibilità di creare sistemi informativi che integrano componenti di diversi costruttori senza rinunciare ai vantaggi e ai risparmi dell auto-diagnosi, dell auto-configurazione e dell auto-ottimizzazione. Per favorire ulteriormente l adozione di soluzioni basate sull Autonomic Computing, IBM ha in atto la realizzazione di appositi laboratori, denominati Autonomic Computing Innovation Center, distribuiti in tutte le aree geografiche al fine di coprire le 15

esigenze dei diversi mercati. Inoltre le fasi di sviluppo di questa tecnologia sono state pensate sulla base di un modello che consente alle imprese utenti di quantificare vantaggi concreti fin da oggi che quindi sono destinati ad accrescere parallelamente all evoluzione sia tecnologica sia in termini di adozione delle infrastrutture basate sull Autonomic Computing. L Autonomic Computing cammina a fianco del Grid Computing, altro concetto innovativo. Il Grid Computing è da considerarsi come l evoluzione applicativa che sfrutta il concetto di Internet, ovvero di rete integrata e globale. Con il Grid Computing i sistemi sono in gradi di condividere le loro risorse: capacità di elaborazione, di storage e di farle lavorare in parallelo. L intera rete diventa quindi un unico sistema virtuale le cui risorse sono disponibili nella quantità che si richiede e indipendentemente dalla loro localizzazione fisica. Il Grid Computing è reso possibile dalla diffusione della larga banda e degli standard aperti ed è il risultato di gruppi di lavoro, primo fra tutti Globus, impegnati nella definizione di standard infrastrutturali quali l Open Grid Service Architecture (OGSA). Anche il Grid Computing, così come l Autonomic Computing, è già una realtà. Esistono già reti, sia interne alle imprese, sia che collegano più organizzazioni, che sfruttano alcuni elementi tecnologici del Grid Computing e si parla già di griddleware. In particolare questa tecnologia si dimostra efficace per ambiti applicativi come quello dell ASP (Application Service Provisioning). 16

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di emil abirascid Le connessioni permanenti e a banda larga sono Non c è e-business senza banda larga il sistema nervoso dell e-business. Ecco la situazione in Italia Le connessioni a banda larga rappresentano un elemento fondamentale per la diffusione dell e-business e, in particolare, del concetto di e-business on demand. La banda larga è il sistema nervoso dei sistemi e delle infrastrutture sui cui poggia l e-business, sia se sono limitati all azienda sia e soprattutto, se sono deputati a mettere in comunicazione più aziende che collaborano tra loro. Per questo motivo non è possibile prescindere da connessioni veloci e permanenti nel progetto di definizione di una strategia di e-business. è quindi importantissimo definire le tecnologie che si intendono adottare per le comunicazioni dati in relazione alle esigenze specifiche, scegliendo, principalmente, tra l ADSL e la fibra ottica, ma anche il satellite nel caso di zone del Paese non ancora raggiunte dalle reti ad alta velocità. è anche importante che la banda larga sia accessibile a costi contenuti, alla portata anche delle imprese di piccole e medie dimensioni, e che sia distribuita sul territorio nel modo più capillare possibile. la dotazione di fibra ottica per abitante Kilometri di fibra ottica/1.000 abitanti Media nazionale 94% Nord Ovest 107% Nord Est Centro Sud e Isole 65% 103% 122% Fonte: NetConsulting per federcomin/assinform e aziende promotrici 18

l estensione della fibra ottica in italia Valori in mli di kilometri* e in % 12,6% 4.412.356 12,6% 442.100 2.031.940 12,6% 5.421.164 529.300 2.273.936 13,5% 16,8% 13,8% 6.154.054 618.330 2.587.773 Ultimo miglio MAN Dorsali e dei servizi a essa correlati. Dal punto di vista dello sviluppo 1.938.316 12,6% 2.617.926 12,6% 2.947.951 delle infrastrutture si calcola che alla fine del 2002 sono stati 2000 2001 2002 Km stradali x condotti pieni x n fibre per ogni cavo Fonte: NetConsulting per federcomin/assinform e aziende promotrici stesi cavi in fibra ottica per un totale di sei milioni di chilometri ai quali vanno aggiunti Infine sono le imprese stesse che devono comprendere i reali vantaggi che una connessione a banda larga consente di ottenere e quindi dedicare a questa voce i necessari investimenti. Proprio analizzando questi aspetti Assinform e Federcomin hanno realizzato una ricerca in collaborazione con NetConsulting e intitolata La domanda di banda larga nel segmento business in Italia, che mette in luce come le imprese italiane mediamente non conoscono ancora tutti i pregi delle connessioni a banda larga in relazione al loro business e come vi sia ancora una carenza di disponibilità delle connessioni. Alcune delle principali aziende associate con le due organizzazioni che rappresentano, nell ambito di Confindustria, la gran parte delle realtà che operano nel settore dell ICT, hanno avuto parte attiva nello studio. Sono state prese in esame 1200 tra imprese che operano nei settori dell industria, dei servizi, del commercio, della finanza, della sanità e dell education, ed enti della Pubblica Amministrazione Locale. La ricerca ha prodotto risultati decisamente completi e dettagliati che hanno permesso di individuare alcuni aspetti, positivi e non, che aiutano fotografare l attuale situazione del Paese in relazione all adozione della banda larga quasi 150mila chilometri di cablature stradali. Secondo la ricerca la copertura geografica della fibra ottica era pari, nel 2001, al 30% nel nord ovest del Paese, al 25% nel centro, al 25% nel sud e isole, del 20% nel nord est. Va sottolineato che vi è però una grossa differenza tra le aree metropolitane, Milano in testa seguita da Roma, e il resto del Paese. In particolare si registra un forte ritardo nelle isole e nel meridione sia in termini di infrastrutture sia nel grado di adozione delle tecnologie. Nonostante il procedere della posa delle infrastrutture, rimane piuttosto basso il numero di persone che, all interno delle imprese, accede al Web. 19

la fibra ottica in italia per area geografica (2001) Nord ovest 29,8% Nord Est 20,0% quale supporto per i servizi integrati di informatica, quindi di Centro 25,0% e-business, e telecomunicazioni. Tra i servizi maggiormente apprezzati e impiegati dalle aziende dotate di connessioni Sud e Isole 25,2% a larga banda spiccano quelli di hosting, di back up e disaster recovery. Ripartizione della fibra posata in ogni area al 31/12/2001 Fonte: NetConsulting per federcomin/assinform e aziende promotrici Ci sono poi quelli legati alle problematiche che fanno capo La media infatti vede meno della metà del personale dotato di postazione collegata a Internet. Tale percentuale sale nei settori della finanza con il 64,7% e dei servizi con il 55,2%. All ultimo posto il settore delle imprese industriali con solo il 33,8% del personale dotato di accesso a Internet. Prendendo in considerazione il numero delle imprese risulta che già oggi il 30% di loro, circa 110mila, dispongono di un collegamento in fibra ottica o con tecnologia xdsl. Meno felice è la situazione presso le Pubbliche Amministrazioni Locali dove solo il 18% degli enti utilizza servizi di connessione a banda larga. Federcomin e Assinform hanno anche valutato il potenziale di crescita del mercato delle connessioni a banda larga nel settore business. È emerso che si tratta di un settore in forte sviluppo potenziale che parte da un ulteriore fetta pari al 24% delle imprese che già si trova nella condizione di non poter più fare a meno della connessione a banda larga alla sicurezza come, per esempio, le reti virtuali private (VPN). Meno diffusi i servizi di video streaming, di Voice over IP e di Storage Area Network (SAN). La ricerca conclude facendo rilevare come il ritardo, sia in termini di adozione delle connessioni a larga banda, sia dei servizi che essa rende disponibili, sia frutto soprattutto della scarsa conoscenza delle tecnologie e delle soluzioni da parte delle imprese utenti. Tale carenza conoscitiva è stata riscontrata presso il 35% del campione oggetto dell analisi. 20