ICI Carlo Ravagnati ' DIMENTICARE LA CITT A Pratiche analitiche e costruzioni teoriche per una prospettiva geografica dell'architettura Prefazione di Luciano Semerani Collana dì architettura FrancoAngeli
IUAV - VENEZIA SERV. BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI ASU 1309
Carlo Ravagnati Pratiche analitiche e costruzioni teoriche per una prospettiva geografica dell'architettura Prefazione di Luciano Semerani UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA BIBLIOTECA G. ASTENGO 'l63ct- 1Nv..... FrancoAngeli
Indice Prefazione di Luciano Semerani pag. 7 Introduzione» 13 1. Architettura/Città e Analisi/Progetto: per una lettura» 13 degli studi di analisi urbana 2. La questione geografica e la ricerca sulla città con-» 15 temporanea 3. La struttura e i materiali del libro» 17 1. Idee di spazio urbano e scritti sulla città» 23 1. Spazio fisso e spazio in movimento» 23 2. I riti e le città. Il De re aedificatoria di Leon Battista» 26 Al berti 3. I mercanti e le città.l'idea della Architettura Univer-» 35 sale di Vincenzo Scamozzi 4. La città nel teatro geografico. Il programma per la» 40 città moderna di Carlo Cattaneo 2. La città quale campo di studio per la formazione di» 47 un pensiero in architettura 1. La stagione degli studi di analisi urbana: nel solco di» 47 Rogers e Samonà 2. Come Saverio Muratori inventò il determinismo negli» 53 studi per un'operante storia urbana di Venezia 3. Architectura scientia. Gli studi sulla città di Padova» 57 del «Gruppo di Architettura» dello LU.A.V 4. Il nomos della carta. Corrispondenze tra città e terri-» 71 torio negli studi di Gianfranco Caniggia 5. Multiplex Architectura. Lo spazio della congettura» 76 multidisciplinare negli studi di Augusto Cavallari Murat 5
3. L'analisi urbana. Pratiche analitiche e costruzioni teoriche 1. La «formatività» dell'opera 2. L'analisi urbana come pratica strutturalista 2.1. Il simbolico 2.2. Locale o di posizione 2.3. Il differenziale e il singolare 2.4. Il differenziante, la differenziazione 2.5. La casella vuota 4. Dimenticare la città. Figure geografiche e territoriali negli studi sui caratteri della città contemporanea 1. Elifrasis, cartografia e progetto 2. La fine della città o la sua globalizzazione 3. La fine della città o la sua diffusione 3.1 Un modello biologico per la descrizione delle trasformazioni urbane nelle conurbazioni delle pianure vallive 4. La fine della città o la sua territorializzazione 5. La Geoarchitettura o la città riconciliata con la natura Riferimenti bibliografici pag. 83» 83» 87» 89» 93» 97» 102» 111» 119» 121» 128» 131» 138» 140» 146» 151 6
I SEF E Questo libro descrive un passaggio significativo nel rapporto che si è stabilìto all'interno della cultura architettonica italiana, tra l'analisi urbana e la formazione di un pensiero progettante. Se per una lunga stagione che dalla metà circa del XX secolo giunge sino alla svolta del millennio, la riflessione sulla città, sulle sue forme e sulle regole interne alla propria costruzione e ricostruzione ha rappresentato costantemente lo scenario e il paradigma del progetto di architettura, negli ultimi anni la ricerca architettonica ha accettato e introdotto tra i propri materiali figurativi e operativi il territorio geografico visto attraverso la lente della rappresentazione cartografica. L'antica visione urbanocentrlca che permetteva alla città di proiettarsi sul proprio territorio o sull'intera ecumene è stata sostituita da una lettura che propone, in direzione opposta, di vedere i "fatti urbani nella prospettiva del loro territorio geografico". L'autore articola il proprio discorso concentrandosi sull'analisi delle tecniche analitiche praticate da alcuni architetti su città e territori, delineando i rapporti tra la particolarità delle analisi di un fatto urbano e territoriale e la generalità del discorso teoretico sotteso. La produzione teorica, le diverse teorie ordinate nel discorso, non sono prese per costruirne un giudizio storico-critico, ma rappresentano tasselli utili alla composizione di un quadro programmatico per un rilancio dell'analisi urbana e territoriale nella prospettiva delle mutate condizioni storiche e sociali della città o di quella forma di Insediamento che continuiamo a chiamare città perché ancora non sappiamo dargli un nome. Carlo Ravagnati (Milano 1966), laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Composizione architettonica presso l'istituto Universitario di Architettura di Venezia. Attualmente è ricercatore universitario in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino, dove insegna Progettazione architettonica alla Il Facoltà di Architettura. Oltre a diversi saggi apparsi in volumi collettivi, ha pubblicato i libri Tecniche di ripetizione (2003), L'Architettura delle Acque e della Terra, con G. Motta e A. Pizzigoni (FrancoAngeli, Milano 2006) e ha curato i volumi, Cartografia e progetto. Ricerca diretta da G. Motta, con R. Palma e A. Pizzigoni (2003), Macchine nascoste, con R. Palma (2004), Alvei meandri isole e altre forme urbane, con G. Motta (FrancoAngeli, Milano 2008). ISBN 978-88-464-9581-5 18,00 li. l. ~IUJ"