Allegato B.8 Tavola 1/6 Carta dell uso agroforestale del suolo Allegato B.9 Tavola 1/6 Carta delle aree naturali protette

Documenti analoghi
Indice. Elenco cartografie di riferimento

Bacini minori tra Birgi e Mazaro

Ricerca d analisi sulla zona orientale di Napoli A p p e n d i c e s t a t i s t i c a

Indice. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 1

Bacini minori tra Muto e Mela

Gli investimenti delle imprese italiane per la protezione dell ambiente Anno 2006

Capitolo 4. Struttura produttiva

CONTABILITA' NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

I dati Namea regionali

Bacini minori tra Capo Passero e Tellaro. Indice

Incontro tematico Industria Parma, 5 maggio via Garibaldi, Parma - tel

Indice. Elenco cartografie di riferimento

G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI DI

4. ATTIVITA' ECONOMICHE

CONTABILITÀ NAZIONALE - DATI TERRITORIALI

ALLEGATO A Tabelle di supporto all analisi delle dinamiche economiche

RISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

L agricoltura campana le cifre del D.ssa Emilia Casillo Settore SIRCA

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

Indice. Elenco cartografie di riferimento

RISCHIO BASSO (6 ore)

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

PROVINCIA DI VERONA. POPOLAZIONE RESIDENTE Var % /06

TAVOLE. anni precedenti)

Le Attività Produttive in Campania I numeri delle aziende

Lavoro e retribuzioni nelle grandi imprese

Indice. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 1

Indice della produzione industriale Luglio 2007

Programmazione interventi prevenzione: esempi di utilizzo del data base INAIL ISPESL Regioni

Bando PIA Industria, prospetto generale per esito pratica

I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia!

Indice della produzione industriale Settembre 2008

ECONOMIA TOSCANA: consuntivo 2005 e previsioni

Studi e analisi per il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

Parte A Quadro di riferimento conoscitivo e programmatico

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 (Fonte: InfoCamere)

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2008 (Fonte: InfoCamere) Comune Imprese Addetti ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura,

Indice della produzione industriale Novembre 2008

Indice della produzione industriale Ottobre 2005

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

SICUREZZA SUL LAVORO CORSI DI AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO

CONDIZIONE PROFESSIONALE PREVALENTE ATTUALE (*)

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 (Fonte: InfoCamere)

Le Marche e le altre regioni

IL SISTEMA PRODUTTIVO DELLA PROVINCIA DI PIACENZA UN ANALISI ATTRAVERSO I DATI DELL ARCHIVIO ASIA UNITA LOCALI ANNO 2004 E CENSIMENTO 2001

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto

Atlante del grado relativo nelle province italiane secondo il Censimento intermedio 1996*

REGIONE BASILICATA - ANNO 2005 RIEPILOGO PER SETTORE ECONOMICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE: "REGISTRATE, ATTIVE, ISCRITTE, CESSATE"

Indice. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 1

Il lavoro interinale negli archivi INAIL un aggiornamento del quadro statistico al 2006

PROGETTO ANCONAPACO Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere

Indice della produzione industriale Agosto 2008

Iscritti nelle liste di Mobilità al 31/12/2011

ISTRUZIONI PER INDIVIDUARE LA DURATA DEL CORSO A CUI ISCRIVERE I LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO IL RUOLO DI RSPP

I Bilanci Idrologici!

2.3. FATTORI CLIMATICI

ELENCO ALLEGATI AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Prima elaborazione del Progetto di Piano di Bacino

Stefano Casini Benvenuti Firenze, 3 febbraio 2014

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

Indice della produzione industriale Ottobre 2008

Nota trimestrale marzo Il lavoro in somministrazione nel

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9

Il cambiamento climatico e le risorse idriche nel bacino del Po

Evoluzione e andamento delle esportazioni marchigiane. Evoluzione della quota di esportazioni regionali

Lezione 8: Esercizi di Idrologia

Indice della produzione industriale (*) Marzo 2002

Il lavoro interinale nel terzo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

Provincia di Piacenza

IL SISTEMA DELLE INDAGINI SULLE ACQUE 2009

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1.

ALLEGATO TABELLE. Tabella 1MN Distribuzione delle PAT per Comparto Produttivo

Comune di SULZANO VALUTAZIONE SOSTENIBILITA AMBIENTALE (V.A.S.)

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

Il lavoro interinale nel quarto trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL

PROVINCIA DI VERONA. POPOLAZIONE RESIDENTE Var % * 01/00

Bacini minori tra Anapo e Lentini

Gli investimenti delle imprese industriali per l ambiente Anno 2007

Provincia di Savona Settore Politiche Attive del Lavoro Osservatorio Mercato del Lavoro

RAPPORTO IDROLOGICO MENSILE DICEMBRE 2004

Verso un censimento permanente della risorsa idrica: strumenti e condivisione

Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI SETTEMBRE 2017 NELLA REGIONE ABRUZZO

COMUNE DI RIVALTA DI TORINO INDICE. Analisi Territoriale

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

Centro Studi Confagricoltura

Osservatorio Nazionale Nota trimestrale novembre 2008

LAVORATORI. Accordo Stato Regioni n. 221 del 21/12/2011 sulla formazione. Formazione da fare ex novo. Formazione già effettuata. Aggiornamento 6 ore

Le esportazioni delle regioni italiane

I FATTORI ANTROPICI DEL COMUNE DI LANGHIRANO: ATTIVITA IDROESIGENTI ED IDROINQUINANTI

Situazione meteorologica

Il ciclo idrologico globale M. Marani

INDICE RELAZIONE IDROLOGICA ED IDRAULICA DETERMINAZIONE DELLA PORTATA DI PIENA DI PROGETTO 2 VERIFICHE IDRAULICHE DELLE SEZIONI 6

La situazione demografica

Agricoltura lombarda e consumo di suolo agricolo

ANALISI DELL ANDAMENTO METEOROLOGICO DEL MESE DI OTTOBRE 2018 NELLA REGIONE ABRUZZO

Transcript:

Indice 1. Identificazione del bacino...2 1.1 Caratterizzazione fisiografica e geologica 3 1.2 Caratterizzazione idrologica 3 1.3 Caratterizzazione climatica 3 2. Caratterizzazione del sistema delle utilizzazioni...6 2.1 Il sistema delle utilizzazioni potabili 6 2.2 Il sistema delle utilizzazioni irrigue 7 2.3 Il sistema delle utilizzazioni industriali 7 3. Identificazione e caratterizzazione del quadro delle idroesigenze...8 3.1 Idroesigenze potabili 8 3.2 Idroesigenze irrigue 10 3.3 Idroesigenze industriali 10 4. Uso del territorio...14 4.1 Insediamenti urbani 14 4.2 Attività industriali 15 4.3 Attività agricole e zootecniche 16 5. Caratteristiche naturalistiche...20 6. Bilancio idrologico...21 6.1 Introduzione 21 6.2. Deflussi naturali calcolati nelle sezioni significative e nella sezione di chiusura 21 6.3 Stima dell evapotraspirazione media 25 6.4 Risultati 26 Elenco cartografie di riferimento Allegato B.1 Tavola 1/6 Carta dei bacini idrografici Allegato B.2 Tavola 1/6 Carta geologica Allegato B.3 Allegato B.4 Allegato B.5 Allegato B.6 Allegato B.7 Carta delle caratteristiche idrologiche dei corpi idrici e stazioni di misura Carta climatologica- Precipitazioni medie annue (Fonte SIAS) Carta climatologica- Temperature medie annue Carta climatologica- Temperature minime annue Carta climatologica- Temperature massime annue Allegato B.8 Tavola 1/6 Carta dell uso agroforestale del suolo Allegato B.9 Tavola 1/6 Carta delle aree naturali protette Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 1

1. Identificazione del bacino Nome: LENZI Codice: 19049 Superficie: Km 2 114,70 Il bacino idrografico del Fiume Lenzi ricade nel versante settentrionale della Sicilia, nel territorio della provincia di Trapani, e confina sia nord che a sud con dei bacini minori e ad est con il bacino del Fiume Birgi. Il bacino "Lenzi", con la sua superficie di circa 115 Km 2, è il 35 per dimensioni fra quelli contenenti corpi idrici significativi, qui costituiti dal lago artificiale Paceco (tabella 1.1). Tale lago, ottenuto dallo sbarramento del Torrente Baiata, affluente del Fiume Lenzi, raccoglie i deflussi di circa 40 Km 2 di bacino diretto e di circa 27 Km 2 di bacini indiretti. La capacità utile di progetto del serbatoio è di 6,70 Mm 3. Nel bacino ricadono gli agglomerati indicati nella tabella 1.2. Tabella 1.1: Principali corpi idrici superficiali ricadenti nel bacino Corsi d'acqua superficiali Laghi artificiali Codice Denominazione Dimensioni Natura R19049CA001 Fiume Lenzi 18 km Corso completo; Ι Ordine R19049LA001 Paceco 2,26 km 2 Invaso Tabella 1.2: Agglomerati ricadenti all'interno del bacino idrografico Numero progressivo Denominazione Codice 1 Erice 1 (Napola) 81008_01 2 Paceco 1 81013_01 3 Paceco 2 (Dattilo) 81013_02 4 Valderice 2 (Valderice, Crocci) 81022_02 Superficie bacino del singolo corso d'acqua o lago 114,70 km 2 Identificazione Significativo per dimensioni Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 2

1.1 Caratterizzazione fisiografica e geologica Il bacino del Fiume Lenzi ricade nel versante settentrionale della Sicilia e si estende per circa 115 Kmq interessando il territorio della provincia di Trapani. La pianura è costituita dalle alluvioni argillose trasportate dalle piene dei due torrenti Lenzi e Baiata che la traversano senza un letto fisso. Questa zona nel 1905 fu parzialmente bonificata con la costruzione di canali di scolo, con l'inalveamento del Lenzi e del Baiata, e col prosciugamento di oltre 200 ha di terreno paludoso degli Stagni di Paceco e della Fossa Calderaro. Solo nel tratto litoraneo permangono delle depressioni utilizzate industrialmente per la produzione del sale, protette dalle inondazioni con scogliere artificiali. All interno del bacino è presente l invaso San Bartolomeo, significativo ai sensi del D. L.vo 152/99. Il Bacino confina a Est con il Fiume Birgi e poi con una serie di bacini minori. I Terreni affioranti nel bacino appartengono ai Monti di Trapani, caratterizzati da una serie di rilievi carbonatici, collinari e montuosi, spesso isolati. In più della metà del territorio interno del bacino si ritrovano estesi affioramenti di unità di carattere torbiditico, talora comprendenti il Miocene inferiore; arenacee ed arenaceemarnose. In prossimità delle aree costiere si incontrano isolati affioramenti di calcari dendritici e organogeni tipo panchina,delimitati da accumuli detritici e flaviolacustri, e da sabbie e conglomerati. 1.2 Caratterizzazione idrologica Nel bacino del Fiume Lenzi, sul Fosso Baiata, ha funzionato dal 1968, con un intervallo per gli anni 1972 e 1973, la stazione idrometrica a Sapone. La stazione, posta a 44 m.s.m., sottende un bacino di circa 29 Kmq, avente una altitudine media di 113 m.s.m. In base a 6 anni di osservazioni (1968-1971 e 1974-1975) risulta un deflusso medio annuo di 61 mm (pari a circa 1.8 Mmc) contro i 441 mm di precipitazione. Sempre dal 1968 sono state misurate a Sapone le portate solide; in base a 6 anni di osservazioni si è trovato un valore minimo, e massimo rispettivamente di 2, 96 e 452 T/Kmq. Sul fiume Lenzi è presente il serbatoio Paceco, uno dei più recenti della Sicilia, presenta una superficie di 2,26 Km 2, ed ha una capacità di invaso di 15,40 Mm 3. 1.3 Caratterizzazione climatica Dall analisi dei valori medi annuali delle temperature si riscontra una temperatura media annua di 18-19 C. L escursione termica annua è compresa mediamente tra i 13,5 C ei 15,5 C nella zona costiera e arriva a 15-16,5 C nell interno collina, per via dell azione mitigatrice del mare. Le temperature minime delle aree marittime nei mesi invernali non scendono mai sotto gli 8, mentre nelle aree di collina le temperature si fanno più rigide. Il mese più caldo è di norma agosto. Secondo le classificazioni climatiche che scaturiscono dall uso degli indici numerici, secondo la classificazione di Lang, tutte le stazioni sono caratterizzate da un clima steppico; viceversa, l indice di Edemberger le accomuna tutte secondo un clima subumido. Secondo gli indici di De Martonne e Thornthwaite che per le caratteristiche sono i più adatti a caratterizzare climaticamente il bacino, le stazioni interne, secondo il Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 3

primo, vengono classificate con un clima temperato caldo, e tutte le altre con un clima semi-arido. Per il secondo le stazioni interne vengono classificate con un clima asciutto sub-umido, mentre tutte le altre vengono classificate con clima semi-arido. Per quanto riguarda le precipitazioni, la fascia costiera presenta valori medi annuali tra 450 e 500 mm mentre nelle parti interne la piovosità media oscilla tra i e i 680 mm annui (Tabella 1.3 e 1.4) Per quanto riguarda le intensità massime di precipitazioni queste oscillano nell intervallo di un ora tra un massimo di 112 mm e un minimo di 36 mm. I mesi che presentano eventi così intensi sono quelli di settembre e ottobre, generalmente interessati da fenomeni temporaleschi. Tabella 1.3 Distribuzione delle aree con diversa piovosità del Bacino Caratteristiche di piovosità % Aree con piovosità media inferiore a 450 mm 49,53 Aree con piovosità media compresa tra 450-600 mm 50,47 Aree con piovosità media compresa tra 600-700 mm - Aree con piovosità media compresa tra 700-800 mm - Aree con piovosità media compresa tra 800-900 mm - Aree con piovosità media compresa tra 900-1000 mm - Aree con piovosità media superiore a 1000 mm - Tabella 1.4 Caratteristiche delle stazioni termo-pluviometriche del Bacino Stazione Quota (m) Tipologia Media delle precipitazioni 1980 2000 (mm) Diga Paceco 50 Pr-Tr Nella tabella 1.5 sono riportati i valori di temperature minime e massime mensili registrate nel ventennio 1980-2000, presso la stazione di Trapani Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 4

Tabella 1.5 Valori mensili di Temperatura massima (Tmax) e minima (Tmin)nella stazione di Trapani Anno Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin Tmax Tmin 1980 15,10 8,60 15,70 9,10 17,10 10,00 17,80 10,80 22,00 14,50 26,60 17,50 28,30 19,70 29,80 21,90 27,90 19,70 23,20 16,40 19,60 12,70 14,50 9,10 17,82 1981 11,90 6,50 14,30 7,60 17,90 10,60 20,80 12,00 23,00 14,60 26,80 19,20 28,50 20,90 29,40 21,60 28,20 20,40 24,50 16,70 17,50 11,00 16,40 11,10 17,98 1982 16,30 11,10 15,10 8,30 16,40 8,80 19,10 11,50 22,80 14,80 29,90 20,20 31,80 23,30 30,30 22,50 28,30 21,00 24,00 17,20 19,20 13,00 15,10 9,60 18,73 1983 14,10 7,60 13,60 7,60 15,80 8,90 23,40 15,50 26,50 18,70 29,90 22,30 26,40 19,60 22,90 16,70 19,10 13,50 14,60 8,50 1984 14,30 8,80 15,50 9,00 17,80 10,90 23,30 15,10 25,50 17,40 28,70 20,60 27,70 21,30 25,40 18,40 22,60 16,00 20,10 13,80 15,50 9,70 1985 13,00 8,00 14,90 10,00 15,50 9,10 18,30 11,50 23,00 14,90 27,00 18,80 28,80 22,10 27,70 21,60 25,90 19,10 22,20 15,90 18,80 13,10 16,40 10,10 17,74 1986 13,50 8,00 13,80 8,40 15,90 9,70 19,10 11,60 23,60 15,20 25,20 18,10 27,70 21,70 29,50 22,60 26,00 20,20 23,00 17,70 17,80 12,60 14,60 8,40 17,66 1987 13,50 7,70 14,60 9,10 13,80 7,70 18,70 10,50 20,30 12,90 27,20 18,00 30,60 22,60 29,80 22,90 28,50 21,10 25,40 18,80 18,90 12,80 16,50 10,40 18,01 1988 15,70 9,80 14,60 8,30 15,80 9,10 19,50 11,80 24,80 16,20 26,30 18,50 30,50 22,70 29,30 22,50 25,40 18,70 24,20 16,90 17,90 11,80 14,10 8,30 18,03 1989 13,80 6,30 14,80 7,00 18,30 9,70 20,20 11,90 22,20 14,10 25,30 17,20 28,60 20,80 28,50 21,60 26,20 19,30 21,30 14,80 18,60 12,30 16,80 11,30 17,54 1990 14,70 8,50 16,20 9,10 16,20 9,40 18,20 11,30 23,30 14,80 27,50 18,40 28,60 21,10 27,90 21,50 27,10 20,10 25,90 18,60 18,70 12,30 14,10 9,00 18,02 1991 14,20 7,80 14,00 7,50 18,30 11,10 17,60 10,40 19,80 11,70 24,80 17,10 27,70 20,30 28,00 21,20 27,20 19,70 23,00 16,50 17,90 11,30 12,90 7,70 16,99 1992 13,50 7,50 14,00 7,20 16,40 9,50 19,00 10,90 22,80 14,50 28,80 21,10 28,30 22,00 31,30 24,20 28,80 21,10 25,40 19,00 22,10 15,40 18,40 12,00 18,88 1993 16,00 9,50 16,00 8,30 17,70 9,50 20,90 12,60 24,90 16,20 28,10 20,40 30,10 22,30 31,50 24,00 29,60 21,40 26,80 19,70 21,30 14,70 18,40 12,70 19,69 1994 17,80 11,60 16,60 9,80 19,40 11,30 19,10 11,90 25,00 16,90 26,60 19,80 30,80 24,00 34,50 27,30 27,60 20,80 23,50 17,20 19,70 13,40 15,50 9,80 19,58 1995 12,80 7,00 16,60 9,90 16,80 9,90 18,70 11,30 22,80 15,50 26,30 19,30 30,10 22,80 30,50 23,90 27,40 21,10 25,10 16,40 18,10 12,20 16,60 12,50 18,48 1996 16,70 10,50 14,50 9,80 15,90 9,90 18,70 13,50 23,30 18,60 28,90 24,10 28,50 19,60 29,30 21,30 27,00 19,90 25,70 18,40 23,40 17,20 19,20 12,80 19,45 1997 19,70 13,00 19,20 11,50 19,80 12,00 20,90 13,30 26,00 17,90 30,70 22,50 32,00 24,40 32,80 25,40 29,30 21,30 23,80 16,20 19,20 13,00 15,70 10,20 20,41 1998 15,20 7,40 16,10 8,40 16,00 7,60 19,70 11,90 22,40 14,20 28,30 19,80 30,40 22,60 31,20 24,30 28,20 21,50 25,50 19,20 21,50 14,80 19,30 12,30 19,08 1999 19,40 11,60 18,30 11,30 20,40 13,40 24,60 17,50 26,50 16,90 28,60 20,90 29,90 23,00 32,30 25,10 30,50 23,50 27,50 20,10 21,70 14,90 18,20 12,30 21,18 2000 17,30 9,30 17,90 10,40 20,00 12,70 22,60 15,40 27,30 19,60 29,10 21,80 31,50 24,50 32,60 25,50 30,40 22,90 27,30 19,90 23,70 17,40 21,10 14,80 21,46 Numero 73 72 72 72 73 73 72 72 73 73 73 73 73 73 72 72 73 73 73 73 73 73 73 72 70 Min 10,8 4 10,9 4,1 12,3 4,9 14,5 7,4 17,4 10,9 22,9 14 25,2 13,5 26,6 16,2 24,4 16,4 20 10,8 16,2 9,5 12,4 6,5 16,388 Mediana 14,7 8,5 14,8 8,75 16,5 9,8 19,15 11,9 22,8 14,9 27 18,7 29,7 21,4 29,75 22 27,6 20,2 23,6 16,9 19,1 13,1 15,8 10,2 18,319 Media 14,66 8,45 14,88 8,53 16,62 9,71 19,32 11,62 22,86 14,87 27,14 18,62 29,68 21,35 30,03 22,10 27,71 20,26 23,84 16,84 19,41 13,23 15,94 10,11 18,27 Max 19,70 13,00 19,20 11,70 21,60 13,40 25,40 17,50 27,30 19,60 32,20 24,10 34,20 24,50 36,40 27,30 34,20 29,60 30,50 23,70 23,70 18,40 21,10 15,30 21,46 S.Q.M. 1,61 1,79 1,54 1,81 1,71 1,86 1,73 1,63 1,88 1,77 1,79 1,89 1,69 1,64 1,82 1,77 1,68 1,91 1,95 1,91 1,63 1,64 1,60 1,74 0,98 Coeff. Var. 0,11 0,21 0,10 0,21 0,10 0,19 0,09 0,14 0,08 0,12 0,07 0,10 0,06 0,08 0,06 0,08 0,06 0,09 0,08 0,11 0,08 0,12 0,10 0,17 0,05 Dicembre2005 Rev. 01 Pagina 5

2. Caratterizzazione del sistema delle utilizzazioni 2.1 Il sistema delle utilizzazioni potabili Il bacino del Fiume Lenzi comprende parte del territorio della provincia di Trapani. I comuni i cui territori urbani ricadono totalmente o in parte nel bacino sono: Erice, Paceco, Trapani e Valderice. L unica risorsa idrica ad uso potabile presente all interno del territorio del bacino è costituita dalla sorgente indicata nella tabella seguente. Si ritiene opportuno precisare che le valutazioni in essa contenute sono suscettibili di variazioni data la sensibile variazione stagionale e/o annuale che possono presentare le portate delle fonti idriche nonché la stessa attendibilità dei dati forniti spesso dal personale degli uffici tecnici comunali. Tabella 2.1 Sorgenti destinate all uso potabile Provincia Denominazione acquedotto di appartenenza Denominazione risorsa Q media [l/s] Volume medio annuo [m 3 /anno] Sfruttamento Anno entrata in eserc. Funzionalità Regime Quota prelievi [m s.l.m.] TP Acquedotto Montescuro Ovest SORGENTE MENTA 0,50 16.000 n.d. 1958 sufficiente perenne 300 Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 6

2.2 Il sistema delle utilizzazioni irrigue L area del bacino si estende su una superficie di 11.470 ha di cui 9.900 rappresentano la superficie agraria utilizzata (S.A.U.). L indagine delle colture, condotta secondo la metodologia adottata e descritta nel documento Relazione di accompagnamento alle schede, ha individuato 6 classi: seminativi, colture orticole, vigneti, oliveti, altre legnose agrarie e pascoli. I seminativi, con una superficie di 4.920 ha rappresentano la coltura di maggiore estensione nel bacino, seguiti dai vigneti che si estendono per 2.654 ha e gli oliveti (1.432 ha). Le colture orticole e le altre legnose si estendono su superfici limitate (rispettivamente di 273 ha e 158 ha), così come i pascoli che occupano soltanto una superficie di 15 ha. Soltanto 1.652 ha della superficie coltivata viene irrigata, di questi 85 ha (pari al 5,2%), mediamente il 64% della superficie attrezzata per il comprensorio Paceco, ricadono nel comprensorio consortile Paceco afferente al Consorzio di Bonifica n.1 di Trapani. La restante parte, pari a 1.566 ha, è costituita da terreni irrigati con risorse private. Le superfici attrezzate appartenenti a comprensori consortili e ricadenti nel bacino sono individuate nella tabella 2.3 e sono pari a 133 ha. Tabella 2.3 Superfici attrezzate dei comprensori ricadenti nel bacino del Lenzi. Comprensorio Risorsa idrica Superficie attrezzata (ha) Paceco Invaso Paceco 133 L unica fonte di approvvigionamento consortile è rappresentata dall invaso Paceco che serve l omonimo comprensorio. 2.3 Il sistema delle utilizzazioni industriali La modesta attività industriale del bacino risulta concentrata soprattutto a Paceco, soprattutto nel campo dell industria alimentare, delle bevande e del tabacco (sottosezione DA) e nella fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (sottosezione DI), così come si evince dalla tabella 3.3 che riporta il numero di addetti alle attività industriali di riferimento, derivato dall 8 censimento dell'industria e dei Servizi ISTAT 2001. In mancanza di dati disponibili per effettuare stime di utilizzazioni industriali e poiché all interno del bacino in questione non ricade nessuna ASI (la zona industriale di Trapani ricade integralmente nel confinante bacino del Forgia e bacini minori tra Forgia e Lenzi), non è possibile valutare quantitativamente i prelievi effettuati ad uso esclusivamente industriale. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 7

3. Identificazione e caratterizzazione del quadro delle idroesigenze 3.1 Idroesigenze potabili I valori dei fabbisogni unitari (alle fonti) dei residenti sono stati calcolati considerando una dotazione lorda base di 200 l/ab giorno, cui si aggiunge un incremento per incidenza dei consumi urbani e collettivi, variabile in funzione della classe demografica del comune, come sintetizzato nella tabella seguente: Tabella 3.1 Fabbisogni giornalieri secondo classi demografiche Classe demografica [abitanti residenti] Incremento di dotazione [l/ab giorno] Fabbisogno giornaliero [l/ab giorno] <5000 60 260 5.000-10.000 80 280 10.000-50.000 100 300 50.000-100.000 120 320 >100.000 140 340 Per la popolazione fluttuante si è considerata una dotazione lorda di 200 l/ab giorno. Nella tabella 3.2 sono riportati i dati relativi alla popolazione presente all interno del bacino, i relativi fabbisogni al 2001 e i fabbisogni all orizzonte temporale 2032. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 8

Tabella 3.2 Fabbisogni idropotabili Comune Popolazione al 2001 Popolazione fluttuante al 2001 Popolazione al 2032 Popolazione fluttuante al 2032 Percentuale ricadente nel bacino % residenti [l/ab*g] Dotazione fluttuanti [l/ab*g] Fabbisogno attuale residenti+fluttuanti [m 3 /anno] Fabbisogno al 2032 residenti+fluttuanti [m 3 /anno] Erice 25.251 6.100 25.251 6.100 4 300 200 111.458 111.458 Paceco 10.949 1.500 10.949 1.500 100 300 200 1.225.916 1.225.916 Trapani 67.456 2.137 67.456 2.137 20 320 200 1.583.464 1.583.464 Valderice 11.349 750 13.694 905 67 300 200 836.765 1.009.632 TOTALI 115.005 10.487 117.350 10.641 3.757.603 3.930.469 Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 9

3.2 Idroesigenze irrigue Per la determinazione delle idroesigenze irrigue a livello di bacino, sono state preliminarmente individuate le superfici irrigate di ciascun bacino. Tale individuazione è stata effettuata tramite la sovrapposizione cartografica della carta dei bacini idrografici con le carte delle superfici irrigate realizzata dall INEA (Casi 3). In questo modo sono state individuate: L estensione totale della superficie irrigata,distinta nella parte afferente alla gestione consortile e nella restante parte di tipo oasistico, irrigata con risorse private. Le tipologie colturali presenti e le relative superfici. Di ogni tipologia colturale è stato definito il fabbisogno irriguo medio anche in base ai dati relativi ai comprensori irrigui consortili prossimi alle zone analizzate. Sulla base delle considerazioni sopra esposte si è proceduto ad una valutazione dei volumi idrici per l irrigazione delle aree gestite con le risorse consortili e dei volumi stimati per l irrigazione delle superfici irrigue oasistiche; la componente consortile ha un approvvigionamento dagli invasi cioé di origine superficiale, quella oasistica è alimentata da risorse sotterranee in genere non identificate in maniera puntuale. La superficie irrigata nel bacino è pari a 1.652 ha di cui 85 ha irrigati dai consorzi di bonifica e 1.566 ha di tipo oasistico. Utilizzando la metodologia su esposta si stima un valore di fabbisogno irriguo di 2,7 Mmc/anno. Tale fabbisogno viene soddisfatto per il 4%, pari a 0,11 Mmc, da risorse consortili (invaso Paceco) e per la restante parte del 96%, pari a 2,5 Mmc, da altre fonti non gestite da consorzi. E stato verificato, nel corso di una specifica attività svolta per l aggiornamento del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti che il valore di volumi idrici distribuiti dai consorzi è compatibile con il valore su esposto. 3.3 Idroesigenze industriali Attraverso i dati sul numero di addetti alle attività economiche provenienti dal censimento ISTAT è stato possibile stimare il fabbisogno idrico industriale teorico del bacino. Tale fabbisogno si attesta a circa 1,96 Mm 3 /anno, come risulta dalla tabella 3.3. Il fabbisogno idrico industriale di ciascun comune è stato ottenuto moltiplicando il numero degli addetti per il fabbisogno specifico medio di prelievo (m 3 /addetto anno) e dividendo per l opportuno coefficiente di ricircolo. Attribuendo ad ogni bacino i comuni ad esso afferenti (qualora ci fosse un comune appartenente a più di un bacino, si è ubicato nel bacino in cui si trova l ASI o, in assenza di quest ultima, il centro urbano), si è potuto stimare il fabbisogno industriale per bacino. Sia i fabbisogni specifici medi che i coefficienti di ricircolo sono stati estrapolati da uno studio presentato al XXI Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche (L Aquila, 1988): Metodologia di valutazione dei fabbisogni idrici, con particolare riguardo agli usi agricoli e industriali. Tale studio individua i fabbisogni specifici medi di prelievo (espressi in m3/tonnellata di prodotto) per le principali attività industriali. Poiché gli Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 10

unici dati disponibili si riferiscono alle attività manifatturiere (industrie alimentari, tessili, ecc..), solo per queste sezioni economiche è stato possibile calcolare i fabbisogni, tralasciando le altre classi di attività industriale considerate idroesigenti (estrazione di minerali e produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua). Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 11

Tabella 3.3 Stima dei fabbisogni industriali all interno del bacino. Numero di addetti per tipo di attività industriale DA - INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO DB - INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO DC - INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI DD - INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO DE - FABBRICAZIONE DI PASTA- CARTA, CARTA E PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA DF - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI DG - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI DH - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE DI - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI DJ - PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO DK - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE DL - FABBRICAZIONE MACCHINE ELETTRICHE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED OTTICHE DM - FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO DN - ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE FABBISOGNO INDUSTRIALE COMPLESSIVO [Mm 3 ] PROV COMUNE TP Erice 12 0 0 1 0 0 0 0 4 2 1 2 0 1 TP Paceco 113 1 0 17 15 0 0 7 110 18 22 10 0 5 TP Trapani 73 12 1 23 18 0 6 15 41 39 27 45 33 17 TP Valderice 31 1 0 14 3 0 0 87 228 16 0 5 0 1 Totale addetti 228 14 1 54 37 0 6 109 384 74 50 61 33 23 Fabbisogni specifici medi di prelievo 3500 1500 1200 1100 16000 5500 5250 1400 1700 3900 550 600 600 1500 [m 3 /addetto anno] Coefficienti di ricircolo Fabbisogni idrici industriali per tipologia di industria 1,2 1,06 1 1 1,78 6,05 1,78 1,12 1,4 2 1,3 1 1 1 0,67 0,02 0,00 0,06 0,33 0,00 0,02 0,14 0,47 0,15 0,02 0,04 0,02 0,03 1,96 Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 12

Numero di addetti per tipo di attività industriale DA - INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO DB - INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO DC - INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E SIMILARI DD - INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO DE - FABBRICAZIONE DI PASTA- CARTA, CARTA E PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA DF - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI DG - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI DH - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE DI - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI DJ - PRODUZIONE DI METALLO E FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO DK - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE DL - FABBRICAZIONE MACCHINE ELETTRICHE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED OTTICHE DM - FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO DN - ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE FABBISOGNO INDUSTRIALE COMPLESSIVO [Mm 3 ] PROV COMUNE [Mm 3 /anno] Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 13

4. Uso del territorio 4.1 Insediamenti urbani Lo studio della caratterizzazione socio-economica è stata condotta al fine di fornire una sintesi sulla pressione antropica derivante dalle attività economiche e dalle presenze insediative nel bacino. Si è proceduto quindi all analisi della popolazione residente e fluttuante ed allo studio degli impatti significativi esercitati dall attività industriale, agricola e zootecnica sullo stato delle acque superficiali. Il bacino comprende da un punto di vista amministrativo 5 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Trapani. L elenco dei comuni e la percentuale di territorio comunale ricadente all interno del bacino sono riportate nella tabella 4.1 Tabella 4.1 Percentuale di territorio comunale ricadente nel bacino. PROVINCIA Comune Superficie totale (ha) Superficie ricadente nel bacino (ha) TRAPANI Buseto Palizzolo 7.270 641 Erice 4.781 1.800 Paceco 5.863 3.225 Trapani 27.107 2.951 Valderice 5.275 2.850 TOTALE 11.468 La popolazione residente nel bacino, così come mostrato in tabella 4.2, è pari a 32.979 abitanti, quella fluttuante è pari a 2.427 abitanti. Occorre precisare che tali valori sono stati calcolati utilizzando i dati riportati nei Piani d Ambito tenendo in considerazione l ubicazione dei centri abitati, di conseguenza i comuni i cui territori urbani ricadono totalmente o in parte nel bacino sono: Erice, Paceco, Trapani e Valderice. Tabella 4.2 Popolazione residente e fluttuante del bacino. PROVINCIA Comune % centro abitato Popolazione residente totale Popolazione fluttuante totale Popolazione residente ricadente nel bacino Popolazione fluttuante ricadente nel bacino TRAPANI Erice 4 25.251 6.100 979 0 Paceco 100 10.949 1.500 10.949 1.500 Trapani 20 67.456 2.137 13.491 427 Valderice 67 11.349 750 7.560 500 TOTALE 32.979 2.427 Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 14

4.2 Attività industriali Al fine di fornire una sintesi sulla pressione antropica esercitata dall attività industriale nel bacino è stato calcolato, mediante l utilizzo dei dati ISTAT (8 Censimento dell industria e dei servizi, 2001), il numero degli addetti industriali. Partendo dalla classificazione operata dall ISTAT, sono state raggruppate tra loro le diverse tipologie industriali e come mostrato in tabella 4.3, sono state individuate quelle facenti parte delle attività industriali, delle attività terziarie, degli insediamenti produttivi idroesigenti e degli insediamenti che presentano scarichi di sostanze pericolose. Tabella 4.3 Tipologie industriali ATTIVITÀ INDUSTRIALI A - Agricoltura, caccia e silvicoltura B - Pesca, piscicoltura e servizi connessi C - Estrazione di minerali D - Attivita' manifatturiere E - Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua F - Costruzioni ATTIVITÀ TERZIARIE G - Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di auto, moto e beni personali H - Alberghi e ristoranti I - Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J - Intermediazione monetaria e finanziaria K - Attivita' immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, professionale ed imprenditoriale L - Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria M - Istruzione N - Sanita' e altri servizi sociali O - Altri servizi pubblici, sociali e personali INSEDIAMENTI PRODUTTIVI IDROESIGENTI C - Estrazione di minerali D - Attivita' manifatturiere E - Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua INSEDIAMENTI CHE PRESENTANO SCARICHI DI SOSTANZE PERICOLOSE DB - Industrie tessili e dell'abbigliamento DC - Industrie conciarie, fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari DF - Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento combustibile. Nucleari DG - Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali DH - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Tra le diverse tipologie industriali il maggiore impatto sulle risorse idriche è esercitato dalle industrie idroesigenti, generalmente a carattere produttivo, che, comprendendo nel loro ciclo fasi in cui viene utilizzata l acqua, sono caratterizzate da elevati prelievi e scarichi inquinanti. Come si evince dal grafico (figura 4.1), all interno del bacino risulta più incidente la presenza di attività terziarie (73%) rispetto alle attività industriali. Tra gli addetti alle attività industriali circa il 57% svolge la sua attività all interno di insediamenti idroesigenti, mentre soltanto il 6,4% svolge l attività all interno di insediamenti che effettuano scarichi di sostanze pericolose. Dal momento che le attività industriali Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 15

risultano principalmente concentrate nei centri urbani (nessuna ASI, infatti, ricade all interno del bacino), i reflui inquinanti prodotti da tali attività vengono dunque direttamente scaricati dalle fognature cittadine. Numero addetti attività economiche 2.022 Addetti alle attività industriali Addetti alle attività terziarie 5.515 Figura 4.1 Incidenze degli addetti alle attività economiche 4.3 Attività agricole e zootecniche Altre fonti di inquinamento sono rappresentate dalle attività agricole e zootecniche. Per quanto riguarda la produzione di vegetali la responsabilità dell inquinamento idrico è da imputarsi alla penetrazione nel suolo di fertilizzanti, pesticidi e fitofarmaci; per quanto concerne la zootecnia il riferimento è ai residui metabolici proveniente dall allevamento di animali terrestri quali equini, bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. Per il calcolo del carico teorico prodotto dalla zootecnia sono stati usati i dati estratti dalla Tavola 4.14 (Aziende con allevamenti e aziende con bovini, bufalini, suini e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica) e dalla Tavola 4.15 (Aziende con ovini, caprini, equini, allevamenti avicoli e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica) fornite dall ISTAT nel 5 Censimento Generale dell Agricoltura (2000). Si è proceduto al calcolo del numero totale di capi zootecnici sommando i dati riguardanti i comuni ricadenti nel bacino. Nel caso in cui il comune non ricadeva per intero all interno del bacino è stata effettuata una stima in percentuale dell effettiva presenza di capi zootecnici tenendo in considerazione la presenza di pascolo all interno del territorio comunale. In tal senso per valutare la collocazione dei pascoli sono state sovrapposte, mediante l utilizzo del S.I.T., la carta dei bacini idrografici, la carta dell uso del suolo, ed il tematismo indicante le delimitazioni comunali. Utilizzando tale metodologia, a partire dal numero di capi rilevati per ciascun territorio comunale è stato eseguito il calcolo dei capi zootecnici equivalenti e il calcolo dell azoto prodotto (t/anno). Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 16

In particolare per calcolare i capi zootecnici equivalenti è stato utilizzato un coefficiente ottenuto sommando il peso degli animali allevati (bovini, suini, ovini, avicoli ecc.) espresso in Kg e dividendo per 500. Per calcolare invece l azoto prodotto (t/anno) sono stati utilizzati i coefficienti proposti dall IRSA (Barbiero et al., 1991). Il numero dei capi zootecnici presenti all interno del bacino sono riportati nella tabella 4.4 nella quale sono specificati il numero dei capi equivalenti e l azoto prodotto (t/anno). Tabella 4.4 Capi zootecnici presenti nel bacino. Capi zootecnici presenti: N. di capi Capi equivalenti Azoto prodotto (t/anno) Bovini 1 1 0,07 Suini 5 1 0,06 Ovini 3 0 0,02 Avicoli 7.148 21 3,43 Altri 0 0 0,00 I dati mostrano il prevalere del patrimonio zootecnico avicolo, il cui allevamento è orientato verso la produzione di uova e di carne, e ad esso corrisponde il carico maggiore. Come si evince dal grafico sotto riportato (Figura 4.2), la maggior parte della superficie ricadente all interno del bacino è occupata principalmente da seminativi (circa 5.000 ettari) e da viti (2.654 ettari). Consistente la presenza di oliveti (1.432 ettari). seminativi colture orticole 1.432 0 0 158 colture in serra pascoli superficie a vite 2.654 15 273 4.920 superficie a olivo superficie ad agrume superficie a mandorlo superficie a frutteto altre legnose agrarie Figura 4.2 Superfici agricole presenti nel bacino espresse in ettari. Lo studio dell uso del suolo è stato finalizzato alla valutazione dell inquinamento derivante da pratiche agricole, in tal senso si è proceduto al calcolo delle quantità di azoto e fosforo prodotti in base alla tipologia di utilizzo agricolo. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 17

L elenco delle diverse classi agricole analizzate sono riportate nella tabella 4.5, nella quale sono specificati gli ettari di superficie agricola utilizzata e gli apporti di azoto e fosforo espressi in tonnellate/anno. Tabella 4.5 Superfici agricole presenti nel bacino. Superficie utilizzata per: Superficie (ha) Apporto di azoto (t/anno) Apporto di fosforo (t/anno) seminativi 4.920 492 443 colture orticole 273 41 27 colture in serra 0 0 0 pascoli 15 2 2 superficie a vite 2.654 265 159 superficie a olivo 1.432 143 72 superficie ad agrume 0 0 0 superficie a mandorlo 0 0 0 superficie a frutteto 0 0 0 altre legnose agrarie 158 16 13 Come si evince dal grafico (Figura 4.3) il maggior apporto di azoto e di fosforo è dovuto alle superfici a seminativi, essendo queste le più consistenti nel bacino. Notevole è inoltre l apporto di questi due nutrienti dovuto alle superfici a vite ed a olivo. 500 450 400 350 300 250 200 Apporto di azoto (t/anno) Apporto di fosforo (t/anno) 150 100 50 0 seminativi colture orticole colture in serra pascoli superficie a vite superficie a olivo superficie ad agrume altre legnose agrarie superficie a mandorlo superficie a frutteto Figura 4.3 Apporto di azoto e fosforo nel bacino. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 18

Nettamente di minore consistenza, rispetto alla superficie agricola, risulta la copertura boscata (32 ettari), che nel complesso risulta costituita, come mostrato nel grafico sotto riportato (Figura 4.4) principalmente da boschi a fustaia (63%), per un valore di 20 ettari, e in minor misura da macchia mediterranea (30%), per un valore di 10 ettari. La restante superficie è coperta da coltura legnosa specializzata (4%), per un valore di poco più di 1 ettaro, e da boschi cedui (3%), per un valore di quasi un ettaro. 10 1 in coltura legnosa specializzata gestita a fustaia ceduata macchia mediterranea 1 20 Figura 4.4 Superfici boschive presenti nel bacino espresse in ettari. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 19

5. Caratteristiche naturalistiche Di seguito vengono riportate in tabelle le specie animali protette (Tabella 5.1) e minacciate (Tabella 5.2) Tabella 5.1 Specie animali protette presenti all interno del Bacino Specie animali protette Falco peregrinus Riferimenti normativi L.N. 157/92; L.R. 33/97 Riferimenti bibliografici Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Tabella 5.2 Specie animali minacciate presenti all interno del Bacino Specie animali minacciate Lanius senator Oenanthe hispanica Phoenicurus phoenicurus Riferimenti bibliografici Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Banca dati Natura 2000 - Sito internet: www.minambiente.it Di seguito vengono riportate le aree naturali presenti nel bacino (Tabella 5.3) Tabella 5.3 Tipizzazione delle esistenti aree naturali protette Tipologia Numero Superficie (ha) Denominazione Parchi nazionali Riserve nazionali Parchi regionali Riserve regionali SIC 1 101,9 M. SAN GIULIANO ZPS 1 199,9 SALINE DI TRAPANI Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 20

6. Bilancio idrologico 6.1 Introduzione L elaborazione del bilancio idrico superficiale in un bacino idrografico è condizionato dalla conoscenza di numerosi fattori come la quantità di precipitazioni atmosferiche che alimenta direttamente il ciclo idrologico del bacino (P), l entità dei deflussi superficiali (D) e l evapotraspirazione reale (E), cioè la quantità di acqua necessaria per sopperire ai fabbisogni fisiologici della copertura vegetale sommata alla evaporazione diretta del terreno. L espressione generale di un bilancio che tenga conto dei suddetti fattori è la seguente: P= D + E +F Una volta noti tutti i termini dell equazione è possibile stimare l entità della quota parte di acqua che si infiltra nel terreno e che consente, quindi, di ricaricare la falda. P E D = F La stima del bilancio idrico così descritto è stata effettuata con riferimento all intero bacino del Lenzi. 1.1 6.2. Deflussi naturali calcolati nelle sezioni significative e nella sezione di chiusura Elaborazione dei dati pluviometrici e Valutazione degli afflussi ragguagliati Per la stima degli afflussi sono state considerate quattro stazioni pluviometriche, S. Andrea Bonagia, Lentina, Specchia e Trapani, tutte appartenenti a bacini limitrofi. Sulla base dei dati pluviometrici mensili del periodo 1980-2000 delle quattro stazioni pluviometriche precedentemente citate, sono stati calcolati i valori medi di afflusso idrico su tutto il bacino. Per fare questo è stata necessaria una fase preliminare di ricostruzione dei dati mancanti, utilizzando il metodo IDW (inverse distance weighting inverso della distanza pesato). Questo metodo consiste nell utilizzare l informazione disponibile da tutte le stazioni che hanno funzionato nel mese considerato in modo inversamente proporzionale alla distanza dalla stazione il cui dato è oggetto di ricostruzione, elevata a un intero non inferiore a 2. Più precisamente, la ricostruzione dell altezza di pioggia ĥ jk (x 0 ) della stazione di coordinate x0 al mese j-esimo dell anno k-esimo avviene attraverso la seguente relazione: ĥ jk n ( ) = λ h jk ( ) x 0 i i= 1 x i in cui h(x i ) è l altezza di pioggia della stazione avente coordinate xi, ovviamente allo stesso passo temporale jk di quella da ricostruire e λ i è il peso che si assegna alla stazione di coordinate x i che è dato appunto da: Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 21

i = n d i= 1 n i0 d n i0 In cui d i0 è la distanza della stazione di coordinate x 0 il cui dato deve essere ricostruito e la stazione xi e n è un intero 2. Prove svolte con diversi esponenti (da 2 fino a 5) hanno dimostrato la scarsa influenza dell esponente sulla bontà della riproduzione del dato (espressa dall indice di determinazione R 2 tra dati osservati e ricostruiti il valore di R 2 è risultato sempre elevato per diversi esponenti in tre stazioni di prova). Si è scelto quindi l esponente n = 2. A questo punto, disponendo di serie continue per il periodo suddetto, si è proceduto al calcolo dei valori medi di afflusso idrico su tutto il bacino con il metodo dei topoieti, che consiste nel determinare, attorno alle stazioni di misura, delle zone d influenza per le quali si possono supporre valevoli le precipitazioni registrate nelle stazioni stesse. Una volta determinata, per ogni stazione pluviometrica, la zona di influenza secondo il metodo dei topoieti, gli afflussi ragguagliati medi mensili al bacino sotteso dalla sezione di chiusura è stato valutato come somma del prodotto della precipitazione ai singoli pluviometri per le aree delle superfici di influenza diviso la superficie totale del bacino. In particolare è stata utilizzata le seguente espressione: A ij = dove: A 1 ij S 1 + A 2 ij S S 2 tot +... + A n ij S i, j, = indice d'ordine dell'anno e del mese; A i,j, = afflusso ragguagliato nell'anno i e mese j; 1, 2 n = numero delle stazioni pluviometriche considerate; A i,j, n = afflusso nell'anno i, mese j, della stazione n; S 1, S 2..S n = superfici di ciascun topoieto; S tot = superficie totale del bacino sotteso. n Nella tabella 6.1 sono riportati gli afflussi ragguagliati per il periodo 1980 2000 al bacino sotteso dalla sezione di chiusura. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 22

Tabella 6.1 Afflussi ragguagliati al bacino sotteso dalla sezione di chiusura espressi in mm. G. F. M. A. M. G. L. A. S. O. N. D. ANNO 1980 42,0 27,5 65,7 50,7 31,0 5,6 0,0 4,6 1,6 72,0 39,7 79,1 419,6 1981 99,3 55,4 16,8 19,7 23,9 5,9 0,1 1,1 10,5 14,6 19,4 79,7 346,3 1982 32,7 66,8 83,2 94,1 20,9 1,4 0,6 1,0 53,1 95,1 123,1 109,7 681,7 1983 12,2 26,7 58,2 4,5 9,6 0,5 0,0 32,9 63,6 66,1 61,1 111,1 446,4 1984 36,3 82,3 58,1 13,9 10,9 5,0 0,0 16,7 66,3 34,2 76,0 60,3 460,1 1985 102,7 37,9 110,1 58,9 30,9 0,1 0,0 0,0 46,6 40,2 53,6 15,3 496,4 1986 63,3 82,1 95,6 27,5 5,0 7,6 16,4 0,0 3,1 73,8 79,1 51,9 505,5 1987 58,6 40,4 33,3 22,0 42,7 1,8 1,2 0,0 2,3 45,8 99,8 40,5 388,5 1988 38,4 25,9 38,8 21,8 0,9 7,8 0,0 0,8 92,5 28,9 82,4 38,3 376,5 1989 18,3 12,5 16,1 78,6 20,2 2,4 0,0 0,1 64,6 44,7 37,0 52,6 347,1 1990 48,7 15,3 17,5 86,3 17,5 0,6 3,0 7,5 44,7 71,6 45,7 116,6 474,9 1991 36,6 75,5 28,8 39,5 13,6 12,5 0,0 0,0 32,9 105,7 60,8 32,5 438,5 1992 122,9 6,2 25,8 52,4 60,7 5,2 19,8 2,0 23,7 49,5 103,1 112,3 583,6 1993 20,2 25,3 33,9 22,1 40,6 0,5 0,0 0,2 52,2 114,3 102,3 33,3 445,0 1994 85,0 64,9 0,0 16,6 6,1 3,0 3,4 0,0 5,4 92,8 32,1 95,6 404,9 1995 81,9 1,5 35,7 48,0 15,2 5,0 0,1 26,6 90,4 0,4 91,5 37,9 434,1 1996 57,2 91,4 143,2 53,7 61,2 21,1 0,2 19,7 55,3 80,8 34,7 99,6 718,0 1997 44,3 26,1 13,8 23,7 2,1 1,6 0,6 13,7 54,8 102,0 153,1 159,4 595,3 1998 64,7 39,7 23,3 14,8 11,8 0,0 0,0 18,0 78,7 110,2 43,3 63,8 468,4 1999 41,7 36,0 21,8 26,1 1,4 0,0 9,9 2,1 19,9 49,1 137,2 71,5 416,8 2000 32,9 31,8 13,1 33,8 22,7 2,4 0,0 1,3 78,8 63,3 72,6 80,6 433,2 MEDIA 54,3 41,5 44,4 38,5 21,4 4,3 2,6 7,1 44,8 64,5 73,7 73,4 470,5 DV. ST. 29,6 26,5 36,8 25,1 17,7 5,0 5,6 10,0 29,6 32,0 36,5 36,2 99,3 Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 23

Individuazione della legge di correlazione tra afflussi e deflussi Sul bacino è presente una sola stazione idrometrica, Baiata a Sapone, a monte dell invaso Paceco. Questa stazione presente nel bacino sin dal 1968, prima della realizzazione dell invaso, ha funzionato fino al 1997, con alcuni anni di mancata pubblicazione delle osservazioni idrometriche. E posta a 44 m s.m.m., sottende un bacino di circa 29 Km 2 e ha un altitudine media di 113 m s.m.m. Per effettuare la ricostruzione dei dati mancanti e il prolungamento della serie fino all anno 2000, è stata individuata la legge di correlazione tra afflussi e deflussi annui, ottenendo la retta di regressione riportata nella figura successiva: 300 Portate (mm) 250 200 150 100 50 y = 0.2942x - 84.685 R 2 = 0.6833 0 0.0-50 200.0 400.0 600.0 800.0 1000.0 Piogge (mm) Il deflusso medio annuo stimato risulta di 48,8 mm, pari a 5,6 Mm 3 /anno. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 24

6.3 Stima dell evapotraspirazione media L evapotraspirazione reale (E), è la quantità di acqua evaporata dal suolo e dalle piante quando il suolo si trovi al suo tasso di umidità naturale, e viene stimato tramite la formula di Turc (1954) modificata da Santoro (1970). La formula di Turc, ricavata dall esame di oltre 250 bacini in diverse zone del globo, fornisce direttamente l evapotraspirazione reale (ET) media annua in mm: P ET = 2 P 0.9 + L Dove: ET = evapotraspirazione reale media annua in mm P = altezza di precipitazione media annua in mm Ta = temperatura media annua in Celsius 3 L = potere evaporante dell atmosfera cioè L = 300 + 25T a + 0.05Ta Sulla base di una analisi di 192 bacini in Sicilia, Santoro (1970) ha proposto la seguente modifica per calcolare L (validità 10 C < Ta < 18 C ): L = 586 10T a + 0.05Ta 3 Per l applicazione di tale formula sono stati utilizzati i dati di temperatura media annua, ottenuti dalle carte delle isoterme medie annue per gli anni dal 1980 al 2000 per integrazione delle isoterme sulla superficie del bacino. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 25

La tabella 6.2 mostra i valori calcolati nel modo sopra descritto. Tabella 6.2 Valori di evapotraspirazione reale annua calcolata con la formula di Turc modificata Anno Temperatura Media Annua Potere evaporante dell atmosfera Precipitazioni media annua 1980 17.2 670.0 419.6 369.1 1981 17.5 680.5 346.3 321.7 1982 18.2 705.9 681.7 503.6 1983 17.6 683.6 446.4 387.6 1984 17.2 670.5 460.1 393.0 1985 17.5 680.2 496.4 414.7 1986 17.4 676.6 505.5 418.6 1987 17.8 691.5 388.5 352.4 1988 17.8 691.3 376.5 344.2 1989 17.5 680.4 347.1 322.3 1990 18.2 708.4 474.9 408.8 1991 17.1 666.2 438.5 379.8 1992 18.6 725.4 583.6 469.2 1993 19.0 739.6 445.0 396.1 1994 19.3 753.7 404.9 371.4 1995 18.2 709.0 434.1 384.5 1996 19.0 740.3 718.0 529.2 1997 19.8 776.5 595.3 488.0 1998 19.8 776.5 468.4 416.6 1999 21.3 856.6 416.8 390.9 2000 21.5 869.2 433.2 404.3 ET 6.4 Risultati Nella tabella 3.3 sono indicati i parametri utili a descrivere, anche se indicativamente, il bilancio idrico superficiale del bacino del Lenzi. In particolare come descritto in premessa sono presenti valori misurati di precipitazione annua e valori calcolati di evapotraspirazione reale media annua. Il deflusso superficiale annuo è stato stimato, come descritto precedentemente, tramite la retta di regressione tra afflussi e deflussi. Dall applicazione dell equazione del bilancio, così come descritta in premessa, si può stimare l entità delle acque che si sono infiltrate nel terreno e che hanno generato ricarica delle falde e deflusso di base. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 26

Tabella 3.3 Bilancio idrico alla foce del Fiume Lenzi. Precipitazione totale Evapotraspirazione Deflussi superficiali annua P reale media annua E totali annui D Infiltrazione I Anno (mm) (mm) (mm) (mm) 1980 419.6 369.1 43.5 6.9 1981 346.3 321.7 35.9-11.3 1982 681.7 503.6 70.8 107.4 1983 446.4 387.6 46.3 12.5 1984 460.1 393.0 47.8 19.4 1985 496.4 414.7 51.5 30.1 1986 505.5 418.6 52.5 34.4 1987 388.5 352.4 40.3-4.2 1988 376.5 344.2 39.1-6.8 1989 347.1 322.3 36.0-11.2 1990 474.9 408.8 49.3 16.8 1991 438.5 379.8 45.5 13.2 1992 583.6 469.2 60.6 53.9 1993 445.0 396.1 46.2 2.7 1994 404.9 371.4 42.0-8.5 1995 434.1 384.5 45.1 4.6 1996 718.0 529.2 74.5 114.3 1997 595.3 488.0 61.8 45.5 1998 468.4 416.6 48.6 3.1 1999 416.8 390.9 43.3-17.4 2000 433.2 404.3 45.0-16.0 media 470.5 403.1 48.8 18.5 Media (Mmc) 54,08 46,33 5,6 2,53 L infiltrazione media presunta nell intero bacino è pari a 18,5 mm; mentre risulta pari a 22,1 mm, ponendo pari a zero i valori negativi, cioè circa 2,53 Mm 3 /anno. La presenza di alcuni valori negativi dell infiltrazione, in anni particolarmente avari di precipitazioni, può denotare la mancanza di ricarica della falda sotterranea dove peraltro sono presenti prelievi da pozzi per circa 0,016 Mm 3 /anno. Dicembre 2005 Rev. 01 Pagina 27