La maternità in azienda

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Dipartimento federale dell ecomia, della formazione e della ricerca DEFR Segreteria di Stato dell ecomia SECO La maternità in azienda Guida per i datori di lavoro

Editore: SECO Direzione del lavoro Condizioni di lavoro 058 463 89 14 info.ab@seco.admin.ch Foto: Getty Images Grafica: Yellow Werbeagentur AG An di pubblicazione: 2018 Distribuzione: UFCL Ufficio federale delle costruzioni e della logistica www.pubblicazionifederali.admin.ch N.: 710.229.i Download: www.seco.admin.ch

Indice Introduzione 4 Basi legali 4 Disposizioni importanti 6 Misure aziendali per la tutela della madre 7 Lavori pericolosi e gravosi 9 Tabella sittica «Protezione della maternità e misure di protezione» 9 Misure di protezione 10 Divieto di occupazione 10 Maternità in azienda: come procedere 11 Prima della gravidanza 11 In caso di gravidanza ta 12 Allattamento in azienda 13 Principi generali 13 Raccomandazioni relative all allattamento in azienda 14 Per maggiori informazioni 15 3

Introduzione I datori di lavoro so tenuti a proteggere le lavoratrici incinte o allattanti e i nascituri o i figli contro i pericoli sul posto di lavoro. Una donna incinta è generalmente considerata in grado di lavorare, a me che n sia malata oppure il posto di lavoro n comporti pericoli per lei o il nascituro. Il presente opuscolo intende illustrare ai datori di lavoro come tutelare la maternità conformemente alle rme di legge. In caso di domande, si prega di rivolgersi all ispettorato cantonale del lavoro. Basi legali Le mansioni affidate alle lavoratrici incinte o allattanti e le condizioni di lavoro in cui opera n devo mettere in pericolo la loro salute o quella del nascituro/figlio. Conformemente all articolo 63 dell ordinanza 1 concernente la legge sul lavoro, le aziende che prevedo lavori pericolosi o gravosi per la madre o il bambi devo fare effettuare una valutazione dei rischi da parte di un esperto competente. È dimostrato che i lavori pericolosi o gravosi si ripercuoto sulla salute della futura madre o sullo sviluppo sa del nascituro e posso causare aborti, parti prematuri o danni permanenti alla salute della madre o del nascituro/figlio. Soprattutto nei primi tre mesi di gestazione il nascituro può subire dei danni. Le donne van pertanto informate, ancor prima della gravidanza, dei pericoli che incorro sul posto di lavoro, in modo che, a loro volta, comunichi tempestivamente la maternità e possa co proteggere sé stesse e il nascituro. Il datore di lavoro è punibile se n adotta, intenzionalmente o per negligenza, le misure di protezione speciale destinate alle proprie lavoratrici (art. 59 LL). 4

Disposizioni importanti Dall inizio della gravidanza alla fine del periodo di allattamento vale quanto segue: il tempo di lavoro quotidia è quello indicato nel contratto di lavoro, ma n può superare le ve ore e n posso essere fatti straordinari; le donne incinte posso assentarsi dal lavoro mediante semplice avviso; in caso di lavoro ttur, il datore di lavoro deve offrire alla lavoratrice un attività sostitutiva da svolgere tra le 6.00 e le 20.00; il datore di lavoro n può licenziare la lavoratrice durante la gravidanza e fi a 16 settimane dopo il parto; se la lavoratrice n può lavorare per ragioni di salute legate alla gravidanza, deve presentare un certificato medico. Se n stipulato altrimenti per contratto, il datore di lavoro continua a versarle il salario secondo quanto stabilito per legge (scale di Berna, Zurigo o Basilea). Dal 4 mese di gravidanza fi al parto vale quanto segue: nel caso di attività svolte principalmente in piedi, la lavoratrice ha diritto a 12 ore di riposo quotidia e a 10 minuti aggiuntivi di pausa ogni due ore di lavoro. Dal 6 mese di gravidanza fi al parto vale quanto segue: nel caso di attività svolte principalmente in piedi, la lavoratrice può restare in posizione eretta al massimo quattro ore al gior. Dall 8 mese di gravidanza fi al parto vale quanto segue: è vietato far lavorare la donna incinta tra le 20.00 e le 06.00. Se ciò n è possibile, la lavoratrice ha diritto all 80 per cento del suo salario. Dopo il parto: è vietato far lavorare la neo madre per otto settimane. 6

Misure aziendali per la tutela della madre Secondo l ordinanza sulla protezione della maternità, le aziende che prevedo lavori pericolosi o gravosi devo effettuare una valutazione dei rischi, designando a tal fine esperti competenti come ad esempio medici del lavoro, specialisti della sicurezza sul lavoro ecc. (specialisti MSSL con le coscenze necessarie, art. 63 OLL 1). La valutazione deve evidenziare: a quali rischi è esposta la futura madre; come evitare tali rischi; quali lavori so vietati durante la gravidanza e l allattamento. Il datore di lavoro ha l obbligo di informare e istruire in modo tempestivo, esauriente e adeguato le donne che svolgo lavori gravosi e pericolosi sui risultati della valutazione dei rischi o sui provvedimenti connessi con la gravidanza e la maternità. Elenco specialisti MSSL: www.ekas.admin.ch 7

Lavori pericolosi e gravosi I lavori pericolosi e gravosi so sostanzialmente: Lo spostamento regolare di carichi superiori ai 5 kg o lo spostamento occasionale di carichi superiori ai 10 kg i movimenti e le posizioni del corpo che crea rapidamente affaticamento i lavori che espongo la donna incinta a: - urti, scosse o vibrazioni - caldo (max 28 C), freddo (min 5 C) o umidità eccessivi - radiazioni cive (ionizzanti o n ionizzanti) - sostanze cive (p. es. chimiche) - microorganismi - rumore ( 85 db (A)) il lavoro a turni o ttur. So vietati: il lavoro a cottimo o cadenzato i lavori in condizione di sovrappressione (camera di compressione o immersioni) l accesso a locali con un atmosfera sotto-ossigenata. In base ai risultati della valutazione del rischio, il medico curante decide se il posto di lavoro della lavoratrice incinta o allattante è idoneo. Se lo ritiene necessario, è autorizzato a chiedere che venga modificate le condizioni di lavoro o che venga disposto un divieto di occupazione. Tabella sittica «Protezione della maternità e misure di protezione» Sul sito della SECO è pubblicata una tabella in cui so riportati i lavori interessati: www.seco.admin.ch/tabella-maternita 9

Misure di protezione La donna incinta può continuare a lavorare nello stesso posto di lavoro se dalla valutazione del rischio risulta che le misure di protezione so sufficientemente efficaci. Se, stante le misure di protezione, le attività svolte resta pericolose, il datore di lavoro è tenuto a offrire alle lavoratrici incinte o allattanti un attività dello stesso livello, ma che n comporti pericoli. Se ciò n fosse possibile, la lavoratrice ha diritto all 80 per cento del suo salario (art. 35 LL). Divieto di occupazione Conformemente all articolo 2 dell ordinanza sulla protezione della maternità, una donna incinta o che allatta n deve essere occupata nell azienda o nella parte dell azienda che presenta un pericolo se: n è stata effettuata alcuna valutazione dei rischi o la valutazione effettuata è insufficiente; è stata effettuata una valutazione dei rischi ma le misure di protezione necessarie n so attuate o rispettate; è stata effettuata una valutazione dei rischi ma le misure di protezione adottate n so sufficientemente efficaci; o vi so altri indizi di un pericolo per la salute della madre o del bambi. Se il medico curante dispone un divieto di occupazione, indica generalmente u dei quattro motivi elencati sopra e ne specifica la durata. I costi della visita medica so a carico del datore di lavoro (art. 4 ordinanza sulla protezione della maternità). Il divieto di occupazione disposto dal medico n costituisce un certificato di incapacità di lavoro, ragione per cui l assicurazione d indennità giornaliera n copre i costi. Se il datore di lavoro n è cioè in grado di offrire alla lavoratrice un attività equivalente a quella svolta ma n pericolosa, dovrà farsi carico del pagamento dell 80 per cento del salario. 10

Maternità in azienda: come procedere Prima della gravidanza Impiegate donne Protezione della maternità n applicabile Completare la lista di controllo sulla protezione della maternità per ogni impiegata Lavori gravosi o pericolosi? Possibilità di offrire un attività equivalente? Valutazione dei rischi effettuata? Misure di protezione adottate? Rivolgersi a u specialista MSSL per far effettuare la valutazione e introdurre misure di protezione (o applicare soluzione settoriale) Informare le lavoratrici (firma per presa coscenza): distribuire opuscolo sui pericoli in azienda, eventualmente anche lista di controllo, valutazione dei rischi e misure di protezione 11

Impiegate donne incinte o allattanti? In caso di gravidanza ta Impiegate donne incinte o allattanti? Aggiornamento periodico della documentazione sulla maternità (lista di controllo per ogni postazione di lavoro, opuscolo sui pericoli in azienda, valutazione dei rischi e misure di protezione) Il lavoro comporta attività gravose o pericolose? Possibilità di offrire un attività equivalente? Valutazione dei rischi effettuata? Misure di protezione adottate? Rivolgersi a u specialista MSSL per far effettuare la valutazione e introdurre misure di protezione (o applicare soluzione settoriale). Versamento dell 80% del salario fi all adeguamento del posto di lavoro secondo le misure di protezione preconizzate nella valutazione dei rischi. Preparare le informazioni destinate al medico curante Attendere la valutazione del medico curante L impiegata è idonea al lavoro? Continuare a versare l 80% del salario e adottare le misure di protezione segnalate nella valutazione dei rischi o assegnare un attività equivalente. Rispettare le misure di protezione ed effettuare controlli periodici 12

Allattamento in azienda Principi generali L importanza dell allattamento è generalmente ricosciuta e valorizzata. L allattamento ha infatti un tevole influsso sullo stato di salute e sullo sviluppo del lattante per ragioni sia immubiologiche che alimentari nché per il ruolo che riveste nel rapporto madre-figlio. Alle madri allattanti devo essere concessi i tempi necessari all allattamento o al tiraggio del latte e il datore di lavoro è tenuto a mettere a disposizione un locale adeguato in caso di allattamento in azienda. Durante il primo an di vita del bambi vengo computati come tempo di lavoro retribuito: alme 30 minuti per una durata del lavoro giornaliero fi a quattro ore; alme 60 minuti per una durata del lavoro giornaliero superiore a quattro ore; alme 90 minuti per una durata del lavoro giornaliero superiore a sette ore. Il tempo di allattamento può essere preso in una sola volta o frazionato. Gli intervalli van intesi come periodi minimi retribuiti; le madri che allatta posso cioè assentarsi più a lungo dal lavoro, ma il tempo n è tuttavia considerato tempo di lavoro retribuito, salvo accordo tra il datore di lavoro e le lavoratrici interessate. Il tempo di allattamento previsto n può essere computato su altri periodi di riposo o di riposo compensativo né può essere sottratto dal credito delle ore supplementari o dalle vacanze. 13

Raccomandazioni relative all allattamento in azienda Responsabilità del datore di lavoro Raccomandazione Informarsi per sapere se la lavoratrice che ritorna al lavoro dopo il congedo di maternità continuerà ad allattare. Agevolare la conciliazione tra vita professionale e familiare. Fornire le condizioni per un allattamento sere. Attuare le disposizioni di legge secondo cui le donne posso fare una pausa per tirare il latte/allattare il bambi. Organizzare un colloquio con la lavoratrice all inizio del terzo trimestre di gravidanza per chiarire la situazione e facilitare i preparativi in vista del suo rientro al lavoro. Incoraggiare soluzioni invative per aiutare le persone con responsabilità familiari (orario di lavoro flessibile, telelavoro, asilo nido aziendale, ecc.). Predisporre un locale nel quale la lavoratrice possa allattare/tirare il latte in tutta tranquillità e che sia munito di acqua corrente e di un frigorifero per conservare il latte. Discutere con la lavoratrice su come ripartirà le sue pause, adattando di conseguenza il carico di lavoro. Parlare con il team per chiarire la distribuzione del lavoro durante il periodo dell allattamento. 14

Per maggiori informazioni Opuscolo «Maternità Protezione delle lavoratrici» www.seco.admin.ch/pubblicazione-maternita Indicazioni relative alla legge sul lavoro e alle ordinanze 1 e 2 www.seco.admin.ch/indicazioni-oll-1-2 Lista di controllo OCIRT «Protezione della maternità al posto del lavoro» www.seco.admin.ch/lista-di-controlle-protezione-della-maternita Protezione della maternità e misure di protezione (tabella sittica) www.seco.admin.ch/tabella-maternita Ordinanza sulla protezione della maternità (OLL 1; SR 822.111.52). www.admin.ch/ch/i/sr/c822_111_52.html Web www.seco.admin.ch www.condizionidilavoro.ch www.iva-ch.ch 15

SECO Direzione del lavoro Condizioni di lavoro 3003 Berna info.ab@seco.admin.ch www.seco.admin.ch Dipartimento federale dell ecomia, della formazione e della ricerca DEFR