Specifica dei Requisiti di Sistema Sottosistema di Terra SSC. Allegato 4 Specifica del Telegramma

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1 di 9 Specifica dei Requisiti di Sistema Sottosistema di Terra SSC Allegato 4 Specifica del Telegramma Rev. Data Descrizione Redazione Verifica Autorizzazione A 23/02/06 Prima Emissione G.Gallo F.Senesi E.Marzilli

2 di 9 Indice 1 INTRODUZIONE...3 1.1 SCOPO...3 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE...3 1.3 Acronimi utilizzati...4 1.4 Riferimenti...5 2 FORMATO DEL TELEGRAMMA...6 2.1 TRAINING SEQUENCE (TS)...6 2.2 INTESTAZIONE (HEADER)...6 2.3 INFORMAZIONE (INFO)...7 2.3.1 SOTTOCAMPO AS...8 2.3.2 SOTTOCAMPO ID...9 2.3.3 MESSAGGIO TRANSPONDER TAG...9 2.4 CODIFICA DI CANALE (CRC32)...9

3 di 9 1 INTRODUZIONE 1.1 SCOPO Scopo del presente documento è fornire una descrizione del telegramma trasmesso dal sottosistema di terra (SST) al sottosistema di bordo (SSB) del sistema SSC. 1.2 CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente documento si applica ai sottosistemi di terra e di bordo del sistema SSC.

4 di 9 1.3 Acronimi utilizzati CRC CT D PI SSB SSC SST Cyclic Redundancy Code Corretto tracciato Deviata Punto informativo Sottosistema di bordo Sistema Supporto Condotta Sottosistema di terra

5 di 9 1.4 Riferimenti [R1] Specifica dei Requisiti Funzionali SSC RFI TC.PATC SR AP 01 R01 C. [R2] Specifica dei Requisiti di Sistema SSC (Volume 1).

6 di 9 2 FORMATO DEL TELEGRAMMA In questo paragrafo è descritto il formato del telegramma utilizzato per lo scambio informativo tra SST ed SSB del sistema SSC. Il SST è preposto all invio continuo di un telegramma contenente, tra l altro, l aspetto del segnale. Tale telegramma sarà ricevuto a bordo dal SSB che è incaricato di controllarne la correttezza e di estrarne il carico informativo. I campi del telegramma, per un totale di 152 bit, sono i seguenti: TS HEADER INFO CRC32 2 byte 1 byte 12 byte 4 byte 2.1 TRAINING SEQUENCE (TS) La training-sequence deve individuare l inizio di un telegramma per consentire al SSB la sincronizzazione con l informazione proveniente dal SST. Tale campo assumerà sempre il valore seguente (in HEX): 0xE25D dal MSB al LSB. 2.2 INTESTAZIONE (HEADER) Il campo di intestazione è composto da 8 bit suddivisi come segue: Sottocampo Num. Bit Significato START 6 Bit indicanti l inizio del messaggio ricevuto. Assumono il valore (in binario) 011110-- dal MSB al LSB. SCR 2 Bit indicanti il tipo di scrambler sui byte del campo INFO qualora si presenti una TS all interno dei campi INFO- CRC32. Le configurazioni possibili sono le seguenti: 00: nessun algoritmo di scrambling implementato; 01: scrambler a byte; 10: scrambler a nibble; 11: scrambler a coppie di bit.

7 di 9 2.3 INFORMAZIONE (INFO) Il campo informativo, composto da 12 byte, conterrà le seguenti informazioni (sottocampi): Sottocampo Num. Bit Significato AS 4 Codifica indicante l aspetto delle luci del segnale DECT 9 Distanza, in metri e divisa per un fattore 10, di appuntamento al prossimo segnale su CT DDEV 9 Distanza, in metri e divisa per un fattore 10, di appuntamento al prossimo segnale su DEV TIP 4 Tipo segnale (0-TAG, 1-AVV., 2-PROT., 3-PART. CT, 4-PART. DEV, 5-AVV. PL, 6-PROT. PL, 7-AVV. BACC, 8-PROT. BACC, 9- PART. CT BACC, 10-PART. DEV. BACC, 11-LINEA, 12-PVPL) ID 16 Identificativo encoder. DIR 1 Direzione di marcia (0-normal, 1-reverse) VDEV 2 Velocità per itinerario deviato (0- Nessuno, 1-30, 2-60, 3-100 ). DLDEV 5 Lunghezza, in metri e divisa per un fattore 50, del tratto in cui applicare VDEV FR 4 Grado di frenatura VLIN 5 Velocità di linea, in km/h e divisa per un fattore 5, da applicare a partire dal segnale VVLIN1 5 Prima variazione velocità di linea in km/h e divisa per un fattore 5 DVVLIN1 6 Distanza, in metri e divisa per un fattore 100, tra segnale e punto della prima variazione velocità di linea VVLIN2 5 Seconda variazione velocità di linea in km/h e divisa per un fattore 5 DVVLIN2 6 Distanza, in metri e divisa per un fattore 100, tra segnale e punto della seconda variazione velocità di linea VRALL 4 Velocità, in km/h e divisa per un fattore 10, da tenere sul rallentamento successivo al segnale DRALL 6 Distanza, in metri e divisa per un fattore 100, tra il segnale ed il punto di inizio del rallentamento LRALL 5 Lunghezza, in metri e divisa per un fattore 100, del rallentamento

8 di 9 2.3.1 SOTTOCAMPO AS La seguente tabella riporta gli aspetti in funzione delle due luci del segnale: Configurazione 1 Prima luce Seconda luce (se presente) Terza luce (se presente) 0 Spento Spento Spento 1 Rosso Spento Spento 2 Giallo Spento Spento 3 Giallo x Spento Spento 4 Verde Spento Spento 5 Rosso Giallo Spento 6 Rosso Giallo x Spento 7 Rosso Verde Spento 8 Giallo Verde Spento 9 Giallo x Verde x Spento 10 * Giallo x * Verde x Spento 11 Giallo Giallo Spento 12 Rosso Giallo Verde 13 Rosso Giallo x Verde x 14 Rosso * Giallo x * Verde x 15 Rosso Giallo Giallo Tabella 1 Aspetti codificati 1 Valgono le convenzioni x : lampeggiante * : controfase

9 di 9 2.3.2 SOTTOCAMPO ID Il sottocampo ID è scomposto nei campi di seguito riportati: M_Versione NID_Area NID_PI 2 bit 4 bit 10 bit M_versione: versione del telegramma utilizzato NID_Area: identificativo dell area geografica NID_PI: identificativo del PI all interno dell area geografica 2.3.3 MESSAGGIO TRANSPONDER TAG Il messaggi trasmessi dal transponder TAG hanno una struttura analoga a quella descritta in 2 ma sono significativi solo i seguenti campi: TIP: assumerà il valore 0; DIR Dato che il transponder TAG deve trasmettere al SSB una informazione diagnostica circa lo stato della sua batteria (carica o scarica), è stato scelto di destinare il bit più significativo del campo ID per tale scopo. Tale bit assumerà valore 1 qualora la batteria del transponder TAG sia carica. Tutti gli altri bit del messaggio, per il transponder TAG, non assumono alcun valore significativo. 2.4 CODIFICA DI CANALE (CRC32) La codifica di canale si rende necessaria per garantire uno scambio di informazioni sicuro tra SST e SSB. La codifica dei campi HEADER e INFO sarà effettuata mediante CRC32, ovvero aggiungendo 32 bit di ridondanza al campo informativo (codifica sistematica) al fine di garantire i requisiti di sicurezza. Il polinomio impiegato nella codifica dovrà essere il seguente (IEEE 802.3): P( X ) = X 32 26 23 22 16 12 11 10 8 7 5 4 2 1 + 1 La particolare scelta di questo CRC32 garantisce una distanza di Hamming tra le parole di codice pari a 7 se la parola di codice generata ha una lunghezza compresa tra 124 e 203 bit (152 nel nostro caso). Il protocollo di comunicazione prevede che, in ricezione, un CRC32 errato implichi l eliminazione del telegramma.