Discriminazione, Maltrattamento e la Violenza sulle Donne: Protocolli di Rete e Interventi

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Discriminazione, Maltrattamento e la Violenza sulle Donne: Protocolli di Rete e Interventi Date: 25-26-27 Novembre 2016 Sede: Via Merulana, 134 Roma Obiettivi: Formazione e/o aggiornamento per Assistenti Sociali finalizzata alla prevenzione e individuazione dei casi di, discriminazione, abuso e maltrattamento, nonché alla presa in carico della vittima. Prassi operative e condivisione dei protocolli. Formatori: Dott.ssa Valentina Inglese, Dott.ssa Silvia Aprile, Dott.ssa Angela Pietra Blasi Durata: 9.00-13.00 e 14.30-18.30 per tutti e tre i giorni TOTALE 24 ORE Metodologia: lezioni frontali, laboratori esperienziali, lavoro in piccolo gruppo, simulate. Destinatari: Assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti, avvocati e altri professionisti che lavorano nel sociale Costo: 150,00 Da effettuare tramite bonifico a: Conto Banco Posta In Proprio CodiceIbanIT77D0760103200001019241288 Intestato a La quota di partecipazione è comprensiva della tessera associativa AIASF e si prevede il 20% per i disoccupati e iscritti al Sunas e lo sconto del 10% per i soci Aiasf Chiusura delle iscrizioni: 15 Novembre 2015 Informazioni: info@aiasf.it Sito Web:

MACROPROGETTAZIONE PREMESSA E FINALITA' Quando si parla di violenza sulle donne, si è soliti distinguere diverse forme di violenza: fisica, sessuale, psicologica ed economica. Violenza fisica: passaggio all atto di un impulso aggressivo eterodiretto. Violenza sessuale: passaggio all atto di un desiderio sessuale attraverso la costrizione, le minacce e i ricatti. Violenza psicologica: insieme di insulti, denigrazioni, intimidazioni, svalutazioni che il soggetto esprime nei confronti del proprio partner, nell ambito di una relazione di coppia conflittuale. Violenza economica: atteggiamenti volti ad impedire che il partner diventi o possa diventare economicamente indipendente, al fine di poter esercitare su di esso un controllo indiretto. La famiglia rappresenta, per definizione, uno degli ambiti di potenziale protezione per i suoi membri, ma all occorrenza può diventare anche un ambiente ostile e pericoloso per l integrità fisica e psichica dei soggetti che ne fanno parte. Le pareti domestiche possono essere il teatro di frequenti violenze, anche perché talvolta la famiglia si trasforma in un sistema di attribuzione dei ruoli maschili e femminili in cui prevale da un lato il modello di dominanza e dall altro quello di sottomissione. Gli schemi mentali appresi, le esperienze che hanno caratterizzato la vita pre-matrimoniale ed i comportamenti della famiglia di provenienza, sono gli elementi caratterizzanti il conflitto di coppia. Un bambino che cresce in una famiglia in cui le modalità comportamentali sono di tipo violento tenderà ad acquisire tali modelli, vivendoli come normali o comunque possibili. Se subire violenza può comportare danni gravissimi, assistervi ne può provocare di non meno gravi.

La violenza assistita è uno dei più forti fattori predittivi nell agire o subire forme di violenza; in molti casi, infatti, la violenza domestica è trasmessa tra le generazioni. Le conseguenze a lungo termine della violenza sono: scarsa autostima, poca assertività, difficoltà a fidarsi degli altri, problemi relazionali, disturbi psicologici, disturbi del comportamento alimentare, disturbi da attacchi di panico, abuso di sostanze etc. Il percorso di fuoriuscita dalla violenza prevede diverse fasi: l accoglienza, l ascolto e la prima valutazione sullo stato di emergenza. In un secondo momento vi è la presa in carico e l attuazione del progetto che prevede il recupero psicologico e sociale della donna e dei minori per raggiungere la completa autonomia. Naturalmente il lavoro di rete è di fondamentale importanza nel recupero globale delle vittime, riconoscendo ad ogni servizio coinvolto ruoli e competenze specifiche. TEMI E ARGOMENTITRATTATI: Le forme della violenza all interno dei maltrattamenti familiari. Il profilo giuridico e processuale all interno della violenza domestica. L ascolto del minore Lo stalking

PROGRAMMA FORMATIVO Nella prima giornata la metodologia utilizzata sarà sia teorica sia esperienziale caratterizzata da una prima fase in cui si affronterà la conoscenza e comprensione degli argomenti in programma, non ché da una fase di conoscenza del gruppo che dovrà condividere il proprio sentire rispetto all argomento della violenza sulle donne in un confronto circolare di significati, saperi e prassi operative. ORE CONTENUTI E MODALITA 9.00 Introduzione del corso e giro di presentazione 9.30 Sterotipi di genere, discriminazione, violenza e femminicidio; Le forme della violenza: domestica, sociale, economica e maltrattamenti; Il ciclo della violenza 11.30 Pausa Caffè 11.45 Profilo giuridico e processuale La Convenzione di Instambul e la L.119 del 2013 Role playing 13.30 Pausa Pranzo 14.00 Profilo della vittima e del maltrattante; la sindrome da Gaslighting e mobbing familiare 15.45 Pausa Caffè 16.00 Esercitazioni pratiche: analisi e discussione dei casi, lavori di gruppo 18.00 Chiusura lavori

Nel corso della seconda giornata verranno presentati gli effetti negativi della violenza domestica sui minori (violenza assistita). Si toccheranno i temi dell ascolto: della donna vittima di maltrattamenti e del minore sia in ambito psicologico sia in quello processuale. ORE CONTENUTI E MODALITA 9.00 Confronto e feedback relativo alla prima giornata in plenaria 9.30 I bambini esposti alla violenza in famiglia: effetti a breve e a lungo termine; la violenza assistita: aspetti psicologici e legali 11.30 Pausa Caffè 11.45 Esercitazioni pratiche: analisi e discussione dei casi, lavori di gruppo 13.30 Pausa Pranzo 14.00 L assistente sociale e il minore: l ascolto del minore. L ascolto del minore in ambito processuale. 15.45 Pausa Caffè 16.00 Esercizi di ascolto e simulate (modello Rogersiano e di comunicazione Ecologica) 18.00 Chiusura lavori

Nel corso della terza giornata sarà trattato il tema dello stalking sia in ambito psicologico che in quello giuridico. Nel pomeriggio sarà descritta la rete dei servizi coinvolti nel processo di fuoriuscita dalla violenza. Prassi operative e deontologia professionale ORE CONTENUTI E MODALITA 9.00 Confronto e feedback relativo alla prima giornata in plenaria 9.30 Nozione di stalking in ambito psicologico : lo stalker, le molestie, la diade vittima-carnefice. Profilo giuridico processuale: evoluzione storicogiuridica, la legge 38 del 2009. 11.30 Pausa Caffè 11.46 Analisi e discussione dei casi, lavori di gruppo 13.30 Pausa Pranzo 14.00 La rete dei servizi coinvolti nel processo di aiuto alle vittime di violenza; la relazione di aiuto, le prassi operative. L ascolto della donna nei servizi pubblici e in quelli privati. Elementi e di criticità. Condivisione delle prassi operative. La Deontologia professionale 15.45 Pausa Caffè 16.00 Esercitazioni, role playing, simulate e feedback finale 18.00 Consegna questionario di gradimento e saluti