Percorsi di genere: quale identità?
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- Luisa Falco
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1 Percorsi di genere: quale identità? Progetto di sensibilizzazione per la prevenzione di ogni forma di violenza di genere Premessa La prevenzione della violenza di genere passa attraverso la sensibilizzazione di donne e uomini rispetto alla tematica del genere e dei suoi significati. Il contesto del CPIA, fortemente caratterizzato dalla presenza di una ricca multiculturalità dei suoi iscritti, diventa una cornice ad hoc per incrementare la conoscenza di tale argomento. Il tema dell identità di genere non può prescindere, infatti, dalla consapevolezza di un processo di complessificazione della realtà sociale e personale in cui le donne e gli uomini si trovano ad interagire. L espressione dell identità, pertanto, risulta spesso difficoltosa e le differenze di genere rinviano al conflitto tra individui. La costruzione dell identità personale e sociale è oggi sicuramente una sfida rilevante in cui convergono molti elementi e rispetto alla quale un punto di svolta è la necessità di una nuova riflessione sulle differenze di genere. Le donne e gli uomini che si iscrivono al CPIA di Piacenza provengono da culture e socializzazioni molto diverse, e per questo è indispensabile un approccio rispettoso e motivante alle modalità con cui hanno costruito le loro identità di genere. Partire da ciò permette prima di tutto di porsi in una posizione di ascolto e accoglienza delle differenze culturali di ognuno, co-costruire un clima di fiducia e rispetto e, infine, poter approfondire la tematica dell identità di genere, delle differenze di genere e delle forme di violenza di genere esistenti. Vengono proposti due percorsi diversificati, uno per le classi femminili e uno per le classi maschili, per a ciascun partecipante lasciare maggior libertà possibile di espressione, e per far emergere eventuali stereotipi in modo spontaneo e non giudicante.
2 Obiettivi Si prevedono due percorsi, uno rivolto alle classi femminili e uno alle classi maschili. Il primo percorso si pone come obiettivi di: creare un clima di ascolto con le donne e tra le donne per favorire il dialogo affrontare la tematica delle differenze di genere partendo dalle percezioni delle donne fornire strumenti conoscitivi e informativi sulla violenza di genere e le sue forme fornire indicazioni pratiche su come riconoscere gli stereotipi e i pregiudizi di genere ed esserne consapevoli fornire indicazioni pratiche su come affrontare la violenza di genere: a chi rivolgersi, chi sono gli attori della rete coinvolti (enti e servizi territoriali), come attivarsi sviluppare nelle partecipanti una coscienza personale dell identità di genere personale Il secondo percorso si pone come obiettivi di: evidenziare i ruoli maschili e femminili nella percezione degli uomini far emergere idee stereotipate relative al genere che sono parte delle varie culture comprendere come alcune differenze culturali relative all'identità di genere potrebbero costituire fattori di rischio rendere consapevoli gli uomini del continuum che porta dalla rabbia all'agito violento fornire strumenti per la gestione dell'aggressività dare indicazioni pratiche su come trovare supporti per la gestione della propria aggressività: a chi rivolgersi, chi sono gli attori della rete, come attivarsi
3 Destinatari Il corso si rivolge alle classi del CPIA di Piacenza e Provincia indicate dalla Dirigente Scolastica Dott.ssa Manuela Bruschini. Il numero di classi coinvolte e di studentesse/studenti partecipanti verrà indicato all inizio dell anno scolastico 2016/2017 a seconda delle iscrizioni. Strumenti Gli strumenti che si intendono utilizzare sono: - brevi interventi frontali; - role-playing; - domande-stimolo; - proiezioni di filmati; - brain storming; - questionario di valutazione del livello di gradimento. Metodologia Per ogni gruppo di partecipanti si organizzeranno tre appuntamenti formativi, gestiti da due conduttori. Per quanto riguarda il percorso rivolto alle donne: 1. Nel primo incontro verranno utilizzati spezzoni di film, letture e role playing relativi alle differenze di genere nelle differenti culture di appartenenza, con particolare attenzione agli stereotipi e ai pregiudizi conseguenti: ci si soffermerà in particolar modo sul ruolo degli stereotipi, sulla loro utilità e sulla capacità di riconoscerli e comprenderne il legame con i pregiudizi e, di conseguenza, con la violenza di genere. 2. Nel secondo incontro ci si soffermerà sulle modalità di costruzione di un identità di genere consapevole e positiva per poi riflettere sul ruolo degli stereotipi, sulla
4 loro utilità e sulla capacità di riconoscerli e comprenderne il legame con i pregiudizi e, di conseguenza, con la violenza di genere. 3. Nel terzo incontro verrà affrontata la tematica della violenza di genere in tutte le sue forme; verranno fornite indicazioni su come attivarsi per uscirne e sui servizi della rete territoriale a cui rivolgersi. Per quanto riguarda il percorso rivolto alle classi maschili: 1. Nel primo incontro verranno proposte attivazioni e role playing relativi ai ruoli e agli stereotipi di genere. 2. Nel secondo incontro attraverso la visione di spezzoni di film si affronteranno le differenze e i punti di contatto tra le diverse culture. Si inizierà ad affrontare i fattori di stress che possono portare a reazioni aggressive. 3. Nel terzo incontro il focus sarà sulla catena di comportamenti e di azioni che dal momento di criticità possono portare alla commissione di comportamenti violenti. Verranno quindi fornite indicazioni sui servizi della rete territoriale a cui potersi rivolgere. Équipe di progetto Le operatrici del Centro Antiviolenza Telefono Rosa Piacenza e i professionisti dell associazione CIPM Emilia. Le operatrici di Telefono Rosa Piacenza operano in rete con gli altri Centri Antiviolenza diffusi sul territorio italiano e si occupano dell accoglienza e del percorso di uscita dalla violenza di donne e minori vittime di violenza di genere, lavorando in sinergia con le F.O. e i Servizi Sociali. L équipe del Centro è composta da volontarie formate specificamente sul tema e da professioniste che si occupano della parte legale e psicologica del fenomeno. I professionisti dell associazione CIPM Emilia sono parte del CIPM di Milano di cui seguono obiettivi, principi e metodologie. L équipe dell associazione CIPM Emilia è composta da professionisti competenti nell ambito della mediazione civile, penale,
5 familiare e comunitaria, della criminologia, del diritto, della psicologia, della sociologia, della psicodiagnosi, della psicoterapia e dell area educativa. Funzioni delle équipe: lettura dei bisogni dei partecipanti; impostazione degli obiettivi da raggiungere e valutazione del loro conseguimento; preparazione degli incontri; discussione ed intervisione sull andamento dei singoli appuntamenti formativi; esame complessivo del progetto. Tempistica Ogni ciclo formativo prevede tre incontri, di due ore ciascuno. Indicatori di verifica Come indicatori di verifica si prevede di considerare le seguenti informazioni:! numero dei partecipanti;! monitoraggio costante in corso d opera;! livello di gradimento che l utenza esprime al termine di ogni appuntamento;! questionario conclusivo compilato dai partecipanti. Il progetto descritto garantisce la privacy secondo le norme di legge. Contatti: Telefono Rosa Piacenza- telefonorosapiacenza@libero.it Dott.ssa Ilaria Egeste / CIPM Emilia cipmpr-pc@libero.it Dott.ssa Serena Merli
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