RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA Pagina 1 di 1 Spett.le IM.BRA. S.r.l. OGGETTO: Demolizioni di strutture esistenti degli edifici per la futura realizzazione del complesso edilizio denominato Corti Romane, sito a Roma in Via di Bravetta, 413-415 OFFERTA TECNICA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL METODO DI DEMOLIZIONE ATI Orizzontale: Impresa Capogruppo: Impresa Associata: EDIL MOTER s.r.l. IMPRESA FRATELLI GROSSI s.r.l.
RELAZIONE TECNICA Pagina 1 di 13 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL METODO DI DEMOLIZIONE Per la gestione dell attività di demolizione dei cinque fabbricati siti in Via di Bravetta 413-415, si propongono due tecniche di esecuzione: 1. DEMOLIZIONE CONTROLLATA TRAMITE TAGLIO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI E SUCCESSIVO SOLLEVAMENTO 2. DEMOLIZIONE TRAMITE PINZE IDRAULICHE 1. DEMOLIZIONE CONTROLLATA TRAMITE TAGLIO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI E SUCCESSIVO SOLLEVAMENTO La tecnica di demolizione controllata tramite taglio degli elementi strutturali e successivo sollevamento, nasce dall esigenza di svolgere una lavorazione di per sé molto pericolosa, con un grado di sicurezza maggiore. Le due porzioni dei fabbricati B e D a cui questo metodo di demolizione viene applicato infatti, si presentano adiacenti ad un edificio commerciale (supermercato) non incluso nell area di cantiere, di altezza inferiore rispetto alle strutture oggetto di demolizione e che rimarrà in esercizio durante lo svolgimento delle lavorazioni in questione. È quindi risultato necessario impedire, tramite la tecnica che si va ad illustrare, che l edificio commerciale risenta delle vibrazioni che possono scaturirsi durante le fasi di demolizione, che la sua stabilità sia in alcun modo pregiudicata e assicurare, inoltre, che il normale svolgimento delle attività commerciali e i suoi utenti subiscano alterazioni o coinvolgimento per tutta la durata del cantiere. 1A: VERIFICHE E DOTAZIONI PRELIMINARI Per la realizzazione della tecnica di demolizione controllata tramite taglio degli elementi strutturali e successivo sollevamento, si sono rese necessarie una serie di verifiche e dotazioni preliminari:
RELAZIONE TECNICA Pagina 2 di 13 Indagini sul terreno. Necessità di avere a disposizione un piazzale adeguato per il posizionamento della macchina e consentire il movimento del braccio. Il piazzale deve essere sufficientemente compatto e senza buche, altrimenti bisogna consolidarlo (bonifica dell area di appoggio). Verifica dello stato dei luoghi, dello stato di consistenza delle strutture (spessori, presenza di alleggerimenti, resistenza media del cls e dell acciaio, ecc.) per valutazione del peso medio in opera. Valutazione delle dimensioni reali dei pilastri, delle predalles, della distanza tra le nervature piene. Verifica dell inclinazione massima del braccio della gru e della distanza minima dall edificio. Verifica della geometria di servizio del macchinario in opera. Protezioni individuali e protezioni delle superfici in uso (tende, teli antipolvere e teli per protezione da proiezioni accidentali, ecc.) in due direzioni (dietro e laterale). Abbattimento polveri di taglio mediante acqua e mediante acqua nebulizzata. Apparecchio di sollevamento. 1B: METODO DI DEMOLIZIONE Il corpo della porzione di solaio da asportare viene prima di tutto puntellato in modo da rinforzare le strutture sottoposte a sollecitazione durante le operazioni di demolizione ed evitare crolli di porzioni significative. Vengono quindi rimosse le parti a sbalzo dei solai degli ultimi tre livelli (6, 7 e 8 ), in modo da non intralciare l inclinazione del braccio del macchinario in opera. Si procede quindi con il taglio di 2 lati della porzione di solaio che si intende asportare con l utilizzo di sega a disco diamantato (fig. 1). Si praticano quindi 4 fori (di almeno 4 cm) in posizione stabilita da progetto (a distanza controllata dal baricentro della porzione di solaio in oggetto) in cui verranno inserite 4 catene passanti (fig. 2) agganciate all apparecchio di sollevamento.
RELAZIONE TECNICA Pagina 3 di 13 Figura 1 - Taglio di un solaio tramite sega a disco diamantato Figura 2 - Fori in cui vengono inserite le catene L apparecchio di sollevamento è costituito da 2 cornici quadrate formate da profilati IPE 200, tirantati a croce di S. Andrea, posizionati intorno ai baricentri degli elementi in cui è stato suddiviso il corpo della porzione di solaio da asportare. La prima cornice è posizionata sotto il gancio della gru ad una distanza di 3 m e sostenuta da 4 catene. La cornice inferiore è collocata sotto la porzione di solaio da asportare ed è collegata alla cornice superiore attraverso le 4 catene sopra citate. La seconda cornice può essere allestita il più vicino possibile all intradosso del solaio da agganciare, si fanno quindi scendere le 4 catene attraverso fori di almeno 4 cm, si intercetta la cornice inferiore, si aggancia e si solleva molto lentamente fino quasi a toccare il solaio, evitando urti. Il sistema di sollevamento è ora pronto per eseguire l asportazione. Prima di iniziare l asportazione si esegue il taglio dei pilastri (fig. 3) e dei due lembi residui di solaio che rendevano isostatica la struttura. A questo punto la struttura è sostenuta dalla gru e si può iniziare la movimentazione, che dovrà in un primo momento essere necessariamente verticale, solo dopo aver estratto il pezzo si potrà procedere spostandolo anche lateralmente.
RELAZIONE TECNICA Pagina 4 di 13 Figura 3 - Taglio di un pilastro tramite sega a disco diamantato Il corpo scala verrà asportato procedendo nella stessa maniera fatta eccezione per il metodo di sollevamento: verranno praticati 4 fori sulle pareti longitudinali, 2 per ognuna, entro i quali verranno inseriti dei tubi innocenti collegati da profilati IPE 200 ai quali saranno agganciate le catene. Il corpo scala verrà asportato piano per piano e suddiviso in due porzioni per livello tramite tagli orizzontali effettuati con sega a disco diamantato. Verranno praticati 2 tagli prima dell inserimento dei tubi innocenti nella struttura e altri 2 al completamento della procedura di aggancio in modo da svincolare definitivamente la porzione da rimuovere. Per ottimizzare le fasi di demolizione con la tecnica sopra illustrata, agevolare l inclinazione del braccio della gru, l aggancio corretto in asse con il baricentro e la movimentazione dei carichi nei piani più elevati (6, 7 e 8 ), le porzioni di solaio da rimuovere seguiranno un ordine stabilito da progetto. (fig. 4; 5)
RELAZIONE TECNICA Pagina 5 di 13 Negli ultimi tre livelli il solaio verrà tagliato tramite sega a disco diamantato, in porzioni identiche con dimensioni prestabilite di seguito illustrate. I livelli inferiori, dal 5 al 1 non dovranno rispettare la sequenza in oggetto. Figura 4 Sequenza di rimozione delle porzioni di solaio stabilita da progetto
RELAZIONE TECNICA Pagina 6 di 13 Figura 5 Dimensionamento delle porzioni di solaio da rimuovere, identiche sui piani 6, 7 e 8 PORZIONE 1 3-5: 9.3 t PORZIONE 7-8-9: 6 t PORZIONE 10 11-12: 6.5 t PORZIONE 13 14 15: 6.5 t
RELAZIONE TECNICA Pagina 7 di 13 Figura 6 Rotazione e movimentazione braccio gru LIEBHERR LTR 1220 in relazione al fabbricato da demolire nel momento della rimozione della porzione 1 e in sequenza della porzione 2, con indicazione dell apparecchio di sollevamento
RELAZIONE TECNICA Pagina 8 di 13 Figura 7 Rotazione e movimentazione braccio gru LIEBHERR LTR 1220 in relazione al fabbricato da demolire nel momento della rimozione della porzione3 e in sequenza della porzione 4, con indicazione dell apparecchio di sollevamento
RELAZIONE TECNICA Pagina 9 di 13 Figura 8 Rotazione e movimentazione braccio gru LIEBHERR LTR 1220 in relazione al fabbricato da demolire nel momento della rimozione della porzione 7, con indicazione dell apparecchio di sollevamento
RELAZIONE TECNICA Pagina 10 di 13 Figura 9 Apparecchio di sollevamento Figura 10 LIEBHERR LTR 1220 capacità di carico totale 220t, braccio estensibile fino a 60 m
RELAZIONE TECNICA Pagina 11 di 13 2. DEMOLIZIONE TRAMITE PINZE IDRAULICHE La proposta di una tecnica di esecuzione di una demolizione alternativa, nasce dall esigenza di svolgere una lavorazione di per sé molto pericolosa, con un grado di sicurezza maggiore, tempi di lavorazione contenuti e impatto sulla cittadinanza di minor entità. Tale tecnica permette di lavorare in maggiore sicurezza in quanto si evita di avere il personale all interno dell edificio durante la demolizione, la scelta è inoltre volta ad avere un intervento il meno invasivo possibile per le attività urbane che si svolgono nell intorno del fabbricato, considerato l edificio commerciale limitrofo all area di cantiere. È legata inoltre alla maggiore sicurezza in fase operativa nei confronti di crolli improvvisi, rumori, polveri e vibrazioni trasmesse, sia nell ambito del cantiere che al suo esterno. Lo strumento principale dell operazione è la pinza o le cesoie idrauliche. Figura 11-Tipologie di pinze e cesoie demolitrici
RELAZIONE TECNICA Pagina 12 di 13 Pinze e cesoie di varie potenze vengono montate su mezzi cingolati (escavatori) di adeguato peso, eventualmente stabilizzate per gestirle e sostenerle al meglio in funzione del tipo di intervento. Le pinze idrauliche verranno montate su un escavatore DOOSON di proprietà dell impresa. Figura 22-Pinze demolitrici montate su escavatori durante la demolizione di fabbricati La demolizione procede dall alto verso il basso (top-down), abbassando progressivamente il fabbricato. La macchina è posta a debita distanza per evitare che venga investita in caso di caduta di gravi dall alto a ulteriore misura di sicurezza oltre alla recinzione per l interdizione della zona sottostante la demolizione, posta a distanza di 3 m dal fabbricato. Si procede al taglio delle parti strutturali a partire dai solai, nel senso dell orditura, e quindi travi e pilastri,
RELAZIONE TECNICA Pagina 13 di 13 avendo cura di intervenire sempre in totale sicurezza e senza caricare eccessivamente gli orizzontamenti sottostanti di macerie che dovranno essere prontamente rimosse e spostate in un deposito temporaneo a terra. Un bulldozer di dimensioni adeguate caricherà quindi il materiale su un autoveicolo con destinazione discarica autorizzata.