LEGISLATURA 17ª - 12ª COMMISSIONE PERMANENTE - RESOCONTO SOMMARIO N. 193 DEL 04/02/2015

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LEGISLATURA 17ª - 12ª COMMISSIONE PERMANENTE - RESOCONTO SOMMARIO N. 193 DEL 04/02/2015 IGIENE E SANITA' (12ª) MERCOLEDÌ 4 FEBBRAIO 2015 193ª Seduta Presidenza della Presidente DE BIASI Interviene ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento il ministro della salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dalla dottoressa Silvia Arcà e dalla dottoressa Stefania Garassino, dirigenti amministrativi della Direzione generale della programmazione sanitaria La seduta inizia alle ore 13,05. OMISSIS PROCEDURE INFORMATIVE Seguito dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale con particolare riferimento alla garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità: audizione del Ministro della salute sulla revisione dei Lea 2015. Prosegue l'esame sospeso nella seduta antimeridiana del 21 gennaio Il ministro LORENZIN informa che la revisione dei Livelli essenziali di assistenza è stata oggetto di una riunione questa mattina in sede di

Commissione tecnica della Conferenza Stato-Regioni. Il programma di aggiornamento avviene infatti in condivisione con le regioni e deve portare al raggiungimento dell'intesa su tre documenti: il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento con i relativi allegati e le valutazioni sulla compatibilità economico-finanziaria; i principi generali per l'erogazione dell'assistenza protesica integrativa; il documento metodologico per l'aggiornamento continuo e sistematico dei LEA. L'impatto finanziario preventivato è stato ridotto a 414 milioni di euro rispetto al miliardo inizialmente previsto, sia a motivo di compensazioni effettuate, sia in ragione del fatto che alcune regioni avevano già aggiornato le proprie prestazioni. Si è proceduto all'eliminazione di prestazioni obsolete, all'inclusione di prestazioni tecnologicamente avanzate e ci si è concentrati sugli elementi di valutazioni delle performance. A tal fine, le regioni devono svolgere un'opera di monitoraggio puntuale, soprattutto sul tema delle protesi. Premesso che il nomenclatore attuale risale al 1999, lo scopo è la creazione di un comitato permanente che ne consenta l'aggiornamento continuo. Il percorso di revisione si è articolato attraverso quattro gruppi di lavoro che, tra aprile e dicembre 2014, hanno aggiornato, rispettivamente: sanità pubblica e prevenzione collettiva; nomenclatore; disciplina di assistenza protesica e oggetti correlati; l'area di assistenza socio-sanitaria. La dottoressa ARCA' illustra in maggiore dettaglio i contenuti del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento in fase di definizione. Per quanto riguarda l'area della prevenzione collettiva e della sanità pubblica, è stata aggiunta una lista di prestazioni, comprendente alcune vaccinazioni (meningococco, pneumococco, varicella, HPV). In materia di assistenza specialistica ambulatoriale sono state introdotte nuove prestazioni prima erogabili solo in regime di ospedalizzazione tra le quali adroterapia, procreazione medicalmente assistita, terapia fotodinamica laser con verteporfina, analisi di laboratorio per la diagnosi e monitoraggio di malattie rare. Vengono introdotte anche condizioni di erogabilità e indicazioni alla prescrizione appropriata per prestazioni ad alto costo o a rischio di uso inappropriato; si prevede altresì l'introduzione di prestazioni "reflex", erogabili solo se le indagini di primo livello suggeriscono la necessità di

approfondimenti successivi. Si specifica infine, in senso sia sanitario che sociale, il contenuto del criterio della "vulnerabilità" già previsto dalla normativa vigente in materia di accesso alle prestazioni odontoiatriche. Si sofferma poi sulle sostanziali innovazioni concernenti l'assistenza protesica: sono introdotte nuove protesi e ausili anche di elevata tecnologia; si prevede un ampliamento dei beneficiari e semplificazioni procedurali; vengono estese le gare per l'acquisto dei dispositivi standard operando l'eventuale personalizzazione direttamente su tali dispositivi. Con riferimento all'area socio-sanitaria, si prevede una descrizione puntuale nelle attività dell'assistenza domiciliare, territoriale, semiresidenziale e residenziale, con articolazione in tre livelli di intensità (intensiva, estensiva, di mantenimento). Si registra l'assoluta novità del servizio di neuropsichiatria infantile, non menzionato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2001, e l'estensione dell'area delle dipendenze a tutte le dipendenze patologiche e i comportamenti di abuso. Rileva inoltre l'introduzione di sei nuove patologie croniche esenti e la parallela esclusione delle ipertensioni lievi senza danno d'organo al fine di recuperare risorse. Per quanto riguarda le malattie rare, vengono introdotte 110 nuove patologie e si procede alla riorganizzazione dell'intero impianto, con lo scopo di creare delle classi aperte. Illustra infine le innovazioni in materia di assistenza specialistica per le donne in gravidanza e a tutela della maternità: in funzione preconcezionale, con inclusione della procreazione medicalmente assistita, anche eterologa, pur riservando all'area ospedaliera l'attività specifica di selezione dei donatori, prelievo, conservazione e distribuzione delle cellule; per la gravidanza fisiologica, con ampliamento delle prestazioni per il monitoraggio; per l'accesso alla diagnosi prenatale, con aggiornamento delle indicazioni secondo le più recenti linee guida. Circa l'entrata in vigore dei nomenclatori, avverte che questa potrà avvenire solo a seguito della definizione delle tariffe delle nuove prestazioni. La dottoressa GARASSINO si sofferma sull'impatto economico- finanziario della revisione. In merito all'introduzione delle nuove vaccinazioni gratuite, queste comporteranno un maggiore onere di 138 milioni di euro che, al netto delle compensazioni, avrà un impatto pari a 68

milioni di euro. Per quanto riguarda l'assistenza specialistica ambulatoriale i maggiori oneri previsti sono di 1.500 milioni di euro. A seguito di una verifica, tramite i dati delle tessere sanitarie forniti dalle regioni, delle prestazioni erogate, si è potuto constatare che ben 1 miliardo di euro sul totale degli 11 miliardi di spesa per prestazioni ambulatoriali concernono attività in procinto di essere incluse nel nuovo nomenclatore nazionale e già incluse in quelli regionali: tale somma va perciò sottratta al maggiore onere previsto, ciò che, unitamente ad ulteriori risparmi, si traduce in un impatto netto totale di 256,8 milioni. L'assistenza per malattie rare e patologie croniche ha maggiori oneri stimati per 22 milioni di euro, in gran parte compensati dalla riduzione delle prestazioni per l'ipertensione, con un impatto totale di 6 milioni di euro. Per quanto riguarda l'assistenza socio-sanitaria sanitaria non viene calcolato un impatto economico, mentre per quanto concerne l'assistenza protesica i maggiori oneri sono calcolati in 340 milioni di euro, compensati in parte dall'eliminazione di alcune categorie di ausili, dall'acquisto dei dispositivi su misure attraverso gare ed a altre misure, il che comporta un impatto netto di 184 milioni. Al netto anche di ulteriori risparmi in materia di assistenza integrativa e assistenza ospedaliera, l'impatto complessivo della revisione dei Livelli essenziali di assistenza è perciò quantificabile in 414 milioni di euro. Il ministro LORENZIN si sofferma su alcuni punti di particolare rilievo illustrati. Circa le protesi, evidenzia le distorsioni date dal mancato aggiornamento, dal 1999, del nomenclatore, con l'effetto che l'accesso ad alcuni dispositivi più avanzati era consentito soltanto a chi ne avesse la possibilità economica. Sempre in tale ambito, la previsione di acquisto tramite gara anche degli ausili su misura, pur mantenendo ferme le esigenze della personalizzazione, consente nte di evitare le distorsioni date dagli acquisti a trattativa diretta e a garantire uno standard di base più elevato. In merito al metodo di lavoro seguito per concludere il processo di revisione, informa che sono in fase di adeguamento anche le tariffe, rispetto alle quali si attende il contributo delle regioni: il metodo di lavoro seguito include incontri settimanali fino al mese di luglio in sede di Conferenza Stato-Regioni al fine di pervenire alla rapida chiusura di tutti i tavoli tecnici.

Rispetto alle cifre prospettate in passato, vi è stato uno sforzo notevole per adeguare le risorse e l'attuale previsione di circa 410 milioni di euro da dividere su due anni rappresenta una cifra decisamente sostenibile da parte delle regioni, che potranno decidere di operare risparmi anche in altri settori. La mancata conclusione di questo processo di revisione dopo 15 anni di attesa rappresenterebbe un'occasione mancata. Evidenzia inoltre la particolare attenzione data al processo di integrazione fra sanità e sociale: a tale proposito sono in corso contatti con il Ministro del lavoro per implementare il dialogo tra due mondi la cui separazione non è più giustificabile. Nota infine che la filosofia complessiva che guida l'attuale fase è quella di operare risparmi mirati e reinvestire i proventi dei risparmi stessi, nell'ottica di una condivisione complessiva tra gli attori coinvolti. La PRESIDENTE invita il Ministro a proseguire l'audizione in una data da concordare. Il seguito della procedura informativa è quindi rinviato. La seduta termina alle ore 16,05.