I NUMERI DEL TERZO SETTORE

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REGIONALE MARCHE IL RIORDINO DEL TERZO SETTORE I NUMERI DEL TERZO SETTORE CIVITANOVA MARCHE 28 OTTOBRE 2017 A cura di: Claudio Bianchini Do=ore Commercialista in Milano 1

I DATI DEL NON PROFIT IN ITALIA 9 CENSIMENTO GENERALE INDUSTRIA, SERVIZI E NON PROFIT PERIODO: DECENNIO 2001 2011 (Camera dei deputar A.C. 2617 Scheda di letura n. 223) A.C.: A'o della Camera AGGIORNAMENTO 3/2017 2

NUMERO DI ISTITUZIONI NON PROFIT E RISORSE UMANE IMPIEGATE DESCRIZIONE Anno 2011 Anno 2001 Var. % Is3tuzioni non profit 301.191 235.232 28.0% Unità locali delle Is3tuzioni non 347.602 253.344 37.2% profit Is3tuzioni con volontari 243.482 220.084 10.6% Volontari 4.758.622 3.315.327 43.5% Is3tuzioni con addeh 41.744 38.121 9.5% AddeH (dipenden3) 680.811 488.523 39.4% Is3tuzioni con lavoratori esterni 35.977 17.394 106.8% Lavoratori esterni 270.769 100.525 169.4% Is3tuzioni con lavoratori temporanei 1.796 781 130.0% 3

FORME GIURIDICHE DELLE ISTITUZIONI NON PROFIT Associazioni 89,40% di cui: - Non riconosciute - Riconosciute 66,70% 22,70% Coopera3ve sociali 3,70% Fondazioni 2,10% Altre 4,80% Totale 100,00% 4

I VOLONTARI ITALIANI AREE DI 4.758.622 ATTIVITA Gruppi/organizzazioni con finalità 23,20% religiose AHvità ricrea3ve e culturali 17,40% Se'ore sanitario 16,40% Assistenza sociale e protezione civile 14,20% AHvità spor3ve 8,90% AHvità rela3ve all ambiente 3,40% Istruzione e ricerca 3,10% 5 Altro 13,40%

CARATTERISTICHE DEL VOLONTARIATO Uomini 13,30% Donne 11,90% Classe età 55-64 15,90% Volontari lavora3vamente occupa3 14,80% Studen3 12,90% Famiglie agiate 23,40% Famiglie non agiate 9,70% Impegno medio su 1 mese (4 sehmane) 19 ore Dedi3 al volontariato da oltre 3 anni 76,90% Dedi3 da oltre 10 anni 37,70% 6

IMPORTANZA DEL SETTORE NON PROFIT Collaborazione tra pubbliche amministrazioni e volontariato per s3pulare convenzioni con le organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale in deroga alle procedure di appalr (servizi sociali, emergenze sociali, ecc..) Art. 7 L. 266/1991 e art. 30 L. 383/2000 7

IMPORTANZA DEL SETTORE NON PROFIT Spesa sociale affidata all'esterno tramite procedure di selezione periodo setembre 2012-febbraio 2013 Tot. 4.998 milioni Fonte: Indagine campionaria Auser, 2013 8

IMPORTANZA DEL SETTORE NON PROFIT Procedure di affidamento, per tipologia e ripartizione geografica Procedure Procedura Affidamento ristrette e diretta (asta Altro diretto negoziate pubblica) Nord-Ovest 21,60% 41,20% 33,30% 3,90% Nord-Est 25,60% 33,30% 35,90% 5,10% Centro 32,60% 34,80% 26,10% 6,50% Sud 35,30% 32,40% 23,50% 8,80% Isole 36,40% 31,80% 27,30% 4,50% Totale 29,20% 35,40% 29,70% 5,70% Fonte: Indagine campionaria Auser, 2013 9

IMPORTANZA DEL SETTORE NON PROFIT Fonte: Indagine campionaria Auser, 2013 Tipologia di affidatario dei servizi sociali per area geografica coop. Sociali associazioni e altre volontariato Nord-Ovest 72,50% 25,50% 2,00% Nord-Est 71,80% 25,60% 2,60% Centro 67,40% 30,40% 2,20% Sud 64,70% 32,40% 2,90% Isole 68,20% 27,30% 4,50% Totale 69,30% 28,10% 2,60% 10

SETTORI ATTIVITA COOPERATIVE SOCIALI PERIODO 2005 2011 ISTAT CENSIMENTO INDUSTRIA E SERVIZI 2011 CULTURA, SPORT E RICREAZIONE 4,7% ISTRUZIONE E RICERCA 4,0% SANITA 11,2% ASSISTENZA SOCIALE 44,4% SVILUPPO ECONOMICO 34,5% ALTRE ATTIVITA 1,2% TOTALE 100,0% 11

Fonte: Rivista Vita n. 12/2016 VALORE TOTALE DELLE DONAZIONI NEL 2015 4.545 Milioni di Euro (4,5 miliardi di Euro) Di cui da parte di aziende 460 Milioni - Di cui da parte di società di capitali 231 Milioni Società di capitali donan3: 28.445 (pari al 2,5% delle società di capitali) 12

Fonte: Rivista Vita n. 12/2016 OFFERTE NELLE PARROCCHIE STIMATE NEL 2015 3.000 Milioni di Euro (3,0 miliardi di Euro) In aumento del 16% 13

Fonte: Rivista Vita n. 12/2016 (Mef anno 2013) Solo 727.195 italiani hanno usufruito delle detrazioni fiscali sulle donazioni alle Onlus (pari a 154,96 milioni) Solo 702.480 italiani hanno usufruito delle deduzioni fiscali sulle donazioni alle Onlus (pari a 233,35 milioni) 14

Fonte: Rivista Vita n. 12/2016 - Mef anno 2013 Quindi solo il 50% degli italiani si avvantaggia delle norma3ve fiscali. Si dona quindi prevalentemente perché ci si crede 15

MODALITA' DI RACCOLTA FONDI ANNO 2013 A cura di: IID (Is3tuto Italiano Donazioni) EVENTI 30% DIRECT MAILING (CARTACEO) 28% BANCHETTI IN PIAZZA 10% DIRECT MAILING (ELETTRONICO) 10% RACCOLTA FONDI VERSO IMPRESE 10% FACE TO FACE (DIALOGATORI) 6% DONAZIONI ON LINE (CARTE DI CREDITO) 2% RACCOLTA FONDI BY SOCIAL 2% SMS SOLIDALE 1% PIATTAFORME CROWDFUNDING 1% TOTALE 100% 16

PRINCIPALI TIPOLOGIE DI ENTI NON PROFIT Leggi di riferimento ONLUS D.Lgs 460/1997 Associazioni di volontariato L. 266/1991 Coopera3ve sociali L. 381/1991 Fondazioni ex bancarie D.Lgs 153/1999 ASP L. 383/2000 Imprese sociali L. 118/2005 D.Lgs 155/2006 Associazioni spor3ve L. 398/1991 Leggi Regionali Interpretazioni AE 17

RIFORMA DEL TERZO SETTORE NORMATIVA DI RIFERIMENTO Sulla base dei dar sopra riportar ha preso corpo l iter di riordino del terzo setore iniziato con l emanazione della L. 6 giugno 2016 n. 106: "Delega al Governo per la riforma del Terzo setore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale " (G.U. n. 141 del 18/06/2016). 18