PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO ANNO 2014

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PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO

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ALLEGATO 4 PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO ANNO 2014 (Art. 19 e seguenti del D.Lgs. 31 maggio 2011, n. 91)

Il Decreto Legislativo del 31 maggio 2011, n. 91 ad oggetto Disposizioni recanti Quadro normativo Il Decreto Legislativo del 31 maggio 2011, n. 91 ad oggetto Disposizioni recanti attuazione dell articolo 2 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili dispone che, a decorrere dal 2014, le pubbliche amministrazioni e i loro enti ed organismi strumentali (aziende società, consorzi ed altri) predispongano il budget economico e il bilancio di esercizio in base a criteri e modalità che garantiscano la raccordabilità dei documenti contabili delle amministrazioni in regime di contabilità economica con analoghi documenti predisposti dalle amministrazioni che adottano, invece, la contabilità finanziaria al fine di garantire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. Tali criteri e modalità di raccordo sono stati definiti dal Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 27 marzo 2013: sulla base di quanto disposto andranno adottati comuni schemi di bilancio, anche con la costruzione di un sistema di indicatori di risultato semplici e misurabili, che saranno articolati in missioni (gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni) e programmi (attività omogenee volte a perseguire il risultato della missione). Ciò consentirà di evidenziare le finalità della spesa e, in tal modo, di assicurare maggior trasparenza alle decisioni di allocazione delle risorse pubbliche fornendo informazioni in favore dei soggetti interessati al processo di decisione politica e finanziaria. Il Decreto citato inoltre prevede che, tra gli altri, venga allegato al budget economico annuale, al fine di illustrare gli obiettivi della gestione, misurarne i risultati e monitorarne l effettivo andamento in termini di servizi forniti e di interventi realizzati, un documento denominato Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, i cui requisiti e caratteristiche sono disciplinati dagli artt. 19-23 del Decreto Legislativo 31 maggio 2011, n. 91. Tale documento si inserisce nel quadro dei documenti di pianificazione strategica ed operativa della Camera di Commercio e completa la definizione del Piano della Performance, dovendo essere coerente e raccordarsi al sistema di obiettivi e indicatori adottati da ciascuna amministrazione ai sensi del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. In riferimento al contenuto di ciascun programma ed agli obiettivi individuati nei documenti di programmazione della Camera, il Piano suddetto deve esporre informazioni sintetiche relative ai principali obiettivi da realizzare con riferimento agli stessi programmi del bilancio per il triennio della programmazione finanziaria e riporta gli indicatori individuati per quantificare tali obiettivi, nonché la misurazione annuale degli stessi indicatori per monitorare i risultati conseguiti e viene divulgato anche 1

attraverso pubblicazione sul sito internet istituzionale dell Amministrazione stessa nella sezione "Amministrazione trasparente". Il Piano fa riferimento alle finalità perseguite dai programmi del bilancio di cui agli strumenti di programmazione dell Ente e, in particolare, al livello, alla copertura e alla qualità dei servizi erogati ovvero all impatto che i programmi di spesa, unitamente a fattori esogeni, intendono produrre sulla collettività, sul sistema economico e sul contesto di riferimento. Ciascuna finalità è caratterizzata da uno o più obiettivi significativi che concorrono alla sua realizzazione. Per ciascun programma, il Piano fornisce: a) una descrizione sintetica degli obiettivi sottostanti che consente di individuare i potenziali destinatari o beneficiari del servizio/intervento e la sua significatività; b) il triennio di riferimento o l eventuale arco temporale previsto per la sua realizzazione; c) uno o più indicatori che consentono di misurare l obiettivo e monitorare la sua realizzazione. Alla fine di ciascun esercizio finanziario al rendiconto della gestione verrà allegato il Piano con le risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti. L analisi dei risultati conseguiti e le motivazioni degli scostamenti verrà svolta nella relazione finale al rendiconto della gestione di competenza dell organo esecutivo. In sede di consuntivo, gli obiettivi e gli indicatori selezionati, nonché i valori obiettivo ossia i risultati attesi, per l esercizio finanziario di riferimento e per l arco temporale pluriennale sono i medesimi di quelli indicati nella fase di previsione. Nel secondo anno il Piano verrà aggiornato tramite la specificazione di eventuali nuovi obiettivi e indicatori, l aggiornamento dei valori obiettivo e, per scorrimento, in relazione agli obiettivi già raggiunti o oggetto di ripianificazione. Il Decreto del Presidente della Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2012 ha definito le linee guida generali per l individuazione delle Missioni delle Amministrazioni pubbliche, cioè le funzioni principali e gli obiettivi strategici, classificandole in un elenco: il Ministero dello Sviluppo Economico, con circolare prot. 0148123 del 12 settembre u.s., al fine di consentire un omogenea predisposizione del prospetto delle previsioni di spesa complessiva, ha a sua volta individuato tra queste le Missioni in cui devono essere collocate le funzioni istituzionali delle Camere di Commercio, precisamente: 1) Missione 011 - Competitività e sviluppo delle imprese ; 2) Missione 012 - Regolazione dei mercati ; 3) Missione 016 - Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo ; 2

4) Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche ; 5) Missione 033 - Fondi da ripartire. Le missioni 032 e 033 sono state individuate dallo stesso Ministero dell Economia e delle Finanze con la circolare n. 23 del 13 maggio 2013, come missioni da ritenersi comuni a tutte le amministrazioni pubbliche; inoltre nella stessa circolare sono individuate, altre due possibili missioni Missione 90 - Servizi per conto terzi e partite di giro e Missione 91 - Debito da finanziamento dell amministrazione. Tali missioni dovranno essere utilizzate in presenza di operazioni effettuate dalle amministrazioni, in qualità di sostituito di imposta e per le attività gestionali relative ad operazioni per conto terzi ( Servizi per conto terzi e partite di giro ) e di spese da sostenere a titolo di rimborso dei prestiti contratti dall amministrazione pubblica ( Debito da finanziamento dell amministrazione ). All interno di queste missioni l allegato 5 della circolare prot. 0148123 del 12 settembre u.s del Ministero dello Sviluppo Economico sopra citata, ha individuato i programmi, cioè gli aggregati omogenei di attività realizzate dall amministrazione, volte a perseguire le finalità individuate al loro interno. Ai sensi dell art. 4 del D.P.C.M. 12.12.2012 Definizione delle linee guida generali per l'individuazione delle Missioni delle Amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lett. a), del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 sopra citato la realizzazione di ciascun programma è attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa, corrispondente all unità organizzativa: in particolare per le Camere di Commercio nella missione 032 sono stati individuati due programmi: 002 Indirizzo politico e 004 Servizi generali, formativi e approvvigionamenti per le Amministrazioni Pubbliche e nella missione 033 i due programmi 001- Fondi da assegnare e 002- Fondi di riserva e speciali. 3

Metodologia utilizzata Con la predisposizione per la prima volta, del Piano degli indicatori dei risultati attese di bilancio, l Ente camerale intende perseguire l obiettivo di fornire tutti gli stakeholder (in primo luogo le imprese e le Associazioni di categoria) uno strumento organico di valutazione e misurazione degli esiti della propria azione, che sarà elemento fondamentale di riferimento nell ambito di tutte le iniziative di comunicazione dei risultati del mandato amministrativo. Pertanto al Programma Pluriennale 2013-2017, con il quale sono stati individuati gli obiettivi fondamentali di intervento che, suddivisi tra promozione sistema economico, servizi alle imprese ed efficienza e qualità dell ente, hanno portato all individuazione di linee strategiche d azione della Camera di Commercio - così come meglio precisato nel Piano delle Performance adottato con delibera di Giunta n.39 del 15.4.2013 - per operare la riclassificazione delle attività programmatiche dell Ente Camerale come imposto dalle nuove disposizioni normative, va sovrapposta la ripartizione per missioni sopradescritta, evidenziando tutti i servizi erogati con continuità e tutti i progetti rapportati a gruppi di natura più ampia per raggiungere gli obiettivi di mandato. La classificazione attualmente definita verrà, inoltre, costantemente aggiornata in relazione all evolversi dell azione amministrativa e con una particolare attenzione alle dinamiche dell attività di natura progettuale nel corso del mandato amministrativo, in relazione a questa classificazione, verranno svolte tutte le consuete attività di controllo strategico e di valutazione e misurazione del ciclo di gestione della performance, previste dalla legislazione vigente ed organicamente inserite nel generale processo di programmazione e controllo di gestione. 4

L Albero della Performance PROMOZIONE ECONOMICA E SVILUPPO DEL SISTEMA DELLE IMPRESE E DELL ECONOMIA LOCALE PROMOZIONE SISTEMA ECONOMICO SERVIZI ALLE IMPRESE EFFICIENZA E QUALITÀ DELL ENTE Favorire la competitività delle imprese esistenti e supportare l avvio di nuova imprenditorialità nel territorio montano Facilitazione dell accesso ai finanziamenti e al credito da parte delle imprese Promuovere l alta cultura e la formazione del capitale umano Mantenimento degli standard di eccellenza nella evasione delle pratiche e della qualità del lavoro Mantenimento della funzionalità dell edificio camerale, dell archivio di deposito e delle loro pertinenze Attuazione del D.Lgs. 150/2009 in tema di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione Favorire e supportare i processi di internazionalizzazione delle PMI Ambiente e territorio montano come risorsa per il turismo e per le imprese Perseguimento di obiettivi di semplificazione nei procedimenti amministrativi e loro smaterializzazione Favorire l innovazione e lo sviluppo di energie rinnovabili 5

Raccordo con il Ciclo della Performance Il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio si inserisce nel più ampio quadro dei documenti di pianificazione strategica ed operativa dell Ente e completa la definizione del Ciclo della Performance. Come ribadito dalla Delibera n. 6/2013 della CIVIT ad oggetto Linee guida relative al ciclo di gestione della performance per l annualità 2013 vi deve essere la massima integrabilità tra ciclo della performance e ciclo di programmazione economicofinanziaria e di bilancio. Deve essere promosso un ciclo della performance integrato che comprenda gli ambiti relativi alla performance, agli standard di qualità dei servizi, alla trasparenza e integrità e, successivamente, all adozione del relativo Piano, alle misure in tema di prevenzione e contrasto della corruzione. Deve essere garantita una migliore fruibilità all esterno delle informazioni prodotte e una migliore comparabilità della performance delle amministrazioni nonché consentita un effettiva valutazione dell efficacia, efficienza ed economicità dell attività delle pubbliche amministrazioni ai fini dell erogazione dei servizi pubblici. In sostanza il Piano della performance deve: - fare riferimento a tutte le risorse gestite dall amministrazione e deve esplicitare il collegamento tra gli obiettivi (strategici e operativi) e le risorse finanziarie, umane e strumentali, anche nella prospettiva di definire il costo unitario per prodotto/servizio; - individuare gli obiettivi, gli indicatori e i target coerenti con quanto previsto dai documenti contabili e, in particolare, con quanto disposto dal D. Lgs. n. 91/2011 e dal D.P.C.M. del 18 settembre 2012; - prevedere un sistema minimo di indicatori di risultato che ciascuna amministrazione deve inserire nel proprio Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, (come previsto dall articolo 19, comma 4 D. Lgs. n. 91/2011) al fine di assicurare il consolidamento e la confrontabilità degli indicatori: pur avendo i due documenti differenti finalità e struttura, deve esserci coerenza tra i contenuti del Piano della performance e quelli del Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio. La capacità dell Organizzazione di ottenere i risultati attesi è espressa dalla Performance Organizzativa che riguarda, come individuato dall art. 8 del D.LGS. 150/2009: a) efficacia esterna o strategica: impatto dell attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della collettività; b) efficacia interna o gestionale: attuazione di piani e programmi, ovvero misurazione dell effettivo grado di attuazione dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse; 6

c) qualità percepita: grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi rilevato anche attraverso modalità interattive; d) qualità dei processi interni: modernizzazione e miglioramento qualitativo dell organizzazione e delle competenze professionali e capacità di attuazione di piani e programmi; e) comunicazione e trasparenza: sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione; f) efficienza produttiva e gestionale: efficienza nell impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla riduzione dei costi, nonché all ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi; g) efficacia, efficienza ed economicità complessive della gestione: qualità e quantità delle prestazioni e dei servizi erogati; h) pari opportunità: raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità. La Performance organizzativa rappresenta in sostanza il collegamento tra le linee programmatiche di mandato ed i successivi strumenti di pianificazione e programmazione utilizzati presso l Ente camerale ed è il contributo che un area di responsabilità, o l Ente nel suo complesso, apporta attraverso la propria azione al raggiungimento della sua Mission, delle finalità e degli obiettivi individuati per la soddisfazione dei bisogni degli utenti e degli altri stakeholders: essa è rappresentata dagli obiettivi di Performance. Alla luce delle nuove disposizioni quindi il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di Bilancio definisce le missioni come macroaggregati degli obiettivi strategici e i relativi indicatori, mentre i documenti relativi al Ciclo della Performance ne costituiscono il naturale sviluppo in obiettivi e indicatori puntuali. Si rimanda pertanto per una completa definizione del quadro dei contenuti di ciascun programma di spesa, dei principali obiettivi da realizzare, con riferimento agli stessi programmi del bilancio per il triennio della programmazione finanziaria, ad una lettura integrata del Piano in oggetto con il Programma Pluriennale 2013-2017 e il Piano della Performance triennale che sarà approvato per l anno 2014, entro il 31 gennaio p.v. Per quanto attiene invece ad alcune informazioni aggiuntive, previste dall art. 5 del Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri del 18.12.2012, come ad esempio l Illustrazione dello scenario di contesto istituzionale e socioeconomico, al fine di evitare la duplicazione e la ridondanza di informazioni già contenute in provvedimenti di programmazione dell Ente Camerale, già adottati o in corso di futura redazione, si rinvia alla Relazione Revisionale e Programmatica approvata dal Consiglio camerale con provvedimento n. 14 del 12.11.2013, relativamente all esercizio 2014. 7

1 Missione 011 - Competitività e sviluppo delle imprese MISSIONE PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE ATTIVITA' Programma 005 Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali, sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà industriale. 1 In questo programma le strategie e gli obiettivi individuati dal Programma Pluriennale di mandato sono i seguenti: - Favorire la competitività delle imprese esistenti e supportare l avvio di nuova imprenditorialità nel territorio montano: - azioni integrate territoriali per favorire l imprenditorialità e l occupazione di giovani e donne, in sintonia con la programmazione comunitaria 2014 2020; - favorire le forme di rete e aggregazioni di impresa nel rispetto delle esigenze del sistema montano; - incentivare il miglioramento e l efficienza di impresa; - favorire la parità di genere nel rispetto delle politiche comunitarie per l equilibrio vita lavorativa/vita privata; - Facilitazione dell accesso ai finanziamenti e al credito da parte delle imprese: - investire nella creazione di impresa con il conferimento di risorse ai fondi rischi confidi; - sostenere azioni per l elaborazione dei piani finanziari d impresa; - Favorire l innovazione e lo sviluppo di energie rinnovabili: - migliorare l accesso e la qualità di utilizzo delle tecnologie di informazione e comunicazione; 1 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Programmazione, indirizzo e coordinamento nel settore industriale, a livello nazionale e UE; Cooperazione industriale in ambito extracomunitario e accordi commerciali; regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriale, produttivo e relative protezioni della proprietà industriale; attività mirate a contrastare i fenomeni contraffattivi attraverso il coordinamento con organismi nazionali e comunitari operanti nel settore; studi, analisi ed interventi finanziari per l'innovazione industriale e lo sviluppo di tecnologie avanzate nel settore aerospaziale e militare; gestione delle crisi di settore e di area; recupero economico, produttivo dei settori industriali inquinati, distretti produttivi, reti di impresa; politiche per PMI ed il Made in Italy. Altri programmi individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico 006 Promozione, coordinamento, sostegno e vigilanza del movimento cooperativo Promozione, indirizzo e coordinamento e sostegno del movimento cooperativo; Riconoscimento e liquidazione delle società cooperative; Vigilanza sulle società cooperative ; 007 Incentivazione per lo sviluppo industriale nell'ambito delle politiche di sviluppo e coesione Incentivi per lo sviluppo industriale; Sviluppo dell'imprenditorialità; 007 Sostegno alle attività economiche danneggiate da pubbliche calamità e interventi finanziari per l'innovazione tecnologica e per la ricerca mineraria ; 008 Incentivi alle imprese per interventi di sostegno Fondo unico investimenti per incentivi alle imprese, mediocredito e artigiancassa, fondo finanza d'impresa, consorzi fidi ; 009 Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità Trasferimenti per crediti d'imposta vari, bonus occupazione, credito imposta concentrazione delle imprese, autotrasportatori, agricoltura ; 009 Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità Trasferimenti per crediti d'imposta vari, bonus occupazione, credito imposta concentrazione delle imprese, autotrasportatori, agricoltura. 8

- promuovere azioni di innovazione e diversificazione aziendali; - promuovere sistemi di trasporto sostenibili e a bassa emissione; - promuovere una cultura imprenditoriale sempre più attenta nella gestione dei rifiuti; - interventi nell ambito della Green economy; - incentivare le nuove idee, la loro tutela brevettuale, il loro sfruttamento commerciale; - Promuovere l alta cultura e la formazione del capitale umano - supportare l intervento della Fondazione per l Università e l alta cultura della provincia di Belluno per lo sviluppo del territorio; - sostenere gli interventi socio culturali organizzati localmente nell ottica di opportunità economico/turistica per il territorio; - favorire interventi formativi per la riqualificazione del personale interno ed esterno dell ente. Indicatori: Servizio Statistica Prezzi Studi Biblioteca pubblicazione volume di analisi sulla realtà socio-economica provinciale; mantenimento degli attuali livelli di evasione delle pratiche i protesti, la statistica, i prezzi e la biblioteca; proseguimento dell attività di catalogazione dei volumi della biblioteca camerale. numero di aggiornamenti; numero di volumi catalogati. uscite su internet, almeno 20, di cui 5 con l approfondimento di commento e/o grafico; almeno 200. Servizio Affari Economici e Promozionali, commercio estero Eurosportello azioni integrate territoriali per favorire l imprenditorialità e l occupazione di giovani e donne, in sintonia con la programmazione comunitaria 2014 2020; favorire le forme di rete e aggregazioni di impresa nel rispetto delle esigenze del sistema montano; incentivare il miglioramento e l efficienza di impresa; favorire 9

la parità di genere nel rispetto delle politiche comunitarie per l equilibrio vita lavorativa/vita privata. n bandi imprenditoria femminile e giovanile e numero imprese coinvolte; n bandi consulenza imprese artigiane ed industriali e n imprese coinvolte; n consulenze informative sui finanziamenti agevolati alle imprese. n.3 bandi; n.350 imprese; n.50% questionari; n. 180 consulenze. rapporto tra mondo delle imprese ed i Confidi intervenendo non solo in tema di incentivi, ma anche nell individuazione e proposta di uno strumento in deroga agli accordi bancari in essere, al fine di prevedere contratti ad hoc per la provincia di Belluno. tavolo di coordinamento in materia di credito con le banche e le istituzioni gestito dal Presidente. n.1 iniziativa inerente il credito valorizzazione delle attrattività del territorio e dei prodotti locali mediante il marchio Q alberghi. apertura bando per l assegnazione del marchio di qualità Q. almeno 70 visite. supportare lo sviluppo della nuova imprenditoria mediante la realizzazione di incontri di formazione per aspiranti e neo imprenditori. 10

n iniziative realizzate, n operatori partecipanti e n questionari compilati. n.3 iniziative; n.100 partecipanti; n.50% questionari. programmazione di interventi di medio periodo. L offerta dei servizi camerali, sia di tipo formativo che di promozione, dovrà stimolare la partecipazione continuativa a percorsi più strutturati e specialistici. numero iniziative formative realizzate e numero imprese coinvolte; numero questionari compilati/restituiti. n.6 iniziative formative con 100 imprese coinvolte e 50 questionari. realizzazione di iniziative anche in eventuale collaborazione con i soggetti economici portatori di interessi economici generali da definire in corso d anno volte alla realizzazione di progetti per la promozione di imprese bellunesi. numero delibere di assegnazione contributi ai sensi del regolamento camerale. almeno n.5 progetti. 11

2 Missione 012 - Regolazione dei mercati Programma 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori 2 In questo programma le strategie e gli obiettivi individuati dal Programma Pluriennale di mandato sono i seguenti: - mantenimento degli standard di eccellenza nella evasione delle pratiche e nella qualità del lavoro che da anni contraddistinguono gli uffici camerali; - perseguimento di obiettivi di semplificazione nei procedimenti amministrativi e loro smaterializzazione; Indicatori: Servizio Regolazione del Mercato garantire le prestazioni in essere e mantenere gli standard medi nazionali. mantenimento degli attuali standard di evasione dei procedimenti di deposito di marchi e brevetti. 5 giorni. 2 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Disciplina, vigilanza e controllo nel settore della sicurezza e conformità dei prodotti e degli impianti. Vigilanza sugli enti di normazione tecnica. Indirizzo, coordinamento e attività nel settore della metrologia legale; Controllo e vigilanza nel settore delle manifestazioni a premio. Politiche per la tutela degli interessi dei consumatori in ambito nazionale e comunitario. Politiche per l'armonizzazione e la trasparenza dei mercati. Programmazione, indirizzo e coordinamento del settore commerciale e dei servizi. Politica del commercio e dei servizi a livello UE. Regolamentazione del settore commerciale e dei servizi. Programmazione, indirizzo e coordinamento in ambito nazionale e comunitario del settore assicurativo. Regolamentazione delle imprese assicurative e degli operatori del settore. Vigilanza su ISVAP e CONSAP. Vigilanza sulle società fiduciarie e di revisione e su Unioncamere e sul sistema delle camere di commercio e sul registro delle imprese. 12

applicazione della disciplina in materia di mediazione civile e commerciale di cui al D.Lgs. 28/2010, anche alla luce della recente sentenza che abolisce il tentativo obbligatorio di conciliazione. rispetto dei tempi e dei contenuti previsti dal D.Lgs. 28/2010 in coerenza con le indicazioni del sistema camerale. 30 giorni medi gestione domanda rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo del mercato a tutela del consumatore dando corso alle attività previste dai progetti elaborati a livello nazionale. effettuazione dei controlli a campione che saranno previsti da eventuali progetti nazionali, oltre a tutti quelli che si renderanno necessari su richiesta. almeno 2 controlli. intensificazione dell attività di vigilanza e sorveglianza sul mercato, nel rispetto dei criteri che stabiliti dalla normativa vigente. effettuazione di controlli e sopralluoghi di vigilanza e sorve-glianza che si renderanno necessari, anche su richiesta. almeno 5. 13

Registro Imprese, Anagrafe, albi e Ruoli, CPA mantenimento di standard qualitativi quanto più possibile prossimi a quelli riscontrati nel 2012 e nel 2013. parametri relativi ai tempi di evasione delle pratiche Registro Imprese e REA, valutati congiuntamente al carico di lavoro aggiuntivo quanto più possibile prossimi a quelli già riscontrati nel 2012 e nel 2013. % di evasione pratiche; entro 5 gg mediamente superiore alla media annua nazionale. 14

3 Missione 016 - Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo 3 MISSIONE PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE ATTIVITA' 005 Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy In questo programma le strategie e gli obiettivi individuati dal Programma Pluriennale di mandato sono i seguenti: - favorire e supportare i processi di internazionalizzazione delle PMI; - consolidare i rapporti con sistema camerale, regione ed associazioni di categoria per una ottimizzazione nella gestione dei processi di internazionalizzazione delle PMI; - supportare le imprese nella organizzazione e gestione di nuovi modelli commerciali; - favorire una evoluzione del sistema delle PMI verso assetti più compatibili con i nuovi scenari competitivi. Indicatori: Affari Economici e Promozionali, Commercio Estero Eurosportello miglioramento delle strategie di internazionalizzazione delle singole imprese. Razionalizzazione degli interventi per l internazionalizzazione attraverso la partecipazione ad iniziative promosse dal sistema camerale nazionale e regionale. Rafforzamento della gestione coordinata ed integrata fra i vari attori del sistema economico presenti sul territorio (associazioni di categoria, distretti, banche) degli interventi a favore dell internazionalizzazione delle imprese al fine di condividere gli obiettivi di intervento e garantire una più ampia 3 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Indirizzo e vigilanza sulle attività dell'ice; Attività di promozione e tutela del made in Italy; Sostegno, coordinamento, vigilanza sull'attivita' degli enti ed associazioni operanti nel settore della promozione commerciale; Relazioni ed attività di coordinamento con le Regioni; Attività di collaborazione economica con i Paesi terzi; Coordinamento missioni di diplomazia commerciale; Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese; Vigilanza sulla Simest SpA Studi ed analisi sul commercio con l'estero; Coordinamento del sostegno pubblico al credito all'esportazione in sede internazionale; Attività di supporto alla V Commissione permanente del CIPE Gestione dei Progetti per l'internazionalizzazione, finanziati a valere sugli utili di bilancio della Simest SpA e/o sui Fondi Strutturali dell'ue. Altri programmi individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico 004 Polititica commerciale in ambito internazionale Contributo alla definizione delle strategie di politica commerciale in sede comunitaria e multilaterale. Gestione Accordi di cooperazione economica bilaterale con i Paesi terzi; Difesa commerciale. Autorizzazioni all'import/export, incluse quelle concernenti i prodotti dual use; embarghi; repressione infrazioni in materia di divieti economici. Gestioni cauzioni in ambito PAC e relativo contenzioso." 15

partecipazione alle iniziative di promozione economica di sistema, distretto e filiera. numero imprese coinvolte per missioni all estero. almeno 5 imprese. l Ufficio Estero ha adottato il sistema integrato WebCO, che permette di sostituire l'attuale richiesta cartacea del Certificato di Origine, consegnata fisicamente alla Camera di Commercio, con l'invio telematico della richiesta e dei documenti necessari per il rilascio e di gestire e archiviare elettronicamente tutta la documentazione relativa. numero certificati gestiti con il nuovo sistema WebCO. gestione dell 80% delle richieste di certificati di origine. 16

4 Missione 032 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche 002 Indirizzo politico 4 In questo programma le strategie e gli obiettivi individuati dal Programma Pluriennale di mandato sono i seguenti: - attuazione del D.Lgs.150/2009 in tema di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della P.A.; - mantenimento degli standard di eccellenza nella evasione delle pratiche e nella qualità del lavoro che da anni contraddistinguono gli uffici camerali. Indicatori: Ufficio URP Affari Generali pieno adeguamento e coerenza temporale con le scelte adottate dal sistema camerale alle disposizioni del D.Lgs.150/2009 e adozione azioni di miglioramento in coerenza con indicazioni CIVIT ed Unioncamere. redazione Piano della Performance; stesura della Relazione sulla Performance. n.1 piano; n.1 relazione. il D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 ha introdotto l obbligo per le pubbliche amministrazioni di garantire la trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione delle performance e il principale modo di attuazione della disciplina della trasparenza è la pubblicazione sul sito istituzionale della Camera di una serie di dati e notizie allo scopo di favorire un rapporto diretto tra l ente e il cittadino. La 4 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Programmazione e coordinamento generale dell'attivita' dell'amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo 17

pubblicazione on line dei dati consente a tutti i cittadini un effettiva conoscenza dell azione delle pubbliche amministrazioni, con il fine di sollecitare e agevolare modalità di partecipazione e coinvolgimento della collettività. aggiornamento puntuale e costante albo on line; aggiornamento sezioni sito web dell ente. aggiornamento puntuale e costante albo on line; aggiornamento sezioni sito web dell ente sulla base della normativa in vigore. adozione Programma triennale per la trasparenza e l integrità e relativo stato di attuazione (articolo 11, comma 8, lettera a), del D. Lgs. n. 150 del 2009). adozione e aggiornamento annuale programma triennale per la trasparenza e l integrità. aggiornamento. azioni periodiche di coinvolgimento degli stakeholder (incontri diretti, somministrazione questionari, conferenze stampa, incontri periodici con rappresentanti organismi locali, ecc.). realizzazione della Giornata della trasparenza annuale. n.1 giornata. 18

contenimento spesa per attrezzature hardware con priorità di acquisto limitatamente alla sostituzione di attrezzatura obsoleta o non funzionante. Valutazione utilizzo condiviso di attrezzatura. contenimento spesa per acquisto di nuovo hardware e riduzione dell utilizzo del supporto cartaceo. spese acquisto hardware non superiori alla media del biennio precedente. avvio incremento attività connessa alla modalità telematica di fruizione della documentazione da parte degli uffici anche mediante l utilizzo della casella di posta certificata con conseguente contenimento delle spese di spedizione e riduzione del consumo di carta. ulteriore incremento dell uso della PEC. 20% incremento pec rispetto anno precedente. MISSIONE PROGRAMMA AMMINISTRAZIONE ATTIVITA' 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni pubbliche 5 In questo programma le strategie e gli obiettivi individuati dal Programma Pluriennale di mandato sono i seguenti: 5 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Erogazione di servizi per la Pubblica Amministrazione nell'area degli acquisti (eprocurement) e dell'amministrazione del personale (e-cedolino). Trasferimenti a Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Altri programmi individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico: 003 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza Svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione,...) ; 005 Rappresentanza, difesa in giudizio e consulenza legale in favore delle Amministrazioni dello Stato e degli enti autorizzati Attività di difesa in giudizio e consulenza legale dell'amministrazione statale e degli altri Enti ammessi al patrocinio svolta dall'avvocatura Generale dello Stato 19

- attuazione del D.Lgs.150/2009 in tema di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della P.A.; - mantenimento della funzionalità dell edificio camerale, dell archivio di deposito e delle loro pertinenze. Indicatore: Ufficio Ragioneria e Contabilità modelli PA04 a fini previdenziali e pensionistici: aggiornamento degli archivi nel sistema Pensioni S7 e consegna ai colleghi che hanno fatto e/o faranno richiesta della documentazione necessaria (modello PA04) al fine della verifica dei requisiti per un possibile accesso al pensionamento e o alla determinazione finale di ricongiunzioni e/o riscatti dei periodi contributivi. n. di modelli PA04 completati. aggiornamento n.4 posizioni. Ufficio Provveditorato realizzazione interventi per il miglioramento e mantenimento dell immobile. n.opere realizzate. realizzazione di almeno n. 1 intervento. mantenimento in efficienza dei servizi svolti dal personale ausiliario. 20

mantenimento livello di attività standard attuali. n.ore presidio, n.copie, km percorsi non superiori anno precedente. Ufficio Diritto Annuo recupero del diritto annuale dovuto e non versato per le annualità proseguenti e la connessa applicazione delle sanzioni amministrative tributarie previste. emissione del ruolo anno dopo anno (a partire dal 2011) dell annualità considerata. emissione ruolo. 21

Missione 033 - Fondi da ripartire 5 001 Fondi da assegnare 6 ATTIVITA' 002 Fondi di riserva e speciali Missione 090 - Servizi per conto terzi e partite di giro 001 Servizi per conto terzi e partite di giro Ai sensi della nota del Ministero dello Sviluppo Economico n 0148123 del 12.9.2013 ad oggetto Decreto del Ministro dell economia e delle finanze 27 marzo 2013 istruzioni applicative budget economico delle amministrazioni in contabilità economica è stata individuata, tra le altre, la Missione 033 Fondi da ripartire nella quale trovano collocazione le risorse che in sede di previsione non sono riconducibili a specifiche missioni. In particolare in suddetta missione sono individuati i due programmi 001 Fondi da assegnare e 002 Fondi di riserva e speciali. Tale missione è stata individuata dal Ministero dell Economia e delle Finanze con la circolare n. 23 del 13 maggio 2013, come missione da ritenersi comune a tutte le amministrazioni pubbliche; inoltre nella stessa circolare sono individuate altre due possibili missioni Servizi per conto terzi e partite di giro Missione 090 e Debito da finanziamento dell amministrazione Missione 091. Tali missioni dovranno essere utilizzate in presenza di operazioni effettuate dalle amministrazioni in qualità di sostituto di imposta e per le attività gestionali relative ad operazioni per conto terzi ( Servizi per conto terzi e partite di giro ) e di spese da sostenere a titolo di rimborso dei prestiti contratti dall amministrazione pubblica ( Debito da finanziamento dell amministrazione ). Inoltre si ritiene necessario chiarire che, come sopra evidenziato, la realizzazione di ciascun programma deve essere attribuita ad un unico centro di responsabilità amministrativa che corrisponde all unità organizzativa individuata in conformità con i regolamenti di organizzazione; nel caso delle Camere di Commercio la responsabilità di ciascun programma va normalmente attribuita al vertice della struttura. 6 Definizione del Ministero dello sviluppo economico Risorse da assegnare in ambito PA - Fondo consumi intermedi e Fondi da ripartire nell'ambito dell'amministrazione 22

Per quanto attiene alla missione 091 la Camera di Commercio di Belluno ha attualmente in essere due finanziamenti rispettivamente di Euro 720.000,00 e di Euro 520.000,00, contratti nel 2005 per la durata di 15 anni. La quota indicata nella missione 091 di 87.540,59 Euro è relativa alla spesa che la Camera di Belluno deve sostenere nel 2014 a titolo di rimborso dei suddetti prestiti. 23

Conclusioni Così come evidenziato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 settembre 2012, i documenti costituenti il Piano e il relativo rapporto sui risultati, ovvero il documento redatto alla fine di ciascun esercizio finanziario, che contiene le risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati e le cause degli eventuali scostamenti, sono pubblicati nel sito Internet dell'amministrazione interessata, nella apposita sezione denominata «Amministrazione Trasparente», insieme agli altri documenti ed informazioni ivi contenuti, ai sensi dell'art. 11, comma 8, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. La pubblicazione dovrà essere accompagnata da un illustrazione sintetica del significato del Piano e delle sue Relazioni, con gli altri documenti presenti nella sezione citata, in particolare con il «Piano delle Performance» e la «Relazione sulle performance» di cui all'art. 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. L art. 8 del D.P.C.M. sopra richiamato, infine dispone che con appositi provvedimenti del Dipartimento della Funzione Pubblica, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle Finanze, verranno diramate istruzioni tecniche e modelli da utilizzare per la predisposizione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi e per il loro monitoraggio, tenuto anche conto degli indirizzi adottati con delibere della Commissione, di cui all'art. 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (CIVIT). Eventuali aggiornamenti delle linee guida potranno essere adottati mediante appositi decreti del Ministro della Funzione Pubblica d'intesa con il Ministro dell'economia e delle Finanze. Evidenziato pertanto che, l anno 2014, rappresenta il primo anno di avvio delle nuove disposizioni, lo stesso potrà essere aggiornato e/o perfezionato in corso d anno se perverranno ulteriori note integrative o aggiuntive da parte del Ministero dello Sviluppo Economico o del Ministero dell Economia e delle Finanze. Gli indicatori sopra descritti nel presente Piano, sono strettamente correlati a quelli del Piano della Performance, aggiornamento annuale del 2014, che sarà approvato entro prossimo 31 gennaio. 24