Essenziale Guida Practica alla Meditazione di Metta (Gentilezza Amorevole)



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Essenziale Guida Practica alla Meditazione di Metta (Gentilezza Amorevole) Quando si pratica la Meditazione di Gentilezza-Amorevole (Metta), si inizia dapprima inviando pensieri di amorevolezza nei confronti di se stessi. Si inizia col ricordare un momento in cui si è stati felici. Dopo aver richiamato questo episodio di felicità o estrema contentezza, portate quella sensazione nel vostro cuore, al centro del vostro petto. Per molti di voi è difficile richiamare un sentimento di felicità. Allora usate il seguente metodo: immaginate un bambino piccolo, o un cucciolo di qualsiasi animale se preferite, in braccio a voi. Tenetelo fra le braccia e cercate di sentire la dolcezza, l amorevolezza e il senso di protezione che gli date. Immaginate il bimbo/cucciolo con tutte le sue caratteristiche di dolcezza e tenerezza. Immaginatelo che vi sorride (se è un animale immaginate quello che normalmente fa quell animale quando è felice). Quando sorge il sentimento di felicità o una qualsiasi sensazione di piacere/dolcezza/ecc. (non attendete oltre e non rimanete troppo a lungo su questa visualizzazione, in quanto serve solo a generare la SENSAZIONE DI METTA), questo si manifesta come una sensazione di calore/piacere raggiante al centro del petto. Nel momento in cui sorge questa sensazione, immaginatevi voi stessi al centro del petto e inviate questa sensazione che avete generato su voi stessi, avvolgendovi in essa. Auguratevi con la massima sincerità la vostra felicità, mentalmente e non a voce alta. Che io possa essere felice... Che io possa essere pieno di gioia Che io possa essere sereno e in pace Che io possa essere al sicuro dalla sofferenza, dalla malattia e dalla paura, e così via (vedi più avanti esempi delle frasi). Esprimete mentalmente qualsiasi sincero augurio di benevolenza che abbia un REALE significato per voi, percependolo nel vostro cuore. La parola chiave in questo contesto è sincero ; se il vostro augurio non è sincero esso si trasformerà in un mantra, cioè una frase ripetuta meccanicamente senza alcun reale significato. In quel caso vi trovereste a ripetere superficialmente una frase mentre state pensando a tutt altro. Per questo è molto importante che l augurio che esprimete per voi stessi (e dopo per il vostro amico spirituale) abbia un significato autentico per voi e che richiami la vostra totale e completa attenzione. Lasciate trascorrere 3 o 4 secondi tra una frase e l altra e non cambiate subito frase, ma rimanete su ciascuna frase per un numero di volte sufficiente (circa 4 o 5 volte). Non dovete ripetere in continuazione l augurio di felicità: Che io possa essere felice che io possa essere felice che io possa essere felice che io possa essere felice. Esprimete di nuovo con il pensiero l augurio per la vostra felicità solo quando il sentimento di Gentilezza-Amorevole inizia a diminuire un po o sparisce. Non appena il sentimento/sensazione nel vostro petto riprende a fluire, poco o tanto che sia, immaginate di avvolgere l immagine di voi stessi nel petto con quella sensazione, e visualizzate voi stessi felici, raggianti e SORRIDENTI. Sorridete anche voi VERAMENTE. E molto importante sorridere per tutta la meditazione. Se la sensazione/piacere di Metta c è, allora abbandonate le frasi e state con quella sensazione, beandovi in essa e utilizzando la visualizzazione di voi felici e sorridenti ogni tanto per rinforzarla. Se ciò non basta, tornate alle frasi solo se ne avete bisogno per rinforzare la sensazione. Se è necessario, perché nulla fa tornare la sensazione di Metta nel petto, tornate per poco tempo sul bambino/cucciolo ricominciando il processo daccapo. Ma solo se è veramente necessario.

Come sedersi Quando vi sedete per meditare non dovete muovere assolutamente il corpo. Sedete con la schiena ben dritta, ma non rigida. Cercate di mantenere confortevolmente le vertebre in linea l una con l altra. Questa posizione fa mantenere il petto un po in alto, così è più facile irradiare il sentimento di amorevolezza. Sedete mettendo le gambe in una posizione confortevole. Se le incrociate troppo rigidamente la circolazione delle gambe potrebbe arrestarsi, rendendole addormentate e causando dolore. Se avete necessità di sedere su un cuscino o su di una sedia, va benissimo. Se, però, sedete su di una sedia, non appoggiatevi allo schienale. Appoggiarsi interrompe il flusso di energia nella vostra schiena e può rendervi assonnati. Sedete semplicemente in modo confortevole. Per favore, cercate di non muovervi in alcun modo mentre siete seduti. Non muovete le vostre dita dei piedi, né quelle delle mani; non grattatevi; non toccatevi; non dondolatevi; non cambiate per nessun motivo la vostra postura. La cosa migliore è riuscirete a rimanere seduti immobili come l immagine del Buddha davanti a voi! Muoversi arreca distrazioni alla vostra pratica e vi impedirà di progredire rapidamente. Chiudete gli occhi con lo sguardo verso il basso e indossate un leggero sorriso (importante). Mentre siete seduti, irradiando il caldo e luminoso sentimento di Gentiliezza-Amorevole dal centro del petto ed esprimendo il vostro sincero augurio mentre lo sentite nel vostro cuore, la vostra mente vagherà e comincerà a pensare ad altre cose. Questo è assolutamente normale. Le parole di Metta: Che io possa essere felice (varianti: finalmente felice, veramente felice, ecc.); Che io possa essere al sicuro dalla paura e dalla sofferenza (varianti: che io possa essere protetto); Che io possa essere in pace; Che io possa essere sereno in ogni situazione; Che io possa essere libero dalla malattia (oppure. che io possa essere in salute). Potete variare leggermente le frasi. All inizio utilizzatele tutte, ma a mano a mano che Metta si instaura continuate solo con 1 o 2 frasi più pregnanti per mantenere il sentimento raggiante di Metta nel vostro petto. Poi quando Metta è partita lasciatela andare e rimanete sulla sensazione, sprofondando in essa e ogni tanto usate la visualizzazione di voi che sorridete felici per rinforzarla. Pensieri che sorgono I pensieri non sono affatto vostri nemici. Quindi vi prego di non combatterli o di scacciarli. Quando sorgono una serie di pensieri e vi portano via, notate che non state provando il sentimento di Gentilezza-Amorevole e non state augurandovi la vostro felicità. Poi, semplicemente, lasciate andare i pensieri. Anche se vi trovaste nel mezzo di una frase, lasciate comunque andare quel pensiero, abbandonatelo. Ciò è reso possibile interrompendo la vostra attenzione al pensiero, non importa quanto vi sembri importante in quel momento.

Non conta quante volte la vostra mente si allontana e si perde in altri pensieri. Ciò che è veramente importante è notare che la vostra mente si è distratta a causa di un pensiero. Utilizzeremo lo stesso metodo anche per qualsiasi emozione o sensazione che attiri la nostra attenzione, notando il movimento dei pensieri o la distrazione dal sentimento di Gentilezza- Amorevole e lasciandolo andare. Poi applicheremo il metodo delle 6 R (vedi altra dispensa). Ogni volta che lasciate andare una distrazione, rilassate la tensione causata dal movimento dei pensieri e riportate la vostra tranquilla attenzione verso il sentimento di felicità (cioè dopo che avete applicato il metodo delle 6 R), state rafforzando la vostra presenza mentale (consapevolezza). Quindi non criticate voi stessi perché pensate che dovreste fare meglio, o che i vostri pensieri, sensazioni e emozioni sono nemici da combattere e distruggere. Questo tipo di sentimenti e pensieri critici e di auto-afflizione contengono avversione e l avversione è l opposto della pratica di Gentilezza-Amorevole. La Gentilezza-Amorevole e l Accettazione-Amorevole sono parole diverse che fondamentalmente esprimono la stessa cosa. Quindi, per favore, siate gentili con voi stessi. Fate in modo che questo diventi un gioco divertente, non un nemico da combattere. L importanza di rilassare la tensione o la rigidità dopo ogni pensiero, sensazione o emozione non può essere sottolineata abbastanza. Quando lasciate andare questa tensione, voi state lasciando andare il desiderio. E di vitale importanza capire questo, poiché il desiderio è la causa di tutte le sofferenze. Questa rigidità o tensione è dove risiede la nostra errata concezione sull identificazione con un sé. Desiderio ed Ego-identificazione La brama, o desiderio, e la falsa idea di un sé reale si manifestano sempre come una tensione o rigidità nella nostra mente/testa. Quando lasciamo andare la tensione, quello che stiamo in realtà facendo è lasciar andare il desiderio e la falsa idea di identificarsi con il proprio sé o del proprio ego con tutti i pensieri, con le sensazioni e con le emozioni che sorgono. E in questo modo che, tutte le volte, purifichiamo la nostra mente e diventiamo più felici e sollevati. Mentre siete seduti immobili, possono sorgere nel vostro corpo delle sensazioni. Potete sentire un prurito, un calore, una tensione, la voglia di tossire o di sternutire, oppure un dolore. Per favore, non muovete il corpo per nessun motivo (tranne se il dolore diventa così forte e duraturo da interrompere la seduta, ma solo se è veramente così). Quando sorgono questo tipo di sensazioni, la vostra mente si dirige immediatamente verso di loro, come ad esempio un prurito o la tosse. Non c è bisogno di accompagnare la mente verso queste sensazioni, perché ci si dirige da sola. La prima cosa che la mente fa è pensare in questo modo: Vorrei che se ne andasse via Voglio che la smetta di seccarmi Odio questa sensazione Perché non se ne va via Voglio che finisca. Ogni volta che vi soffermate su questo tipo di pensieri, la sensazione diventa sempre più forte ed intensa. Si trasforma in una sorta di emergenza nella vostra mente. Alla fine non ne potete più e dovete muovervi. Ma le istruzioni sono: non muovete il vostro corpo per nessuna ragione. Osservate, invece, i movimenti della mente. Allora cosa possiamo fare? Dobbiamo aprirci e permettere a quel sentimento di essere lì.

Che cosa significa aprirsi? Per prima cosa notate che la vostra mente si è diretta verso il prurito, la tosse, ecc., e osservate i pensieri riguardo a quella sensazione. Ora lasciate andare quei pensieri, semplicemente lasciandoli essere. Poi notate la tensione nella vostra testa/mente e rilassatela (ossia applicate il metodo delle 6 R). Ogniqualvolta sorge una sensazione (o emozione), è naturale per la mente chiudersi saldamente attorno ad essa e questa salda chiusura mentale in questo caso è avversione. Per questo bisogna aprirsi e permettere al prurito (o emozione) di essere lì. Ricordate che va bene se la tensione non sparisce immediatamente. La Verità (Dhamma) del momento presente", è riconoscere la presenza del prurito o di qualunque altra sensazione. Ciò che faremo con questo Dhamma determina se soffriremo inutilmente di più oppure no. Resistere al prurito e cercare di respingerlo produce un tipo di dolore (sofferenza/disagio) sia sottile che grossolano. Allora sentite il bisogno di muovervi. Durante la meditazione seduta, se muovete il corpo anche solo di poco, ciò interromperà la continuità della pratica e dovrete ricominciare daccapo. Perciò lasciare andare i pensieri sulle sensazioni (o emozioni) significa lasciar andare la volontà di controllare quella sensazione con i vostri pensieri. Significa anche lasciare andare il desiderio, la qual cosa conduce alla cessazione della sofferenza. Durante il metodo delle 6 R notate la stretta morsa della mente attorno alla sensazione e lasciate andare l avversione verso di essa. Permettete semplicemente al prurito o alla tosse (sensazione o emozione) di essere dove si trova. Immaginate come se fosse una bolla che fluttua nell aria liberamente. In qualunque direzione tiri il vento, la bolla segue quella direzione. Se il vento cambia e soffia in un altra direzione, la bolla segue quella direzione senza alcuna resistenza. Questa pratica ci fa apprendere come accettare amorevolmente qualsiasi cosa sorga nel momento presente. Questo tipo di sensazioni (ed emozioni) per loro natura non si allontanano subito. Perciò la vostra mente balzerà avanti ed indietro dall oggetto di meditazione (che è irradiare il sentimento di amorevolezza ed esprimere un sincero augurio per la vostra felicità) a quella sensazione. Ogni volta che ciò accade voi vi comporterete sempre nello stesso modo, ossia applicherete il metodo delle 6 R. Irradiare Amorevolezza Rammentatevi che va bene se quel pensiero, sensazione o emozione si trova lì, perché questa è la realtà del momento presente. Permettete ai pensieri, sensazioni o emozioni di essere, senza cercare di trasformarli in ciò che non sono. Poi rilassate la sottile (e a volte non proprio sottile) rigidità o tensione nella vostra testa/mente e gentilmente riportate la vostra tranquilla attenzione verso la vostra meditazione (6 R). Dopo che sono trascorsi approssimativamente 10 minuti ad inviare auspici di Metta verso voi stessi, ad avvolgervi nel centro del vostro petto con quella sensazione, immaginandovi felici e sorridenti, cominciate a inviare amorevolezza e pensieri di gentilezza verso il vostro amico spirituale, nello stesso modo in cui lo avete fatto per voi stessi.

Chi è un amico o compagno spirituale? Un amico spirituale è qualcuno che per le sue buone qualità ci ispira felicità. Deve essere un amico di sesso opposto a quello per cui proviamo attrazione; che sia vivo; che non sia un membro della vostra famiglia, o un parente molto stretto. Può andare bene un parente lontano. Questo è solo per adesso, più avanti sarete in grado di irradiare Gentilezza-Amorevole a tutti i membri della vostra famiglia, ma per questo periodo di addestramento mentale vi prego di scegliere un altro amico. che abbia delle qualità che ci ispirano, o che in qualche modo ammiriamo o ci piacciono. Una volta che avete iniziato ad irradiare Gentilezza-Amorevole verso il vostro amico spirituale, non cambiate persona. Rimanete con la stessa persona fino a quando raggiungerete il terzo stadio meditativo (ossia il 3 Jhāna). Come avete fatto per voi, portate il vostro amico spirituale al centro del petto e avvolgetelo nel sentimento di Metta. Poi dite sempre mentalmente: Come auguro questo sentimento di calma e di pace (felicità, gioia, qualsiasi cosa sia) a me stesso, lo auguro anche a te. Che tu possa stare bene, essere felice e in pace. Utilizzate le stesse frasi che avete usato per voi stesso (vedi sopra). Poi iniziate ad irradiare questo sentimento di amorevolezza e pace al vostro amico. E molto importante che voi sentiate sinceramente quell augurio e che dimoriate con quel sentimento nel vostro cuore assieme alla sua immagine che vi sorride con felicità e gratitudine. Visualizzazione L esatta visualizzazione non conta. Ciò che conta è immaginare il vostro amico felice e sorridente. Questo può aiutarvi a ricordare che anche voi dovete sorridere ed essere felici! La visualizzazione può essere in qualche modo difficile. Può apparire nebulosa o confusa, oppure molto lontana, o può apparire solo per pochi istanti e poi scomparire. Va bene così. Non sforzatevi troppo perché vi provocherà un mal di testa. Alcune persone non riescono a visualizzare e in quel caso va benissimo far dimorare il vostro amico nel cuore utilizzando il suo nome. Dovete trascorrere il 70% del vostro tempo sul sentimento di Gentilezza-Amorevole, il 25% (più o meno, dipende da cosa succede) sulla visualizzazione. Soltanto il 5% del vostro tempo dovrebbe essere rivolto alle frasi. Questo perché il Sentimento di Gentilezza-Amorevole è la parte più importante della meditazione e le frasi la meno importante. Tuttavia, impegnatevi un pochino nella visualizzazione. Alla fine migliorerà e sarà più facile. Non immaginate e visualizzate in continuazione, perché come abbiamo detto è la SENSAZIONE che conta. Quando la sensazione di Metta è presente nel petto state con essa e sprofondate in essa. Ogni tanto visualizzate voi stessi o il vostro amico (dipende dalla fase in cui siete) felici, contenti e sorridenti e solo se ne avete veramente bisogno tornate alle frasi. Sorridere Questa è una meditazione sul sorriso. Mentre siete seduti e irradiate il vostro sentimento di amorevolezza verso l amico spirituale (o verso voi stessi), sorridete con la mente. Anche se gli occhi sono chiusi durante la

meditazione, sorridete con gli occhi. Questo aiuta a lasciar andare la tensione sul vostro viso. Accennate un leggero sorriso con le labbra e sorridete con il vostro cuore. Sorridere fa bene ed è sempre utile alla pratica, ma in special modo durante la meditazione seduta. Più impariamo a sorridere, più la nostra mente diventa sempre più felice. Può sembrare sciocco, ma gli scienziati hanno scoperto che gli angoli della bocca sono molto importanti; la posizione delle labbra corrisponde a diversi stati mentali. Quando gli angoli delle vostre labbra si abbassano, i vostri pensieri tendono a diventare pesanti e malsani. Quando gli angoli delle labbra vanno verso l alto, la mente diventa più chiara e sollevata, così la gioia può sorgere più spesso. E importante ricordarlo, perché un sorriso può aiutarvi a cambiare la prospettiva riguardo a qualunque tipo di sentimento e pensiero. Allora cercate di ricordare di sorridere a tutto ciò che si presenta e a tutto quello verso cui dirigete la vostra mente. In altre parole, sorridete più che potete verso qualsiasi cosa. Torpore della mente Più siete sinceri ed entusiasti nell inviare sentimenti di Gentilezza-Amorevole verso di voi e il vostro amico spirituale, meno proverete sonnolenza o torpore mentale. Quando la sonnolenza o il torpore si presentano, il vostro corpo potrebbe iniziare ad accasciarsi. Questo è l unico momento in cui potete muovervi e ristabilire la postura. Ma non fatelo comunque troppo spesso. Se cominciate a notare che la vostra mente scivola nel torpore, mettete più interesse verso il vostro amico; immaginatelo mentre fa qualcosa che voi apprezzate sinceramente. Ad esempio, potete visualizzare i momenti in cui è stato generoso e di aiuto, oppure le volte in cui vi ha reso felici e avete riso insieme. Questo può essere un valido aiuto per aumentare il vostro interesse e la vostra energia e far diminuire il torpore. Tempo della meditazione All inizio cercate di fare questa meditazione per almeno mezz ora. Durante i primi dieci minuti inviate la Gentilezza-Amorevole nei confronti di voi stessi. Il resto del tempo lo dedicherete ad inviare amore al vostro amico spirituale (ricordate di usare sempre lo stesso amico e di non cambiarlo fino al 3 Jhana). Quando la vostra meditazione migliora e vi sentite più a vostro agio, potete sedere per periodi sempre più lunghi (secondo quanto è possibile, in base ai vostri limiti di tempo). Ma cercate di portare il tempo della seduta a non meno di trenta minuti al giorno agli inizi di questa pratica! Di più se avete tempo. Meditazione Attiva Questa non è semplicemente una meditazione passiva da praticare soltanto quando siete seduti su una sedia o sul cuscino. E una meditazione da praticare sempre, specialmente quando fate le vostre attività quotidiane. Succede a volte di camminare immersi in una foschia mentale fatta di pensieri casuali senza senso. Perché allora non provare a praticare la Gentilezza-Amorevole ogni volta che riusciamo a ricordarlo? Quando uscite di casa dirigendovi verso la vostra auto, oppure quando siete in macchina verso il posto di lavoro, che cosa fa la vostra mente? Hummm... ehmmm... probabilmente molti pensieri senza senso.

Questo è proprio il momento per notare cosa fa la vostra mente in quell istante temporale e lasciare andare questi pensieri distraenti (applicate le 6 R). Rilassate la tensione nella vostra mente/testa e augurate a qualcuno la sua felicità! Non importa a chi inviate i vostri pensieri e sentimenti di amorevolezza durante le vostre attività quotidiane. Può essere la persona che cammina accanto a voi, il vostro amico spirituale, voi stessi, oppure tutti gli esseri. Il punto chiave qui è inviare amorevolezza, sorridere e sentire quel sincero augurio. Cercate di farlo il più possibile nel corso della giornata. Più ci concentriamo sull inviare e irradiare pensieri di gentilezza e amorevolezza, più influenziamo positivamente il mondo che ci circonda. Come risultato la vostra mente si eleva e diventa felice allo stesso tempo. Bene! Benefici della Gentilezza-Amorevole Ci sono molti benefici nel praticare la Gentilezza-Amorevole: vi addormenterete più facilmente e dormirete profondamente. Il risveglio sarà più facile e veloce. Piacerete alla gente. I vostri volti diverranno radiosi e belli; quando praticate la Gentilezza-Amorevole, la vostra mente diventa sgombra più velocemente che con ogni altro tipo di meditazione. In effetti, il Signore Buddha ha menzionato questo tipo di meditazione più volte di quella sulla Consapevolezza del Respiro. Vedete, dunque, quanto la ritenesse importante. Gentilezza Amorevole e Nibbāna La pratica legata alla Meditazione di Gentilezza-Amorevole può condurvi direttamente all esperienza del Nibbana (in Pali; Nirvana in sanscrito). Questo viene menzionato molte volte nei sutta (i discorsi originali del Buddha). Molte volte alcuni insegnanti sostengono che questa pratica da sola non conduce direttamente all esperienza del Nibbana. E questo è vero. Ma quando la Meditazione di Gentilezza-Amorevole è praticata come insegnata nel nostro centro conduce il meditante al quarto Jhana o livello meditativo (in totale sono 8). Questo è il punto in cui il Signore Buddha ha cercato di condurre tutti i praticanti di meditazione. Il quarto livello meditativo è lo stadio in cui il meditante esperisce un profondo stato di equanimità. Secondo quanto contenuto nei sutta, possono essere intrapresi tre differenti percorsi una volta che il meditante ha raggiunto questo livello. Essi possono portare direttamente all esperienza del Nibbana. Non entreremo oltre nel merito in questa occasione, perché potrebbe arrecare confusione. Ci torneremo su più avanti. Condivisione dei Meriti Ora, come di consueto dopo ogni meditazione, condividiamo i meriti per aver ascoltato e fatto un buon lavoro per purificare la nostra mente, cosicché tutti possano essere veramente felici! La condivisione dei meriti (acquisiti grazie alla meditazione e alla purificazione mentale) si condividono per un sentimento di generosità (uno dei tre pilastri della meditazione). Possano tutti gli esseri che soffrono, essere liberi dalla sofferenza E coloro colti dalla paura, esserne liberati. Possano gli afflitti disfarsi di ogni afflizione

E possano tutti gli esseri trovare sollievo. Possano tutti gli esseri condividere i meriti da noi acquisiti fino a questo momento Per il raggiungimento di tutti i tipi di felicità. Possano tutti gli esseri che occupano lo spazio e la terra, I Deva e i naga dai grandi poteri Condividere con noi questi meriti E che essi possano proteggere a lungo gli insegnamenti del Signore Buddha. Sadhu... Sadhu... Sadhu... Note: [1] Quando parliamo di sensazioni, queste includono sia le sensazioni mentali (emozioni) che fisiche; nel Buddismo vengono trattate tutte allo stesso modo.