Le istanze di riforma La lotta per le investiture
Tra IX e X secolo la Chiesa è sempre più sottoposta agli interessi secolari: gli imperatori nominano i vescovi (funzioni comitali); i signori locali intervengono nella designazione di vescovi, abati e parroci (controllo dei benefici); le famiglie signorili creano chiese private (scelta del clero); il papato è soggetto all ingerenza degli imperatori e/o delle famiglie romane. mancanza di autonomia; inadeguatezza spirituale; rilassatezza morale. Istanze di riforma: moralizzazione dei costumi del clero; tutela delle istituzioni ecclesiastiche.
Azioni di riforma: Monachesimo cenobitico; Monachesimo eremitico: (eventi e caratteristiche) Cluny: Guglielmo d Aquitania (910); Camaldoli: Romualdo di Ravenna (951/953-1027); Vallombrosa: Giovanni Gualberto (995-1073); Cîteaux: Roberto di Molesme (1024-1111); (Bernardo di Chiaravalle, 1122). «Moralizzatori» e collaboratori di papi riformatori: (eventi e caratteristiche) Pier Damiani (1007-1072), teologo; Umberto di Silvacandida (1000/1015-1061), vescovo e cardinale; Ildebrando di Soana (1010/1020-1085), futuro Gregorio VII. Pataria
Azioni di riforma: Il papato diviene l elemento capace di coordinare le azioni di riforma. (eventi e caratteristiche) Leone IX (1049-1054) (cluniacense): istanze di riforma si innestano con tensioni con la Chiesa di Costantinopoli: 1054: scontro col patriarca Michele Cerulario; Scisma della Chiesa. Niccolò II (1059-1061) 1059: Decretum di riforma per l elezione pontificia. Alessandro II (1061-1073) [Anselmo da Baggio, vicino alla Pataria] vs Onorio II (1061-1064) [filoimperiale].
Gregorio VII (1073-1085) (Ildebrando di Soana, cluniacense): politica di riforma e autonomia (libertas ecclesiae); impianto monarchico e universale papale; conflitto con Enrico IV (focalizzato sull investitura laica - dei vescovi). 1075: Dictatus papae. 1075: tentato omicidio di Gregorio VII. 1076: scomunica di Enrico IV. 1077: Enrico IV chiede il perdono del papa a Canossa.
Le fonti 1075: Dictatus papae. II. Solo il Romano pontefice è chiamato, di diritto, universale. III. Soltanto lui ha il potere di deporre o di reintegrare i vescovi. VIII. Solo lui può servirsi delle insegne imperiali. IX. Solo al papa tutti i principi devono baciare i piedi. XII. A lui è lecito deporre gli imperatori. XVI. Nessun sinodo deve essere considerato generale se non è comandato da lui. XIX. Egli non deve essere giudicato da nessuno. XXII. La Chiesa romana non ha mai sbagliato e, come attesta la scrittura, non sbaglierà mai. XXVI. Non si deve considerare cattolico chi non concorda con la Chiesa romana. XXVII. Il papa può sciogliere i sudditi dalla fedeltà verso i malvagi.
Nuovo scontro tra Enrico IV e Gregorio VII (eventi e caratteristiche) Vittore III (1085-1087) (abate Desiderio di Montecassino) Urbano II (1088-1099) (cluniacense) tendenza al compromesso (Ivo di Chartres): il vescovo dipende da differenti autorità. (eventi e caratteristiche) 1111: Concordato di Sutri tra Enrico V e Pasquale II (1099-1118) 1122: Concordato di Worms tra Enrico V e Callisto II (1119-1124) compromesso: distinzione tra i poteri. Quali caratteristiche? Quali risultati?