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Sede legale: Via Podgora 4, Casalecchio di Reno, 40033, Bologna Resonto prove di attecchimento di diverse specie arboree e arbustive su terreno di cava In data 17 luglio 2008 si è svolta la verifica di attecchimento delle piante che erano state poste a dimora nel novembre 2007 su quattro diverse particelle di prova poste nell area in cui il progetto di rinaturalizzazione prevede il rimboschimento con specie arbustive ed arboree. Gli schemi di impianto sono i seguenti:

Rispetto al progetto originario sono state apportate alcune modifiche, in particolare: Nelle prove sono state aggiunte due specie arboree che non erano state considerate: Pioppo ibrido nelle particelle A e B e castagno nelle particelle A,B.C,D. Non essendo riuscito a reperire Cistus salvifolius e Cytisus scoparius, varietà considerate nel progetto originario, nelle particelle A,B,C,D il Cistus è stato sostituito con il Ligustro vulgare, mentre il Cytisus è stato sostituito nella particella A con ginestre selvatiche e nelle particelle B,C,D con Acero di monte. In alcune situazioni, in particolare nella particella A, la presenza di spazi a disposizione ha consentito l impianto di alcune specie selvatiche, zollate nei boschi adiacenti ai fronti di scavo e inseriti nelle particelle per verificare l eventuale superiorità del materiale selvatico rispetto a quello di vivaio. A distanza di 8 mesi il risultato complessivo lo si può evincere dai seguenti dati di rilievo delle fallanze:

Particella "A": Terreno con paglia e rete in juta, piante a radice nuda altezza cm. 20-40 densità ridotta del 50% Cespugli n piante Fallanze Valore % Berberis vulgaris 5 4 80 Ligustro vulgare 5 1 20 Cornus mas 5 2 40 Salix purpurea 5 0 0 Juniperus communis 5 0 0 Prunus spinosa 5 3 60 Viburnum lantana 5 3 60 Spartium junceum 5 0 0 Cornus sanguinea 5 0 0 Ginestra selvatica 5 0 0 Hippophae ramnoides 5 1 20 Frangula alnus 5 2 40 Totale cespugli 60 Totale fallanze cespugli 16 26,666667 Alberi n piante Fallanze Valore % Fraxinus ornus 5 0 0 Ostrya carpinifolia 5 1 20 Populus alba 5 2 40 Acer campestre 5 2 40 Acer platanoides 5 0 0 Quercus ilex 5 0 0 Quercus pubescens 5 0 0 Varietà poste in prova ma non presenti nel progetto originario Castanea sativa radice nuda 5 4 80 Pioppo ibrido radice nuda 10 0 0 Totale alberi 50 0 Totale fallanze alberi 9 18 Totale piante poste a dimora 110 Totale fallanze 25 22,727273

Particella "B": Terreno nudo, piante in alveolo altezza cm. 20-40 densità come da progetto; piante posate con miscela di sabbia, segatura e concime starter. Cespugli n piante Fallanze Valore % Berberis vulgaris 10 0 0 Ligustro vulgare 10 0 0 Cornus mas 10 4 40 Salix purpurea 10 0 0 Juniperus communis 10 0 0 Prunus spinosa 10 2 20 Viburnum lantana 10 0 0 Spartium junceum 10 1 10 Cornus sanguinea 10 8 80 Acero di monte 10 3 30 Hippophae ramnoides 10 0 0 Frangula alnus 10 4 40 Totale cespugli 120 Totale fallanze cespugli 22 18,333333 Alberi n piante Fraxinus ornus 10 6 60 Ostrya carpinifolia 10 6 60 Populus alba 10 0 0 Acer campestre 10 4 40 Acer platanoides 10 7 70 Quercus ilex 10 7 70 Quercus pubescens 10 0 0 Varietà poste in prova ma non presenti nel progetto originario Castanea sativa radice nuda 10 0 0 Pioppo ibrido radice nuda 10 5 50 Totale alberi 90 Totale fallanze alberi 35 38,888889 Totale piante poste a dimora 210 Totale fallanze 57 27,142857

Particella "C": Terreno con paglia, piante a radice nuda altezza cm. 60-80, densità ridotta del 50%. Cespugli n piante Fallanze Valore % Berberis vulgaris 5 0 0 Ligustro vulgare 5 0 0 Cornus mas 5 0 0 Salix purpurea 5 0 0 Juniperus communis 5 0 0 Prunus spinosa 5 4 80 Viburnum lantana 5 0 0 Spartium junceum 5 2 40 Cornus sanguinea 5 1 20 Acero di monte 5 2 40 Hippophae ramnoides 5 2 40 Frangula alnus 5 4 80 Totale cespugli 60 Totale fallanze cespugli 15 25 Alberi n piante Fraxinus ornus 5 2 40 Ostrya carpinifolia 5 1 20 Populus alba 5 2 40 Acer campestre 5 4 80 Acer platanoides 5 0 0 Quercus ilex 5 0 0 Quercus pubescens 5 0 0 Varietà poste in prova ma non presenti nel progetto originario Castanea sativa radice nuda 5 0 0 Totale alberi 35 Totale fallanze alberi 9 25,714286 Totale piante poste a dimora 95 Totale fallanze 24 25,263158

Particella "D": Terreno nudo, piante in alveolo altezza cm. 20-40 densità ridotta del 40%; piante posate con miscela di sabbia, segatura e concime starter e protette al colletto con disco pacciamante in fibra biodegradabile. Cespugli n piante Fallanze Valore % Berberis vulgaris 6 2 33,333333 Ligustro vulgare 6 4 66,666667 Cornus mas 6 4 66,666667 Salix purpurea 6 3 50 Juniperus communis 6 5 83,333333 Prunus spinosa 6 3 50 Viburnum lantana 6 1 16,666667 Spartium junceum 6 5 83,333333 Cornus sanguinea 6 5 83,333333 Acero di monte 6 4 66,666667 Hippophae ramnoides 6 1 16,666667 Frangula alnus 6 1 16,666667 Totale cespugli 72 Totale fallanze cespugli 38 52,777778 Alberi n piante Fraxinus ornus 6 1 16,666667 Ostrya carpinifolia 6 1 16,666667 Populus alba 6 0 0 Acer campestre 6 0 0 Acer platanoides 6 5 83,333333 Quercus ilex 6 0 0 Quercus pubescens 6 0 0 Varietà poste in prova ma non presenti nel progetto originario Castanea sativa radice nuda 5 0 0 Totale alberi 42 Totale fallanze alberi 7 11,904762 Totale piante poste a dimora 114 Totale fallanze 45 39,473684

RAFFRONTO DELLE PRESTAZIONI DELLE VARIE SPECIE NELLE DIVERSE PARTICELLE Particella A Particella B Particella C Partcella D Fallanze per specie Cespugli n Fal % n Fal % n Fal % n Fal % n Fal % Berberis vulgaris 5 4 80 10 0 0 5 0 0 6 2 33,3 26 6 23,1 Ligustro vulgare 5 1 20 10 0 0 5 0 0 6 4 66,7 26 5 19,2 Cornus mas 5 2 40 10 4 40 5 0 0 6 4 66,7 26 10 38,5 Salix purpurea 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 3 50,0 26 3 11,5 Juniperus communis 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 5 83,3 26 5 19,2 Prunus spinosa 5 3 60 10 2 20 5 4 80 6 3 50,0 26 12 46,2 Viburnum lantana 5 3 60 10 0 0 5 0 0 6 1 16,7 26 4 15,4 Spartium junceum 5 0 0 10 1 10 5 2 40 6 5 83,3 26 8 30,8 Cornus sanguinea 5 0 0 10 8 80 5 1 20 6 5 83,3 26 14 53,8 Acero di monte (part. B, C, D.) 0 0 0 10 3 30 5 2 40 6 4 66,7 26 9 34,6 Hippophae ramnoides 5 1 20 10 0 0 5 2 40 6 1 16,7 26 4 15,4 Frangula alnus 5 2 40 10 4 40 5 4 80 6 1 16,7 26 11 42,3 Alberi Fraxinus ornus 5 0 0 10 6 60 5 2 40 6 1 16,7 26 9 34,6 Ostrya carpinifolia 5 1 20 10 6 60 5 1 20 6 1 16,7 26 9 34,6 Populus alba 5 2 40 10 0 0 5 2 40 6 0 0,0 26 4 15,4 Acer campestre 5 2 40 10 4 40 5 4 80 6 0 0,0 26 10 38,5 Acer platanoides 5 0 0 10 7 70 5 0 0 6 5 83,3 26 12 46,2 Quercus ilex 5 0 0 10 7 70 5 0 0 6 0 0,0 26 7 26,9 Quercus pubescens 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 0 0,0 26 0 0,0 Varietà poste in prova ma non presenti nel progetto originario Castanea sativa 5 4 80 10 0 0 5 0 0 5 0 0,00 25 4 16,0 Pioppo ibrido 10 0 0 10 5 50 20 5 25,0

CLASSIFICA DELLE SPECIE IN FUNZIONE DELLE PRESTAZIONI Particella A Particella B Particella C Partcella D Fallanze per specie Cespugli n Fal % n Fal % n Fal % n Fal % n Fal % Quercus pubescens 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 0 0,0 26 0 0,0 Salix purpurea 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 3 50,0 26 3 11,5 Viburnum lantana 5 3 60 10 0 0 5 0 0 6 1 16,7 26 4 15,4 Hippophae ramnoides 5 1 20 10 0 0 5 2 40 6 1 16,7 26 4 15,4 Populus alba 5 2 40 10 0 0 5 2 40 6 0 0,0 26 4 15,4 Castanea sativa 5 4 80 10 0 0 5 0 0 5 0 0,00 25 4 16,0 Ligustro vulgare 5 1 20 10 0 0 5 0 0 6 4 66,7 26 5 19,2 Juniperus communis 5 0 0 10 0 0 5 0 0 6 5 83,3 26 5 19,2 Berberis vulgaris 5 4 80 10 0 0 5 0 0 6 2 33,3 26 6 23,1 Pioppo ibrido 10 0 0 10 5 50 20 5 25,0 Quercus ilex 5 0 0 10 7 70 5 0 0 6 0 0,0 26 7 26,9 Spartium junceum 5 0 0 10 1 10 5 2 40 6 5 83,3 26 8 30,8 Acero di monte (part. B, C, D.) 0 0 0 10 3 30 5 2 40 6 4 66,7 26 9 34,6 Fraxinus ornus 5 0 0 10 6 60 5 2 40 6 1 16,7 26 9 34,6 Ostrya carpinifolia 5 1 20 10 6 60 5 1 20 6 1 16,7 26 9 34,6 Cornus mas 5 2 40 10 4 40 5 0 0 6 4 66,7 26 10 38,5 Acer campestre 5 2 40 10 4 40 5 4 80 6 0 0,0 26 10 38,5 Frangula alnus 5 2 40 10 4 40 5 4 80 6 1 16,7 26 11 42,3 Prunus spinosa 5 3 60 10 2 20 5 4 80 6 3 50,0 26 12 46,2 Acer platanoides 5 0 0 10 7 70 5 0 0 6 5 83,3 26 12 46,2 Cornus sanguinea 5 0 0 10 8 80 5 1 20 6 5 83,3 26 14 53,8 Grafico 1: Fallanze delle piante messe a dimora 6 0,0 5 0,0 4 0,0 3 0,0 2 0,0 1 0,0 Q u e rc u s p u b e s c e n s S a li x p u rp u re a V i b u rn u m la n ta n a H i p p o p h a e ra m n o i d e s P o p u lu s a lb a C a s ta n e a s a ti va L i g u s tro vu lg a re J u n i p e ru s c o m m u n i s B e rb e ri s vu lg a ri s P i o p p o i b rid o Q u e rc u s i le x S p a rti u m ju n c e u m A c e ro d i m o n te F ra x i n u s o rn u s O s trya c a rp i n i fo li a C o rn u s m a s A c e r c a m p e s tre F ra n g u la a ln u s P ru n u s s p i n o s a A c e r p la ta n o i d e s C o rn u s s a n g u i n e a 0,0 1

ANALISI DEI DATI Particelle In sintesi i risultati percentuali delle fallanze per ogni particella. Particella A : Terreno con paglia e rete in juta, piante a radice nuda altezza cm. 20-40 densità ridotta del 50%; fallanze 22,7 % ( 26% i cespugli, 18% gli alberi). Particella B : Terreno nudo, piante in alveolo altezza cm. 20-40 densità come da progetto; piante posate con miscela di sabbia, segatura e concime starter; fallanze 27,14 % (18,3 cespugli; 38,8 alberi). Particella C : Terreno con paglia, piante a radice nuda altezza cm. 60-80, densità ridotta del 50%; fallanze 25,2% (25% cespugli, 25,2% alberi) Particella D : Terreno nudo, piante in alveolo altezza cm. 20-40 densità ridotta del 40%; piante posate con miscela di sabbia, segatura e concime starter e protette al colletto con disco pacciamante in fibra biodegradabile; fallanze 39,4%, (52% cespugli, 11% alberi) La particella meno performante, che ha dato i risultati peggiori è senza dubbio la D con una percentuale di fallanze di quasi il 40%, Il disco pacciamante posto al colletto delle piante non ha funzionato a dovere, anzi ha trattenuto l umidità a favore di una serie di piante erbacee che, con apparato radicale più superficiale hanno rubato l acqua a disposizione delle piantine arbustive, che in carenza idrica si sono seccate. Condizioni della particella D in sede di verifica

Le particelle A B e C hanno dato risultati migliori, con fallanze contenute intorno al 25% delle piante messe a dimora. A questo punto a parità di prestazioni, per la scelta della tecnica più idonea risulta opportuno considerare altri criteri legati al costo e alla resa del metodo. La particella A è quella che ha dato i risultati migliori (fallanze 22,7%), ma è anche la più costosa, il maggior costo è dato dalla rete in juta posata per fissare la paglia al terreno, rete che tra l altro, non appare indispensabile come dimostrato dai risultati della particella C. Buoni anche i risultati della particella B (fallanze 27,4%) dove anche se con terreno nudo, si è avuto un ampio attecchimento delle piante poste a dimora con, però, l aggravio della presenza di profonde incisioni del suolo dovute ai fenomeni erosivi a cui il terreno nudo si è trovato sottoposto. Evidenti incisioni dovute a erosione superficiale per ruscellamento delle acque meteoriche sulla particella B foto scattata in aprile 2008. Condizioni della particella B in sede di verifica. A luglio le incisioni dovute ai fenomeni erosivi sono ancora più accentuati

Nell ambito della particella C invece è possibile considerare un buon attecchimento delle piante messe a dimora (fallanze 25,2%), assenza di fenomeni erosivi, creazione di buone condizioni biotiche in grado di favorire l attecchimento di piante da seme provenienti dai boschi e dagli arbusteti limitrofi, costi contenuti e per ultimo un buon effetto visivo di copertura omogenea e continua dell ambito di intervento, caratteristiche che rendono il metodo analizzato come il più idoneo per la continuazione delle opere di rinaturalizzazione. Condizioni della particella B in sede di verifica. Immagine panoramica che evidenzia il migliore aspetto delle particelle coperte dal fieno rispetto alle particelle lasciate con terreno nudo Partcella A Particella B Particella C Particella D

Piante Per quanto riguarda invece le prestazioni delle singole specie e quindi la maggior o minor idoneità all attecchimento nell ambito del contesto considerato è interessante valutare I dati contenuti nelle tabelle sopra riportate e relativi alle diverse prestazioni delle specie poste a dimora. Da questi dati è possibile estrapolare una classifica delle piante che meglio si adattano alle condizioni dell area di intervento secondo un parametro percentuale che indica l entità delle fallanze. Da questa classifica si evince per esempio un ottima adattabilità della roverella (Quercus pubescens) con tasso di fallanze pari a 0, buona adattabilità sono evidenziate anche da Salix purpurea, Viburno lantana, Hippophae ramnoides e Populus alba con tassi di fallanza che variano tra l 11 e il 15 %, a sorpresa il castagno con 16% di fallanze, valore molto buono per una specie diffusissima in zona e che in sede di progetto non era stata considerata; a seguire le altre specie si collocano in progressione tra il 19 e il 38% fino alle meno adatte che risultano essere Frangula alnus (fallanze 42%), Prunus spinosa (fallanze 46%), Acer platanoides (fallanze 46%) e Cornus sanguinea (fallanze 53%), valori che ne sconsigliano l uso in successivi interventi di rinaturalizzazione nello stesso ambito. Per tali ragioni si propone di sostituire: Acero platanoides con il castagno Acero campestre con pioppo ibrido Frangula alnus con Corylus avellana Relativamente all uso di piante a radice nuda o in alveolo, non si sono riscontrate grosse differenze di attecchimento delle stesse specie nelle diverse particelle, le fallanze delle singole specie sono infatti piuttosto omogenee nelle diverse particelle indipendentemente dall altezza dallo stato di sviluppo e dallo stato della radice, se nuda o in alveolo, oltre a ciò va considerata anche la difficoltà di reperimento delle piante tutte di altezze omogenee o al fatto che per talune piante si trovano sul mercato solo in alveolo, come il ginepro, o solo a radice nuda, come il castagno. Interessante è risultato inoltre la propagazione da seme, come dimostrato da alcuni semi di quercus pubescens che sono stati inseriti nel fieno al momento dell impianto e che hanno germogliato generando giovani piantine.

Nuovo impianto Le modalità di intervento proposte per il nuovo impianto hanno la funzione di innescare, incentivare e accelerare il processo di rinaturalizzazione, che avviene spontaneamente in ogni area lasciata incolta; pertanto l intervento è strutturato in modo tale da innescare e/o accelerare processi che in ogni caso la natura metterebbe in essere con l obiettivo paesaggistico di armonizzare il più possibile il versante di neoformazione (generato dagli scavi) con l intorno. La tecnica che si intende adottare prevede di ricoprire la superficie interessata con uno spessore di circa 5 cm. di fieno macerato e la successiva posa a dimora di piante arbustive ed arboree a radice nuda e/o in alveolo di altezza variabile tra i 25 e i 60 cm. Fatte le dovute considerazioni il modulo che viene proposto per proseguire nell opera di rinaturalizzazione del versante è di tipo lineare e prevede: Superficie prevista mq.5.000 Terreno coperto con fieno macerato piante a radice nuda e/o in alveolo altezza cm. 30-70 interdistanza piante cm. 140 Cespugli n piante Berberis vulgaris 125 Ligustro vulgare 125 Cornus mas 125 Salix purpurea 125 Juniperus communis 125 Viburnum lantana 125 Spartium junceum 125 Cornus sanguinea 125 Acer pseudoplatanus 125 Hippophae ramnoides 125 Corylus avellana 125 Totale cespugli 1.375 Alberi n p iante Fraxinus ornus 125 Ostrya carpinifolia 125 Populus alba 125 Populus nigra 125 Castanea sativa 250 Quercus ilex 125 Quercus pubescens 250 Totale alberi 1.125 Totale piante 2.500 Densità delle piante entro la superficie: 1 pianta ogni 2 mq.

La distribuzione delle piante sul terreno prevede la successione di moduli lineari consecutivi secondo linee verticali senza soluzioni di continuità.

In particolare onde armonizzare il nuovo impianto con i boschi limitrofi si è raddoppiato il numero delle roverelle e dei castagni rispetto alle altre specie, con una distribuzione sparsa delle essenze sulla superficie tale da rendere il nuovo bosco omogeneo

Moduli da 14 ml. per 14 ml.; sup. per ogni modulo 196 mq. copertura della superficie con fieno macerato, fornitura e posa di piante a radice nuda o in alveolo altezza 30 60 cm. a seconda della reperibilità sul mercato, poste a 140 cm. l una dall altra, secondo l elenco e lo schema di posa e di distribuzione delle specie sotto riportati. Terreno coperto con fieno macerato piante a radice nuda e/o in alveolo altezza cm. 30-70 interdistanza piante cm. 140 Cespugli n piante Berberis vulgaris 5 Ligustro vulgare 5 Cornus mas 5 Salix purpurea 5 Juniperus communis 5 Sambucus nigra 5 Viburnum lantana 5 Spartium junceum 5 Cornus sanguinea 5 Acero di monte 5 Hippophae ramnoides 5 Corylus avellana 5 Euonimus europaeus 5 Totale cespugli 65 Alberi n piante Fraxinus ornus 5 Ostrya carpinifolia 5 Populus alba 5 Pioppo ibrido 5 Castanea sativa 5 Quercus ilex 5 Quercus pubescens 5 Totale alberi 35 Totale piante da porre a dimora per ogni modulo 100

Visto i risultati ottenuti tramite la semina a spaglio di alcuni semi di piante forestali, per cercare di migliorare l efficacaia del metodo previsto il modulo considera altresì la semina di semi di Castanea sativa, Quercus pubescens, Spartium junceum e Ostrya carpinifolia in ragione di: Castagno 50 semi a modulo Roverella 50 semi a modulo Ginestra 500 semi a modulo Carpino nero 500 semi a modulo