Il paese è decisamente piccolo, circa 700.000 Kmq., privo di ricchezze naturali e senza sbocco sul mare, coperto dal deserto del Calahari, che poi è un deserto per modo di dire, perché si presenta come una savana, con sporadiche dune sabbiose e nelle regioni settentrionali, con alcuni fiumi che arricchiscono il territorio, convogliando acqua da grandi distanze.
Abbiamo allora il suggestivo delta dell Okavango e i fiumi minori, il Chobe e il Linyanti che impediscono al Kalahari di diventare un deserto sul serio!
Proprio lungo il Chobe, è stata creata una piccola riserva, un parco naturale, degno di tutto rispetto, ricchissimo di vita animale e vegetale
...e di acqua tanto da far invidia al resto del paese dove altri animali devono percorrere lunghe distanze senza bere e per di più, spostarsi continuamente in cerca di un po di cibo che può essere magari un misero ciuffo d erba!
La presenza dei vari Lodge, non guasta l aspetto selvaggio e prettamente africano: i piccoli bungalow sono inseriti nella natura, quasi mimetizzati nel verde ed è possibile trovarsi davanti alla portafinestra alcuni curiosi e all apparenza inoffensivi facoceri venuti a perlustrare la zona in cerca di cibo.
Gli animali che hanno trovato rifugio in questo parco protetto sono talmente numerosi da fare la felicità dei molti turisti in cerca di emozioni fotografiche: uccelli vari, coccodrilli, lontre, elefanti, giraffe, leoni, ippopotami e una specie rara, l antilope nera di Chobe e si potrebbe proseguire.
Percorrendo con la barca il Chobe, è facile imbattersi in scene interessanti: intere famiglie di elefanti vengono ad abbeverarsi e giocano con l acqua rotolandosi, spruzzandosi a vicenda, specialmente i piccoli, controllati da una madre sollecita, appaiono buffi e teneri come tutti i cuccioli.
Meno piacevole a vedersi, ma altrettanto singolare è l incontro con branchi di ippopotami immersi nell acqua, spesso quasi interamente. Solo gli occhi, ogni tanto, spuntano alla superficie e allora è facile che l enorme bocca si apra in una specie di sbadiglio poco promettente essi si muovono creando scompiglio, data l enorme massa di carne, e la barca procede circospetta cercando di dar loro il minor fastidio possibile.
Nel fiume è facile incontrare anche i coccodrilli, viscidi, orribili a vedersi, nascosti nelle acque o mimetizzati, immobili sulle rive, tra i canneti.
Più piacevole è l aquila pescatrice che domina, dall alto degli alberi, scrutando l acqua e poi piomba fulminea sugli ignari pesci, ritornando poi vittoriosa sui rami a godersi il cibo prelibato.
Ma lo spettacolo, in assoluto, più ambito da qualsiasi turista è l incontro, nella savana, con il re della foresta, il leone.
Gli appostamenti sono lunghi, ma l attesa intensifica il desiderio e quando finalmente lo si scorge, solo e isolato, un po sornione, apparentemente tranquillo e incurante dell uomo, eppure vigile a qualsiasi pericolo.. allora l entusiasmo arriva alle stelle e si cerca di cogliere con l obiettivo, da ogni angolazione, il suo aspetto maestoso e decisamente bello..
A questo punto si è presi dal mal d Africa e guardando il sole che tramonta sul Chobe, ascoltando il silenzio della natura rotto ogni tanto dalla voce di qualche animale, respirando a pieni polmoni l aria tersa ed incontaminata, si è decisamente lontani mille miglia dalla nostra contaminata civiltà dei consumi.