SOMMARIO: PRAOS 90 PROCEDURA DI SICUREZZA NORME DI SICUREZZA NEL TRASPORTO DI CAMPIONI BIOLOGICI. Azienda Ospedaliera FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO



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Pag. 1 di 7 SOMMARIO: 1. Oggetto e scopo 2. Campo di applicazione 3. Responsabilità 4. Definizioni e abbreviazioni 5. Documenti di Riferimento 6. Moduli e documenti di registrazione 7. Modalità operative 8. Indicatori di qualità Nota: Procedura già esistente N. 90 Emissione: 20/07/2004 Motivo revisione Prima emissione Sistema Gestione Qualità Distribuzione Controllata Redazione ASPP-TL: Sig.ra S. Cavenago RSPP: P.I. M. Bolchi Verifica RTQ SPP: Sig.ra S. Cavenago RQ SPP: P.I. M. Bolchi Approvazione RSPP: P.I. M. Bolchi

Pag. 2 di 7 1. OGGETTO E SCOPO Il trasporto di campioni biologici, effettuato secondo le indicazioni indicate in questa procedura e contenute nella circolare ministeriale n.3 dell 8 maggio 2003, riduce a livello minimale il rischio biologico per gli addetti al trasporto stesso. Tuttavia, il ritrovamento di campioni accidentalmente smarriti o danneggiati durante il trasporto può comportare rischio per chi si trovi a manipolarli incautamente. Inoltre, facilmente il ritrovamento di materiali di questa natura può indurre preoccupazione nella popolazione. Il rispetto delle norme è quindi necessario, per assicurare a tutti la dovuta tutela e tranquillità. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è indirizzata a: tutti gli operatori sanitari coinvolti nelle attività connesse (es. verifica congruità campioni, collocazione dei campioni in idonei contenitori, trasporto ecc.) con il trasporto dei campioni biologici tutti gli operatori non sanitari ma interessati nel trasporto; deve essere applicata ogni qualvolta debba essere trasportato qualsiasi campione e/o materiale biologico. 3. RESPONSABILITÀ Le responsabilità delle attività connesse al trasporto sono definite in ogni singola U.O./Servizio. 4. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI PRAO = procedure aziendali del Sistema Gestione Qualità PRAOS = procedure aziendali di sicurezza recepite dal Sistema Gestione Qualità - (Le PRAOS rappresentano la nuova impostazione delle Procedure di Sicurezza già emanate dal SPP e deliberate dal Datore di Lavoro) Le definizioni sotto elencate sono contenute nella Circolare Ministeriale n 3 dell 8 Maggio 2003. Trasporto locale: si intende il trasporto di un campione - da un reparto ospedaliero o da una struttura periferica, ad un Laboratorio - da un Laboratorio ad un altro - da una struttura ospedaliera ad un centro diagnostico esterno. Campioni diagnostici: comprendono tutti i materiali di origine umana o animale, inclusi escreti, sangue e suoi componenti, tessuti e fluidi tissutali, raccolti a scopo diagnostico. Sono esclusi gli animali vivi infetti e i campioni diagnostici raccolti durante un epidemia di malattie grave e di natura sconosciuta che, invece, devono essere trattati come sostanze infettive. Sostanze infettive: sono i materiali contenenti microrganismi vivi, quali batteri, virus, rickettsie, parassiti, funghi o tossine da essi prodotti, noti o ritenuti causa probabile di malattia infettiva nell uomo o negli animali (colture che contengono o che potrebbero contenere agenti infettivi, campioni umani o animali che contengono un agente infettivo, campioni provenienti da pazienti con malattia grave da causa sconosciuta, ecc.). Recipiente primario: esso contiene il campione o la sostanza infetta. Può trattarsi di provette, tubi, ampolle, in ogni caso deve essere di materiale impermeabile, a tenuta stagna, con chiusura ermetica, etichettato ed avvolto in materiale assorbente non particolato (carta bibula o cotone idrofilo) in grado di assorbire il liquido fuoriuscito in caso di rottura del recipiente.

Pag. 3 di 7 Recipiente secondario: contenitore di materiale resistente, impermeabile, a tenuta stagna, adatto a contenere e proteggere il recipiente primario. Esso può contenere più recipienti primari purché adeguatamente collocati e singolarmente avvolti in materiale assorbente. Il recipiente secondario deve essere identificato al suo esterno. Recipiente esterno: è il contenitore più esterno in cui allocare il recipiente secondario per evitare danneggiamenti causati da fattori esterni quali agenti fisici o acqua. Può essere di cartone rigido, plastica, legno o altri materiali resistenti agli urti e alle intemperie. 5. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO -- D.Lgs. 626/94 Titolo VIII (art. 79 comma m, art. 85 comma 4) -- Circolare Ministeriale n 3 del 8 maggio 2003 Raccomandazioni per la sicurezza del trasporto di materiali infettivi e di campioni diagnostici -- Allegato 1 Sistema a 3 involucri Circolare Ministeriale n 3 del 8 maggio 2003 PRAO 05 Analisi dei dati PRAO 61 Modalità per il trasporto dei campioni diagnostici PRAOS 04 La prevenzione del rischio biologico 6. MODULI E DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE N.A. 7. MODALITÀ OPERATIVE 7.1 REGOLE GENERALI Le regole da osservare sono: i recipienti primari, secondari e gli esterni devono apparire puliti e in particolare non devono recare tracce di sangue o altro materiale biologico, altrimenti devono essere puliti secondo le indicazioni della PRAOS 04. I campioni/materiali biologici sono contenuti in recipienti definiti primari a tenuta stagna. Se il campione è in una piastra (colture), essa deve essere opportunamente sigillata. I campioni contenuti in siringhe dotate di ago non devono essere trasportati. Tutti i recipienti primari devono essere identificati in modo chiaro, univoco ed indelebile; possibilmente con etichetta riportante codice individuale a barre del paziente o in sua assenza etichetta manuale con nome, cognome, data di nascita, reparto di degenza, tipologia di materiale (liquor, liquido, pus, ecc.). Nel caso di recipienti contenenti materiali biologici indirizzati all Anatomia Patologica occorre identificare gli stessi con etichette manuali scritte a matita al fine di evitare la cancellazione delle etichette poste a contatto con sostanze alcoliche. L identificazione chiara, univoca ed indelebile deve essere fatta anche su tutta la documentazione a corredo del campione che deve, sempre, essere isolata fisicamente dal campione biologico. Tutte le provette/contenitori, devono essere collocate in recipienti secondari. A tal fine, le buste di plastica monouso a doppio scomparto, uno con chiusura ermetica e l altro non, sono utilizzabili dai reparti come recipienti secondari. Le provette/contenitori devono essere inserite nel lato chiuso ermeticamente e la chiusura deve avvenire con molta cura. Nel 2 scomparto non chiuso ermeticamente, deve essere inserita la documentazione a corredo. Qualora non fosse possibile il posizionamento della documentazione nella busta contenente il campione, occorre posizionare ed

Pag. 4 di 7 affrancare i documenti in modo da garantire la rintracciabilità con il campione. Le buste devono essere mantenute in posizione verticale. Successivamente le buste devono essere collocate all interno di contenitori definiti recipienti esterni, identificati esternamente con etichetta riportante il simbolo del rischio biologico. Se i campioni devono essere trasportati all esterno dei due presidi ospedalieri occorre identificare il recipiente con le seguenti informazioni aggiuntive: - il nome dell azienda e del servizio/reparto responsabile dell invio del campione - il numero di telefono da contattare in caso di emergenza del servizio/reparto responsabile dell invio del campione (si veda il modello sotto riportato). L etichetta informativa debitamente compilata deve essere incollata all esterno del 3 contenitore ed inserita almeno in una busta di plastica o realizzata in carta plastificata o in materiale comunque lavabile. Modello consigliato da completare con i dati del servizio/reparto responsabile dell invio del materiale biologico A.O. MILANO Presidio: FBF MM ISTRUZIONI DI SICUREZZA In questo imballaggio sono contenuti campioni biologici umani, che possono presentare un rischio di contaminazione per l uomo. In caso di emergenza avvertire il servizio indicato responsabile dell invio al numero di telefono: 02-6363 Questi campioni possono essere manipolati solo indossando guanti protettivi (gomma o lattice). Tutte le zone accidentalmente venute a contatto con i campioni biologici devono essere decontaminate con ipoclorito di sodio (candeggina).

Pag. 5 di 7 7.2 TRASPORTO LOCALE CON REFRIGERANTI Laddove la spedizione del campione avvenga con ghiaccio, questo dovrà essere posto in un altra busta a tenuta stagna che dovrà essere chiusa ermeticamente. Il tutto dovrà essere riposto in un contenitore impermeabile a tenuta stagna riportante il simbolo di rischio biologico. Se i campioni devono essere trasportati all esterno dei due presidi ospedalieri occorre identificare il recipiente con le seguenti informazioni aggiuntive: - il nome dell azienda e del servizio/reparto responsabile dell invio del campione - il numero di telefono da contattare in caso di emergenza del servizio/reparto responsabile dell invio del campione (si veda il modello sopra riportato). L etichetta informativa debitamente compilata deve essere incollata all esterno del 3 contenitore ed inserita almeno in una busta di plastica o realizzata in carta plastificata o in materiale comunque lavabile. 7.3 TRASPORTO DI PEZZI ANATOMICI Deve avvenire nel rispetto di quanto scritto nei punti 7.1 e 7.2. 7.4 TRASPORTO LOCALE CON POSTA PNEUMATICA Tutti i reparti ubicati nel DEU (Pronto Soccorso, Rianimazione, Sale Operatorie, Unità di Terapia Intensiva Coronarica, Cardiologia, Neurochirurgia, Medicina d urgenza) inviano i prelievi urgenti, al settore urgenze dello SMeL, con l ausilio della posta pneumatica. I bossoli utilizzati per il trasporto devono essere: di materiale rigido ed imperforabile, resistenti agli urti e impermeabili identificati con il reparto di provenienza facilmente sanificabili I campioni e la documentazione a corredo devono essere contenuti in busta di plastica monouso come descritto nel punto 7.1 e bloccati all interno del bossolo con materiale facilmente sanificabile (non assorbente) onde evitare danneggiamenti. N.B. I campioni per indagini microbiologiche e comunque tutti i campioni contenuti in provette in vetro (liquor, liquidi, pus, ecc.) NON devono essere trasportati con posta pneumatica. 7.5 TRASPORTO LOCALE CON USO DI VEICOLI Qualora per il trasporto del campione sia previsto l uso di veicoli, il recipiente esterno deve essere sistemato nel vano bagagliaio in modo fermo e sicuro e, a bordo, deve essere presente un kit fornito di materiale assorbente, disinfettante a base di cloro, contenitore per rifiuti a rischio biologico, guanti da lavoro resistenti e riutilizzabili.

Pag. 6 di 7 9. INDICATORI DI QUALITÀ Si ritiene valido l indicatore individuato nella procedura MODALITA PER IL TRASPORTO DEI CAMPIONI DIAGNOSTICI (PRAO 61) e contenuto nel piano di controllo degli indicatori aziendali (PRAO 05) qui sotto riportato. Dato Riferimento Sistema di raccolta dati Resp. raccolta Modalità elaborazione Frequenza elaboraz. Resp. elaboraz. Distribuito Segnalazione di errata applicazione della presente procedura (es. errata identificazione dei campioni, mancato rispetto del triplo involucro, interruzione catena del freddo,.) PRAO 61 MODALITA PER IL TRASPORTO DEI CAMPIONI DIAGNOSTICI MDAO 09 o segnalazioni U.O. interessate dalla segnalazione Relazione NA U.O. interessate dalla segnalazione RdD

Pag. 7 di 7 Sistema a 3 involucri Circolare Ministeriale n 3 del 8 maggio 2003