VIOLENZA SULLE DONNE Strategia di marketing non convenzionale Cristina Agù / Cristina Boscarino / Valentino Chiarla / Alessia Pascarella / Alessandra Russo
ANALISI DEL FENOMENO Secondo i dati del Telefono Rosa, in Italia, la violenza fisica è a opera del marito (48%), del convivente (12%) o dell ex (23%), %), un uomo tra il 35 e i 54 anni (61%), impiegato (21%), istruito (il 46% ha la licenza media superiore e il 19% la laurea). Non fa uso particolare di alcol o di droghe (63%). Insomma, un uomo «normale». Così come normale è la vittima: una donna di età compresa fra 35 e 54 anni, con la licenza media superiore (53%) o la laurea (22%); impiegata (20%) o disoccupata (19%) o casalinga (16%), con figli (82%). La maggior parte delle violenze continuano ad avvenire in casa, all interno di una relazione sentimentale (84%), in una famiglia «normale». 2
Sale dal 13% al 18% la percentuale di donne che ammettono la debolezza come motivazione che le ha spinte per anni (1-5 anni: 35%, dai 5 ai 20 anni: 34% e oltre i 20 anni: 12%) a sopportare la situazione di violenza. Il dato forse più impressionante che emerge dal campione di 1.562 donne che si sono rivolte a Telefono Rosa nel corso del 2012, però, è quello dell 82% che dichiara di avere figli che assistono alle violenze, in crescita del 7% rispetto all anno precedente. Si chiama «violenza assistita».
Secondo la fonte Istat, sono 6 milioni e 743 mila le donne che, almeno una volta nella vita, sono state vittime di violenza, fisica o sessuale, cioè il 31,9% della popolazione femminile; considerando il solo stupro la percentuale è del 4,8% (oltre un milione di donne). Se guardiamo alle donne che hanno subito o subiscono violenza psicologica la stima sale ad oltre 7 milioni.
Nel nostro Paese le quote più elevate di donne che hanno denunciato di aver subito violenza fisica o sessuale si rilevano nelle regioni del Nord, in alcune del Centro e, in particolare, nei centri metropolitani (42%): in Emilia-Romagna e nel Lazio le vittime sono oltre il 38% della popolazione femminile, in Toscana il 34,7% e in Liguria il 35,4% (a fronte di un valore medio nazionale pari a 31,9%). Nel sud ci sono numeri inferiori al valore nazionale (31,9%), di cui la quota più bassa è in Calabria (22,5%), ma numeri così bassi possono essere dovuti alla mancata denuncia di molte violenze.
ANALISI DEL TARGET Donne dai 20 ai 50 anni, che convivono o hanno famiglia e subiscono violenza dal marito, convivente o dall ex. Ragazze dai 14 ai 18 anni, che subiscono violenza in famiglia, dal padre-padrone. Opinione pubblica e chi assiste alle violenze e non fa nulla per fermarle. 6
DAL PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO Debolezza e insicurezza da parte della donna vittima. Tentativo disperato di salvare il rapporto affettivo. Non si denuncia per paura delle conseguenze, soprattutto su come si verrà viste per aver portato alla luce la violenza subita. Adesione a valori tradizionali, come quello della coppia/famiglia come punto fondamentale della vita di una donna e l omertà ( i panni sporchi si lavano in famiglia ) valori che influiscono sia sulle vittime che su chi sta intorno. Vergogna o un tentativo di conformarsi ai valori della società/famiglia in cui vivono o in cui sono cresciute. 7
OBIETTIVI Sensibilizzazione Spingere a denunciare Combattere l omertà 8
TARGET I testimoni di violenza sulle donne (familiari, amici, vicini) 9
PROMISE Ignorare la violenza ti rende complice 10
CLAIM DI CAMPAGNA L indifferenza alimenta la violenza. Non lavartene le mani. 11
AMBIENT 12
CAMPAGNA STAMPA 15
OUT OF HOME 17
Sui pullman e alle fermate.
Sulle impalcature che nel centro nascondono i palazzi in ristrutturazione.
SITO WEB 24
Siccome Doppia Difesa ha già un sito web, per la campagna può nascere un mini sito dedicato alla raccolta di storie di vittime della violenza, in cui le persone stesse, dietro un nickname, possono raccontare le loro esperienze e anche come siano riuscite a denunciare e a ricostruirsi una vita dopo, così da essere da ispirazione per chi ancora non è riuscita a liberarsi.
Si può vedere una versione di prova del sito qui.