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Transcript:

GIOCO DI SQUADRA: UNA MOSSA VINCENTE? IL TUTTO È PIÙ DELLA SOMMA DELLE SINGOLE PARTI Raduno arbitri 2011 D.ssa Barbara Bononi

Prendete un foglio e scrivete ognuno la propria definizione di.. ARBITRAGGIO Conservatela. è la vostra

CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE COGNITIVE CARATTERISTICHE INTERPERSONALI CARATTERISTICHE EMOZIONALI

Ogni gruppo è tanto più funzionale quanto più la sua formula integra, senza eliminare o ridurre, le parti di cui è composto

NOI, E PER TANTO, IL SETTORE SI

La squadra può essere considerata un gruppo orientato al compito e alla prestazione, i cui membri sono interdipendenti; vogliono raggiungere un fine ed un obiettivo condiviso e sviluppano una identità collettiva (Decentramento individuale)

Essere: Autonomi Responsabili Coerenti Differenziati MA NELLA CONSAPEVOLEZZA L UNO DELL ALTRO Per tanto riconoscersi come persone, prima ancora che come collega-arbitro

Qualunque sia la combinazione di esperienze e abilità all interno della squadra degli arbitri, essa dovrebbe produrre una performance di gruppo, che includa una efficace cooperazione, comunicazione, appoggio l uno per l altro, solidarietà e rispetto totale

Sviluppare, creare, supportare e mantenere unita la squadra tutta ( essere visti e percepiti come una squadra ) L esigenza (funzionale) di avere un gruppo di persone che condividano uno scopo ed abbiano un obiettivo in comune: quello di collaborare, MOLTIPLICANDO LE LORO RISORSE, condividendo i vantaggi dei successi, nella fiducia reciproca..

Essere convinti dei vantaggi del lavoro di squadra Condividere obiettivi comuni Avere delle regole, condividerle e rispettarle Prendere decisioni condivise Prevenire gli ostacoli Buone competenze comunicative e relazionali Dare spazio a tutte le risorse presenti Saper potenziare le diversità L interazione e la reciprocità dei singoli diventa integrazione

COLLABORAZIONE, come condivisione di informazioni, obiettivi, competenze e lavoro. CRESCITA, delle competenze, vissute in costante divenire e sviluppo. FIDUCIA, IN SÉ STESSI E NEGLI ALTRI, nel senso di sapere e volere indirizzare e delegare con lealtà e correttezza, efficacia ed efficienza il sostegno all altro, accettando altresì il sostegno ed il contributo (anche di critiche, se con intenti costruttivi) provenienti da altri membri del gruppo.

PRESENZA, intesa sia come impegno ad organizzare la propria vita tenendo conto delle esigenze dei colleghi in ambito lavorativo, sia come capacità di saper stare accanto e di saper ascoltare (in modo attivo e non passivo), autenticamente ed empaticamente, le esigenze dell Altro.

PROFESSIONALITÀ, INDIVIDUALE E SPECIFICA, condivisa anche con gli altri membri della squadra. RAPIDITÀ, intesa come valore, ma anche come competenza ad intervenire tempestivamente, tenendo conto dell imprevisto e del possibile bisogno di aiuto da parte di qualche altro membro del gruppo.

SOLIDARIETÀ, nel senso di fortificare l autoefficacia (empowerment) dei singoli e del gruppo. TOLLERANZA, nel senso di accettare il fatto che si possa sbagliare e, soprattutto, imparare ad accettare le diversità, favorendo un integrazione rispettosa sia del diverso che dell imprevisto

Mobilita e organizza specifici obiettivi e permette di raggiungere risultati migliori Garantisce più controllo sulla qualità dei risultati Moltiplica attraverso le sinergie, le potenzialità individuali che lo compongono Utilizza la creatività collettiva ( intesa come abilità nella risoluzione dei problemi/conflitti), per idee diverse e prospettive diverse che permettono, dopo la condivisione, la soluzione

Stile aggressivo Stile passivo Stile assertivo ( quello da usare!!!!)

Comportamento aggressivo Comportamento passivo Comportamento ASSERTIVO Decidere per gli altri Lasciare decidere gli altri Decidere dopo aver consultato gli altri Avere in mente solo il proprio obiettivo Rinunciare ai propri obiettivi Conciliare i propri obiettivi con gli altrui diritti Imporre le proprie idee, non ascoltare Nascondere le proprie idee, non parlare Ascoltare gli altri e manifestare le proprie idee Inibire Delegare/subire Mettere gli altri proprio agio Intromettersi Isolarsi Ispirare fiducia, dare e ricevere fiducia, indurre a sentirsi a proprio agio Agire come se gli altri non esistessero Lasciarsi influenzare Rispettare e farsi rispettare

ESPRESSIONE l arbitro assertivo esprime ciò che pensa e ciò che sente in modo chiaro e diretto. CONTESTO - Essere assertivi significa anche dare una risposta adeguata al contesto, ( alla partita ), dopo averla letta, il che può significare talvolta sembrare passivi o aggressivi. Di fronte ad un allenatore che sbraita, muovendo accuse ingiuste, può aver senso, a volte, rimanere in silenzio, aspettando magari il momento più opportuno per intervenire. (capacità di controllo )

SCELTE comportamentali davanti agli allenatori, giocatori.( capire le motivazioni ): l assertività nasce dal fatto che il restare in silenzio e non reagire e frutto di una decisione propria e non della paura o della soggezione per l interlocutore. In questo senso la persona assertiva ha di fronte a sé scelte diverse, avendo la capacità di essere assertiva, passiva od aggressiva, a seconda della situazione da fronteggiare davanti all interlocutore e del proprio stato d animo. OBIETTIVI - Nelle relazioni che si intrecciano durante la partita, e importante aver ben chiaro l obiettivo da raggiungere (sia individuale che di squadra) ed avere un atteggiamento proattivo per conseguirlo

DIRITTI PROPRI ED ALTRUI l arbitro, così come il giocatore o l allenatore assertivo e consapevole dei propri e degli altrui diritti e li difende nel rispetto e nel riconoscere l altro come persona. RESPONSABILITÀ - Nel difendere i propri ed altrui diritti l arbitro si assume la responsabilità in prima persona del proprio agire e delle sue conseguenze (responsabilità individuale e di squadra )

Sa esprimere le proprie esigenze in modo diretto e comprensibile Raggiunge i suoi obiettivi restando in buoni rapporti con gli altri Accetta il rischio e la responsabilità Difende i propri diritti non mostrando ansia eccessiva E in grado di ascoltare l interlocutore accogliendo la sua proposizione e sostenere le proprie idee senza pretendere di avere sempre ragione. Sa tollerare le frustrazioni senza attuare comportamenti passivi o aggressivi Si trova a suo agio durante le relazioni con gli altri

Accetta le critiche costruttive utilizzandole per migliorare il proprio comportamento E abbastanza sicuro di sé e sa lavorare in autonomia così come in gruppo Sa fare e ricevere i complimenti ( rinforzi positivi ) Esprime onestamente le proprie opinioni e sensazioni Informa l interlocutore/collega dell effetto che la sua comunicazione ha prodotto Non è manipolativo o strategico/strumentale Cerca di comprendere il messaggio dell interlocutore Se non comprende chiede chiarimenti Sa dire di no

Una squadra si intende coesa come gruppo, quando lavora insieme come se fosse una singola unità, quando c è una visione forte e condivisa che nasce dalla testa e dal CUORE dei membri, quando c è un elevato senso di appartenenza e il sostegno vicendevole tra le persone

E adesso riaprite il vostro Foglietto Grazie