COMUNE DI BITONTO. Provincia di Bari COPIA DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE. N. 155... del...22.11.2010. OGGETTO



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Transcript:

Si trasmette in copia l esecuzione a... Il Segretario Generale COMUNE DI BITONTO Provincia di Bari COPIA DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 155... del...22.11.2010. OGGETTO REALIZZAZIONE DI INTERVENTO TURISTICO ALBERGHIERO DA PARTE DELLA SOCIETÀ AZIENDA AGRICOLA QUARTO DI PALO S.R.L. IN BITONTO CONVENZIONE ATTUATIVA DELLA VARIANTE AL PRG ATTO DI RETTIFICA ED INTEGRAZIONE. L anno duemiladieci addì ventidue del mese di novembre alla ore 23,04 con seguito in Bitonto, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città, previo espletamento delle formalità prescritte dalle disposizioni vigenti, si è riunito il Consiglio Comunale, in 1^ convocazione. Alla trattazione dell argomento riportato in oggetto risultano presenti o assenti i consiglieri come appresso indicati. (INIZIO) N. Cognome e Nome P A N. Cognome e Nome P A 1 Valla Raffaele - Sindaco P 18 Patierno Domenico P 2 Tarantino Nicola P 19 Vacca Nicola A 3 Fiore Fabio P 20 Rossiello Giovanni A 4 Perrini Luigi P 21 Ricci Francesco P. P 5 Di Carlo Crescenzia P 22 Fallacara Francesco A 6 Formisano Marcello A 23 Masciale Vito A 7 Colangiuli Roberto A. P 24 Gesmundo Alessandro A 8 Tassari Salvatore S.A. P 25 Pinto Emanuele A 9 Cuoccio Francesco P. P 26 Saracino Angela A 10 Farella Christian P 27 Illuzzi Francesco A. A 11 Liaci Leonardo P 28 Natilla Francesco A 12 Sannicandro Domenico P 29 Scauro Francesco P 13 Martucci Saverio A 30 Daucelli Michele A 14 Labianca Francesco P 31 Incantalupo Domenico A 15 Labianca Michele P 16 Lonardelli Silvestro P 17 Muschitiello Michele P Presiede il Sig. Dr. Nicola Tarantino nella qualità di Presidente Assemblea Consiliare Assiste il Segretario Generale: Dr. Salvatore Bonasia TOTALI 18 13

Presidente Argomento n. 4 Oggetto: Realizzazione di intervento turistico alberghiero da parte della società Azienda agricola Quarto di Palo s.r.l. in Bitonto - Convenzione attuativa della Variante al Piano Regolatore Generale - Atto di rettifica ed integrazione. Leggo il dispositivo, sulla proposta come depositata agli atti è stato dato parere favorevole in linea per la regolarità tecnico-amministrativa da parte dell ingegner Mario Granirei, Dirigente del Settore Territorio e da parte dell ingegner Gaetano Ideale Remine, come Dirigente dell Ufficio SUAP. Leggo il dispositivo. Delibera 1) Le premesse formano parte integrante del presente provvedimento. 2) Accogliere le richieste della Società Azienda agricola Quarto di Palo s.r.l., con riferimento al redigendo complesso turistico alberghiero in Variante al Piano Regolatore Generale di questo Comune, giusta provvedimento unico dell Ufficio SUAP Comunale n. 9 del 17/5/2006 (riferimento pratico SUAP 2/02 pratica edilizia 11/03), come meglio specificato in narrativa; 3) Approvare l allegato schema di convenzione integrativo e modificativo di quella stipulata in data 8/3/2006 e rettificata in data 17/5/2006, dando atto che lo stesso è rispettoso delle condizioni e rilievi mossi dal Assessorato Regionale all Urbanistica con note protocollo 5200/2 del 10/6/2003; 4) Rimettere il presente provvedimento al Settore Territorio e all Ufficio SUAP per gli atti gestionali consequenziali; 5) Notificare il contenuto del presente provvedimento al signor Cecinati Domenico in qualità di Procuratore della Società Azienda Agricola Quarto di Palo s.r.l., con sede in Bari-Palese a Via Macchie n. 31/10.

È allegata la convenzione attuativa della Variante al Piano Regolatore Generale per la realizzazione di questo intervento turistico alberghiero, do la parola all Assessore Tommaso Massarelli, prego, per la relazione. Assessore Massarelli Si tratta di un intervento turistico alberghiero definito in variante al Piano Regolatore generale fin dal 2002, che ha avuto regolare approvazione da parte della Regione Puglia, ritenendo ammissibile la modifica di zonizzazione proposta da zona agricola a zona turistico alberghiera. L intervento proposto in Variante al Piano Regolatore Generale è stato definitivamente approvato dal Comune di Bitonto nel 2003, nel 2006 ha avuto una regolare convenzione con il Comune di Bitonto. Nel 2010 la società ha depositato una Variante al progetto originariamente assentito ricomprendente essenzialmente la sanatoria di alcuni ambienti già realizzati, tale variante è stata oggetto di richiesta di integrazione da parte del Settore Territorio. La richiesta è stata soddisfatta per cui la società Quarto di Palo ha confermato sostanzialmente la completezza dei contenuti degli elaborati. Al fine, dunque, di approvare in via definitiva detta Variante è opportuno stipulare una convenzione integrativa rispetto a quella originaria, in cui, fermo restando il rispetto delle norme attuative allegate alla Variante urbanistica, suo tempo approvata, si concede la proroga di dodici mesi a far data dalla sottoscrizione della convenzione medesima per la completa ultimazione dei lavori, una proroga di mesi d18 per la validità della convenzione originaria e la monetizzazione delle superfici destinate a standard pubblici. Questa è un po la sintesi del provvedimento. Presidente Ci sono interventi? Prego consigliere Ricci. Ricci

Io ricordo che questo provvedimento, oggi all esame del Consiglio Comunale, fu oggetto di discussione in uno dei primissimi se non addirittura il primo dopo l insediamento del Consiglio Comunale, seconda Giunta Pice, ed io nell occasione ero consigliere comunale, vi era Picciotti vicino a me e per la verità, Michele, io non ricordo come votasti tu, potrei andare a prendere la delibera, stavo accanto a Picciotti. E ovviamente mi scontrai, per quanto mi riguarda, essendo alla prima esperienza, all epoca sette anni fa, mi scontrai con queste variazioni al Piano Regolatore, e ricordo che sia nelle riunioni di maggioranza, all epoca, quelle, poi, che fate adesso voi, il tema e poi fu ripreso in Consiglio Comunale dobbiamo creare occupazione, dobbiamo dare lavoro, ponti d oro agli imprenditori che investono, che creano occupazione, eccetera. Mi ricordo che erano tre i provvedimenti portati, uno era questo l altro era il frantoio Picciariello e l altro non ricordo, settembre 2003. Ovviamente il mio voto fu, era un altro tipo, questo un privato sempre, ovviamente il mio voto fu favorevole, seppur io, essendo rispettoso delle regole, queste variazioni, però il voto fu favorevole. La relazione che ha fatto l Assessore Massarelli omette però di dire un particolare importante perché ho attenzionato questa pratica quando, benedetta Commissione Controllo e Garanzia, nella Commissione mi è arrivata la delibera di Giunta Comunale 414 del 15/10/2009, oggetto: Variante urbanistica, ex articolo 5 eccetera per intervento turistico alberghiero nell ambito dell azienda agricola Quarto di Palo s.r.l., approvata con atto di Consiglio Comunale n. 71 del 25/9/2003, atto di indirizzo in merito all accoglimento dell istanza di proroga all ultimazione dei lavori a seguito delle motivazioni esposte dalla ditta. La Giunta si espresse per dare la proroga ad un atto 2003 ormai scaduto, questo non aveva adempiuto o completato tutti i lavori nei termini, la Giunta formulo questo atto di indirizzo per la concessione della proroga.

Credetemi non ho sollevato la questione perché ancora una volta gli imprenditori, occupazione, cose eccetera, eccetera, nel leggere la delibera, il provvedimento, se leggete la relazione dell architetto progettista a settembre,a ottobre 2009 chiede, non è che glieli dà il Comune e chiede, lui dice che entro 9 mesi completiamo i lavori e sta tutto a posto, stanno qua le carte. E lei Assessore questa delibera non l ha citata perché questa è di ottobre 2009, io gliel ho preannuncia correttamente, se lo ricorda? Dicevo l altro giorno all Assessore Massarelli a volte il privato invoca una pubblica Amministrazione efficiente, puntuale, certa, rispettosa delle regole, veloce, trasparente io adesso dico un altra cosa e la pubblica Amministrazione può invocare altrettanta velocità, trasparenza, efficienza da parte dei privati? Se questo privato avesse rispettato i termini per l esecuzione dell opera approvata in Consiglio Comunale nel 2003, settembre 2003, avremmo avuto o no, sì o no una quindicina o una decina di persone in meno disoccupate in questi anni? È o non è una questione politica questa? Avremmo avute una quindicina, una decina di persone in meno disoccupate? Di sollievo a questa Amministrazione e non alla minoranza ma a questa Amministrazione. E noi a questi che andiamo a fare? Andiamo a dare le concessioni in sanatoria perché oramai stanno e l Amministrazione non deve fare nulla. Presidente Il rovescio della medaglia qual è? Ricci Nicola, scusami, fammi parlare, fammi sfogare, almeno che mi sia consentito di sfogarmi. Presidente E certo ci mancherebbe, ma non sfogarti, dici cose sensate solo che il rovescio della medaglia qual è?

Ricci Se avesse sbagliato l Amministrazione vi erano ricorsi al TAR, azioni risarcitorie e quant altro, quante volte Granieri li ha ripresi con le ordinanze? Ma è possibile che poi questi privati, cioè voglio dire, a fronte di un punto offerto dall Amministrazione debbano tardare finanziamenti, debbano tardare l esecuzione, quando un privato programma un opera abbiamo parlato di programmazione prima. Quando si programma un opera, si programma un investimento io devo essere certo di portarlo a termine entro un determinato periodo, entro un determinato termine, non posso godere solo ed esclusivamente dei benefici che mi vengono offerti, tanto poi conto, comunque, su Pantalone, perché probabilmente un Pantalone lo trovo al Comune di Bitonto o al Comune di chi che sia che mi darà le sanatorie, mi darà le concessioni e mi darà tutto quello che mi darà per completare l opera. Io credo di avere quanto meno moralizzato questo argomento all ordine del giorno e di avere portato a voi, all attenzione dei consiglieri, che andrete ad alzare la mano, perché veramente non ritengo giusto quello che oggi viene fatto, non lo ritengo giusto, a prescindere dal fatto che questo privato ha realizzato gran parte dei lavori. Perché non li ha realizzati tutti dal 2003? E poi, caro Luigi, scusami, senza aprire alcuna polemica questi sono i segnali degli aiuti agli imprenditori! Ed ecco le risposte!! Perrini La cosa che non capisco se posso, giusto, allora tu proponi di punire questo imprenditore perché, un attimo, tu ti sei sfogato giustamente ingiustamente, lui lo ha detto che si sfogava e non l ho detto io, allora hai fatto delle riflessioni giuste perché dici che quando è l Amministrazione a venir meno eccetera, eccetera, viene portata al patibolo, deve pagare eccetera, eccetera, quando lo fa il privato no.

La mia domanda è questa, confesso di non conoscere tutta la storia dall inizio anche se la leggiamo e ci è stata un po, ma perché il privato non ha realizzato quelle opere nei termini? Noi lo sappiamo? È una domanda che faccio. Ricci Ma io vado, oltre ti ripeto. Perrini Io mi chiedo perché un privato che chiede di realizzare un opera entro un certo termine poi non la realizza? Che interesse ha a non realizzarla? Che c è dietro? C è qualche motivo? È questo che si vuole dire e se è questo diciamolo! Ricci Luigi, Luigi c è una cattiva programmazione. Perrini Nell intervento che hai fatto tu non riuscivo a capire dietro cosa ci fosse. Ricci Vi è una cattiva programmazione almeno dalle carte, almeno dalle carte. Perrini Puoi anche attingere a finanziamenti che non ti arrivano. Ricci No, non ci sono finanziamenti! Perrini Io voglio capire che cosa c è dietro! Ricci Guarda è l architetto stesso che dice, perché io parto da quest ultimo. Perrini Io non voglio difenderlo, voglio capire dietro cosa c è.

Ricci Entro nove mesi realizzo tutto Assessore Massarelli, se lei non ha questa cosa è una cattiva programmazione, una questione, faccia, tanto poi c è Pantalone che sana, ma Pantalone senza offendere. Perrini Quindi vi è una difformità! Ricci Parlo dell ente pubblico in generale, l ente pubblico in generale e troverò qualcuno che ci sanerà la questione con la scusa assumerò le persone, dal 2003! E quante altre variazioni abbiamo dato noi sia, io, Domenico, io dal 2003 ricordo, quante altre variazioni abbiamo dato? E che cosa è successo fino a questo momento? Le vogliamo citare? Le possiamo citare fuori microfono. Scauro Presidente non è che stiamo facendo, noi capiamo che questo atto è un atto che rinviene dal 2003, no ma lui chiedeva delle motivazioni, io le motivazioni che mi sono dato oltre al discorso che ha fatto il consigliere Ricci, io ritengo che la poca trasparenza che ha certe volte il privato nei confronti della pubblica Amministrazione. Trasparenza che è legata a quello di voler prendere in giro, perché il 2002-2003 noi avevamo posto queste problematiche, ma si diceva facciamo una variante nella speranza di portare lavoro, di portare arricchimento alla nostra zona ma attenendosi a quelle che sono poi le norme dettate da tutti noi. Perché non è possibile che uno si inventa una cosa, fa un discorso alberghiero turistico per poi trovarsi a fare qualche altra cosa, ora questa è la cosa che dà fastidio, hanno probabilmente quello che penso io, ritardato perché si doveva fare altro, perché poi appunto dobbiamo aspettare qualche condono che arriva o qualche sanatoria, io non lo so.

Io leggo qui sopra, leggo qui sopra dice la società ha depositato una variante al progetto originariamente assentito ricomprendete essenzialmente la sanatoria di alcuni ambienti già realizzati in difformità, in difformità del progetto stesso e nonché il completamento poi di parte delle sistemazioni esterne. Ma la cosa importante è che ha costruito in difformità, allora questo è quello che a me personalmente dà fastidio, una Amministrazione si fa in quattro per dare appunto la possibilità al privato di realizzare qualche cosa per mettere anche perché non poteva dirlo allora che aveva bisogno di creare altro, perché forse le leggi o i regolamenti non glielo consentivano. Allora costruiamo in maniera difforme, lo avete scritto qui sopra, costruiamo in maniera difforme dal progetto per poi aspettare la grazia dei vari condoni che si vanno a realizzare ed ecco che poi alla fine viene una cosa, tanto che cosa puoi dire di più rispetto a quello che è stato già detto? Questa secondo me è la realtà delle cose. Poi il Comune o andrà a pagare sicuramente soldi in più, perché vi è la sanzione e tutto quello che vogliamo ma non stiamo dicendo che l atto non è fatto in maniera corretta è correttissimo da parte dell Amministrazione e degli uffici di come si sono comportati, tanto vi è la legge, c è un modo praticamente per sanzionare giustamente va sanzionato. Però io mi rifaccio a quella che era l idea originaria che la vecchia Amministrazione aveva messo in atto proprio per dare la possibilità a chi voleva veramente creare occupazione a chi voleva creare diciamo situazioni nuove gli dava questa possibilità tanto è vero che si faceva una variante al piano regolatore. Però non dobbiamo passare dal lato in cui dobbiamo essere complici poi di una speculazione che si va a fare in tal senso. Presidente Interviene l ingegner Granieri e credo che sia utile per il prosieguo della discussione e, quindi, prego ingegner Granieri.

Ing. Granieri Dirigente Settore Territorio Solo come fatto di cronaca, tanto per meglio capirci o condurre sui binari propri la discussione insomma. Il progetto non nasce nel 2002-2003 con la delibera che approvò il Consiglio Comunale ma il progetto nasce nel 1998 con la famosa legge 8 che aveva rivisto la 54 legge regionale sto parlando, che imponeva, la 54 imponeva almeno 50 assunzioni, quindi, era una legge che mirava essenzialmente se non esclusivamente al fatto occupazionale. La legge 8 invece ridusse le 50 assunzioni a 10 assunzioni. Queste in forza di questa legge la società Quarto di Palo presentò al Comune di Bitonto presentò un progetto, per questo intervento di tipo turistico alberghiero diciamo ai piedi del Parco dell Alta Murgia e quando dico ai piedi dico già prevedendo perché del Parco già si parlava da un decennio insomma. Ritenendo quella zona che quella zona avrebbe avuto una espansione di tipo turistico ed alberghiero insomma, la Giunta dell epoca, la prima Giunta Pice, approvò il progetto con entusiasmo e lo trasmise per le competenze secondo le procedure di cui alla legge 8, lo trasmise alla Regione. L assessorato all Urbanistica della Regione se lo tenne contrariamente a ciò che, scusate se sono polemico certe volte con l assessorato regionale, ma i fatti sono quelli che contano, altrimenti, dice Pirandello I sacchi non stanno in piedi se non ci mettiamo i contenuti dentro. Mentre approvava 48 progetti nella zona di Santeramo, Altamura altrettanti capannoni per salottifici su cui poi è intervenuta anche la Procura della Repubblica, tutti affiliati un po alla Natuzzi e alla Divani e Divani tanto per intenderci, il progetto di Bitonto lo aveva un po accantonato nonostante le sollecitazioni che l Amministrazione Pice faceva e ha sempre fatto nei riguardi dell assessorato. Poi si è capito perché lo aveva accantonato, per un unico motivo, perché era stato adottato, ma con l adozione non scattavano, non sono mai scattate le norme di

salvaguardia ma era stato già adottato il PUTT/P cioè il piano paesaggistico regionale. Che aveva inserito la cosiddetta villa Quarto di Palo o masseria Quarto di Palo, la aveva inserita, ma come fatto regionale e non certo come fatto statale, non vi è vincolo statale, l aveva inserito in un bene extraurbano diciamo di una particolare valenza paesaggistica. Dopo di che qualsiasi altro corpo da aggiungersi doveva stare minimo a 100 metri dal corpo preesistente e, infatti così fu perché quando fu approvato il PUTT e voi sapete che è stato approvato il 15 dicembre del 2000 ed è entrato in vigore a gennaio del 2001, allora ci restituì il progetto dicendo che vi dovete adeguare al PUTT, e quindi dico vi dovete chiaramente si riferiva all azienda che coraggiosamente voleva investire tanti di quei soldi in un grosso intervento in una zona che sinceramente è una zona semideserta insomma. A quel punto, chiaramente, l azienda Quarto di Palo non ne voleva sapere più sia per i tempi trascorsi e sia perché si era accorta che alla fine poi avere tutto il corpo essenziale e cioè il corpo albergo a 100 metri dalla masseria Quarto di Palo e dalle vecchie stalle che poi sono state ristrutturate e oggi sono anche delle abitazioni o delle dipendenze, la cosa incominciava ad essere meno valente sotto l aspetto sia economico ma anche più costosa, perché i 100 metri di distanza avrebbero dovuto, come sono stati, essere oggetto di una progettazione che doveva mettere l intero complesso nelle condizioni di essere gradevole, altrimenti, chiaramente, il complesso non avrebbe funzionato più di tanto. E, quindi, quello diciamo che ha dato questi ritardi della Regione ha messo nelle condizioni Quarto di Palo di dovere spendere molto di più soprattutto anche per la morfologia della zona, di dovere spendere molto di più per sistemare sotto il profilo anche nel rispetto della valenza paesaggistica non solo della masseria ma anche diciamo dei luoghi, di dover spendere molto di più.

Tanto è vero che Quarto di Palo, Cecinati, tanto per intenderci non ne voleva sapere nient altro. Fu chiamato esplicitamente dalla Amministrazione Pice per dire: no, devi perseguire su questo intento, perché ci teniamo, perché a Bitonto manca un qualche cosa che possa effettivamente attirare un po di turismo e comunque quando e se, perché voi più che altro sapete quanto l Amministrazione Pice ha voluto guidare la cultura e quindi creare un circuito culturale, e, quindi, a questo punto nel circuito culturale un complesso alberghiero di questa dimensione e di questa valenza noi lo vogliamo. E, quindi, fu invitato dall Amministrazione Pice a perseguire ancora questa idea. A tanto che si inventò, non lo feci io, ed è il motivo per cui sto intervenendo io adesso devo dire la verità, si inventò una convenzione che conteneva, benché la legge 8 era stata abrogata, penso che lo sappiate tutti, perché nel frattempo era intervenuto il famoso DPR 447 del 98 e cioè il cosiddetto DPR dello sportello unico, la obbligatorietà da parte dei Comuni di costituire l ufficio sportello unico, la cui dirigenza fu data all inizio, anche per motivi di salute miei, fu data al Segretario dell epoca, Emanuele Acquafredda, e mi fu tolta, tolta relativamente, perché passo nell ufficio sportello unico l architetto Ursini che invece era una mia collaboratrice del Settore Territorio insomma. E insieme all Amministrazione Pice ristudiarono un po la faccenda in modo da passare dalla legge 8, ormai abrogata, ma sempre contenente la convenzione quei contenuti che si basavano essenzialmente e se l avete sotto mano la potete leggere, sull occupazione di almeno 10 unità, lui ne propone 12 con certe qualifiche insomma, e quindi era un fatto essenzialmente occupazionale. Fu pregato di continuare e nel 2003 si portò con l entusiasmo di tutto il Consiglio Comunale, io lo posso dire perché c ero, e c eravate anche voi, si portò in Consiglio Comunale, diciamo, la convenzione che, per la verità, adesso, senza fare critiche a nessuno, è una convenzione monca.

Però il Consiglio Comunale era talmente esagitato nell approvarlo, perché l Amministrazione aveva convinto il Cecinati di perseguire nella sua idea che non si accorse, ma che la convenzione mancava in certi punti di aspetti urbanistici di cui io non fui messo assolutamente al corrente. La convenzione effettivamente è del 2003 e se volete prendo la delibera e vi faccio vedere l epoca e la dirigenza era all epoca Segretario Acquafredda, però, dopo il 2003, il signor Cecinati aveva una serie di perplessità di investire, oggi devo dire qualche milione ed abbondante di euro per un complesso in una zona ancora tutta a margine sotto il profilo della ipotesi espansionistica sotto l aspetto turistico. Tanto è vero che sino al 2006 non ha fatto niente. Quindi voi parlate di una delibera del 2003, è vero, io sono andato un po anche indietro, ma fino al 2006 aveva sostanzialmente anche quasi rinunciato, perché capiva bene che doveva mettere giù soldi a palate, soprattutto per via di questo discorso dei 100 metri del paesaggio, soldi a palate e senza una certezza. Anche in quella occasione l Amministrazione Pice lo richiamò, perché si stava facendo e stipulando la convenzione con il Ministero che atteneva all Urban. Allora qualcuno di voi era Assessore e quindi queste cose se le può ricordare, nell Urban Italia, che fu quello per cui si sforò il Patto di Stabilità, perché all inizio, a voce, ci dissero che i 10 miliardi non rientravano, poi, invece, si accorsero che i fondi strutturali non entrano e, quindi, se avessimo vinto l Urban Europa allora sì, ma quelli erano aiuti di Stato, perché noi fummo tra i primi dei non eletti a livello europeo però l Urban prevedeva anche delle opere fondi FERS in generale, opere infrastrutturali, opere sociali, opere turistiche alberghiere, opere di riqualificazione di un territorio anche vasto. In quella occasione noi abbiamo perso mesi interi e dico noi, perché ci partecipavo anche a mettere sù e a convincere i proprietari dei suoli circostanti la Contessa per un buon, un bel progetto veramente fatto bene di verde attrezzato con impianti sportivi e anche qualche cosa in più per i ragazzi, per i nostri ragazzi che per

giocare a bowling devono andare per forza a Molfetta, piscina coperta e punti di ristoro. Tutto questo alla fine, vi dico perché la questione fu trattata con i proprietari e con l avvocato Procacci, il fratello di Giovanni, insomma, quindi alla fine però quando si vide pure lui che la questione era più grande di se stesso venne meno quella aliquota che l Urban, la convenzione Urbana voleva di capitali privati per strutture di tipo ricreativo, alberghiero, turistico e così via. Ancora una volta la Amministrazione Pice dell epoca chiamò Cecinati invitandolo, non è venuta mai in Consiglio Comunale la convenzione, perché c era il problema dei finanziamenti, finanziamenti dalle banche che non riusciva ad avere. Molti incontri, lo so perché ci ho partecipato pure io, insomma, molti incontri abbiamo fatto tra l Amministrazione dell epoca ed in particolare presente proprio Nicola Pice con l avvocato Procacci, il fratello di Giovanni. E, alla fine, disse che non ne volevano sapere nient altro, era venuto meno un momento essenziale della convenzione per il piano Urban. Alla fine, ancora una volta, l amministrazione Pice convinse Cecinati e cioè l attuale azienda Quarto di Palo a realizzare quel complesso, benché costoso, complesso alberghiero, assicurando che, comunque, la zona avrebbe avuto espansione, il complesso è di una certa, diciamo, oltre che valenza anche di una certa corposità di opere. Ora l istituto della proroga è un istituto che esiste da sempre la proroga della concessione e allora quello che voglio dire che le opere non risalgono al 2003 ma risalgono al 2007, perché il provvedimento unico fu dato nel 2007 o 2006 più o meno lì. E non per niente ha dovuto chiedere una prima proroga di otto mesi che la Giunta ha accordato e tra l altro, oltre ad essere la proroga un istituto previsto per legge è anche scritto esplicitamente in quella convenzione che il Consiglio Comunale

approvò, è scritto che il tutto deve avvenire entro l aprile 2011, salvo proroghe concordate con il Comune. Cioè, già da allora, forse, l entità dei lavori metteva nelle condizioni l Amministrazione da una parte e il richiedente dall altra di prevedere che quell istituto, da sempre esistente, della proroga fosse addirittura inserito e approvato dal Consiglio Comunale. Se leggete la convenzione approvata, in effetti, c è salvo proroghe ed è il motivo per cui siamo qui, uno dei motivi per cui stiamo qui. Cioè i corpi principali, cioè la vecchia masseria e tutto il nuovo complesso è finito, ciò che mancano, per esempio, nella descrizione dei lavori sono per esempio gli impianti della piscina, ora un complesso tanto è vero che avendo parlato personalmente con gli interessati loro mi chiederanno proprio perché sono già pronti, mi chiederanno una agibilità parziale con esclusione solo di quelle parti esterne che servono scenograficamente ala complesso tutto ma che difatti non costituiscono il complesso e che fa parte di quel progetto diciamo unitario ma, mi dicevano che hanno già delle richieste di convegni e di seminari. Lo dico questo per un unico motivo, perché le parti in difformità di cui si sta parlando, il fascicolo non l ho portato perché la cosa penso che interessi poco al Consiglio Comunale, vada oltre la propria competenza, ma riguarda essenzialmente parti interrate su cui inizialmente, questo penso di averlo detto in delibera, i Vigili del Fuoco avevano osservato, tanto è vero che vi è un parere negativo dei Vigili del Fuoco a cui poi loro hanno dovuto sopperire con una variante, sono le parti interrate da adibire e adibite già sostanzialmente a zone per conferenze, per servizi e per il centro benessere per rendere più confortevole l intero complesso. Sono ampliamenti interrati che nel progetto originario compaiono semplicemente come piano fondazioni, solo in pratica, lo scavo avveniva, solo che avrebbero dovuto chiudere con un muro e lasciare tutto da parte.

Evidentemente il proprietario ed il tecnico avranno detto: visto che lo scavo c è, visto che comunque può capitare che, di avere due riunioni e due conferenze contemporaneamente, sfruttiamoli questi spazi e adeguiamoli sia sotto l aspetto dei Vigili del Fuoco, igiene, sanità, sicurezza, ambiente e tutto, e sfruttiamoli anche perché, se accade, si tratta semplicemente di abbellirlo con un pavimento invece di mettere un muro e chiuderlo. Cioè non sono grandi difformità nel senso che l elemento fuori terra, il numero delle stanze sono cambiate di molto, quelle no, sono rimaste sempre le stesse. Sono essenzialmente ambienti di servizio all intero complesso alberghiero, ciò che manca, allo stato attuale, è il completamento di qualche opera esterna, di qualche impianto esterno che darebbe maggior appetibilità semplicemente all impianto tutto. Ora l ho voluto dire, perché, in effetti, non è che stiamo parlando dal 2003, ha iniziato e ad oggi non ha finito, sono tre anni l efficacia della concessione, voi lo sapete meglio di me, una mole di lavoro come quella non è fare pure il cosiddetto grattacielo con venti appartamenti, no, ho detto per questo fatto anche della situazione paesaggistica necessariamente questa mole di lavoro ha dovuto a parte espandersi e a parte poi usare degli accorgimenti, dei materiali particolari e così via, che hanno richiesto investimenti e risorse e quindi maggiori soldi e anche maggior tempo. Vi dico solo che mi è stato già detto, tra l altro vi dico qualcuno penso che voglia sapere anche a che cosa va incontro il Comune, me lo chiese l Assessore Massarelli, il Comune va incontro a qualche cosa come 450 mila euro tra sanzioni, oneri ed altro insomma. Comunque, e in ogni caso, una convenzione integrativa del tipo gli standard edilizi che all inizio furono semplicemente confermati che esistono ma nessuno si era preso la briga di leggere la convenzione dove doveva stare anche scritto che me li devi o cedere o monetizzare come è scritto adesso.

Quindi non si sapevano né quali fossero gli standard, si sapeva semplicemente che l intero complesso era dotato di parcheggi e verde tanto da soddisfare sia quello privato, io ho finito, insomma, però volevo dirvi questo semplicemente per dire che sono tre anni di lavoro su sollecitazione dell Amministrazione passata e posso dire anche dell attuale perché, come inizia a lavorare, i dodici saranno, perché chiaramente è scritto in convenzione, i dodici, diciamo, assunti ci saranno notificati a seconda delle qualifiche dallo chef, all hostess e a chi lavorerà anche negli impianti annessi all intero complesso alberghiero. Sono passati tre anni di lavoro e non dieci o sette, anzi, è stato un lavoro che ha fatto su continue sollecitazioni della vecchia e dell attuale Amministrazione. Questo è solo per cronaca, poi le decisioni spettano esclusivamente al Consiglio Comunale, insomma, grazie. Assessore Massarelli Mi pare che l illustrazione dell ingegner Granieri, molto dettagliata sia sufficiente per comprendere che non vi è una questione morale, anche perché non vedo quale possa essere l alternativa e non mi pare che una Amministrazione possa non ammettere o assumere posizioni punitive nei confronti di un investimento di questo tipo. E poi dicevo, volevo dire al consigliere Scauro che anche, ecco, appunto sulla base della relazione fatta dall ingegner Granieri, le difformità eseguite sono sanabili e il titolare dell azienda per queste difformità è stato pesantemente sanzionato. Sono ambienti integrativi che per altro sono funzionali alla struttura e quindi non ne tradiscono gli intenti, non vengono meno alla filosofia generale dell intervento. Per cui io non vedo motivi insomma per dissentire. Presidente Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi metto ai voti il provvedimento come letto nel dispositivo da parte di questa Presidenza e come

depositato agli atti, fa parte del provvedimento come parte integrante lo schema di convenzione. Ricci Dichiarazione di voto. Ovviamente, avendo io fatto quell intervento e restando fermamente convinto, ingegnere pur e nonostante le sue sollecitazioni, però, onestamente ingegnere io non credo che la città di Bitonto abbia avuto un magnate tale che sia venuto di sua sponte chiamato, fatto eccetera, eccetera ad investire milioni, milioni e milioni di euro. Sono certo che l imprenditore avrà comunque fatto l investimento e che troverà i suoi giusti, giusti guadagni, sì la relazione dell ingegnere era per dire che lo abbiamo convinto noi, se ne voleva andare, ingegnere mi scusi, ma la condivido. Io su questo, no ingegnere, per carità, io questo progetto mi riservo, poi, nell ambito del mio ruolo di consigliere comunale, mi riservo comunque di effettuare dei sopralluoghi sul posto e sin da adesso chiederò, poi, l intervento da parte dell ufficio eccetera in merito a tutte quelle opere che sono state realizzate. Verificherò puntualmente che ci siano i versamenti di questi 450 mila euro e di come vengono assunti i 12 dipendenti e quando vengono assunti i 12 dipendenti. Ragion per cui, considerato che, fra l altro, spero che il mio voto sia anche di stimolo verso tutti quegli imprenditori a cui il Comune offre la possibilità di realizzare, di prendere degli impegni ma queste realizzazioni e questi impegni lo devono fare nei tempi che il Consiglio Comunale detta. E, ingegnere, mi scusi, se qui l ufficio ha tardato nella concessione che sia una responsabilità anche dell ufficio, perché è giusto, poi, che gli imprenditori nel momento in cui un Consiglio Comunale approva una variazione di destinazione d uso, è giusto che l imprenditore il giorno dopo debba avere eventualmente la concessione.

Proprio perché parliamo di opere di un certo importo, proprio perché parliamo di milioni di euro, proprio perché parliamo di occupazione, proprio perché parliamo di sviluppo del territorio, atti concreti che ci diamo tutti quanti una mossa. Io voto contrario, io voto contrario, ma spero di farlo anche nel nome di più di uno qua a votare contrario che sia un segnale questo, perché se veramente vogliamo far crescere questo territorio ognuno di noi deve tornare a fare il proprio dovere negli uffici, nei consigli di amministrazione, nei consigli comunali, fra gli imprenditori, fra tutti. E fare il proprio dovere significa rispettare i tempi, rispettare le regole, rispettare le norme che sono poste a tutela di tutti, questo significa fare le cose serie e creare certezze nel sud, creare l occupazione, dare la possibilità agli imprenditori di avere certezze! Allora il mio voto sarò contrario, ma lo faccio solo perché che sia veramente di sprono, e vi prego, io invito l Amministrazione, chi di competenza e l ufficio a spronare e a verificare lo stato di attuazione di tutte quelle pratiche a cui noi abbiamo dato il cambio di destinazione d uso per verificare la situazione in essere in cui si trovano le varie progettazioni, in modo tale ripeto da dare veramente sviluppo, concretezza, occupazione al nostro territorio e ai tanti ragazzi, e ai tanti giovani che sono costretti ad emigrare dalla Puglia verso il nord, per non dire verso l esterno. Presidente Ancora qualcosa. Ing. Granieri Dirigente Settore Territorio Una cosa sola, siccome è stato chiamato in causa l ufficio con i sui ritardi e, allora, è meglio chiarire, evidentemente sono stato molto, molto poco chiaro. L ufficio, e perché resta agli atti una dichiarazione sua in cui si ammette o addirittura si rimprovera di ritardi d ufficio, io ho detto prima è vero il contrario.

Che l ufficio e l Amministrazione cercavano di convincere la persona a ritirarsi la concessione, per ritirare la concessione avrebbe dovuto prima, in ogni caso, firmare la convenzione, non per niente la convenzione è stata firmata nel 2006 a fronte di una delibera e non perché non era pronta perché lui non era più intenzionato a realizzare. Non appena firmata al convenzione e non appena assolti gli adempimenti d obbligo è stato rilasciato il provvedimento unico dall ufficio SUAP e quindi io sto difendendo fra l altro un altro ufficio, immediatamente perché era interesse dell intera Amministrazione. Quindi, siccome resta agli atti la dichiarazione che l ufficio deve dare la dichiarazione, se non lo ha dato che pure l ufficio sia, allora ho voluto chiarire questo aspetto, perché non appena si sono concretizzati i termini per potere rilasciare noi abbiamo rilasciato e dico noi Comune, noi Amministrazione, noi ufficio sarebbe SUAP o sarebbe territorio abbiamo rilasciato. Ma come facevamo se non voleva firmare la convenzione? Insomma! Tanto è vero che fra la delibera che è del 2003 e la convenzione 2006 ci passano tre anni per convincerlo a firmare la convenzione. Da questo a dire che l ufficio ha tardato, dico che ce ne vuole e comunque, non è una polemica è semplicemente, io poi non ho detto niente di più e non ho detto niente di più di ciò che non è successo alla mia presenza e mi meraviglio perché a quell epoca lei era quanto meno consigliere e poi è diventato Assessore di maggioranza e quindi queste cose le ha vissute con me, insieme a me o quanto meno con il Sindaco Pice. E, comunque, non stavo dicendo che dovete votare a favore o contro stavo dicendo solo ciò che è successo, perché la storia e la cronaca è questa, poi ognuno può votare come vuole. Presidente Ricci completa per favore. Ricci

Sui ritardi ho capito che la concessione è stata data nel 2006, quello che ho capito in merito a questa questione che, nonostante il Consiglio Comunale avesse approvato nel 2003, la concessione è stata data nel 2006 mi era sfuggito dico che mi era sfuggito il passaggio della convenzione. Per la verità, per quanto riguarda l ufficio, ho fatto prima un passaggio dicendo dell attenzione che presta l ufficio dinanzi alle richieste che vengono dai cittadini ingegnere, poi per quanto riguarda tutta la storia della cosa io sono completamente all oscuro di questa trafila, di questa cosa eccetera, eccetera. Non ho detto che non credo alle sue parole ingegnere, io ho fatto un altro discorso, ho fatto esattamente un altro discorso, ho fatto un discorso relativo al rispetto delle regole, al rispetto dei tempi e ho chiamato ciascuno di noi a questo discorso compreso l ufficio e non solo per questa pratica ma in generale. Ma non l ufficio, tutti gli uffici, tutte le pubbliche amministrazioni e compagnia bella. Il senso del dovere che parte da mia figlia che va all asilo, al primo cittadino il Sindaco, mi scusi Sindaco se la chiamo. Presidente Ha chiesto di parlare il consigliere Tassari prego. Tassari Sì, Presidente, sarò telegrafico, il discorso che il collega Ricci ha illustrato portato avanti questa sera è da condividere in toto, pertanto mi distinguo dal consigliere Ricci esclusivamente nell espressione del voto e spiegherò rapidamente le ragioni. Io voterò questa delibera favorevolmente, perché Franco? Pur condividendo quanto hai detto, perché se votando sfavorevolmente a questa delibera stasera noi molto probabilmente non diamo l opportunità a 15, 10, 20 ragazzi di potere trovare occupazione di qui a qualche mese.

E il mio voto sarà favorevole, perché se questa azienda seppur con i ritardi da biasimare, non tollerabili, questa azienda è ancora evidentemente interessata a tirar su bottega dico. E allora non posso non dare l opportunità ad un certo numero di persone di potere sperare in una occupazione, voglio, e spero, ed auspico che questa Amministrazione però colga l invito fatto dal consigliere Ricci, nel momento in cui chiede il collega Ricci di verificare a che punto le altre aziende che hanno usufruito dei cambi di destinazione d uso dei terreni su cui stanno sorgendo o facendo costruire le loro situazioni di aziende o di ristoranti e quant altro, verifichiamo a che punto sono! Perché poi sarebbe anche una nostra responsabilità e quindi responsabilità di questa Amministrazione e di questo Consiglio che questa sera evidentemente mi sembra di capire voterà questa delibera, sarà responsabilità nostra nel momento in cui aziende a cui abbiamo concesso una variazione di destinazione d uso si dovesse ritrovare nelle situazioni in cui si ritrova questa azienda fra sei anni, fra sette anni. Pertanto l invito che ha formulato Franco venga tenuto ben presente Sindaco, e che non rimanga esclusivamente traccia audio di quello che è il senso del discorso del collega Ricci, e di quello che sto dicendo io anche questa sera, grazie. Scauro Per dichiarazione di voto, io devo ringraziare l ingegnere Granieri perché purtroppo noi consiglieri nelle scorse amministrazioni, visto che ho fatto parte di due amministrazioni, spesso e volentieri non siamo al corrente di tanti passaggi e di tante cose, è anche giusto che sia così perché chiaramente l iter che ha, o per lo meno la corsia che ha la Giunta è diversa dalla corsia dove andavano i consiglieri. Per cui molti passaggi per noi erano oscuri, per cui anche certe volte può sorgere anche perché non vi è chiarezza, il più delle volte ingegnere noi consiglieri un senso di, come dire, di sospetto, come se qualcosa fosse fatato in virtù di altre mire o di altre cose.

Certo rimane comunque in questo discorso, ecco perché io mi asterrò in questo, in difformità da quello che il consigliere Ricci, io mi asterrò perché l ho votato e perché ritengo che le ragioni perché si adottavano determinate cose fossero giuste. Mi asterrò proprio per questo principio di legalità che non viene osservato, ed il principio di legalità è legato proprio a questa difformità, perché se questa difformità poi viene sanzionata caro Assessore significa che le cose non è che sono andate in maniera così lineare e quindi qualcosa non andava. Perché non si poteva creare le condizioni, che questa ditta potesse forse, rivalutando il suo progetto, fare un progetto diverso senza che poi andasse incontro a delle sanzioni. Quindi probabilmente quello che ha fatto non lo poteva realizzare con le norme almeno vigenti all epoca, e questa è l unica mia. Comunque la ringrazio ingegnere perché ogni tanto qualche spazio di luce o per lo meno qualche spazio di verità bisogna anche venirne ala corrente la ringrazio. Presidente Prima di mettere ai voti richiamo l attenzione del Consiglio sulla necessità che al quint ultimo rigo della prima pagina della convenzione l articolo 103 si deve intendere 107, chiarito questo metto ai voti la proposta come letta da me nel dispositivo, come depositata agli atti che fa parte della proposta lo schema di convenzione con l atto tecnico i disegni tecnici, compresi nella proposta stessa. Chi è favorevole alzi la mano. Metto ai voti la proposta così come riferita nei particolari da questa presidenza chi è favorevole alzi la mano, n. 16 (il Sindaco Valla, Tarantino, Fiore, Perrini, Di Carlo, Colangiuli, Tassari, Cuoccio, Farella, Liaci, Sannicandro, Labianca Francesco, Labianca Michele, Lonardelli, Muschitiello, Patierno). Chi è contrario? Il consigliere Ricci. Chi si astiene? Il consigliere Scauro. Dammi il risultato del voto, allora con voti favorevoli 16, contrario 1, astenuto 1, la proposta è approvata.

- Ore 0,07 del 23.11.2010 esce il consigliere Ricci - Componenti il Consiglio presenti n. 17 assenti n. 14 (Formisano, Martucci, Vacca, Rossiello, Ricci, Fallacara, Masciale, Gesmundo, Pinto, Saracino, Illuzzi, Natilla, Daucelli, Incantalupo). Metto ai voti la dichiarazione di immediata eseguibilità del provvedimento come approvato. Chi è favorevole alzi la mano n. 16 (il Sindaco Valla, Tarantino, Fiore, Perrini, Di Carlo, Colangiuli, Tassari, Cuoccio, Farella, Liaci, Sannicandro, Labianca Francesco, Labianca Michele, Lonardelli, Muschitiello, Patierno). È fuori Ricci. Chi è contrario? Chi si astiene? Scauro. Anche questa proposta di immediata esecuzione è approvata con voti favorevoli 16 e un astenuto.

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO - che il sig. Cecinati Domenico, in qualità di legale rappresentante della Società Azienda Agricola Quarto di Palo srl, ha presentato all'ufficio SPUN, in data 12/11/02, registrata quale prat. SPUN n.2/02, la domanda per realizzare un intervento turistico-alberghiero in Variante al P.R.G. ai sensi dell'art.5 del D.P.R. 20 ottobre 1998 n.447, modificato e integrato, su suolo di proprietà distinto in catasto al foglio 128, particelle n.ri 3, 11, 48 per intero e 2, 12, 13, 14, 51, 52, 53, 54 in parte e al foglio 133 particella 23 per intero, dell'estensione complessiva di metri quadrati 54.143 (cinquantaquattromilacentoquarantatré); - che per l esame del progetto, in quanto Variante allo strumento urbanistico generale, lo Sportello Unico ha convocato in data 18/2/2003 la conferenza di servizi ai sensi proprio dell art.5 del DPR 447/1998, modificato ed integrato, conclusasi favorevolmente in data 8/4/2003; - che l Assessorato Regionale all Urbanistica, con nota prot.5200/2 del 10/6/2003, ha ritenuto ammissibile la modifica di zonizzazione proposta da zona agricola a zona turistico-alberghiero, il tutto subordinatamente al rispetto delle disposizioni della L.R. 11/99 e della inalienabilità delle singole unità costituenti il complesso turistico-alberghiero, nonché, alle superfici per standards pubblici di cui all art.5, punto 2), del DM 1444/68 (da verificare e rapportare alla c.d. superficie lorda di pavimento ), riferite anche alle superfici degli edifici preesistenti; - che l intervento proposto di Variante al PRG è stato definitivamente approvato dal Comune di Bitonto, giusta Delibera C.C. n.71 del 25/9/2003; - che, a seguito di tanto, è stata consentita la realizzazione del complesso turisticoalberghiero giusta provvedimento unico rilasciato dall Ufficio Sportello Unico di questo Comune n.9 del 17/05/2006 (rif. prat. SPUN n.2/02 del 12/11/2002, prat.ed 11/03); - che tale Variante resta, comunque, disciplinata dalle NTA alla stessa allegate nonché dalla convenzione regolamentante i rapporti e obbligazioni tra la Società Azienda Agricola Quarto di Palo srl e il Comune di Bitonto; - che tale convenzione è stata stipulata in data 8 marzo 2006 per Notar Ernesto Fornaro in Bari rep. N. 170196 successivamente rettificata a rogito dello stesso Dott. Fornaro, in data 17 maggio 2006 rep. N. 17121/24819 e ha una durata di anni 5 (cinque) decorrenti dalla data di esecutività della medesima, salvo proroghe con modifiche ed integrazioni assunte di comune accordo tra le parti (cfr. art. 8);

RESO EDOTTO - che in data 22-02-2010 la Società ha depositato una variante al progetto originariamente assentito ricomprendente essenzialmente la sanatoria di alcuni ambienti già realizzati in difformità del progetto stesso nonché il completamento di parte delle sistemazioni esterne; - che tale Variante è stata oggetto di richiesta di una serie di integrazioni da parte del Settore Territorio per gli aspetti edilizi-urbanistici di propria competenza giusta nota prot. 15328 del 01-06-2010 agli atti d ufficio; - che, a seguito di quanto sopra, la Società ha integrato il progetto depositando i relativi elaborati all ufficio urbanistico comunale, tramite l ufficio SUAP in data 23-06-2006; - che in data 26-07-2010, la Società ha chiesto di poter rateizzare il pagamento delle ulteriori somme dovute al Comune, a titolo anche di oneri concessori, correlati alla Variante in parola; - che in data 30-07-2010 il Dirigente dell ufficio SUAP ha emanato provvedimento di rigetto n. 15 della Variante in parola stante il parere negativo espresso in merito dal Comando dei Vigili del Fuoco di Bari; - che in data 05-10-2010 la Società ha riproposto all ufficio SUAP nuova stesura della Variante a sanatoria corredata del parere favorevole dei VV.F. di Bari, trasmessa dall ufficio SUAP al Settore Territorio per la istruttoria di competenza, in data 07-10-2010 con nota prot. 27128; - che a seguito di quanto sopra, il Dirigente Settore Territorio ha chiesto alla Società i dovuti chiarimenti e le dovute integrazioni con nota prot. 28610 del 21-10-2010, correlati sempre ai soli aspetti di natura edilizio-urbanistica di propria competenza; - che in riscontro a tale ultima nota la Società Quarto di Palo ha confermato sostanzialmente la completezza dei contenuti degli elaborati, depositati in data 05-10-2010, rispetto alle integrazioni richieste, nonché la opportunità/necessità di rateizzare le somme dovute al Comune correlate alla eventuale monetizzazione delle superfici destinate a standards come previste e localizzate nelle Tavv. P16 e P18, depositate agli atti e agli oneri dovuti per la Variante presentata, evidenziando, anche, la necessità di prorogare di mesi 12(dodici) i tempi per la definitiva conclusione dei lavori dell intero complesso turistico-alberghiero e, quindi, anche quelli correlati alla validità della convenzione atteso che alcune opere e impianti relativi alle sistemazioni esterne sono ancora in corso d opera;

RILEVATO, comunque, che la convenzione già stipulata in data 08-03-2006, pur contenendo l obbligo da parte della Società Azienda Agricola Quarto di Palo di rispettare tutte le prescrizioni e le condizioni indicate nell originario parere dell Assessorato Regionale all Urbanistica prot. 5002/2 del 10-06-2003, parere questo obbligatorio e vincolante ai fini della efficacia della Variante Urbanistica, ad oggi tali prescrizioni, con particolare riferimento agli standards urbanistici previsti dal DIM 1444/1968, non sono state ancora soddisfatte e che, pertanto, si ritiene opportuno che siano esplicitate con un atto integrativo e modificativo del precedente; VISTO l allegato schema di convenzione integrativo e modificativo di quella già stipulata in data 8/3/2006 ed integrata in data 17/5/2006, trasmesso alle parti dal Dirigente Settore Territorio con nota prot.19984 del 4 novembre 2010, i cui contenuti sono stati sottoscritti per accettazione dal procuratore della società Azienda Agricola Quarto di Palo ; RITENUTO potersi accogliere le richieste avanzate dalla Società Azienda Agricola Quarto di Palo srl con particolare riferimento a: approvazione del progetto a sanatoria depositato in data 5/10/2010 sempreché tale sanatoria rispetti le norme attuative allegate alla Variante urbanistica approvata con provvedimento C.C. n.71/2003 e fermo restando il pagamento degli oneri dovuti in deroga a quanto disposto all ultimo periodo dell art.1 della convenzione stipulata in data 8 marzo 2006; proroga di mesi 12(dodici) a far data dalla sottoscrizione della convenzione integrativa per la completa ultimazione dei lavori dell intero complesso turisticoalberghiero comprensivo anche di tutte le sistemazioni e degli impianti esterni agli edifici destinati alla ricezione; monetizzazione delle superfici destinate a standards pubblici di cui all art.5 punto 2) del DM 1444/1968 attesa la localizzazione e la distanza dal centro abitato di tale aree; proroga di mesi 18(diciotto) di validità della convenzione originaria stipulata l 8/3/2006 a far data dalla stipula dell atto modificativo ed integrativo allegato al presente provvedimento; DATO ATTO che il presente provvedimento non comporta variazioni di spesa e/o minori entrate e, pertanto, non è soggetto al parere di regolarità contabile previsto dall art.49 D.Lgs.267/2000; DATO ATTO che sulla proposta del presente provvedimento è stato acquisito il parere di regolarità tecnico-amministrativa ai sensi e per gli effetti dell art.49 D.Lgs.267/2000;