M. Mengoli Monselice 14 novembre 2008

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M. Mengoli Monselice 14 novembre 2008 1

La proposta di EMAS III individua per gli stati membri una serie di obblighi (Capo VII): Assistenza alle organizzazioni ai fini del rispetto degli obblighi normativi in materia di ambiente: Informazioni sugli obblighi normativi Individuazione delle autorità responsabili delle applicazione della legge Individuazione e chiarimento strumenti finalizzati a dimostrare il rispetto delgi obblighi di normativa Istituzione di contatti con le autorità responsabili dell applicazione della legge Tramite istituzione di un sistema ad hoc 2

Piano di promozione (obiettivi, azioni, iniziative finalizzate a promuovere EMAS) Informazione (in collaborazione con associazioni di categoria, consumatori, ambientaliste, EELL) Promozione (scambio di conoscenze e buone pratiche tra le parti interessate, sviluppo strumenti efficaci per la promozione, supporto tecnico, incentivi a partenariati tra organizzazioni) 3

Incentivo alla partecipazioni delle organizzazioni di piccole dimensioni (PMI e piccole PA): Accesso alle informazioni e finanziamenti Diritti di registrazione ragionevoli Misure di assistenza tecnica legate alla rete locale 4

Gruppi di organizzazioni (cluster) ed approccio graduale: AALL, CCIAA, associazioni industriali, parti interessate forniscono assistenza a gruppi di organizzazioni (omogenee dal punto di vista geografico o di settore produttivo) per facilitarne la adesione allo schema Sostegno ad approccio graduale Semplificazioni normative 5

Agenzia per l Ambiente Quale ruolo nel contesto di EMAS III? processi primari espressione pareri / relazioni tecniche vigilanza analisi e monitoraggio 6

Ruolo Sistema APAT/ARPA/APPA Procedura operativa EMAS: integrazione del sistema APAT/ARPA/APP nei processi di registrazione delle organizzazioni (Consiglio Agenzie 19/02/02) Ruolo delle Agenzie riconosciuto dal Comitato EMAS nella Procedura per la Registrazione delle Organizzazioni ai sensi del Reg.to CE/761/01 (rev 4 del 22/12/05 ora rev 7 del 20/12/07) ARPA autorità competente in materia di controllo ambientale (Art 6 Reg.to EMAS) 7

Rapporto nuovo fra P.A Impresa Territorio / Popolazione / Consumatori Ruolo e Valore per una Agenzia (attività istituzionale non obbligatoria) Garantire elevati standard di competenza per rispondere: da un lato alla progettualità del territorio dall altro a chi abita quel territorio e a chi ci lavora resa tramite: Progettualità condivise pubblico privato su comparti/settori/aree a particolare criticità ambientale 8

9

Regolamento (CEE) N.1836/93 del 29 giugno 1993 concernente l adesione volontaria delle imprese del settore industriale a un sistema comunitario di ecogestione e audit Necessità di sponsorizzazione dei Sistemi di Gestione Ambientale da parte di tutti i soggetti interessati: - Sistema APAT/ARPA/APPA - Camere di commercio - Associazioni di categoria -Comitato Ecolabel Ecoaudit Obiettivi diffusione di logiche, procedure, innovazioni, opportunità ambientali e di mercato 10

Approvazione Consiglio delle Agenzie 28/04/99 Focal Point centrale (Comitato Ecolabel Ecoaudit - Sezione Emas Italia, APAT ARPA APPA, Confidustria, Ipa servizi, Unioncamere, Confapi, Confartigianato, CNA..) FUNZIONI raccordo tra i vari livelli (locale, nazionale, internazionale) omogeneizzazione Divulgazione Con diramazioni a livello regionale Nodo Punti locali Connessione funzionale FUNZIONI formativa/informativa acquisizione/elaborazione informazioni sui settori produttivi da coinvolgere in progetti di Gestione ambientale sviluppo di iniziative e progetti con le organizzazioni interessate. 11

Veicolo di diffusione delle informazioni (1999-2000) Strumento per la promozione di progetti sperimentali per la registrazione EMAS di entità a particolare valenza strategica per le realtà regionali (2001-2004) In Emilia Romagna il Nodo Regionale EMAS/SGA (ArpaER) privilegia esperienze rivolte al settore delle pubbliche amministrazioni e società di pubblico servizio Dal 2005 promozione degli strumenti volontari orientati ai prodotti e degli Acquisti Verdi sia presso la Pubblica Amministrazione, sia presso le Imprese. 12

13

Distretto Ceramico Modena e Reggio Emilia (1999) Attori coinvolti: RER, Province (2), Comuni (10) Assopiastrelle e relativi Stabilimenti giugno 99 : protocollo di intesa RER, Assopiastrelle,Province impostazione e realizzazione del progetto (studio di fattibilità) febbraio 2001 : accordo di programma RER, 2 Province, Assopiastrelle, Comitato Ecolabel Ecoaudit per la realizzazione del progetto con stanziamento finanziamenti febbraio 2002 : completamento Analisi ambientale iniziale d Area dicembre 2002 : programma ambientale di miglioramento (134 azioni 800 milioni euro) giugno 2003: validazione della relazione di analisi ambientale iniziale e del programma di miglioramento da parte di Verificatore Accreditato febbraio 2004 : riconoscimento da parte del Comitato Ecolabel Ecoaudit 14

14 novembre 2002 Accordo di Programma per la promozione di EMAS Nei Comuni del Distretto Agroalimentare I soggetti Provincia di Parma - 19 Comuni ARPAER - Comitato Ecolabel/Ecoaudit 26 aprile 2004 Accordo di Programma per la promozione di EMAS (EMASAgendo) Nelle imprese del Distretto Agroalimentare I soggetti Provincia di Parma Imprese - Regione Emilia Romagna - ARPAER 15

Supporto ai Comuni : attività di analisi, in tutti i 19 Comuni, volta a determinare la distanza dell organizzazione Comune rispetto ai requisiti di EMAS (Gap-Analisys) finanziamento (bando), i Comuni sottoscrittori dell Accordo di 148.900,00 Essere di esempio : la Provincia di Parma ha perseguito registrazione EMAS quale opportunità per sancire una maggiore importanza dell ambiente nelle proprie politiche e stimolare l adesione di altre organizzazioni Supporto alle PMI: network, linee di indirizzo, iniziative ed accordi specifici per l Agroalimentare Capire gli impatti ambientali indotti : EMAS strumento di maggiore conoscenza del proprio territorio 16

Provincia di Parma: linee guida, documentazione di supporto al soddisfacimento dei requisiti EMAS, consulenza on-line, formazione, informazione Regione Emilia-Romagna: finanziamento di 775.000 ottenimento registrazione EMAS imprese delle filiere DOP Parmigiano Reggiano e DOP Prosciutto di Parma Associazioni di categoria: diffusione contenuti ed opportunità di progetto, parte attiva per l adesione delle imprese. Imprese: impegno ad avviare il percorso di registrazione EMAS entro 1 anno dalla adesione e contribuire allo studio dei dati ambientali di settore Comitato Ecolabel-Ecoaudit: sostiene l iniziativa in sede nazionale ARPA: fornisce e condivide i dati ambientali del territorio e si rende disponibile per specifici approfondimenti su aspetti/impatti ambientali 17 delle imprese

Linee guida operative per l applicazione del Regolamento EMAS alle imprese di trasformazione della filiera DOP del formaggio Parmigiano- Reggiano Linee guida operative per l applicazione del Regolamento EMAS agli allevamenti suinicoli 18

Posizione del Comitato per l Ecolabel e per l Ecoaudit sull applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in ambiti produttivi omogenei 28 gennaio 2005 23 aprile 2007 19

Ravenna ieri Area Chimica Ravenna (2000) Attori coinvolti: RER, Provincia, Comune, ASSIND, OO.SS., API e CCIAA e 16 Stabilimenti Completamento Analisi Ambientale Iniziale d Area (Provincia, ARPA ed Imprese) Certificazione ISO 14001 di 10 su 16 Aziende (multinazionali) In attesa di nuovo protocollo per prosecuzione progetto (proiezione registrazione EMAS Aziende) 20

5 GENNAIO 2005 Protocollo d intesa per la certificazione ambientale delle aziende dell area chimica ed industriale ravennate I soggetti Ravenna oggi Provincia di RA Comune di RA - Regione Emilia-Romagna - Comitato Ecolabel-Ecoaudit - Associazione Industriali di RA Organizzazioni sindacali contribuire al miglioramento dell ambiente dell Area Contribuire allo sviluppo economico e sociale dell Area Ottenimento attestato da parte di Comitato promotore (realizzato 12.07.06) Ottenimento registrazione EMAS, mediante creazione di modello organizzativo adeguato 21

Ferrara ieri 7 maggio 2001 Accordo di programma sulla riqualificazione del Polo chimico di Ferrara I soggetti MICA RER- Provincia di FE Comune di FE - Associazione Industriali di FE FEDERCHIMICA Organizzazioni sindacali Aziende Compatibilità tutela ambiente sviluppo settore chimico Inserimento nuove attività (anche non chimiche) In tema di : Presidio ambientale Sistema infrastrutture Individuazione di aree espansione 22

Ferrara.. oggi 2006 Protocollo d intesa per la diffusione dei SGA nel Polo chimico e industriale I soggetti Provincia di FE Comune di FE - Associazione Industriali di FE Organizzazioni sindacali ARPAER- Aziende contribuire al miglioramento dell ambiente dell Area Diffondere SGA Contribuire allo sviluppo economico e sociale dell Area Ottenimento attestato da parte del Soggetto promotore (19 settembre 2008) Ottenimento registrazione EMAS, mediante creazione di modello organizzativo adeguato (costituita Associazione Imprese agosto 2008) 23

Attori coinvolti: Provincia di Bologna 4 Comunità montane (28 Comuni - 4 Parchi) Obiettivo: Valorizzazione territoriale sfruttando le sinergie degli strumenti di politica agricola (Piano regionale di sviluppo rurale, Servizi di sviluppo agricolo, rintracciabilità dei prodotti e relativa certificazione di prodotto) tramite la registrazione EMAS dell organizzazione. 24

OBIETTIVI POLITICA della QUALITA attraverso una tutela globale e rigorosa dell Ambiente AMBIENTE = ECONOMIA = Sviluppo per le attività caratteristiche (Agricoltura/Turismo/Artigianato/Servizi) EMAS= Garanzia di sviluppo sostenibile => Fiducia per i soggetti economici 25

Riduzione consumi risorse/materiali Adozione GPP Raccolta differenziata rifiuti Aspetti Ambientali Diretti Interventi nell ambito della tutela e valorizzazione del territorio agricoltura Educazione ambientale Promozione del turismo sostenibile Sostegno alla diffusione di certificazione ecologica di prodotto/servizio Aspetti Ambientali Indiretti 26

Obiettivo di miglioramento ambientale delle Comunità Montane Introduzione del nelle strutture turistiche del territorio 27

Promotori: Rete Cartesio (per la gestione sostenibile di Cluster, Aree Territoriali e Sistemi di Impresa Omogenei) è promossa dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia e Toscana per sviluppare approcci sostenibili alla gestione del territorio. Aderenti: Soggetti pubblici, privati o misti che abbiano un ruolo nella promozione degli approcci territoriali alla gestione sostenibile Obiettivi: Promuovere, sostenere e diffondere un approccio cooperativo (cooperazione tra le imprese e collaborazione con le istituzioni) alla governance territoriale mirato a potenziare e valorizzare i percorsi locali verso la sostenibilità. Workshop realizzati: -Territorio e sistemi produttivi locali: assi cartesiani della sostenibilità stenibilità Milano 02 aprile 2008 -I I nuovi assi della Commissione Europea: dalle politiche per Kyoto alla produzione e consumo sostenibile Bologna 29 settembre 2008 28

Temi specifici: - EMAS in Ambiti Produttivi Omogenei Obiettivo primario: pieno inserimento dell approccio Cluster nel Reg.to EMAS Obiettivo secondario: rafforzare ed omogeneizzare l approccio a livello nazionale - Aree produttive Ecologicamente attrezzate Obiettivo primario: omogeneità di applicazione sul territorio nazionale e convergenza con gli approcci europei Obiettivo secondario: coinvolgimento delle regioni in una logica trasversale ai vari servizi - Produzione e consumo Sostenibili Obiettivo primario: inserire nella strategia nazionale per il PSC l approccio di cluster Obiettivo secondario: operare per la definizione di piani d azione coerenti ed omogenei a livello nazionale - Governance territoriale Obiettivo primario: omogeneità di applicazione sul territorio e convergenza con approcci europei Obiettivo secondario: coinvolgimento delle Regioni in una logica trasversale ai vari servizi 29

Il Sistema Regioni EELL ARPA ha dimostrato in questi anni di sapere mettere a frutto competenze e risorse per dare: risposte a criticità del territorio individuare di soluzioni infrastrutturali d area supportare il percorso di adozione di SGA delle PMI (AAI linee guida sw di supporto) attivare di percorsi locali di semplificazione e snellimento amministrativo fondati sulla condivisione PA -Impresa dei presupposti e dei criteri di applicazione cercare di razionalizzare il sistema dei controlli tramite approccio integrato per verifiche di rispondenza portare a sintesi esperienze da esportare su altre realtà in termini di buone pratiche 30

I compiti cui gli stati membri sono chiamati dalla UE con EMAS III I sono di vitale importanza per il successo dello schema comunitario. io. Servono interventi mirati del legislatore (razionalizzazione del contesto normativo e della sua applicazione, individuazione di incentivi finanziari e non) ma non basta. Le potenzialità (strutture /competenze /esperienze) da parte del Sistema per supportare la diffusione, applicazione, sperimentazione di EMAS sono dimostrate! L ottica è quella di perseguire anche con un approccio bottom up i principi (ri( ri)proposti con forza nella bozza di EMAS III consolidando il patrimonio di esperienza accumulato negli anni e mettendolo al servizio del legislatore. 31

L integrazione tra gli strumenti volontari (chiave di volta per l affermazione della SCP) richiamata in premessa della proposta di EMAS III non è poi declinata operativamente nel testo della proposta Se si vuole che i marchi ambientali della UE siano più noti e visibili va enfatizzato (anche nella progettualità) ) il ruolo che può giocare il consumatore come motore di miglioramenti ambientali derivanti da modifiche di massa dei comportamenti (EMAS che veicola Ecolabel,, entrambi il GP/GPP) Occorre quindi che l UE l renda più espliciti tali legami guidando gli stati membri (ed il sistema che li supporta) verso azioni che vadano in questo senso. 32